Quando si alza "bandiera bianca"...

rapportoagile

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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
"Emozioni & Imprese" si intitola questa sezione, che raccoglie sensazioni, prestazioni, bellezze dei luoghi. Io stesso condivido spesso ciò che ho provato durante un'uscita.
Questa volta però voglio condividere una cocente delusione!
Da tempo avevo in mente di ripercorrere questo giro:http://www.bdc-forum.it/showthread.php?p=3011156#post3011156 .....uno dei più "emozionanti" che abbia mai percorso. 5 anni fa ero partito alle 16:40, ma era luglio e le giornate erano più lunghe; quindi prendo un pomeriggio libero e decido di partire per le 14:45. Ovviamente sono partito alle 15:00 con un 1/4 d'ora di ritardo. Va bè, tempo ne ho.
Percorro la 30ina di km fino ad Ora, ciclabile stra-conosciuta tanto da essere proprio una noia mortale. Inoltre il forte vento contro contribuisce a influenzare negativamente la mia testa. Ad Ora inizia la salita verso Fontanfredde, e le valli di Fiemme e Fassa, quindi per forza di cosa è abbastanza trafficata, anche di camion e furgoni, ma anche campers e motociclisti. A quell'ora è tutta esposta al sole e sul computerino visualizzo in un tratto addirittura 36°. Sudo tantisissimo, tanto che mi devo fermare più di una volta ad asciugarmi gli occhi, che bruciavano. A Fontanefredde mi fermo alla fontana (...mica tanto fredda), e "devo" bagnarmi la testa, il collo e i polsi: stavo fondendo. Bevo lunghi sorsi di acqua. Riparto, e dopo un km la strada svolta a sinistra e sale verso Redagno. Fino a qui è stato, o meglio "sarebbe dovuto essere" solo un tratto di trasferimento e da qui inizierebbe il "giro vero e proprio". Uso il condizionale perchè appena imboccata la strada mi fermo sul ciglio della strada e faccio il punto della situazione: da qui in poi il percorso diventa bello, boschi e prati, poco traffico....quindi perchè non proseguo?
Mi rendo conto di essere spossato, tanto che mi verrebbe voglia di sdraiarmi sul prato e fare un pisolino. Guardo l'ora: 17:15. Fino a Redagno sono 6 km e 500 m di dislivello, quindi sarei su per le 18:00. Da Redagno al passo Oclini ca. 6,5 km e altri 500 m di dislivello, ma su una strada sterrata quindi arriverei intorno alle 18:45. Già, "arriverei"....se avessi la condizione del 2011!! Ora mi trovo già "cotto" quando il bello deve ancora cominciare, e con quel poco di lucidità che mi è rimasta decido di girare la bici e tornare da dove sono venuto. Il tratto percorso fino alla "bandiera bianca" è stato negativo: noia, vento contro, caldo e traffico.
Ad Appiano mi concedo un gelato, e medito sulla sconfitta, sulla mezza giornata di ferie "buttata via". Poi però mi dico che in fondo non potevo pretendere di paragonarmi al 2011, quando ero un po' più in forma di adesso, pesavo almeno 3 kg in meno e soprattutto avevo 5 anni in meno.
Forse il fatto di essere uscito due giorni di fila, con il giro dell'altroieri che comunque mi ha messo alla prova, hanno contribuito a togliermi energie...Boh. Concludo la meditazione, pensando che comunque alle fine percorreró 75 km e 1070 m di dislivello....ma soprattutto che il gelato è proprio buono!!
 

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mabon12

Apprendista Cronoman
7 Aprile 2008
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Non sono mai abbastanza!
Sarai anche stato cotto, ma hai comunque trovato la voglia di fare altra salita per arrivare ad Appiano ;-)

OK, non è gran che, ma uno "cotto ma proprio cotto" avrebbe evitato anche quella :-)

In ogni caso sei una fucina continua di idee... nella prossima vita, quando non mi sposerò, non farò figli, non lavorerò e non farò altro che pedalare le voglio realizzare tutte!
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Ogni volta che leggo delle tue uscite mi si apre un mondo. Un mondo completamente diverso dal mio, fatto di tentativi e di ripiegamenti tattici. E di fatica. E di testa che in partenza c'è, ma che si smarrisce durante il percorso.
Il gelatino non te lo potresti permettere visto il risultato dell'uscita. Il regalo si fa solo ai ciclisti buoni, quelli che hanno portato a termine il giro :-).
La cosa bella di te è che ci provi sempre, e non è poco.
La cosa ancora più bella (ma per voi che siete del posto forse è un supplizio quando non siete in forma) è che pedalate in posti splendidi con salite tostissime anche quando andate a prendere il pane. E non sempre fa piacere.
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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molto bella e funzionale
Concludo la meditazione, pensando che comunque alle fine percorreró 75 km e 1070 m di dislivello....
Appunto... almeno non sei stato sul divano o a cazzeggiare... anche perchè è meglio una bandiera bianca che 2 giorni cotto tra divano e ombrellone... lo dico a ragion veduta perchè a differenza tua ho voluto portare a termine il giro delle 5 terre nonostante pochi km dopo la partenza, alla prima salita e alla vista di panchine sotto pini marittimi che invogliavano alla frescura... mi son lanciato nell'impresa nonostante le prime avvisaglie sconsigliassero per quel giorno il gran giro... ne è uscito un giro che negli ultimi km in piano e con leggero contro vento manco riuscivo a stare intorno ai 20 km ora... facevo pena a cavallo di una bdc :cry
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
, e "ho scommesso con me stesso (un gelato)" che si sarebbe profugato per ciucciarmi ruota. ...

Poi dopo, sulla salita "vera" son scoppiato io....ma questa è un'altra storia

Il gelatino non te lo potresti permettere visto il risultato dell'uscita. Il regalo si fa solo ai ciclisti buoni, quelli che hanno portato a termine il giro :-).
.

Eh, però il gelatino l'avevo vinto con una scommessa fatta con me medesimo:mrgreen::mrgreen:
 

enzo.

Pedivella
17 Dicembre 2010
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Canyon Ultimate AL SLX 9
Questa settimana sono andato il 10-15% meno della scorsa. Forse perché sono tre settimane che tiro e alla quarta il "somarello" ha detto "basta!".
Mi sa che me lo faccio anch'io un gelatino come il tuo (che, tra parentesi, non mi sembra proprio ...ino, a giudicare dal tipo di cialda ;-), ma tant'è che, quando vogliamo consolarci con le cose buone, è meglio che siano tanto buone...) :-)
 

schillaci

Gregario
27 Febbraio 2010
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graziella
Ho lavorato un anno da quelle parti. La prossima sfida potrebbe essere tra dicembre e gennaio. Vedrai che il caldo non ti darà noia. 😉

inviato dal mio Nokia 3210
 

Lightwave

Scalatore
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B'Twin Triban 5
Un buon gelato addolcisce tutte le amarezze :mrgreen:

Io non sono mai riuscito a fare giri lunghi partendo al pomeriggio tardi, mi blocca proprio psicologicamente e mi sento meno in forze
 

markus2465

Apprendista Cronoman
10 Dicembre 2007
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chiuso
Sara ma per me gelati ...alcool e tutte le schifezze buone sono la normalità...non aspetto una cottarella in bici per deliziarmi.....piuttosto nn vado più in bici ......
P.s complimenti per i tuoi racconti
 

raffaeleb

Apprendista Scalatore
19 Agosto 2011
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da corsa
succede talvolta di dover alzare bandiera bianca, non tutti i giorni sono uguali.

Di solito passa del tempo, magari qualche mese ma ci riprovo e mi prendo la rivincita, stesso giro, magari stesso gelato finale :-)
 

aviatore_gilles

Novellino
10 Luglio 2009
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Padova provincia
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Di bandiere bianche ne ho dovute alzare diverse, vuoi perché sbaglio i tempi di percorrenza e quindi mi ritrovo a dover abortire i giri per non dover tornare con il buio, ma soprattutto perché fisicamente esplodo e non ne ho più.
Ne ricordo due in particolare, diciamo quasi tre. Nel 2013 rientravo da un grave infortunio, quasi 5 mesi di stop. Riprendo gli allenamenti e mi sento bene fisicamente, quindi tento una salita che mi stuzzicava da tempo, Piancavallo per chi la conosce, salita versante di Aviano. Da salite ne avevo affrontate pochissime, ma ero convinto che, anche se piano, in cima ci sarei arrivato...ecco pensavo male, quella salita, nei primi 8/9 km, viaggia tra il 9% e il 13%...praticamente dopo 7 km sono letteralmente scoppiato :mrgreen: la convinzione non sempre basta :mrgreen:
L'ultima lo scorso anno, stagione terribile, con un caldo allucinante. Decido di salire verso Asiago, salendo da Pedescala, salita lunga, ma facile...Non mi sentivo proprio in formissima quel giorno, ma sapevo che impostando un ritmo blando sarei arrivato ad Asiago. Non avevo fatto i conti con il caldo però, terribile, ci saranno stati 36° mi ha letteralmente prosciugato, vento zero, salita quasi tutta al sole, velocità bassa quindi sensazione di caldo ancora più elevata...dopo 18km ho sentito un ronzio alle orecchie e una sensazione di intorpendimento...ho bloccato la bici sotto ad un albero e mi sono fermato subito. Ho aspettato un attimo e volevo ripartire, ma il buonsenso mi ha suggerito di girare la bici verso valle e tornare alla macchina.
La settimana prossima sono a casa in ferie e ci riproverò, le temperature sono molto più basse quest'anno.
 

scamorza

Apprendista Scalatore
4 Marzo 2006
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Caxxo, ha avuto più successo il gelato del racconto! :mrgreen:
Ne è valsa la pena ugualmente.
Perchè è meglio una pedalata faticosa, sofferta e troncata piuttosto del lavoro.
Perchè mettersi alla prova serve comunque e non è mai una sconfitta.
e ovviamente......per il gelato :-)
 

Dragon77

Apprendista Cronoman
25 Maggio 2016
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classic
la mia di oggi non è proprio una sconfitta, dato che non avevo nemmeno in programma tutta la salita. però il dover mettere il piede a terra e pure proseguire camminando trascinandosi su la bici è un bandiera bianca...

stamattina son riuscito a mettere la bici in strada solo alle 10.04
destinazione: "trasferimento" per perlustrazione e verifica del tempo occorrente per arrivare nei pressi di una salita che avrei in mente di fare nei prossimi giorni (salita a cima Grappa da Fietta del Grappa).
orbene dopo Romano d'Ezzelino la strada è tutta a "valloni" ma sempre in salita, e già qui ho avuto il mio gran da fare a girare le pedalate, metteteci anche a tratti del vento contrario...semaforo rosso per lavori in una salitella e colonna di mezzi...

nonostante tutto in circa 1h11' (pensavo avrei fatto molto peggio) ero praticamente al punto dove si timbra il brevetto.

bene, da quel punto, prima di arrivare al bivio per la vera salita c'è penso circa 1/1,5 km, che è veramente tosto come pendenze fin da subito (e non lo immaginavo così vedendo da google maps)!
ok in qualche modo, in pratica col rapporto + agile in assoluto ed andando pianino, arrivo al bivio per la vera salita. bene, avevo sottomano il dato che mi interessava, cioè il tempo di trasferimento (circa 1h20/1h25', adesso non ricordo benissimo...). potevo anche girare la bici e tornare a casa.

ma....la giornata bella e soleggiata, nessuna nuvola, invoglia....a casa non avevo urgenze, quindi...perchè non provare a salire un pò per capire com'è???

allora vado! inizio la salita, pianino ed agile senza strafare...tutto sommato i primi 4/5 km li ho trovati persino + facili che dal punto di timbro fino ad inizio salita. ma tanto continuavo a pensare faccio fino al prox tornante e poi giro la bici e torno a casa...
invece su su e su....ho proseguito...ogni tanto mi fermavo nei tornanti dove si poteva ammirare il panorama...
però dopo quei 5 km "facili" tutto si è fatto molto + duro...ho iniziato a mettere il piede a terra, a fermarmi per lasciar scendere i bpm e riposare, bere. poi ripartivo in sella, sempre pianino. ma si era messa anche la pancia a brontolare...iniziavo ad aver fame, e non avevo portato nulla..solo da bere...quindi la zittivo con un sorsetto di acqua o di energade...
niente da fare, la salita non mollava un metro che fosse un metro...così ho pure cominciato a fermarmi, scendere dalla bici e proseguire a piedi con la bici per mano, perchè mi dicevo fra me e me "dai che arrivo solo fino al prox tornante". invece quando arrivavo al successivo, rimontavo in bici per fare altri pochi metri in sella, scendere di nuovo e spingere...
ma perchè continuavo uno strazio???
tutto perchè mi era montata in testa la Capra...si il salto della Cavaretta ...volevo almeno vederlo da distante, volevo capire dov'è sto punto "famoso"...

ad un certo punto inizio a intravedere cima Grappa...
poi, poco + su, vedo una croce su una montagna sopra di me...guardo bene e vedo anche la Capra!!!! c'ero riuscito era lì sopra di me di un paio di tornanti (forse??). ok potevo girare la bici...erano le 12.51 (? forse, ho i ricordi annebbiati..).
ma no dai...è lì "a 2 passi" vuoi che non ci arrivo a vederla da vicino?
così mi faccio 2 conti in testa cercando di capire quanta strada manca...ipotizzo che per le 13.30 ci arrivavo (forse), a costo di continuare tutto a piedi...

e così avanti procedo ancora, un pò a piedi un pò in bici...e su su fino ai 2 tornanti che la precedono, infine salgo e rimango in sella...ed alla fine son riuscito ad arrivare sotto al "Salto della Capra" in sella alla mia bici! erano circa le 13.12 (? mah...), in lauto anticipo rispetto al mio calcolo!
dalla contentezza ho persino levato la bici al cielo :mrgreen:
foto di rito con cellulare scrauso, fan schifo, ma vabbè..me le faccio bastare...
poi vedo una casara sulla strada che prosegue per il Grappa...dai andiamo fin lì, magari c'è una fontanella (acqua finita)...niente arrivato alla casara, noto il cartello "proprietà privata"...vedo delle persone in fondo la casara su dei sdrai a prendere il sole, decido di non andare oltre ne di chiedere acqua...
ammiro i resti della teleferica, leggo sul tabellone, penso ai giorni della guerra, ai soldati...a come sarà stato quel periodo, a come avran fatto a tirar su le teleferiche, a farle funzionare...
poi via, è ora di scendere...13.30 circa inizio a scendere, la strada ripida in salita adesso è un problema per i miei freni...si prende troppa velocità in fretta...
ogni tanto rallento parecchio, mi fermo pure per raffreddare i freni...in totale ci metto sui 30' ad arrivare a fondovalle (ma di cronometro circa 15') con tanti bloccaggi della ruota posteriore e derapatine....

scendendo pensavo a fermarmi poi a mangiare un gelato e prendermi da bere.

arrivato al bar sulla rotondina, ci giro intorno, e decido di proseguire senza gelato. via a casa con il poco energade rimasto (circa 1 bicchiere).

tutto sommato, un bel giro,nonostante le tante bandierine bianche :mrgreen:


bella strada con tanti posti ombreggiati, pochi mezzi incrociati (circa 10 auto in salita-discesa, 4 moto in salita, 1 ciclista che mi ha superato, 2 ciclisti che scendevano dal Grappa verso la Monfenera, e 1 altro ciclista fermatosi sotto la cavara quando io son sceso dalla casara)
 
Ultima modifica:

rosetta

Apprendista Cronoman
9 Marzo 2009
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la mia di oggi non è proprio una sconfitta, dato che non avevo nemmeno in programma tutta la salita. però il dover mettere il piede a terra e pure proseguire camminando trascinandosi su la bici è un bandiera bianca...

stamattina son riuscito a mettere la bici in strada solo alle 10.04
destinazione: "trasferimento" per perlustrazione e verifica del tempo occorrente per arrivare nei pressi di una salita che avrei in mente di fare nei prossimi giorni (salita a cima Grappa da Fietta del Grappa).
orbene dopo Romano d'Ezzelino la strada è tutta a "valloni" ma sempre in salita, e già qui ho avuto il mio gran da fare a girare le pedalate, metteteci anche a tratti del vento contrario...semaforo rosso per lavori in una salitella e colonna di mezzi...

nonostante tutto in circa 1h11' (pensavo avrei fatto molto peggio) ero praticamente al punto dove si timbra il brevetto.

bene, da quel punto, prima di arrivare al bivio per la vera salita c'è penso circa 1/1,5 km, che è veramente tosto come pendenze fin da subito (e non lo immaginavo così vedendo da google maps)!
ok in qualche modo, in pratica col rapporto + agile in assoluto ed andando pianino, arrivo al bivio per la vera salita. bene, avevo sottomano il dato che mi interessava, cioè il tempo di trasferimento (circa 1h20/1h25', adesso non ricordo benissimo...). potevo anche girare la bici e tornare a casa.

ma....la giornata bella e soleggiata, nessuna nuvola, invoglia....a casa non avevo urgenze, quindi...perchè non provare a salire un pò per capire com'è???

allora vado! inizio la salita, pianino ed agile senza strafare...tutto sommato i primi 4/5 km li ho trovati persino + facili che dal punto di timbro fino ad inizio salita. ma tanto continuavo a pensare faccio fino al prox tornante e poi giro la bici e torno a casa...
invece su su e su....ho proseguito...ogni tanto mi fermavo nei tornanti dove si poteva ammirare il panorama...
però dopo quei 5 km "facili" tutto si è fatto molto + duro...ho iniziato a mettere il piede a terra, a fermarmi per lasciar scendere i bpm e riposare, bere. poi ripartivo in sella, sempre pianino. ma si era messa anche la pancia a brontolare...iniziavo ad aver fame, e non avevo portato nulla..solo da bere...quindi la zittivo con un sorsetto di acqua o di energade...
niente da fare, la salita non mollava un metro che fosse un metro...così ho pure cominciato a fermarmi, scendere dalla bici e proseguire a piedi con la bici per mano, perchè mi dicevo fra me e me "dai che arrivo solo fino al prox tornante". invece quando arrivavo al successivo, rimontavo in bici per fare altri pochi metri in sella, scendere di nuovo e spingere...
ma perchè continuavo uno strazio???
tutto perchè mi era montata in testa la Capra...si il salto della Cavaretta ...volevo almeno vederlo da distante, volevo capire dov'è sto punto "famoso"...

ad un certo punto inizio a intravedere cima Grappa...
poi, poco + su, vedo una croce su una montagna sopra di me...guardo bene e vedo anche la Capra!!!! c'ero riuscito era lì sopra di me di un paio di tornanti (forse??). ok potevo girare la bici...erano le 12.51 (? forse, ho i ricordi annebbiati..).
ma no dai...è lì "a 2 passi" vuoi che non ci arrivo a vederla da vicino?
così mi faccio 2 conti in testa cercando di capire quanta strada manca...ipotizzo che per le 13.30 ci arrivavo (forse), a costo di continuare tutto a piedi...

e così avanti procedo ancora, un pò a piedi un pò in bici...e su su fino ai 2 tornanti che la precedono, infine salgo e rimango in sella...ed alla fine son riuscito ad arrivare sotto al "Salto della Capra" in sella alla mia bici! erano circa le 13.12 (? mah...), in lauto anticipo rispetto al mio calcolo!
dalla contentezza ho persino levato la bici al cielo :mrgreen:
foto di rito con cellulare scrauso, fan schifo, ma vabbè..me le faccio bastare...
poi vedo una casara sulla strada che prosegue per il Grappa...dai andiamo fin lì, magari c'è una fontanella (acqua finita)...niente arrivato alla casara, noto il cartello "proprietà privata"...vedo delle persone in fondo la casara su dei sdrai a prendere il sole, decido di non andare oltre ne di chiedere acqua...
ammiro i resti della teleferica, leggo sul tabellone, penso ai giorni della guerra, ai soldati...a come sarà stato quel periodo, a come avran fatto a tirar su le teleferiche, a farle funzionare...
poi via, è ora di scendere...13.30 circa inizio a scendere, la strada ripida in salita adesso è un problema per i miei freni...si prende troppa velocità in fretta...
ogni tanto rallento parecchio, mi fermo pure per raffreddare i freni...in totale ci metto sui 30' ad arrivare a fondovalle (ma di cronometro circa 15') con tanti bloccaggi della ruota posteriore e derapatine....

scendendo pensavo a fermarmi poi a mangiare un gelato e prendermi da bere.

arrivato al bar sulla rotondina, ci giro intorno, e decido di proseguire senza gelato. via a casa con il poco energade rimasto (circa 1 bicchiere).

tutto sommato, un bel giro,nonostante le tante bandierine bianche :mrgreen:


bella strada con tanti posti ombreggiati, pochi mezzi incrociati (circa 10 auto in salita-discesa, 4 moto in salita, 1 ciclista che mi ha superato, 2 ciclisti che scendevano dal Grappa verso la Monfenera, e 1 altro ciclista fermatosi sotto la cavara quando io son sceso dalla casara)

Volevi verificare il percorso della Rando del 4 settembre?
 

Dragon77

Apprendista Cronoman
25 Maggio 2016
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classic
Volevi verificare il percorso della Rando del 4 settembre?

sinceramente non so neppure di cosa stai parlando :mrgreen:

inizialmente ero partito con l'intento di verificare quanto tempo effettivamente impiego a fare il trasferimento da casa in bici prima di iniziare la vera salita (verso cima Grappa dal versante di Fietta del Grappa, la strada del "salto della capra").
poi il resto è venuto da se... :mrgreen:
 

flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
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Bianchi Specialissima CV
grande rapportoagile!!!
:-x:mrgreen:o-o
mi rivedo totalmente in te, stesse situazioni e stesse cose...

parto par fare un determinato giro, mi rendo conto che invece di 30 di media sono a 25...ci metto troppo tempo, faccio troppa fatica e.......alle 10.30 mi fermo, brioche e caffè lungo e si torna a casa felice lo stesso perché ho moglie (incinta) e bimbo di quasi 4 anni che mi aspettano!!!o-oo-oo-oo-o

Alla fin fine cosa posso pretendere da me stesso? +12 kg rispetto al 2011 e -7000 km/anno rispetto agli anni migliori, è naturale che non riesca a fare medie e giri che vorrei!!:eek:
Ma la vivo bene lo stesso, molti so che ne hanno davvero fatto una "malattia" quasi...
 

flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
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la mia di oggi non è proprio una sconfitta, dato che non avevo nemmeno in programma tutta la salita. però il dover mettere il piede a terra e pure proseguire camminando trascinandosi su la bici è un bandiera bianca...

stamattina son riuscito a mettere la bici in strada solo alle 10.04
destinazione: "trasferimento" per perlustrazione e verifica del tempo occorrente per arrivare nei pressi di una salita che avrei in mente di fare nei prossimi giorni (salita a cima Grappa da Fietta del Grappa).
orbene dopo Romano d'Ezzelino la strada è tutta a "valloni" ma sempre in salita, e già qui ho avuto il mio gran da fare a girare le pedalate, metteteci anche a tratti del vento contrario...semaforo rosso per lavori in una salitella e colonna di mezzi...

nonostante tutto in circa 1h11' (pensavo avrei fatto molto peggio) ero praticamente al punto dove si timbra il brevetto.

bene, da quel punto, prima di arrivare al bivio per la vera salita c'è penso circa 1/1,5 km, che è veramente tosto come pendenze fin da subito (e non lo immaginavo così vedendo da google maps)!
ok in qualche modo, in pratica col rapporto + agile in assoluto ed andando pianino, arrivo al bivio per la vera salita. bene, avevo sottomano il dato che mi interessava, cioè il tempo di trasferimento (circa 1h20/1h25', adesso non ricordo benissimo...). potevo anche girare la bici e tornare a casa.

ma....la giornata bella e soleggiata, nessuna nuvola, invoglia....a casa non avevo urgenze, quindi...perchè non provare a salire un pò per capire com'è???

allora vado! inizio la salita, pianino ed agile senza strafare...tutto sommato i primi 4/5 km li ho trovati persino + facili che dal punto di timbro fino ad inizio salita. ma tanto continuavo a pensare faccio fino al prox tornante e poi giro la bici e torno a casa...
invece su su e su....ho proseguito...ogni tanto mi fermavo nei tornanti dove si poteva ammirare il panorama...
però dopo quei 5 km "facili" tutto si è fatto molto + duro...ho iniziato a mettere il piede a terra, a fermarmi per lasciar scendere i bpm e riposare, bere. poi ripartivo in sella, sempre pianino. ma si era messa anche la pancia a brontolare...iniziavo ad aver fame, e non avevo portato nulla..solo da bere...quindi la zittivo con un sorsetto di acqua o di energade...
niente da fare, la salita non mollava un metro che fosse un metro...così ho pure cominciato a fermarmi, scendere dalla bici e proseguire a piedi con la bici per mano, perchè mi dicevo fra me e me "dai che arrivo solo fino al prox tornante". invece quando arrivavo al successivo, rimontavo in bici per fare altri pochi metri in sella, scendere di nuovo e spingere...
ma perchè continuavo uno strazio???
tutto perchè mi era montata in testa la Capra...si il salto della Cavaretta ...volevo almeno vederlo da distante, volevo capire dov'è sto punto "famoso"...

ad un certo punto inizio a intravedere cima Grappa...
poi, poco + su, vedo una croce su una montagna sopra di me...guardo bene e vedo anche la Capra!!!! c'ero riuscito era lì sopra di me di un paio di tornanti (forse??). ok potevo girare la bici...erano le 12.51 (? forse, ho i ricordi annebbiati..).
ma no dai...è lì "a 2 passi" vuoi che non ci arrivo a vederla da vicino?
così mi faccio 2 conti in testa cercando di capire quanta strada manca...ipotizzo che per le 13.30 ci arrivavo (forse), a costo di continuare tutto a piedi...

e così avanti procedo ancora, un pò a piedi un pò in bici...e su su fino ai 2 tornanti che la precedono, infine salgo e rimango in sella...ed alla fine son riuscito ad arrivare sotto al "Salto della Capra" in sella alla mia bici! erano circa le 13.12 (? mah...), in lauto anticipo rispetto al mio calcolo!
dalla contentezza ho persino levato la bici al cielo :mrgreen:
foto di rito con cellulare scrauso, fan schifo, ma vabbè..me le faccio bastare...
poi vedo una casara sulla strada che prosegue per il Grappa...dai andiamo fin lì, magari c'è una fontanella (acqua finita)...niente arrivato alla casara, noto il cartello "proprietà privata"...vedo delle persone in fondo la casara su dei sdrai a prendere il sole, decido di non andare oltre ne di chiedere acqua...
ammiro i resti della teleferica, leggo sul tabellone, penso ai giorni della guerra, ai soldati...a come sarà stato quel periodo, a come avran fatto a tirar su le teleferiche, a farle funzionare...
poi via, è ora di scendere...13.30 circa inizio a scendere, la strada ripida in salita adesso è un problema per i miei freni...si prende troppa velocità in fretta...
ogni tanto rallento parecchio, mi fermo pure per raffreddare i freni...in totale ci metto sui 30' ad arrivare a fondovalle (ma di cronometro circa 15') con tanti bloccaggi della ruota posteriore e derapatine....

scendendo pensavo a fermarmi poi a mangiare un gelato e prendermi da bere.

arrivato al bar sulla rotondina, ci giro intorno, e decido di proseguire senza gelato. via a casa con il poco energade rimasto (circa 1 bicchiere).

tutto sommato, un bel giro,nonostante le tante bandierine bianche :mrgreen:


bella strada con tanti posti ombreggiati, pochi mezzi incrociati (circa 10 auto in salita-discesa, 4 moto in salita, 1 ciclista che mi ha superato, 2 ciclisti che scendevano dal Grappa verso la Monfenera, e 1 altro ciclista fermatosi sotto la cavara quando io son sceso dalla casara)

secondo me quando si scende per quella strada l'importante è fare PRESTO, frenare poco e dove serve...ho amici che hanno rovinato piste frenanti in carbonio per "paura" e per andare "piano"...

io l'ho fatta nel 2010 con le Racing Zero rosse e il mese dopo andai a fare le salite sul lago di Garda; a fine stagione erano KO... pista violacea nonostante io (scusate la modestia:mrgreen:) sia un ottimo discesista.

Cmq bravo, tenacia e forza di volontà da vendere!!!
me ne dai un po?:mrgreen:
 

Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
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ogni tanto rallento parecchio, mi fermo pure per raffreddare i freni...in totale ci metto sui 30' ad arrivare a fondovalle (ma di cronometro circa 15') con tanti bloccaggi della ruota posteriore e derapatine....

Mi sa che i copertoni non ti durano tanto :mrgreen:

Oggi avevo in mente un'uscita sui 100 km e parecchio dislivello, ma le tirate serali di ieri sera e l'altra di giovedì sera dopo lavoro si sono fatte immancabilmente sentire, sicché ho fatto un'unica salitella ad un ritmo da tartaruga della Galapagos