la differnza sostanziale è come i sistemi assorbono le sollecitazioni.
il QR classico tiene a battuta mozzo e telaio, e tutte le sollecitazioni sono assorbite da loro. soprattutto dal mozzo
un asse passante invece lui si prende carico delle sollecitazioni da trasmettere al telaio, allungando la vita del mozzo stesso e diminuendone il carico di lavoro, avendo più scorrevolezza in ogni situazione.
inoltre fa lavorare i forcellini come dovrebbero, dato che il telaio nasce per smorzare le vibrazioni.
lo stesso dicasi con la pedalata, dove la fase di spinta è maggiormente produttiva.
ovviamente il diametro del perno deve essere ben più grande dei 5mm di un classico quick release.
purtroppo, bisognerebbe appassionarsi maggiormente alla totalità del sistema bici, dato l'elevato grado di specializzazione di ogni settore e la possibilità di prendere le idee migliori, rapportandole anche ad altri settori.
il settore strada è davvero arretrato in questo.
Ti ringrazio, in effetti immaginavo fosse quello il motivo.
Non sono un ingegnere, provo solo a ragionare... le parti esterne del mozzo che vanno a contatto col forcellino sono in effetti piccole ma non ho mai visto un mozzo cedere in quel punto. Il bloccaggio del qr rende tutto un blocco unico che non si muove quindi non capisco proprio che senso abbia maggiorare quella zona. I punti deboli a cui imputare la flessione dell'insieme sono ruote e telaio, non certo il qr che di fatto non flette e nemmeno è sollecitato in quel senso....
Forse nel dh dove le sollecitazioni sono estreme potrei capire, ma su strada... stiamo parlando di bici non di moto da 300 all'ora..
Quel che dici è in teoria tutto giusto, ma francamente non capisco come un perno passante possa rendere più efficace la pedalata, non vorrei fosse il solito specchietto per le allodole, la solita trovata del marketing tipo sfere ceramiche e compagnia bella