L'UCI boccia i dischi per il 2014

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Baracus

Apprendista Velocista
13 Novembre 2004
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nel caso dei freni a disco io non vedo tutta questa "innovazione".
infatti bisogna sempre considerare le prestazioni offerte dal sistema tecnologico.
nello specifico se nella mtb, su una moto o su una macchina l'uso di un impianto frenate a dischi in acciaio è giustificato, su una bdc la giustificazione perde molto del suo lato tecnico.

infatti il limite della frenata è dato dall'attrito che si riesce a generare tra la ruota e l'asfalto.

Questo e' un errore, per me. Il limite della frenata non e' sempre la gomma. Diventa la gomma quando il freno ha una potenza tale da bloccare la ruota. Ma quando l'energia generata dal mezzo e' superiore alla potenza di frenata, il limite diventa il freno stesso.

Faccio degli esempi: Una F1, quando arriva al bloccaggio delle ruote? Solo nel momento la velocita' e' scesa. Non certo a 320km/h. Stesso caso nella motogp. Quando la moto inizia ad alzare la ruota dietro? Solo nel momento in cui la potenza della frenata diventa superiore all' energia cinetica. Che non e' a 300km/h, ma a velocita' inferiore.

Ora per la bici:
con una bici lanciata a 70/80 km/h, se anche pinzi con tutta la forza l'anteriore, non credo che arrivi certo al bloccaggio. Inizierai ad avere problemi di bloccaggio sotto i 40/50 km/h. Che poi, non e' che la gomma arriva al limite di aderenza, ma che essendo la bici leggera, ti ribalti. Ma la gomma tiene, eccome.

Ed allora, ad alta velocita' il limite non e' la gomma, ma il freno. E in questi casi uno piu' potente puo' anche essere utile.
 
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faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Non condivido una lettera di quello che scrivi...
purtroppo questo topic e un continuo andare indietro e in avanti con afermazioni gia discusse abbondantemente.
I freni a disco sono la naturale evoluzione di due fili 4 molle e 4 tacchette di gomma, il freno classico garantisce una buona e CONFORTEVOLE frenata sempre che......la pista sia in buone condizioni sia in alluminio che il guidatore pesi meno di 70 kg , che non piova, che la discesa non sia troppo lunga, che il cerchio sia dritto , che i pattini siano in buono stato, che il filo scorra bene, che i corpi freno siano di buona fattura a doppio pivot, che si sia una manutenzione regolare ....
ovvero tutto funzioni a dovere allora si hai una buona frenata, ti posso assicurare che, non so se tua hai la stessa esperienza, in MTB i freni a disco garantiscono sempre un ottima frenata anche quando nelle peggiori delle ipotesi ci sia dell'aria nell'impianto , unico paura che bisogna avere, (tolto chessò dell'olio sul disco).
Questo per dirti che appunto il disco è la naturale evoluzione sia dal punto di vista tecnico ma anche confortevole e di manutentivo.

Non vorrei dire una stupidaggine i freni a tamburo ben dimensionati e calibrati erano preferiti ai freni a disco nell'auto da corsa degli anni 50, poi si passo ai freni a disco perche sono di piu facile manutenzione montaggio ispezione raffredamento e customizzazione garantendo cmq un ottima frenata ....dunque nel valutare se sia meglio uno o l'altro impianto bisogna mettere sulla bilancia tanti fattori non solo l'aspetto frenante.

...esattamente quello che ha fatto Bach e che tu nel tuo post non fai limitandoti apoditticamente ad affermare che uno sia la naturale evoluzione dell'altro "da un punto vista tecnico confortevole e manutentivo" (?).

Questo thread sarà pure un rincorrersi di concetti triti e ritriti, ma quando si continuano a scrivere cose che non esistono o che non sono vere, giustamente qualcuno, leggendole anche per la prima , reagisce postando la sua opinione.

E la cosa che più mi fa sorridere è che la quasi totalità di coloro che si prodigano in improbabili analisi tecniche e meccaniche per esaltare la proverbiale " modulabilità", il confort ed addirittura la maggior SICUREZZA dei freni a disco continua imperterrito a mettere a repentaglio la sua vita coi tradizionali 2 fili 4 molle e 4 tacchette.

:-x:-x:-x:wacko:
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
...e poi, una volta per tutte, basta con sto luogo comune che chi non condivide l'utilità dei freni a disco sulle bici da corsa sia antico, vintage o altro.... alcuni qui che si professano grandi e convinti sostenitori dei dischi pedalano ancora su bici che nemmeno Cavour oserebbe inforcare... altri invece che proprio non digeriscono i dischi hanno appena ritirato top di gamma usciti dagli stampi nemmeno 15 giorni fa, costruiti con soluzioni tecniche che le bici dei primi non vedono nemmeno col cannocchiale... non se ne può più di questo luogo comune dai: guardate che non essere affascinati da un'opzione di montaggio non è necessariamente caratterizzante... chi come me ama la bici per la sua semplicità, per il piacere che offre il pedalare veloce, e per lo stile di certe soluzioni (carro corto, pendenti bassi tanto per dirne una...), non necessariamente è portato ad affascinarsi per soluzioni che con la strada non c'entrano niente. E non per (solo) questo penso meriti di essere definito retrogrado, antico o conservatore.
 
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bomberos

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ce l'ho! addirittura piu' di una...
Ma nessuno ti obbliga ad acquistarla, e comunque le "vintage" saranno sempre di moda.

P.S: scommetto che la tua auto è una Fiat 600 del '68:mrgreen::mrgreen:

Certamente !!!! ci mancherebbe pure che ci sia l'obbligo di prendere una cosa che non piace
L'auto non mi piace la considero solo un mezzo di locomozione per recarmi al lavoro(50km) visto che con i mezzi sarebbe impossibile
Pinerello ha gia' fatto una bici simile era la Spada per Indurain,vero che rea per le crono,ma quasi identica a quella proposta dalla
BMC

Sul fatto dell'obbligo di comprare una bici purtroppo il mercato ti porta dove vuole...ribadisco che i dischi a me non piacciono ma se i costruttori faranno solo bici con i freni a disco saro' costretto prima o poi a prenderla...e
per evitarti una inutile risposta ti dico che ho sempre e ci pedalo benissimo e volentieri una bici in acciaio,Marca Benotto ,che nonostante il tempo che passa e' sempre attualissimao-o
 
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bomberos

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ce l'ho! addirittura piu' di una...
E la cosa che più mi fa sorridere è che la quasi totalità di coloro che si prodigano in improbabili analisi tecniche e meccaniche per esaltare la proverbiale " modulabilità", il confort ed addirittura la maggior SICUREZZA dei freni a disco continua imperterrito a mettere a repentaglio la sua vita coi tradizionali 2 fili 4 molle e 4 tacchette.

Quindi Io secondo te tutte le volte che esco in bici rischio la vita per non avere i freni a disco?????
E come ho fatto fino ad ora a frenare???
Io sostengo che i freni a disco nelle bdc NON MI PIACCIONO e non che non sono utili,ma arrivare a dire che senza dischi si rischia la vita mi sembra eccessivo
Quindi sarebbe bello che se un domani,spero lontano,i costruttori puntassero sul disco,offrissero la solita bici anche con freni tradizionali cosi da lasciare libera sceltao-o
 

rese

Novellino
3 Ottobre 2006
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ci sono milioni di articoli che spiegano perchè si è passati dal ferro al carbonio...

nel caso dei freni a disco io non vedo tutta questa "innovazione".
infatti bisogna sempre considerare le prestazioni offerte dal sistema tecnologico.
nello specifico se nella mtb, su una moto o su una macchina l'uso di un impianto frenate a dischi in acciaio è giustificato, su una bdc la giustificazione perde molto del suo lato tecnico.

infatti il limite della frenata è dato dall'attrito che si riesce a generare tra la ruota e l'asfalto.

quindi come forza frenate non vi è la necessità di averne di maggiore (a maggior ragione su asfalto bagnato). e se la pista frenante è bagnata vuol dire che la strada è un lago :mrgreen:

come modulabilità, altro aspetto fondamentale, un sistema con ruote in alluminio (e ad essere sinceri anche top di gamma di ruote in carbonio) presentano prestazioni del tutto simili ad un impianto a disco.
con uso gravoso tutti e due i sistemi hanno limiti (ovvio). se un omone di 90 kg si lancia a palla in discesa, un dischetto soffrirà come un paio di tacchette :mrgreen:

come ingombri, peso e facilità di installazione su una bici,costi di gestione e la facilità della manutenzione, il freno classico è superiore, anche solo per il fatto che è presente sul mercato da molto più tempo.

quindi perchè utilizzare su una bdc i freni a disco?
dal punto di vista tecnico è giustificabile solo perchè permette maggiore libertà nella realizzazione della ruota.
un cerchio che non ha la pista frenante sicuramente è meno soggetto a stress meccanico. quindi ha una vita più lunga. inoltre (ma solo in via teorica) potrebbe consentire un risparmio di peso. in realtà ciò non avviene perchè già oggi con i cerchi tradizionali siamo già al limite.

un passo in avanti si potrà avere quando il sistema bici verrà ripensato nel suo complesso in funzione dell'uso di un sistema frenante a disco.

nelle moto l'uso delle ruote a razze in lega di alluminio rispetto alle "vecchie" a raggi ha permesso di migliorare lo stato esistente. ma ovviamente una bici non è una moto e nello specifico sui due ruote a motori si utilizzavano freni a tamburo.

quindi perchè cambiare qualcosa che funziona (e bene) con qualcosa che non offre dal punto di vista tecnico (per lo specifico utilizzo in bdc) alcun miglioramento sensibile?

prendiamo come esempio la catena. è in giro da più di un secolo, ma visto che funziona bene, è leggera, affidabile ed economica, nessuno sogna di cambiarla magari con una cinghia o con un sistema idraulico.

ad oggi secondo me l'unico motivo per comprare delle bici con freni a disco è solo il piacere di avere una bici con freno a disco.
che sicuramente è una forte motivazione, la più forte, anche se priva di una giustificazione razionale.

e considerando che andare in bici è un piacere, è più che ovvio che ognuno voglia pedalare su una bici che lo gratifichi e quindi quest'ultimo aspetto risulta di molto più incidente del lato tecnico.

Provali !!!
Amen!
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
...dico che ho sempre e ci pedalo benissimo e volentieri una bici in acciaio,Marcea Benotto ,che nonostante il tempo che passa e' sempre attualissimao-o

lo penso anch'io. Infatti mi affascinanerebbero alcune innovazioni tecnologiche, purché non siano solo "concept" e risultassero veramente utili.
Ad esempio, mi piacerebbe se venisse sviluppato anche per la bici da corsa un cambio all'interno del mozzo (tipo Rohloff per la MTB, per intenderci) che al momento è ancora troppo pesante, magari abbinato ad una cinghia dentata al posto della catena. Si ridurrebbe la manutenzione quasi totalmente. Oppure della valide ruote in lega al posto dei raggi (annullando il rischio che questi si rompano e si mollino, scentrando la ruota).
Però verrebbe a mancare per molti (non per me) la "poesia" di prendersi cura della bici, pulendo e lubriflicando la catena, e poi rientrare in casa con le mani sporche di grasso:mrgreen:
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Non condivido una lettera di quello che scrivi...
purtroppo questo topic e un continuo andare indietro e in avanti con afermazioni gia discusse abbondantemente.
I freni a disco sono la naturale evoluzione di due fili 4 molle e 4 tacchette di gomma, il freno classico garantisce una buona e CONFORTEVOLE frenata sempre che......la pista sia in buone condizioni sia in alluminio che il guidatore pesi meno di 70 kg , che non piova, che la discesa non sia troppo lunga, che il cerchio sia dritto , che i pattini siano in buono stato, che il filo scorra bene, che i corpi freno siano di buona fattura a doppio pivot, che si sia una manutenzione regolare ....
ovvero tutto funzioni a dovere allora si hai una buona frenata, ti posso assicurare che, non so se tua hai la stessa esperienza, in MTB i freni a disco garantiscono sempre un ottima frenata anche quando nelle peggiori delle ipotesi ci sia dell'aria nell'impianto , unico paura che bisogna avere, (tolto chessò dell'olio sul disco).
Questo per dirti che appunto il disco è la naturale evoluzione sia dal punto di vista tecnico ma anche confortevole e di manutentivo.

Non vorrei dire una stupidaggine i freni a tamburo ben dimensionati e calibrati erano preferiti ai freni a disco nell'auto da corsa degli anni 50, poi si passo ai freni a disco perche sono di piu facile manutenzione montaggio ispezione raffredamento e customizzazione garantendo cmq un ottima frenata ....dunque nel valutare se sia meglio uno o l'altro impianto bisogna mettere sulla bilancia tanti fattori non solo l'aspetto frenante.

infatti io mi riferisco all'utilizzo su una bdc.
ho una mtb con la quale trascorro l'inverno, e in quel frangente un freno a disco mi pare indispensabile.

i freni a disco non sono la naturale evoluzione di due fili 4 molle e 4 tacchette di gomma, sono un sistema totalmente diverso che serve allo stesso scopo: decellerare.

poi ogni componente che c'è è soggetto a rischio usura/rottura/cattivo funzionamento: potrei citarti il disco ovalizzato, rigato, con olio; la tubazione ingottita, con perdite, le guarnizioni difettose, le pastiglie cristallizzate ecc...
solo quello che non c'è non si può rompere.

ed è altrettanto ovvio che un sistema a disco ha molti più componenti di un sistema tradizionale.

poi come scritto sopra dal punto di vista della manutenzione e della gestione un impianto tradizionale al momento è avvantaggiato rispetto all'impianto a disco.
quanti si metteranno a fare lo spurgo o la sostituzione delle pastiglie? nessuno dice che non sia facile o semplice (io lo faccio sulla moto, sull'auto, sulla mtb senza alcun problema), ma semplicemente che visto che ormai sono decadi che abbiamo a che fare con questa soluzione , tutti o quasi abbiamo dimestichezza con il freno tradizionale e sappiamo usare una chiave esagonale.

evito di rispondere ad ogni parola scritta qui (sempre che......la pista sia in buone condizioni sia in alluminio che il guidatore pesi meno di 70 kg , che non piova, che la discesa non sia troppo lunga, che il cerchio sia dritto , che i pattini siano in buono stato, che il filo scorra bene, che i corpi freno siano di buona fattura a doppio pivot, che si sia una manutenzione regolare ....) limitandomi a dire che se mio nonno avesse 7 palle sarebbe un flipper :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

ma che bdc hai avuto fino ad ora??? come facevi ad andare in giro con la pista frenante rigata e consumata, con i cerchi storti, i pattini arrivati, col filo ossidato e con i freni "cinesi" in latta della bmx??? ci credo che hai sviluppato tutta questa avversione per i freni classici :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

scusa per la battuta, ovviamente sto scherzando o-o

poi io peso più di 70 kg e sono anche un tipo molto prudente in discesa, quindi il peggior cliente per un impianto frenante, e per la mia esperienza non ho mai avuto problemi (intanto mi gratto) nè con mtb (disco) nè con bdc (tradizionale). i problemi li ho con l'auto (dischi ovalizzati e pastiglie cristallizzate) e li ho con la moto (fading e pastiglie brembo rosse cristallizzate). e quando pinzi a vuoto all'ingresso di una curva c'è poco da stare allegri :mrgreen:

non per questo ritengo il sitema a disco non sicuro o affidabile... è solo che se sottoponi qualcosa, che viene progettato per funzionare in una determinata maniera, a stress eccessivi c'è poco da fare sia se sia un disco che una tacchetta.

quindi affermo con cognizione di causa che non sussistono motivazioni tecniche sufficienti a giustificare l'uso dell'impianto a disco su una bdc.

e ti posso già anticipare che tra un paio d'anni, quando il mercato proporrà solo bici a disco per top di gamma, e sempre se intanto i miei freni tradizionali non mi faranno brutti scherzi, comprerò senza remore la mia bella con i freni a disco.

lo farò non per scelta tecnica o prestazionale, ma solo per il gusto di avere una bella bici :mrgreen:
 
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bach7

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Questo e' un errore, per me. Il limite della frenata non e' sempre la gomma. Diventa la gomma quando il freno ha una potenza tale da bloccare la ruota. Ma quando l'energia generata dal mezzo e' superiore alla potenza di frenata, il limite diventa il freno stesso.

Faccio degli esempi: Una F1, quando arriva al bloccaggio delle ruote? Solo nel momento la velocita' e' scesa. Non certo a 320km/h. Stesso caso nella motogp. Quando la moto inizia ad alzare la ruota dietro? Solo nel momento in cui la potenza della frenata diventa superiore all' energia cinetica. Che non e' a 300km/h, ma a velocita' inferiore.

Ora per la bici:
con una bici lanciata a 70/80 km/h, se anche pinzi con tutta la forza l'anteriore, non credo che arrivi certo al bloccaggio. Inizierai ad avere problemi di bloccaggio sotto i 40/50 km/h. Che poi, non e' che la gomma arriva al limite di aderenza, ma che essendo la bici leggera, ti ribalti. Ma la gomma tiene, eccome.

Ed allora, ad alta velocita' il limite non e' la gomma, ma il freno. E in questi casi uno piu' potente puo' anche essere utile.

prova a pinzare con decisione (e dopo averti scolato un bel po' di vino se no non ci riesci...) a 70 km/h con una bdc tradizionale e scoprirai con tuo sommo piacere che il freno bloccherà la ruota anteriore :mrgreen:

discorso addirittura enfatizzato su una moto o con una macchina.

o-o
 
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eliflap

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LTK gravel, Flash Di2 29er
Provali !!!
Amen!

già .... quanti che parlano li hanno provati ?

e se li hanno provati, in che modo e con che bici?

siete tutti, ovviamente, a lavorare come tester della Specialized e che dopo 10 km avete capito tutto di una bici che vi è stata data in prova, e che, al 99% dei casi, non ha le misure che la vostra bici ha cusite su di voi?
 

bach7

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già .... quanti che parlano li hanno provati ?

e se li hanno provati, in che modo e con che bici?

siete tutti, ovviamente, a lavorare come tester della Specialized e che dopo 10 km avete capito tutto di una bici che vi è stata data in prova, e che, al 99% dei casi, non ha le misure che la vostra bici ha cusite su di voi?

io non li ho certo provati su una bdc e non vedo l'ora di farlo visto che mi piace sperimentare e giocare al meccanico :mrgreen:

onestamente non mi aspetto di meglio di quanto mi offre la mia mtb.
la posizione di guida è sicuramente votata al miglior controllo del mezzo, il disco è più grande, le ruote hanno un'impronta decisamente maggiore...

dubito che le sensazioni di sicurezza e stabilità in frenata della mtb su asfalto possano essere eguagliate da una bdc anche se con freni a disco.

chiedo conferma a chi le possiede entrambe
 

eliflap

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stanno cadendo tutte le possibili scuse ...

pure i carter per chi ha paura di avere le dita affettate :mrgreen:

secondo me, qualche detrattore viene letto e così zittito con il rimedio ... o-o

io ovviamente che non temo per le mie dita, in quanto in 14 anni di dischi non ho mai pensato che potesse accadere, non li monterò mai ...

peseranno almeno 30 grammi cadauno, ma siamo pazzi ??? :-x
 

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markus2465

Apprendista Cronoman
10 Dicembre 2007
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stanno cadendo tutte le possibili scuse ...

pure i carter per chi ha paura di avere le dita affettate :mrgreen:

secondo me, qualche detrattore viene letto e così zittito con il rimedio ... o-o

io ovviamente che non temo per le mie dita, in quanto in 14 anni di dischi non ho mai pensato che potesse accadere, non li monterò mai ...

peseranno almeno 30 grammi cadauno, ma siamo pazzi ??? :-x
semplicemente ridicoli :mrgreen:

però e vero sulle ruote grasse la pioggiaed il fango aveva messo d'accordo tutti

sulle bitumare non essendoci una cosi forte motivazione ...qualcosa si devono pure inventare :mrgreen:
 
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Baracus

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prova a pinzare con decisione (e dopo averti scolato un bel po' di vino se non non ci riesci...) a 70 km/h con una bdc tradizionale e scoprirai con tuo sommo piacere che il freno bloccherà la ruota anteriore :mrgreen:

discorso addirittura enfatizzato su una moto o con una macchina.

o-o

Dimentichi una cosa fondamentale. Dal momento in cui inizi a pestare i freni, a quando inizi il bloccaggio, passa pochissimo tempo ma la velocita' e' gia' che bella scesa. Dai un occhio al tachimetro (che sia macchina, moto, bici).

Per me non e' a 70km/h. A 70 inizia la decellerazione. Ma quando inizi a ribaltarti, hai gia' perso velocità (almeno 10-15km/h).
Ricorda che l'energia cinetica va con il quadrato della velocita'.

La prova da fare sarebbe: avere un qualcuno che che continua a spingerti a 70km/h. Poi mi dici se riesci a ribaltarti, o cuoci i pattini dei freni...

Quello che sostieni tu significherebbe che riesci a bloccare la ruota nel momento stesso che i pattini appoggiano sulla pista, senza lasciar fare alla ruota nemmeno mezzo giro. Pressoche' impossibile...:-)
 
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faberfortunae

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Quindi Io secondo te tutte le volte che esco in bici rischio la vita per non avere i freni a disco?????
E come ho fatto fino ad ora a frenare???
Io sostengo che i freni a disco nelle bdc NON MI PIACCIONO e non che non sono utili,ma arrivare a dire che senza dischi si rischia la vita mi sembra eccessivo
Quindi sarebbe bello che se un domani,spero lontano,i costruttori puntassero sul disco,offrissero la solita bici anche con freni tradizionali cosi da lasciare libera sceltao-o

non hai capito niente del mio intervento: era un paradosso proprio per evidenziare la profonda incoerenza di chi sostiene che i caliper non frenino a sufficienza, che i dichi aumentino decisamente la sicurezza della frenata e, ciononostante, continua a girare con impianti frenanti tradizionali... leggi con calma tutta la discussione la prossima volta così mi eviti queste inutili precisazioni. grazie
 
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bach7

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Dimentichi una cosa fondamentale. Dal momento in cui inizi a pestare si freni, a quando inizi il bloccaggio, passa pochissimo tempo ma la velocita' e' gia' che bella scesa. Dai un occhio al tachimetro (che sia macchina, moto, bici).

Per me non e' a 70km/h. A 70 inizia la decellerazione. Ma quando inizi a ribaltarti, hai gia' perso velocità (almeno 10-15km/h).
Ricorda che l'energia cinetica va con il quadrato della velocita'.

La prova da fare sarebbe: avere un qualcuno che che continua a spingerti a 70km/h. Poi mi dici se riesci a ribaltarti, o cuoci i pattini dei freni...

Quello che sostieni tu significherebbe che riesci a bloccare la ruota nel momento stesso che i pattini appoggiano sulla pista, senza lasciar fare alla ruota nemmeno mezzo giro. Pressoche' impossibile...:-)

a me purtroppo è capitato in pista con la moto.
per colpa di un contato con un' altra moto è stata premuta la leva del freno anteriore... mi sono ribaltato all'istante... fortuna che la velocità era bassa e che nella dinamica sono sbattuto con la spalla...

tornando in topic secondo me il disco sulla bdc avrà un senso tecnico (e non ci vorrà poi molto) quando diventerà sfruttabile la maggior forza frenante permessa sul bagnato e sull'asciutto. e questo avverrà con l'introduzione dell'abs, visto che non prevedo rivoluzioni sul fronte dei copertoncini/tubolari.
 

faberfortunae

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sempre una in meno...
semplicemente ridicoli :mrgreen:

però e vero sulle ruote grasse la pioggiaed il fango aveva messo d'accordo tutti

sulle bitumare non essendoci una cosi forte motivazione ...qualcosa si devono pure inventare :mrgreen:

appunto.
stiamo parlando di biciclette. non di shuttle.
la voglia di stravolgerne logica, meccanica e fisica ha già portato alle bici con pedalata assistita: un nonsense pari alla racchetta da tennis con "acceleratore" di potenza o alle scarpe da salto in alto con microreattori sulla suola.
 

bach7

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Dimentichi una cosa fondamentale. Dal momento in cui inizi a pestare i freni, a quando inizi il bloccaggio, passa pochissimo tempo ma la velocita' e' gia' che bella scesa. Dai un occhio al tachimetro (che sia macchina, moto, bici).

Per me non e' a 70km/h. A 70 inizia la decellerazione. Ma quando inizi a ribaltarti, hai gia' perso velocità (almeno 10-15km/h).
Ricorda che l'energia cinetica va con il quadrato della velocita'.

La prova da fare sarebbe: avere un qualcuno che che continua a spingerti a 70km/h. Poi mi dici se riesci a ribaltarti, o cuoci i pattini dei freni...

Quello che sostieni tu significherebbe che riesci a bloccare la ruota nel momento stesso che i pattini appoggiano sulla pista, senza lasciar fare alla ruota nemmeno mezzo giro. Pressoche' impossibile...:-)

altro particolare: il ribaltamento è una condizione ideale.

se l'attrito tra gomma e asfalto è sufficiente a contrastare l'energia cinetica allora ti ribalti, altrimenti se la forza frenate è superiore la ruota si blocca "scivolando" sull'asfalto.
in realtà ci sarebbero tante altre variabili in gioco nel ribaltamento (quando freni il tuo corpo per inerzia viene "spinto" in avanti, il telaio e la forcella si deformano e ad un certo punto rilasciano l'energia cinetica acquisita ecc.)

in tutte e due i casi ti fai male perchè l'asfalto è davvero duro :cry:

il bloccaggio non avviene solo quando l'attrito tra pattino e cerchio non è abbastanza grande. e con un impianto tradizionale bastano due dita per garantire una frenata sufficiente a bloccare la ruota.
 
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