nuoto in acque libere: paura e panico

Hai poche possibilità... se non procurarti un supporto logistico tipo gommone o barchetta che nel caso ti assista... in quel modo concentrandoti solo sulla prestazione non avrai modo di farti prendere dall'ansia della profondità che le acque libere incutono sempre.

Abitudine è la parola d'ordine.
Prima della gara fai un bel riscaldamento in acqua anche x prendere confidenza, parti defilato e vai tranquillo.
In bocca al lupo!

L'acqua del lago necessita,a mio parere,ancora più adattamento rispetto a quella del mare.L'acqua torbida,verdognola,se non "nera" non dà belle sensazioni...ho fatto alcune gare(Osiglia) in quelle condizioni e ti posso dire che in gara si "stacca la spina",vedi i piedi di chi hai davanti,vedi la tua mano,ogni tanto alzi la testa per la direzione,non avrai altri pensieri.I 1500 passano in fretta!Vedrai.
In allenamento,specie se da solo,posso capire le tue sensazioni.Ti ripeto,vedrai che in gara non avrai "paranoie" e ci darai dentro come al solito.

Concordo con gli altri, in gara parti defilato, e pensarai solo alla gara. Io non ho mai fatto particolari allenamenti in acque libere proprio perchè senza la possibilità di un supporto (gommone, canoa) non mi sono mai fidato troppo.

joe_caltotip ha scritto:

ciao a tutti,
domenica prossima ho la prima gara (olimpico) in acque libere (lago)
per paura di arrivare inpreparato oggi sono andato al lago a fare un test. con pessimi risultati.

sarà stata la non abitudine alla sensazione di costrizione della muta sul torace, o il non vedere sotto, o la coscienza della profondità del lago, non saprei.

però sistematicametne dopo poche bracciate mi ritrovavo affaticato e col fiatone, mi giravo e tornavo a riva.

non vorrei rinunciare alla gara, però partire con la paura non mi sembra una bella cosa.
pensavo la prossima settimana di fare un lungo in piscina (2-3 km) con muta per prenderci confidenza e poter tranquillizzare la mia parte razionale sul fatto che 1500 metri non dovrebbero essere un problema, ne in piscina ne al lago.
e poi riprovare nuovamente al lago qualceh giorno prima della gara.

qualcuno ha mai sofferto di paura da acqua libera?
come l'ha sconfitta?

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mi è successo alcune volte e, anche da "navugato" complice magari una partenza troppo veloce, o uno stato d'animo particolare, morale ansia, difficoltà di respirazione, voglia di fermarsi, in altre parole "panico".
Che fare, mollare non è nelle ie corde, ti fermi respiri con calma, fai qualche metro a rana, regolarizzi la situazione e poi riprendi a nuotare ad un ritmo lento, per poi aumentare su quella che può essere la tua andatura da gara.
Con calma vedrai che risolvi, poi recuperi in bici e a piedi.

Rimedi: allenamento, abitudine al nuoto in acque libere, le prime volte magari alternando rana a sl. Una cosa imprtante, se non puoi avere una barca di appoggio è l'utilizzo di una boa di segnalazione.
Io uso quelle che mi regalano nelle varie gare di attraversata che faccio, ma puoi usare quelle da sub, arancioni o rosse. Cambi la corda e ne metti una lunga 2-3 metri e la leghi corta in vita. La boa deve restare sulla schiena e non devi prenderla a calci. E' un'ottimo sostegno se vai in crisi, serve a farti vedere e ti da sicurezza, magari ci metti le chiavi e la tessera sanitaria.
Se ti alleni in piscina, con la muta, occhio a reidratarti.
divertiti

icio61 ha scritto:

............. magari ci metti le chiavi e la tessera sanitaria.

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E un rosario!
(caxxata ENORME MA non ho resistito!SORRY)

Scherzi a parte è un buon consiglio se nuoti solo.

joe_caltotip ha scritto:

grazie a tutti

mi piace moltissimo l'idea della boa come sostegno di emergenza, soprattutto psicologicamente.

una cosa del genere giusto?
[url]http://www.decathlon.it/boa-rotonda-id_8132096.html[/URL]

per il resto confido nella testa dura, panico o no non vedo l'ora di tornare al lago a riprovare

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esatto, in commercio ne trovi alcune con le tasche, oppure questa con il classico sachetto da freezer annodato contenente, chiavi, tessera e se vuoi, il rosario....

e perche non attaccare direttamente la boa galleggiante al rosario infilato attorno al collo....

per la sensazione di costrizione con la muta, l'ho avuta anch'io alla prima gara e da allora, sembrerà una gran cavolata e forse lo è, ma quando metto la muta tiro sempre in su fino al cavallo e dal collo in giu, di modo da esser più "largo" nella zona pancia-torace...
mi sembra così di poter "espanderlo" meglio e respirare di conseguenza meglio...
spero di essermi spiegato,
buona gara

la sensazione di costrizione c'è con tutte le mute...forse le top di gamma avendo i pannelli delle spalle di solo 1mm potrebbero darti una maggior sensazione di libertà ma a fronte di costo d'acquisto e durata, vedi tu.

poi ti chiedo ti eri messo in acqua 5' tranquillo ad acclimatarti? io se non lo faccio vado in affanno respiratorio.

cmq anch'io paura e panico prima della prima gara (Bardolino) poi una volta schierato si parte e via vedi solo i piedi di quello davanti e la boa.

Ho avuto lo stesso timore lo scorso anno nei giorni precedenti l'olimpico di Sirmione, perché non avevo mai nuotato così a lungo nel lago e anche quando avevo provato a farlo in mare mi era sempre comparsa un po' di ansia, più che altro per la paura di non essere visto dalle barche.
Quando mi sono trovato in gara, con il fatto di essere insieme ad altri atleti e di avere il supporto dei mezzi di soccorso (e meno male che ci sono perché senza di loro starei ancora vagando in mezzo al lago alla ricerca delle boe), ho nuotato tranquillo pensando solo a respirare bene e a seguire la traiettoria giusta.
La muta non mi ha dato particolarmente fastidio per quanto riguarda la respirazione, ma la bracciata è molto diversa rispetto a nuotare senza, per cui quando sono salito in bici avevo le spalle particolarmente affaticate.

sei in buona compagnia...
Primo Olimpico a Pietra Ligure mi sono ritirato dopo la prima boa...
Anche a me nuotare da solo in lago, seppur con la muta, non mi entusiasma e le volte che lo faccio resto sempre parallelo alla riva.
In gara il consiglio migliore è quello di partire defilato e con la consapevolezza che non sei da solo.

in acque libere mi trovo molto meglio con la muta, quest estate nuotavo a giorni alterni al mare in zona carrara e la muta mi ha evitato molte escoriazioni da meduse (purtroppo una alla caviglia l ho avuta comunque). non so ma me da più sicurezza e non ho mai avuto problemi di 'oppressione'.

unica nuotata fatta in lago invece è stato zurigo senza muta per i caldo e con una tonnara impressionante.
ora fan le partenze scagionate pure li...ma sono contro.

da apneista (ormai quasi ex, purtroppo) ti posso dire che l'acqua libera va sempre trattata con rispetto.
io ho pescato per anni da solo, stando fuori anche 4-5 ore, pescando in tutti i tipi di fondale e profondità (fino a -18, il limite che mi ero imposto).
eppure dopo anni mi è capitato un fatto assurdo che però ti può essere d'aiuto:
vado con amici in barca alle Formiche di Grosseto, ancoriamo ed il fondale è oltre i 25 metri. Mi tuffo e non si vede il fondo, per cui decido di andare giù fino a vederlo con solo pinne e maschera, seguendo il cavo dell'ancora. Pazzesco dopo 3-4 metri sento un nodo in gola, mi batte il cuore, mi finisce l'aria e devo tornare su di corsa, ci riprovo 2 o 3 volte ma niente....
Allora mi metto la muta, mi preparo come se dovessi fare una battuta di pesca, guardo il blu sotto di me e faccio la capovolta... vado giù, comincio ad intravedere il fondo, poi lo vedo distintamente, scendo ancora un po', metto uno uno spago sulla corda dell'ancora e torno su, ho i polmoni ancora pieni d'aria e sono tranquillo... Recuperata l'ancora vedo che sono andato giù a 14 metri, niente di che, ma almeno non sono morto di paura...

La lezione è questa: le acque libere, il blu profondo, il non sapere cosa hai sotto mette ansia, l'unico modo per superarla è mettersi nelle condizioni psicologiche di riferimento, con la tua attrezzatura e le tue sicurezze, fare qualche respiro profondo e godere dell'acqua che hai intorno... passa tutto.

Quindi in acque libere cerca di riprodurre il tuo schema mentale di riferimento, metti la tua muta e magari portati a spasso la boa, vedrai che poco a poco ti troverai a tuo agio

me la ricordo la mia prima volta in vasca con la muta ..un 3k pure io. senza morirci avevo tolto 8/9 secondi sul passo ai 100... me ne accorgevo anche senza guardar il crono, la vasca sembrava più corta :asd:
poi quando sono uscito ho bevuto 4 litri di roba

joe_caltotip ha scritto:

ieri sera un 3000 in piscina con la muta, dopo qualche vasca per abituarmi alla novità non ho avuto problemi.
ho preso la boa, non resta che tornare a provare

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Hai fatto bene.Vedrai che ti aiuta.