nuoto in acque libere: paura e panico

marconovelli

Apprendista Scalatore
21 Ottobre 2005
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www.lostigres.it
A me è capitato invece di recuperare in bici gente che mi ha passato nella frazione di nuoto.
Se uno non vuole avere nessuno nè davanti nè dietro allora l'unica soluzione è fare come nelle cronoscalate, ognuno parte distanziato e si fa gara col cronometro e basta...ma visto che così non è ci sarà la bagarre.
Che poi io personalmente con la mia condotta non mi ci sono mai trovato...quindi queste situazioni tanto discusse di gente che va in panico perchè in mezzo a nuotatori che ti montano sopra mai visti.
Mi sono dato un po' di botte magari incrociandosi di traiettoria, sorpassi subiti o fatti...ma niente di così eclatante.
Le donne mi hanno sorpassato anche al doppio, ma uno/a che nuota al doppio di me non ci credo che non si rende conto che mi sta sorpassando...e infatti mai avuto problemi.
Ripeto, più indietro esci dall'acqua più ti senti un fenomeno in bici. Dipende poi che gare fai, Bardolino per esempio sono mazzate in acqua, se poi vai i ngare con livello più alto ancora peggio. In vasca poi non parliamone, forse si salvano le prime 2 corsie, poi inizia già il rischio di doppiaggi e mazzate. La gara a cronometro non è triathlon, è una sua variante nata dalla incapacità cronica di fare no draft, tra l'altro non risolvendo totalmente il problema
 

desmoricky

Pignone
21 Agosto 2010
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Bianchi, Cervèlo S5
Ripeto, più indietro esci dall'acqua più ti senti un fenomeno in bici. Dipende poi che gare fai, Bardolino per esempio sono mazzate in acqua, se poi vai i ngare con livello più alto ancora peggio. In vasca poi non parliamone, forse si salvano le prime 2 corsie, poi inizia già il rischio di doppiaggi e mazzate. La gara a cronometro non è triathlon, è una sua variante nata dalla incapacità cronica di fare no draft, tra l'altro non risolvendo totalmente il problema

Ma non è questione di sentirsi fenomeni o meno, non è che è uno va volontariamente piano per poi recuperare in bici o in corsa...
Io proprio non capisco secondo quale logica uno debba gareggiare solo se rientra in un range di tempi, ma mica siamo professionisti eh...la maggior parte partecipa per divertirsi (e si diverte), per mettersi alla prova...state veramente parlando come fossimo kamikaze...ma non vi pare di stare esagerando un pochino eh
 

marconovelli

Apprendista Scalatore
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Ma non è questione di sentirsi fenomeni o meno, non è che è uno va volontariamente piano per poi recuperare in bici o in corsa...
Io proprio non capisco secondo quale logica uno debba gareggiare solo se rientra in un range di tempi, ma mica siamo professionisti eh...la maggior parte partecipa per divertirsi (e si diverte), per mettersi alla prova...state veramente parlando come fossimo kamikaze...ma non vi pare di stare esagerando un pochino eh
Non è questione di tempi, nel nuoto però quando si parla di certi ritmi significa non saper nuotare o non avere quei meccanismi basici che rendano il tutto sicuro. Il fatto che tu non ti senta un pericolo non vuol dire che non lo sia, c'è gente che pensa che guidare parlando al cellulare a 200km /h in centro abitato su strada bagnata non sia pericoloso.... Non è questione di Kamikaze, è questione che se permetti anche io pretenda di gareggiare in tutta sicurezza, per cui quando nuoto vorrei evitare di trovarmi all'improvviso davanti uno che va a rana o va alla metà della mia velocità e centrarlo, sia perchè se dovessi fargli male potrei sentirmi in colpa, sia perchè mi girerebbero le balle farmi male. Il fatto poi che a te non sia mai capitato lascia il tempo che trova, io per esempio a Bardolino ho avuto problemi in praticamente tutte le ultime edizioni che ho corso, gli sprint in piscina li ho aboliti per il motivo che non ho voglia di ixxxxxxxxi con chi viene doppiato 200 volte e crea solo problemi/pericoli. Tutti partecipano per divertirsi, ma quando si mette il pettorale è gara, ho visto scene assurde di gente in preda alla trance agonistica per cui dico sempre che se uno non ha velleità agonistiche si fa il suo triathlon senza pettorale a casa sua, come faccio io tutta l'estate, quando si indossa il pettorale è gara, punto e basta
 

desmoricky

Pignone
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Non è questione di tempi, nel nuoto però quando si parla di certi ritmi significa non saper nuotare o non avere quei meccanismi basici che rendano il tutto sicuro. Il fatto che tu non ti senta un pericolo non vuol dire che non lo sia, c'è gente che pensa che guidare parlando al cellulare a 200km /h in centro abitato su strada bagnata non sia pericoloso.... Non è questione di Kamikaze, è questione che se permetti anche io pretenda di gareggiare in tutta sicurezza, per cui quando nuoto vorrei evitare di trovarmi all'improvviso davanti uno che va a rana o va alla metà della mia velocità e centrarlo, sia perchè se dovessi fargli male potrei sentirmi in colpa, sia perchè mi girerebbero le balle farmi male. Il fatto poi che a te non sia mai capitato lascia il tempo che trova, io per esempio a Bardolino ho avuto problemi in praticamente tutte le ultime edizioni che ho corso, gli sprint in piscina li ho aboliti per il motivo che non ho voglia di ixxxxxxxxi con chi viene doppiato 200 volte e crea solo problemi/pericoli. Tutti partecipano per divertirsi, ma quando si mette il pettorale è gara, ho visto scene assurde di gente in preda alla trance agonistica per cui dico sempre che se uno non ha velleità agonistiche si fa il suo triathlon senza pettorale a casa sua, come faccio io tutta l'estate, quando si indossa il pettorale è gara, punto e basta

Ognuno partecipa secondo le proprie possibilità
punto e basta
Il fatto che tu centri uno potrei accollarlo a te, in gara si guarda avanti e non sul fondo...che facciamo iniziamo a fare battute del genere? Ce l'hai sicuramente più lungo di me perchè io non sono nessuno, ma non mi metto di certo paura o ho timori reverenziali perchè sei un "senatore" pluri lungo etc etc etc, tutti abbiamo iniziato tutti abbiamo avuto le nostre prime gare etc etc etc.
Io sono tra quelli che secondo te non sono capaci quindi mi sento preso in causa e quindi il fatto che io non abbia avuto episodi del genere c'entra eccome
 

marconovelli

Apprendista Scalatore
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Ognuno partecipa secondo le proprie possibilità
punto e basta
Il fatto che tu centri uno potrei accollarlo a te, in gara si guarda avanti e non sul fondo...che facciamo iniziamo a fare battute del genere? Ce l'hai sicuramente più lungo di me perchè io non sono nessuno, ma non mi metto di certo paura o ho timori reverenziali perchè sei un "senatore" pluri lungo etc etc etc, tutti abbiamo iniziato tutti abbiamo avuto le nostre prime gare etc etc etc.
Io sono tra quelli che secondo te non sono capaci quindi mi sento preso in causa e quindi il fatto che io non abbia avuto episodi del genere c'entra eccome
Allora ti spiego come succede. Quando nuoti in gruppo sei incollato ai piedi di quello davanti e al massimo vedi le bollicine che fa/fanno..Ora se quello davanti a te scarta all'ultimo uno che va a rana/dorso/pseudo stile a metà della tua velocità o gli passa a 1 cm, mi spieghi come faccio ad evitarlo? Per favore, evita di dire cose ridicole, non sto facendo esempi campati in aria. Io no so come nuoti tu in acque libere, ma al massimo guardo dove vado e dove si trova il gruppo o concorrente davanti a me, io sinceramente non riesco a capire se quello che ho davanti a me 10m va come me o va la metà, se tu ci riesci magari sei bravo, ma io sinceramente non ci riesco. Poi, come ti ho detto prima, anche io ho il diritto di farmi la mia gara, per cui non devo pensare che davanti a me ci sia quello fermo che va a rana o si trascina in acqua, così come in gare chiuse al traffico pretendo di non dover preoccuparmi di trovare auto sul percorso in bici ecc... Non è questione di chi ce l'ha più lungo, secondo te a me deve andar bene che in una gara come Arona accorcino il nuoto perchè c'è una pseudo onda e chi non sa nuotare potrebbe essere in difficoltà? Che a forte dei marmi ci sia onda e si cancelli il nuoto perchè pericoloso per alcuni? Che in alcune gare nonostante l'acqua calda si debba usare la muta perchè qualcuno senza si trova in difficoltà? Cosa faccio, vado da chi non sa nuotare e mi rifaccio dare i soldi della piscina perchè per colpa loro spreco soldi per un cavolo?
 

desmoricky

Pignone
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Allora ti spiego come succede. Quando nuoti in gruppo sei incollato ai piedi di quello davanti e al massimo vedi le bollicine che fa/fanno..Ora se quello davanti a te scarta all'ultimo uno che va a rana/dorso/pseudo stile a metà della tua velocità o gli passa a 1 cm, mi spieghi come faccio ad evitarlo? Per favore, evita di dire cose ridicole, non sto facendo esempi campati in aria. Io no so come nuoti tu in acque libere, ma al massimo guardo dove vado e dove si trova il gruppo o concorrente davanti a me, io sinceramente non riesco a capire se quello che ho davanti a me 10m va come me o va la metà, se tu ci riesci magari sei bravo, ma io sinceramente non ci riesco. Poi, come ti ho detto prima, anche io ho il diritto di farmi la mia gara, per cui non devo pensare che davanti a me ci sia quello fermo che va a rana o si trascina in acqua, così come in gare chiuse al traffico pretendo di non dover preoccuparmi di trovare auto sul percorso in bici ecc... Non è questione di chi ce l'ha più lungo, secondo te a me deve andar bene che in una gara come Arona accorcino il nuoto perchè c'è una pseudo onda e chi non sa nuotare potrebbe essere in difficoltà? Che a forte dei marmi ci sia onda e si cancelli il nuoto perchè pericoloso per alcuni? Che in alcune gare nonostante l'acqua calda si debba usare la muta perchè qualcuno senza si trova in difficoltà? Cosa faccio, vado da chi non sa nuotare e mi rifaccio dare i soldi della piscina perchè per colpa loro spreco soldi per un cavolo?

A forte dei marmi c'ero anche io e la frazione è stata annullata in quanto c'era troppa corrente che portava fuori al contrario di quanto diceva qualcuno che non vedeva onda e non capiva perchè l'avessero annullata.
L'avrei fatta tranquillamente SEMPRE andando col mio passo.
Mi spieghi in una gara con 1500 in un unico giro dove sarebbe questo punto in cui doppi quello che va a la metà di te?
Nelle frazioni a circuito sarebbe semplicissimo se facessero due circuiti a corsia concentrici a spirale delimitate da boe, così non ci sarebbero sovrapposizioni di traiettorie.
Da quello che capisco è come se i Top di F1 dicessero IO NON VOGLIO AVERE I DOPPIATI DI MEZZO PERCHE' SONO PERICOLOSI DA PASSARE QUINDI LEVATELI, mi pare veramente un discorso assurdo.
 

Mulo

Apprendista Velocista
16 Giugno 2008
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Nonantola
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[FONT=&quot][/FONT] Quando nuoti in gruppo sei incollato ai piedi di quello davanti e al massimo vedi le bollicine che fa/fanno..Ora se quello davanti a te scarta all'ultimo uno che va a rana/dorso/pseudo stile a metà della tua velocità o gli passa a 1 cm, mi spieghi come faccio ad evitarlo?

Pari pari quello che mi è successo e ho raccontato qualche post fa.
Il primo che si è trovato la canoa in mezzo alla traettoria atleti, l'ha schivata, io l'ho centrata con la mano e quello dietro me ha cozzato con la testa.
In mare aperto se c'è anche un po' di onda, la giornata è plumbea inoltre, sotto il pelo dell'acqua non ti vedi nemmeno la mano.

Poi, Marco hai citato Bardolino, una gara dove nonostante il livello elite sia altissimo, continuano a far partire le donne e gli >M6 prima degli Elite. Non capisco il perchè di tale scelta.
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Da quello che capisco è come se i Top di F1 dicessero IO NON VOGLIO AVERE I DOPPIATI DI MEZZO PERCHE' SONO PERICOLOSI DA PASSARE QUINDI LEVATELI, mi pare veramente un discorso assurdo.

infatti in F1 ai doppiati viene segnalato dai commissari (bandiera blu) di dar strada a chi è a pieni giri, se non lo fanno si beccano un "drive through" di penalità; negli sprint in piscina col ca**o che i doppiati ti lasciano passare...
:mrgreen:
 

desmoricky

Pignone
21 Agosto 2010
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infatti in F1 ai doppiati viene segnalato dai commissari (bandiera blu) di dar strada a chi è a pieni giri, se non lo fanno si beccano un "drive through" di penalità; negli sprint in piscina col ca**o che i doppiati ti lasciano passare...
:mrgreen:

Anche perchè non credo si possano usare gli specchietti retrovisori in piscina...basterebbe dire di tenersi sulla destra e credo che il problema non si porrebbe...no?
 

NormaJean

Apprendista Cronoman
25 Gennaio 2013
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Quoto Nebbia, anche perché qualunque sia il punto di vista non c'è soluzione. Gli organizzatori non credo che non possano, ma non vogliono mettere tempi limite di quel genere pena riduzione drastica degli iscritti, cosa che non possono permettersi visto che il triathlon non è uno sport poi così di massa.
Ipotizziamo anche che lo facessero, nel libero mercato ci sarebbe sempre qualcuno, diciamo B, che alzerebbe i limiti rispetto a organizzatore A cosi da avere più iscritti. C e D vedono i numeri e l'anno successivo alzano i limiti.A si sente un pirla e anno successivo li alza anche lui. La direttiva dovrebbe essere allora nel regolamento fitri.....ma cosi facendo Fitri prende meno soldi per i minori iscritti.
Con questo non dico di essere né da una parte né dall'altra, forse però nelle gare di campionato italiano ci potrebbero essere limiti più sfidanti per dare maggior decoro alla competizione.
Dopo questa spero che Novelli non mi massacri :)

Per tornare al problema dell'acqua salata, nemmeno io la sopporto mi fa venire conati all'istante, sabato vedrò l'istruttore per sopperire alla tecnica unica strada possibile.....e poi cavolo è pure giusto se nuoto almeno devo essere capace di non bermi metà della prima frazione
 

SydIlBradipo

Pedivella
19 Febbraio 2010
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Sono d'accordo che se non si è sicuri è meglio non fare certe gare, per evitare problemi a se stessi e agli altri.
Per i tempi, invece, dissento totalmente, quelli proposti da Novelli sono troppo stretti, ovviamente parlo per chi comincia.

Per quanto mi riguarda, essendo di Rimini, fin da bambino sono andato in acque libere, ho imparato presto a stare a galla (non a nuotare), ho fatto il bagno al largo anche in condizioni di mare 'inc...ato', etc etc, insomma ho preso confidenza da subito con l'acqua anche senza nuotare, tanto a fondo non vado neanche se mi spingi.

Tre anni fa (a 42 anni) ho pensato di imparare a nuotare proprio in ottica triathlon, volendo fare Pescara (pensa un po', per me sprint e olimpici non sono triathlon, eheheh). Ho finito in 46 minuti (mamma mia...), andando tranquillo e senza problemi, partendo defilato e in fondo e non ho preso nè dato calci, pugni, schiaffi, etc.

Solo adesso, dopo tre anni, nuotando rilassato riesco a fare in piscina e senza virata 2000 metri 38 minuti e 1h e 19 i 3800, quindi rientrerei nei 'parametri Novelli', anche se sono tempi mediocri.
Però ci sono voluti 3 anni!!!
Se avessi dovuto farmi tre anni di nuoto prima di fare una gara, neanche avrei cominciato!!!

Quindi se uno è lento, sicuro ed ha un minimo di cervello per evitare la bagarre, non vedo che problemi possa creare,
 

desmoricky

Pignone
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Bianchi, Cervèlo S5
Sono d'accordo che se non si è sicuri è meglio non fare certe gare, per evitare problemi a se stessi e agli altri.
Per i tempi, invece, dissento totalmente, quelli proposti da Novelli sono troppo stretti, ovviamente parlo per chi comincia.

Per quanto mi riguarda, essendo di Rimini, fin da bambino sono andato in acque libere, ho imparato presto a stare a galla (non a nuotare), ho fatto il bagno al largo anche in condizioni di mare 'inc...ato', etc etc, insomma ho preso confidenza da subito con l'acqua anche senza nuotare, tanto a fondo non vado neanche se mi spingi.

Tre anni fa (a 42 anni) ho pensato di imparare a nuotare proprio in ottica triathlon, volendo fare Pescara (pensa un po', per me sprint e olimpici non sono triathlon, eheheh). Ho finito in 46 minuti (mamma mia...), andando tranquillo e senza problemi, partendo defilato e in fondo e non ho preso nè dato calci, pugni, schiaffi, etc.

Solo adesso, dopo tre anni, nuotando rilassato riesco a fare in piscina e senza virata 2000 metri 38 minuti e 1h e 19 i 3800, quindi rientrerei nei 'parametri Novelli', anche se sono tempi mediocri.
Però ci sono voluti 3 anni!!!
Se avessi dovuto farmi tre anni di nuoto prima di fare una gara, neanche avrei cominciato!!!

Quindi se uno è lento, sicuro ed ha un minimo di cervello per evitare la bagarre, non vedo che problemi possa creare,

Ohhhhh eppure non è che ci voglia una laurea per capire certe cose
 

gepp1

Apprendista Cronoman
2 Gennaio 2009
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trentino
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multitasking
Il problema non sono i tempi ma i limiti personali.
I tempi sono oggettivi
I limiti sono (molto) soggettivi
Io sono ampiamente nei limiti di Marco (27 a Caldaro 32 a Pescara sempre troppo in A2) ma ho trovato a Caldaro due manate in faccia e una che mi ha tolto la cuffia, ed era gente che viaggiava ai miei ritmi, questo vuol dire che il triathlon (limitatamente alla prima frazione) è anche uno sport di contatto e che in tal senso bisogna interpretarlo.
Comunque su una cosa ha ragione [MENTION=3125]marconovelli[/MENTION] se hai un'ottima (ma anche discreta direi che basta) base di nuoto in acqua nn sei pericoloso.
Se poi uno sta male x il sale, ho si spara un anno in mare e se la fa passare o il triathlon non è il suo sport.


Spedito con piccione viaggiatore ;)
 

jbianchi

Novellino
17 Novembre 2013
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parkpre rs99
hai il problema del sale perché, non galleggiando bene, bevi della gran acqua.
Probabilmente non hai neanche dimestichezza con la respirazione su entrambi il lati, con l'onda conviene respirare sempre sul lato opposto. Ma per adattarsi all'ambiente esterno bisogna essere a proprio agio in acqua e con schemi motori ben acquisiti che si attivino in automatico anche in situazione di affanno.
Soluzione non c'è se non curando la tecnica.
Grazie mille Gamba,finalmente una persona che da consigli senza giudicarmi e sminuirmi.Grazie.o-o.......non ci voleva tanto.....
 

jbianchi

Novellino
17 Novembre 2013
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Ma non è questione di sentirsi fenomeni o meno, non è che è uno va volontariamente piano per poi recuperare in bici o in corsa...
Io proprio non capisco secondo quale logica uno debba gareggiare solo se rientra in un range di tempi, ma mica siamo professionisti eh...la maggior parte partecipa per divertirsi (e si diverte), per mettersi alla prova...state veramente parlando come fossimo kamikaze...ma non vi pare di stare esagerando un pochino eh
o-o
 

N3bbia

Maglia Gialla
[Zwift] Team BDC
27 Agosto 2012
11.065
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Parma
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Cannondale slice 2011
Sono d'accordo che se non si è sicuri è meglio non fare certe gare, per evitare problemi a se stessi e agli altri.
Per i tempi, invece, dissento totalmente, quelli proposti da Novelli sono troppo stretti, ovviamente parlo per chi comincia.

Per quanto mi riguarda, essendo di Rimini, fin da bambino sono andato in acque libere, ho imparato presto a stare a galla (non a nuotare), ho fatto il bagno al largo anche in condizioni di mare 'inc...ato', etc etc, insomma ho preso confidenza da subito con l'acqua anche senza nuotare, tanto a fondo non vado neanche se mi spingi.

Tre anni fa (a 42 anni) ho pensato di imparare a nuotare proprio in ottica triathlon, volendo fare Pescara (pensa un po', per me sprint e olimpici non sono triathlon, eheheh). Ho finito in 46 minuti (mamma mia...), andando tranquillo e senza problemi, partendo defilato e in fondo e non ho preso nè dato calci, pugni, schiaffi, etc.

Solo adesso, dopo tre anni, nuotando rilassato riesco a fare in piscina e senza virata 2000 metri 38 minuti e 1h e 19 i 3800, quindi rientrerei nei 'parametri Novelli', anche se sono tempi mediocri.
Però ci sono voluti 3 anni!!!
Se avessi dovuto farmi tre anni di nuoto prima di fare una gara, neanche avrei cominciato!!!

Quindi se uno è lento, sicuro ed ha un minimo di cervello per evitare la bagarre, non vedo che problemi possa creare,

ci hai messo 3 anni perchè come me, inizialmente, hai scelto la strada più lunga. con un istruttore lo avresti fatto in 3 mesi..e non esagero.

la prima lezione che ho fatto con l istruttore (ci sono andato con un PB di ben 1'44/100m di passo sui 3800 in vasca senza capovolta che è mediorcre ma non lo giudico penoso visto come ero partito) mi ha corretto solo una cosa scema/banale: mi ha raddrizzato la testa e alzato il qlo. son spariti 3/4 secondi sul passo dei 100m. una lezione solo per provar quello e farmelo capire.

poi ovviamente non è che ogni correzione ha portato a quel miglioramento (se no ora nuoterei facile a 1'25 :asd:) però è per dire che una lezione ha tolto i secondi che io avevo impiegato 1 anno e mezzo a levare.

nella corsa e nella bici non funziona così purtroppo...non in queste proporzioni.
 

jbianchi

Novellino
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parkpre rs99
Sono d'accordo che se non si è sicuri è meglio non fare certe gare, per evitare problemi a se stessi e agli altri.
Per i tempi, invece, dissento totalmente, quelli proposti da Novelli sono troppo stretti, ovviamente parlo per chi comincia.

Per quanto mi riguarda, essendo di Rimini, fin da bambino sono andato in acque libere, ho imparato presto a stare a galla (non a nuotare), ho fatto il bagno al largo anche in condizioni di mare 'inc...ato', etc etc, insomma ho preso confidenza da subito con l'acqua anche senza nuotare, tanto a fondo non vado neanche se mi spingi.

Tre anni fa (a 42 anni) ho pensato di imparare a nuotare proprio in ottica triathlon, volendo fare Pescara (pensa un po', per me sprint e olimpici non sono triathlon, eheheh). Ho finito in 46 minuti (mamma mia...), andando tranquillo e senza problemi, partendo defilato e in fondo e non ho preso nè dato calci, pugni, schiaffi, etc.

Solo adesso, dopo tre anni, nuotando rilassato riesco a fare in piscina e senza virata 2000 metri 38 minuti e 1h e 19 i 3800, quindi rientrerei nei 'parametri Novelli', anche se sono tempi mediocri.
Però ci sono voluti 3 anni!!!
Se avessi dovuto farmi tre anni di nuoto prima di fare una gara, neanche avrei cominciato!!!

Quindi se uno è lento, sicuro ed ha un minimo di cervello per evitare la bagarre, non vedo che problemi possa creare,
infatti.......e francamente in una gara di un certo livello non credo che nessuno inesperto si metta in prima fila per la partenza del nuoto....chi lo fa per passione per uno sport non lo fa per classifica....io mi metto in fondo e mi diverto...mi dispiace che alcuni non possono fare la stessa cosa.
 

jack.ciclista

Apprendista Cronoman
29 Agosto 2012
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questo vuol dire che il triathlon (limitatamente alla prima frazione) è anche uno sport di contatto e che in tal senso bisogna interpretarlo.

Se poi uno sta male x il sale, ho si spara un anno in mare e se la fa passare o il triathlon non è il suo sport.

Condivido. Anche io sono un'incudine in acqua ma non mi spaventa la vicinanza o il contatto con altri atleti in acqua. Fa parte di questo sport , per questo quelli forti per davvero fanno a tutta i primi 2/300 metri per sfilarsi subito dalla tonnara.
 

SydIlBradipo

Pedivella
19 Febbraio 2010
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ci hai messo 3 anni perchè come me, inizialmente, hai scelto la strada più lunga. con un istruttore lo avresti fatto in 3 mesi..e non esagero.

la prima lezione che ho fatto con l istruttore (ci sono andato con un PB di ben 1'44/100m di passo sui 3800 in vasca senza capovolta che è mediorcre ma non lo giudico penoso visto come ero partito) mi ha corretto solo una cosa scema/banale: mi ha raddrizzato la testa e alzato il qlo. son spariti 3/4 secondi sul passo dei 100m. una lezione solo per provar quello e farmelo capire.

poi ovviamente non è che ogni correzione ha portato a quel miglioramento (se no ora nuoterei facile a 1'25 :asd:) però è per dire che una lezione ha tolto i secondi che io avevo impiegato 1 anno e mezzo a levare.

nella corsa e nella bici non funziona così purtroppo...non in queste proporzioni.

Ehm... veramente no!
Ho cominciato con lezioni private, pensa un po'!
E' che ognuno ha le proprie incapacità! :mrgreen: