Guarda, per esperienza, almeno qui' nelle Marche in genere le cicloturistiche hanno sempre meno partenti delle agonistiche. Relativamente alla soddisfazione di essere in classifica: io dico sempre che per bullarsi di essere arrivato 100-simo su 1000 partenti e' necessario che alla gara abbiano partecipato anche 900 ciclociccioni oltre ai primi 100 decenti amatori. Se i 900 c.c. fossero andati a fare la cicloturistica, allora il 100-simo classificato su 100 arrivati avrebbe fatto una figura pessima. Insomma, i cicloamatori veloci hanno bisogno di quelli lenti per nobilitare la loro prestazione.
Cosa voglio dire con questo: non lo so
Come avevo scritto in precedenza penso che purtroppo i cicloamatori premino molto la promozione pubblicitaria e molto poco la sostanza, forse anche perche' molti sono freschi arrivati e quindi non conoscono i parametri su cui valutare. Sinceramente non capisco (o meglio, capisco ma non condivido) le migliaia di corridori che partecipano a GF organizzate in metropoli il cui unico valore aggiunto e' quello di partire sotto un famoso monumento storico, poi si trovano strade aperte, semafori rossi negli ultimi km e file chilometriche al pasta party e nonostante questo ci tornano anno dopo anno.
A questo punto l'organizzatore di una GF deve chiarire con se stesso se cerca i numeri o la qualita'. Purtroppo la stada della ricerca della qualita' premia solo sul lungo termine ma nel lungo termine saremo tutti morti, come diceva un famoso economista inglese. Io sinceramente sono molto preoccupato da come stanno andando le cose, fra un po' a forza di andare a correre in migliaia sotto il colosseo e snobbando il palazzo ducale condanneremo a morte i movimenti ciclistici locali fatti dagli appassionati per gli appassionati, a favore dell'industria dello sport che una volta spremuto il settore si dedichera' ad altro, avendo nel frattempo desertificato quello che era un fiorente ambiente di volonterosi.