"Emozioni & Imprese" si intitola questa sezione, che raccoglie sensazioni, prestazioni, bellezze dei luoghi. Io stesso condivido spesso ciò che ho provato durante un'uscita.
Questa volta però voglio condividere una cocente delusione!
Da tempo avevo in mente di ripercorrere questo giro:http://www.bdc-forum.it/showthread.php?p=3011156#post3011156 .....uno dei più "emozionanti" che abbia mai percorso. 5 anni fa ero partito alle 16:40, ma era luglio e le giornate erano più lunghe; quindi prendo un pomeriggio libero e decido di partire per le 14:45. Ovviamente sono partito alle 15:00 con un 1/4 d'ora di ritardo. Va bè, tempo ne ho.
Percorro la 30ina di km fino ad Ora, ciclabile stra-conosciuta tanto da essere proprio una noia mortale. Inoltre il forte vento contro contribuisce a influenzare negativamente la mia testa. Ad Ora inizia la salita verso Fontanfredde, e le valli di Fiemme e Fassa, quindi per forza di cosa è abbastanza trafficata, anche di camion e furgoni, ma anche campers e motociclisti. A quell'ora è tutta esposta al sole e sul computerino visualizzo in un tratto addirittura 36°. Sudo tantisissimo, tanto che mi devo fermare più di una volta ad asciugarmi gli occhi, che bruciavano. A Fontanefredde mi fermo alla fontana (...mica tanto fredda), e "devo" bagnarmi la testa, il collo e i polsi: stavo fondendo. Bevo lunghi sorsi di acqua. Riparto, e dopo un km la strada svolta a sinistra e sale verso Redagno. Fino a qui è stato, o meglio "sarebbe dovuto essere" solo un tratto di trasferimento e da qui inizierebbe il "giro vero e proprio". Uso il condizionale perchè appena imboccata la strada mi fermo sul ciglio della strada e faccio il punto della situazione: da qui in poi il percorso diventa bello, boschi e prati, poco traffico....quindi perchè non proseguo?
Mi rendo conto di essere spossato, tanto che mi verrebbe voglia di sdraiarmi sul prato e fare un pisolino. Guardo l'ora: 17:15. Fino a Redagno sono 6 km e 500 m di dislivello, quindi sarei su per le 18:00. Da Redagno al passo Oclini ca. 6,5 km e altri 500 m di dislivello, ma su una strada sterrata quindi arriverei intorno alle 18:45. Già, "arriverei"....se avessi la condizione del 2011!! Ora mi trovo già "cotto" quando il bello deve ancora cominciare, e con quel poco di lucidità che mi è rimasta decido di girare la bici e tornare da dove sono venuto. Il tratto percorso fino alla "bandiera bianca" è stato negativo: noia, vento contro, caldo e traffico.
Ad Appiano mi concedo un gelato, e medito sulla sconfitta, sulla mezza giornata di ferie "buttata via". Poi però mi dico che in fondo non potevo pretendere di paragonarmi al 2011, quando ero un po' più in forma di adesso, pesavo almeno 3 kg in meno e soprattutto avevo 5 anni in meno.
Forse il fatto di essere uscito due giorni di fila, con il giro dell'altroieri che comunque mi ha messo alla prova, hanno contribuito a togliermi energie...Boh. Concludo la meditazione, pensando che comunque alle fine percorreró 75 km e 1070 m di dislivello....ma soprattutto che il gelato è proprio buono!!
Questa volta però voglio condividere una cocente delusione!
Da tempo avevo in mente di ripercorrere questo giro:http://www.bdc-forum.it/showthread.php?p=3011156#post3011156 .....uno dei più "emozionanti" che abbia mai percorso. 5 anni fa ero partito alle 16:40, ma era luglio e le giornate erano più lunghe; quindi prendo un pomeriggio libero e decido di partire per le 14:45. Ovviamente sono partito alle 15:00 con un 1/4 d'ora di ritardo. Va bè, tempo ne ho.
Percorro la 30ina di km fino ad Ora, ciclabile stra-conosciuta tanto da essere proprio una noia mortale. Inoltre il forte vento contro contribuisce a influenzare negativamente la mia testa. Ad Ora inizia la salita verso Fontanfredde, e le valli di Fiemme e Fassa, quindi per forza di cosa è abbastanza trafficata, anche di camion e furgoni, ma anche campers e motociclisti. A quell'ora è tutta esposta al sole e sul computerino visualizzo in un tratto addirittura 36°. Sudo tantisissimo, tanto che mi devo fermare più di una volta ad asciugarmi gli occhi, che bruciavano. A Fontanefredde mi fermo alla fontana (...mica tanto fredda), e "devo" bagnarmi la testa, il collo e i polsi: stavo fondendo. Bevo lunghi sorsi di acqua. Riparto, e dopo un km la strada svolta a sinistra e sale verso Redagno. Fino a qui è stato, o meglio "sarebbe dovuto essere" solo un tratto di trasferimento e da qui inizierebbe il "giro vero e proprio". Uso il condizionale perchè appena imboccata la strada mi fermo sul ciglio della strada e faccio il punto della situazione: da qui in poi il percorso diventa bello, boschi e prati, poco traffico....quindi perchè non proseguo?
Mi rendo conto di essere spossato, tanto che mi verrebbe voglia di sdraiarmi sul prato e fare un pisolino. Guardo l'ora: 17:15. Fino a Redagno sono 6 km e 500 m di dislivello, quindi sarei su per le 18:00. Da Redagno al passo Oclini ca. 6,5 km e altri 500 m di dislivello, ma su una strada sterrata quindi arriverei intorno alle 18:45. Già, "arriverei"....se avessi la condizione del 2011!! Ora mi trovo già "cotto" quando il bello deve ancora cominciare, e con quel poco di lucidità che mi è rimasta decido di girare la bici e tornare da dove sono venuto. Il tratto percorso fino alla "bandiera bianca" è stato negativo: noia, vento contro, caldo e traffico.
Ad Appiano mi concedo un gelato, e medito sulla sconfitta, sulla mezza giornata di ferie "buttata via". Poi però mi dico che in fondo non potevo pretendere di paragonarmi al 2011, quando ero un po' più in forma di adesso, pesavo almeno 3 kg in meno e soprattutto avevo 5 anni in meno.
Forse il fatto di essere uscito due giorni di fila, con il giro dell'altroieri che comunque mi ha messo alla prova, hanno contribuito a togliermi energie...Boh. Concludo la meditazione, pensando che comunque alle fine percorreró 75 km e 1070 m di dislivello....ma soprattutto che il gelato è proprio buono!!