Cosa centra su questo Thread una carrellata di bici coi caliper?
Immagino sia per dire che i professionisti non usano i dischi nonostante l'UCI da quest'anno lo permetta ...
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Cosa centra su questo Thread una carrellata di bici coi caliper?
Immagino sia per dire che i professionisti non usano i dischi nonostante l'UCI da quest'anno lo permetta ...
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Sarò cieco, ma non ho visto la foto di un freno a disco nemmeno nel link che hai postato tu. Si potrebbe pensare che ai produttori non interessa più di tanto spingerli mediaticamente... chissà perchè...
Non sono fumetti, ho scritto lista, bisogna anche saper leggere.Sarò cieco, ma non ho visto la foto di un freno a disco nemmeno nel link che hai postato tu. Si potrebbe pensare che ai produttori non interessa più di tanto spingerli mediaticamente... chissà perchè...
Confermo la tua osservazione: sono un panzone di 97 kg ma con un passato agonistico sci e poi amatore enduro e strada (moto), quache giro in pista.Mi è uscita un po' male. Comunque non penso che un ciclista della domenica o amatore o non so come definirlo voglia andare a 10 all'ora in discesa. Magari è scarso in salita perché si allena poco ma forte in discesa perché ha anche la moto, quindi in quel caso disco o non disco va forte comunque. Volevo solo dire che che se le leggi di marketing fanno andare a braccetto la geometria endurance con i freni a disco è perché hanno individuato una fascia di clienti che si sentono "confortati" dall'avere entrambe le cose.
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Ni e' vero che con pattini nuovi la frenata e' migliore ( e ci mancherebbe) ma dura ben poco rispetto ad un disc che ti offre sempre la stessa potenza di frenata, prova a passare da una caliper ad una disc e poi viceversa (in qualsiasi condizione climatica), quella caliper sembra che non freni x nulla.
Sui freni a disco si indica un difetto circa la maggior manutenzione necessaria. Ritengo molti si dimentichino che per avere un impianto efficiente anche i caliper andrebbero regolarmente manutenuti. Ogni tanto una limata ai pattini per togliere lo strato superficiale rigato e indurito (per i pattini in gomma ogni 1000km, che per molti di noi vorrebbe dire una volta al mese), un controllo-ripristino posizione pattini, cambio cavi guaine... invece si da un giro di rotellina tendicavo per ripristinare la corsa leva desiderata e via.
Poi si scende da una bici con pattini di vetro e guaine marce, si sale su una nuova fiammante discata e ci si stupisce di come freni bene.
Sui freni a disco si indica un difetto circa la maggior manutenzione necessaria. Ritengo molti si dimentichino che per avere un impianto efficiente anche i caliper andrebbero regolarmente manutenuti. Ogni tanto una limata ai pattini per togliere lo strato superficiale rigato e indurito (per i pattini in gomma ogni 1000km, che per molti di noi vorrebbe dire una volta al mese), un controllo-ripristino posizione pattini, cambio cavi guaine... invece si da un giro di rotellina tendicavo per ripristinare la corsa leva desiderata e via.
Poi si scende da una bici con pattini di vetro e guaine marce, si sale su una nuova fiammante discata e ci si stupisce di come freni bene.
Ti dirò, a me l'effetto molla di cui parli fa venire i brividi.La differenza fondamentale tra frenata a disco e caliper non è data dalla (di poco) maggiore potenza del disco ma sopratutto dall'insieme ruota/disco che permette alla ruota di "lavorare" con effetto molla dei raggi, questo è il motivo fondamentale per cui le ruote con freni a disco nonostante la maggiore (di poco) potenza frenante non tendono al bloccaggio, e sempre da questo effetto molla/ammortizzatore deriva una buona parte della maggiore modulabilità.
Se invece si cerca, come nel caso di ciclisti pesanti anche una considerevole maggiore potenza frenante, basta montare dischi da 160.
http://www.cyclingnews.com/features...p-floors-specialized-s-works-venge-vias-disc/
La bici con cui Tom Boonen dovrebbe correre questi ultimi tre mesi di carriera (la maggior parte delle gare pare, che comunque non dovrebbero essere tantissime ma credo che comprenda sicuramente anche la Tirreno Adriatico). Si tratta di un telaio 60 (7.8 kg di peso contro i 7.5 kg della versione rim brake). Monterà perni passanti da 12 e due dischi da 160 mm. Il doppio disco da 160 è stato scelto per poter usufruire del cambio ruote neutro
Non ho capito la storia del cambio ruote neutro.
In ogni caso l'anteriore mica la puoi mettere dietro e viceversa.
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Visto che non hai sempre l'ammiraglia al seguito, per garantire il servizio cambio ruote fornito dall'organizzatore, UCI ha determinato gli standard per le ruote disco, ovvero dischi da 160mm e PP da 12mm per tutti.
Visto che non hai sempre l'ammiraglia al seguito, per garantire il servizio cambio ruote fornito dall'organizzatore, UCI ha determinato gli standard per le ruote disco, ovvero dischi da 160mm e PP da 12mm per tutti.
142 mm dietro?
Assolutamente si.
Lo standard sembra essere perni passanti da 12 anteriore 12/100, posteriore 12/142 e dischi da 160.
Personalmente la trovo una scelta ottima e funzionale.
Si comincia a vedere la luce finalmente
Grazie, neutro in questo senso.
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Assolutamente si.
Lo standard sembra essere perni passanti da 12 anteriore 12/100, posteriore 12/142 e dischi da 160.
Personalmente la trovo una scelta ottima e funzionale.
Il 160 al posteriore serve a niente o quasi. Tant'è che nessuna azienda lo propone di primo montaggio.
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