Quelli dell'Astana bevono la ?.....

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xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
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la mia e basta
Si ho seguito i record dell'ora ed ero a conoscenza di queste pratiche perché le ho fatte anch'io quando provavo a fare l'amatore professionale:mrgreen:
Eh beh.. allora conosci bene come gira il mondo...
Mi sembra strano che ci sia gente che si inietti qualcosa nei quadricipiti durante una prestazione atletica... perchè la scienza non dice nulla circa la bontà di una qualsivoglia sostanza iniettata nei muscoli durante lo sforzo... credo sia una cosa del tutto inutile e forse anche controproducente...
Anabolizzanti ?? Li prendi prima dello sforzo (e anche dopo, in misura minore).
Mah... non saprei proprio dare una spiegazione a tale comportamento... ;nonzo%
 

Giordano Z.

Apprendista Passista
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Giant Advance Pro 0
L'insulina è ottima per il recupero post-allenamento, se usata bene stabilizza il livello glicemico nel sangue.

Quanto alla misurazione del lattato e annessi, non so se avete visto i due Record dell'Ora di Voigt e Brandle... subito dopo essere scesi di sella, un medico si è avvicinato e ha bucato loro il lobo dell'orecchio, per prendere una goccia di sangue. Non serve per l'antidoping, quello si fa dopo. Serve proprio per lattato, emoglobina, glicemia, ecc.

Eh beh.. allora conosci bene come gira il mondo...
Mi sembra strano che ci sia gente che si inietti qualcosa nei quadricipiti durante una prestazione atletica... perchè la scienza non dice nulla circa la bontà di una qualsivoglia sostanza iniettata nei muscoli durante lo sforzo... credo sia una cosa del tutto inutile e forse anche controproducente...
Anabolizzanti ?? Li prendi prima dello sforzo (e anche dopo, in misura minore).
Mah... non saprei proprio dare una spiegazione a tale comportamento... ;nonzo%

Io men che meno perché non sono un medico, ma se scrivo non è per dare movimento alle mie dita sulla tastiera. C'era un preparatore che consigliava questa pratica, ma non so cosa diceva di iniettare.

Torno nell'anonimato perché altrimenti mi espongo troppo.;nonzo%
 

xtrncpb

via col vento
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Io men che meno perché non sono un medico, ma se scrivo non è per dare movimento alle mie dita sulla tastiera. C'era un preparatore che consigliava questa pratica, ma non so cosa diceva di iniettare.

Torno nell'anonimato perché altrimenti mi espongo troppo.;nonzo%
Nessuno dubita della tua buona fede nè di quanto tu abbia visto, ci mancherebbe...
Dico solo che la pratica di iniettarsi qualcosa nei quadricipiti durante l'allenamento non è consuetudine...
Poi magari il preparatore aveva elaborato questa specifica soluzione per l'atleta che allenava, poichè dava dei benefici. Chi lo sa...
 

UsPostalService

Apprendista Velocista
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Lance Armstrong
Astana, Telekom, Rabobank e tutte le altre.
Quando scrivevo che si dopavano come l'US Postal, su questo forum, mi davano del pazzo.
Invece la realtà è sempre stata questa.

Così come credere che la Once e le altre squadre spagnole(Kelme, Banesto, Vitalicio Seguros, etc) corressero pulite, vuol dire credere agli asini che volano.
Il fatto che le accuse non vengano "ufficializzate/formalizzate" è solo perchè non si va sino in fondo, mica perchè immotivate o pettegolezzi.

E l'Astana non può da qui, agli anni a venire, passare grossissimi guai.
Sempre se si andrà in fondo.
Se poi a passare i guai sarà solo il Vinukourov del passato(corridore quindi) cambierà qualcosa ma non molto.
 

Travis Tygart Fan

Apprendista Scalatore
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.
I consigli per nascondere il doping «Quella roba lì mettila sotto terra»

Le intercettazioni di Ferrari, il «dottor Mito»: «Sai che questa è meglio non tenerla in casa...». Indagati in 25: ci sono Vinokourov, Scarponi, Visconti e anche Moreno Argentin

di Andrea Pasqualetto, inviato a Padova

Con quella clinica ambulante che era il suo camper si muoveva agile e sfuggente fra caselli autostradali e aree di confine come Saint Moritz, Livigno, Bolzano, Gorenjska (Slovenia). Ma le microspie della Guardia di Finanza erano state piazzate proprio lì dentro e dunque, nonostante la mobilità, i consigli di Michele Ferrari, il medico sportivo inibito a vita dal Coni, furono registrati. «Occhio eh! Sai che questa è meglio non tenerla in casa, è reato penale - avverte il dottore -. Non hai un altro posto? ... L’importante è che non congeli, che non cada a meno dieci. Pensavo sotto terra, sotto le foglie, non so se hai una cantina o una legnaia, se hai una legnaia va bene...». Ad ascoltarlo c’è un uomo delle nevi, Daniel Taschler, atleta di biathlon e agente della Forestale con casa a Rasun Anterselva, la valle altoatesina considerata un po’ la Mecca dello sci con la carabina.

La solitudine del pm

Taschler è solo un esempio del «sistema Ferrari», così come è stato ricostruito dall’indagine monstre della Procura di Padova, la madre di tutte le inchieste sul doping in Italia, quella cioè che ha dato origine al caso Armstrong e che aveva capito la vicenda di Alex Schwazer ben prima del controllo degli ispettori Wada del 2012. Ebbene, ora l’inchiesta è chiusa e il pm Benedetto Roberti sta tirando le somme in gran solitudine (a breve depositerà l’avviso di conclusione indagini), considerato che nel frattempo i finanzieri che si erano occupati del caso sono stati trasferiti e che il personale di cancelleria è ridotto all’osso. Dopo vari stralci e aggiornamenti rispetto alla ponderosa informativa di 551 pagine chiusa ben quattro anni fa e consegnata al Coni solo nel dicembre scorso, ecco dunque i numeri dell’indagine: 25 gli indagati, dove spicca per ruolo il nome di Michele Ferrari e per fama quelli di un nutrito gruppo di ciclisti in attività ed ex.

Gli indagati, da Vinokourov ad Argentin

Fra gli altri Aleksandr Vinokourov, campione olimpico nel 2012, Michele Scarponi, vincitore nel 2011 del Giro d’Italia, Giovanni Visconti, tre volte campione italiano in linea e pure Moreno Argentin, campione del mondo su strada nel 1986. Fra i reati contestati a Michele Ferrari, al figlio Stefano, al procuratore sportivo Raimondo Scimone, all’assicuratore Tommaso Sessa, al farmacista Luca Giorgini e a due cicloamatori c’è l’associazione per delinquere «finalizzata alla commissione di delitti di importazione dall’estero, commercio e uso di sostanze dopanti e di farmaci...». Si parla anche di «contrabbando», così come viene previsto dall’articolo 294 della legge del 1973 sulla materia doganale. Secondo la Procura Ferrari avrebbero inoltre «fatto assumere medicinali guasti o imperfetti, pericolosi per la salute». Vinokourov, Scarponi, Visconti sono accusati di doping «su indicazione di Ferrari» con altri 17: Yaroslav Popovyc, Diego Caccia, Volodymyr Bileka, Leonardo Bertagnolli, Davide De Angelis, Morris Possoni, Borut Bozic, Egor Silin, Francesco Tizza, Andrea Vaccher, Michele Maccanti, Francesco Benatti, Tommaso Sessa, Antonino Didone’, Marco Asnicar e Luca Giorgini.

Padri, figli e nipoti

Mentre Argentin avrebbe «indotto e favorito il ricorso al doping di Andrea Vaccher (nipote e ciclista, indagato pure lui, ndr )». Stesso reato per Gottlieb Taschler, padre di Daniel e campione di biathlon negli anni Ottanta. «È lui che lo accompagna di volta in volta dal medico dopatore», scrivono gli inquirenti. I loro fascicoli sono stati trasferiti per competenza alla Procura di Bolzano. Come, naturalmente, quello di Schwazer, che ha già chiuso la partita penale con un patteggiamento. Dopo tutto quello che ha visto, il pm Roberti ha deciso: «Se vedo una bicicletta in tivù cambio canale. E pensare che ero un appassionato».

http://www.corriere.it/sport/15_gen...in-80d6615e-a53f-11e4-a533-e296b60b914a.shtml
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
I consigli per nascondere il doping «Quella roba lì mettila sotto terra»

Le intercettazioni di Ferrari, il «dottor Mito»: «Sai che questa è meglio non tenerla in casa...». Indagati in 25: ci sono Vinokourov, Scarponi, Visconti e anche Moreno Argentin

di Andrea Pasqualetto, inviato a Padova

Con quella clinica ambulante che era il suo camper si muoveva agile e sfuggente fra caselli autostradali e aree di confine come Saint Moritz, Livigno, Bolzano, Gorenjska (Slovenia). Ma le microspie della Guardia di Finanza erano state piazzate proprio lì dentro e dunque, nonostante la mobilità, i consigli di Michele Ferrari, il medico sportivo inibito a vita dal Coni, furono registrati. «Occhio eh! Sai che questa è meglio non tenerla in casa, è reato penale - avverte il dottore -. Non hai un altro posto? ... L’importante è che non congeli, che non cada a meno dieci. Pensavo sotto terra, sotto le foglie, non so se hai una cantina o una legnaia, se hai una legnaia va bene...». Ad ascoltarlo c’è un uomo delle nevi, Daniel Taschler, atleta di biathlon e agente della Forestale con casa a Rasun Anterselva, la valle altoatesina considerata un po’ la Mecca dello sci con la carabina.

La solitudine del pm

Taschler è solo un esempio del «sistema Ferrari», così come è stato ricostruito dall’indagine monstre della Procura di Padova, la madre di tutte le inchieste sul doping in Italia, quella cioè che ha dato origine al caso Armstrong e che aveva capito la vicenda di Alex Schwazer ben prima del controllo degli ispettori Wada del 2012. Ebbene, ora l’inchiesta è chiusa e il pm Benedetto Roberti sta tirando le somme in gran solitudine (a breve depositerà l’avviso di conclusione indagini), considerato che nel frattempo i finanzieri che si erano occupati del caso sono stati trasferiti e che il personale di cancelleria è ridotto all’osso. Dopo vari stralci e aggiornamenti rispetto alla ponderosa informativa di 551 pagine chiusa ben quattro anni fa e consegnata al Coni solo nel dicembre scorso, ecco dunque i numeri dell’indagine: 25 gli indagati, dove spicca per ruolo il nome di Michele Ferrari e per fama quelli di un nutrito gruppo di ciclisti in attività ed ex.

Gli indagati, da Vinokourov ad Argentin

Fra gli altri Aleksandr Vinokourov, campione olimpico nel 2012, Michele Scarponi, vincitore nel 2011 del Giro d’Italia, Giovanni Visconti, tre volte campione italiano in linea e pure Moreno Argentin, campione del mondo su strada nel 1986. Fra i reati contestati a Michele Ferrari, al figlio Stefano, al procuratore sportivo Raimondo Scimone, all’assicuratore Tommaso Sessa, al farmacista Luca Giorgini e a due cicloamatori c’è l’associazione per delinquere «finalizzata alla commissione di delitti di importazione dall’estero, commercio e uso di sostanze dopanti e di farmaci...». Si parla anche di «contrabbando», così come viene previsto dall’articolo 294 della legge del 1973 sulla materia doganale. Secondo la Procura Ferrari avrebbero inoltre «fatto assumere medicinali guasti o imperfetti, pericolosi per la salute». Vinokourov, Scarponi, Visconti sono accusati di doping «su indicazione di Ferrari» con altri 17: Yaroslav Popovyc, Diego Caccia, Volodymyr Bileka, Leonardo Bertagnolli, Davide De Angelis, Morris Possoni, Borut Bozic, Egor Silin, Francesco Tizza, Andrea Vaccher, Michele Maccanti, Francesco Benatti, Tommaso Sessa, Antonino Didone’, Marco Asnicar e Luca Giorgini.

Padri, figli e nipoti

Mentre Argentin avrebbe «indotto e favorito il ricorso al doping di Andrea Vaccher (nipote e ciclista, indagato pure lui, ndr )». Stesso reato per Gottlieb Taschler, padre di Daniel e campione di biathlon negli anni Ottanta. «È lui che lo accompagna di volta in volta dal medico dopatore», scrivono gli inquirenti. I loro fascicoli sono stati trasferiti per competenza alla Procura di Bolzano. Come, naturalmente, quello di Schwazer, che ha già chiuso la partita penale con un patteggiamento. Dopo tutto quello che ha visto, il pm Roberti ha deciso: «Se vedo una bicicletta in tivù cambio canale. E pensare che ero un appassionato».

http://www.corriere.it/sport/15_gen...in-80d6615e-a53f-11e4-a533-e296b60b914a.shtml

quello che più mi rattrista (ma non certo sorprende) è sapere di adulti che portano da ferrari dei ragazzi per sottoporli a doping... magari sono i loro stessi figli...

questo proprio non lo accetto!
 

Abu Yasin

Passista
30 Novembre 2008
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LOOK 595 Ultra
quello che più mi rattrista (ma non certo sorprende) è sapere di adulti che portano da ferrari dei ragazzi per sottoporli a doping... magari sono i loro stessi figli...

questo proprio non lo accetto!

Però purtroppo è così..

Sabato sera c'è stato il Galà dello Sport a Molinella (BO) dove l'amministrazione comunale ha premiato gli atleti di spicco nel 2014 e gli studenti locali distintisi per rendimento scolastico e risultati sportivi..
Mio figlio era tra i premiati come giocatore di scacchi...
Verso la fine della serata, tra i vari ospiti "vip" è intervenuto anche Gianluca Pagliuca, ex portiere di Sampdoria, Inter, Nazionale etc..
Ora dirige una Scuola per portieri..
E si lamentava del fatto che i genitori vengono da loro e pretendono che il loro figlio diventi un giocatore di calcio " deve diventare per forza un giocatore di calcio, non voglion sentir ragioni "...
Ovvio che con una simile mentalità il passo è breve...
 

bicimix

Ammiraglia
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ABRUZZO all’ombra del Blockhaus
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7 Tour de France consecutivi!
Astana, Telekom, Rabobank e tutte le altre.
Quando scrivevo che si dopavano come l'US Postal, su questo forum, mi davano del pazzo.
Invece la realtà è sempre stata questa.

Così come credere che la Once e le altre squadre spagnole(Kelme, Banesto, Vitalicio Seguros, etc) corressero pulite, vuol dire credere agli asini che volano.
Il fatto che le accuse non vengano "ufficializzate/formalizzate" è solo perchè non si va sino in fondo, mica perchè immotivate o pettegolezzi.

E l'Astana non può da qui, agli anni a venire, passare grossissimi guai.
Sempre se si andrà in fondo.
Se poi a passare i guai sarà solo il Vinukourov del passato(corridore quindi) cambierà qualcosa ma non molto.


Oggi il 90% delle prestazioni sportive nello sport professionistico, ciclismo incluso, sono inquinate da pratiche dopanti!



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mach1

Passista
4 Marzo 2010
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Però purtroppo è così..

Sabato sera c'è stato il Galà dello Sport a Molinella (BO) dove l'amministrazione comunale ha premiato gli atleti di spicco nel 2014 e gli studenti locali distintisi per rendimento scolastico e risultati sportivi..
Mio figlio era tra i premiati come giocatore di scacchi...
Verso la fine della serata, tra i vari ospiti "vip" è intervenuto anche Gianluca Pagliuca, ex portiere di Sampdoria, Inter, Nazionale etc..
Ora dirige una Scuola per portieri..
E si lamentava del fatto che i genitori vengono da loro e pretendono che il loro figlio diventi un giocatore di calcio " deve diventare per forza un giocatore di calcio, non voglion sentir ragioni "...
Ovvio che con una simile mentalità il passo è breve...

onestamente se avessi la garanzia di diventare calciatore professionista di un certo livello probabilmente sarei il primo a buttarmi pure la benzina nel sangue se servisse. il rapporto rischi/benefici è troppo in loro favore.

qui poi si fanno tutti i discorsi del tipo "eh ma le schifezze che prendono le pagheranno in là con gli anni". Si però intanto ( almeno quelli seri ) fanno vita da atleta, hanno l'alimentazione seguita da un dietologo, visite mediche e controlli ogni tot mesi.
confrontiamolo con una persona "normale" che dal medico ci va solo quando sta male per farsi dare i giorni di permesso, che mangiare mangia a cavolo di cane, o perchè non ha educazione alimentare o perchè magari con quello che guadagna non può seguire una dieta ricca e varia, che magari fa vita sedentaria perchè per lavoro siede 8 ore davanti a un computer con l'aria condizionata sparata addosso, o magari lavora in un acciaieria.... probabilmente una persona che fuma un pacchetto di sigarette al giorno, sul lungo periodo corre più rischi di un atleta che si dopa. Probabilmente una persona che vive a Pechino che è forse la città più inquinata al mondo corre più rischi sul lungo periodo di un atleta che si dopa.
qua si ragione come se il mondo si dividesse tra chi si dopa e chi fa vita sana, la realtà è che paradossalmente fanno vita più sana quelli che si dopano rispetto a molte persone comuni.

la vera preoccupazione che avrei da atleta srebbe dovuta al sovraallenamento e al sovrasforzo, insoomma alla fine della fiera sono più i calciatori che finiscono con caviglie e ginocchia malandate che quelli che muoiono d'infarto.

il vero problema doping ce l'hanno quelli che si bombano per vincere la gara del dopolavoro o gli atleti che si bombano e non ottengono risultati. Ma pure Armstrong dopo tutto quello che ha passato, in un intervista recente su esplicita domanda ha risposto "se potessi tornare indietro cambierei delle cose in ciò che ho fatto ma per come va il mondo mi doperei di nuovo"

E' un affermazione forte ma rispettabile e che merita una riflessione: a questo punto ci sarà chi si divide tra chi pensa che sia sbagliato come va la testa di armstrong e chi pensa che sia sbagliato come va il mondo. Dal canto mio la colpa è 50/50. Viviamo in un mondo che da una parte ti dice che doparsi è sbagliato ma dall'altra premia chi si dopa.

E' come se mettessero i cartelli per strada col limite dei 50 km/h e poi ti dicessero "chi arriva prima da milano a genova" vince 1000 euro, e badate bene che lungo la strada non ci sono autovelox e se alla fine vedono che per fare 150 km ci hai messo 1 ora anzichè 3 ore ti premiano lo stesso.
Se il sistema premia le persone disoneste e fa di tutto per incentivarne il comportamento disonesto allora non puoi stupirti se dal nulla spuntano fuori disonesti da tutte le parti
 
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Master Pike

Pignone
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Loch Ness
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Fuji SL1 RC
onestamente se avessi la garanzia di diventare calciatore professionista di un certo livello probabilmente sarei il primo a buttarmi pure la benzina nel sangue se servisse. il rapporto rischi/benefici è troppo in loro favore.

qui poi si fanno tutti i discorsi del tipo "eh ma le schifezze che prendono le pagheranno in là con gli anni". Si però intanto ( almeno quelli seri ) fanno vita da atleta, hanno l'alimentazione seguita da un dietologo, visite mediche e controlli ogni tot mesi.
confrontiamolo con una persona "normale" che dal medico ci va solo quando sta male per farsi dare i giorni di permesso, che mangiare mangia a cavolo di cane, o perchè non ha educazione alimentare o perchè magari con quello che guadagna non può seguire una dieta ricca e varia, che magari fa vita sedentaria perchè per lavoro siede 8 ore davanti a un computer con l'aria condizionata sparata addosso, o magari lavora in un acciaieria.... probabilmente una persona che fuma un pacchetto di sigarette al giorno, sul lungo periodo corre più rischi di un atleta che si dopa. Probabilmente una persona che vive a Pechino che è forse la città più inquinata al mondo corre più rischi sul lungo periodo di un atleta che si dopa.
qua si ragione come se il mondo si dividesse tra chi si dopa e chi fa vita sana, la realtà è che paradossalmente fanno vita più sana quelli che si dopano rispetto a molte persone comuni.

la vera preoccupazione che avrei da atleta srebbe dovuta al sovraallenamento e al sovrasforzo, insoomma alla fine della fiera sono più i calciatori che finiscono con caviglie e ginocchia malandate che quelli che muoiono d'infarto.

il vero problema doping ce l'hanno quelli che si bombano per vincere la gara del dopolavoro o gli atleti che si bombano e non ottengono risultati. Ma pure Armstrong dopo tutto quello che ha passato, in un intervista recente su esplicita domanda ha risposto "se potessi tornare indietro cambierei delle cose in ciò che ho fatto ma per come va il mondo mi doperei di nuovo"

E' un affermazione forte ma rispettabile e che merita una riflessione: a questo punto ci sarà chi si divide tra chi pensa che sia sbagliato come va la testa di armstrong e chi pensa che sia sbagliato come va il mondo. Dal canto mio la colpa è 50/50. Viviamo in un mondo che da una parte ti dice che doparsi è sbagliato ma dall'altra premia chi si dopa.

E' come se mettessero i cartelli per strada col limite dei 50 km/h e poi ti dicessero "chi arriva prima da milano a genova" vince 1000 euro, e badate bene che lungo la strada non ci sono autovelox e se alla fine vedono che per fare 150 km ci hai messo 1 ora anzichè 3 ore ti premiano lo stesso.
Se il sistema premia le persone disoneste e fa di tutto per incentivarne il comportamento disonesto allora non puoi stupirti se dal nulla spuntano fuori disonesti da tutte le parti

Finalmente uno che scrive cose sensate, senza ipocrisie varie e con realismo o-o
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Eh si, credo che [MENTION=22479]mach1[/MENTION] abbia inquadrato perfettamente la realtà. :asd2:

la realtà non è solo quella descritta da [MENTION=22479]mach1[/MENTION].
purtroppo ciò che scrive corrisponde in buona parte al vero.
e la cronaca ce lo dimostra.
ma se fosse totalmente così non ci sarebbero nemmeno quelli (e siamo tanti) che si incavolano per questi comportamenti!

personalmente non lo accetterò mai!

sarebbe come mettere il piede a terra prima di scollinare...
 

ricki 66

Cronoman
8 Giugno 2008
708
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marina di massa
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Rose X-LITE TEAM Colnago c59 , Merida scultura 2007
onestamente se avessi la garanzia di diventare calciatore professionista di un certo livello probabilmente sarei il primo a buttarmi pure la benzina nel sangue se servisse. il rapporto rischi/benefici è troppo in loro favore.

qui poi si fanno tutti i discorsi del tipo "eh ma le schifezze che prendono le pagheranno in là con gli anni". Si però intanto ( almeno quelli seri ) fanno vita da atleta, hanno l'alimentazione seguita da un dietologo, visite mediche e controlli ogni tot mesi.
confrontiamolo con una persona "normale" che dal medico ci va solo quando sta male per farsi dare i giorni di permesso, che mangiare mangia a cavolo di cane, o perchè non ha educazione alimentare o perchè magari con quello che guadagna non può seguire una dieta ricca e varia, che magari fa vita sedentaria perchè per lavoro siede 8 ore davanti a un computer con l'aria condizionata sparata addosso, o magari lavora in un acciaieria.... probabilmente una persona che fuma un pacchetto di sigarette al giorno, sul lungo periodo corre più rischi di un atleta che si dopa. Probabilmente una persona che vive a Pechino che è forse la città più inquinata al mondo corre più rischi sul lungo periodo di un atleta che si dopa.
qua si ragione come se il mondo si dividesse tra chi si dopa e chi fa vita sana, la realtà è che paradossalmente fanno vita più sana quelli che si dopano rispetto a molte persone comuni.

la vera preoccupazione che avrei da atleta srebbe dovuta al sovraallenamento e al sovrasforzo, insoomma alla fine della fiera sono più i calciatori che finiscono con caviglie e ginocchia malandate che quelli che muoiono d'infarto.

il vero problema doping ce l'hanno quelli che si bombano per vincere la gara del dopolavoro o gli atleti che si bombano e non ottengono risultati. Ma pure Armstrong dopo tutto quello che ha passato, in un intervista recente su esplicita domanda ha risposto "se potessi tornare indietro cambierei delle cose in ciò che ho fatto ma per come va il mondo mi doperei di nuovo"

E' un affermazione forte ma rispettabile e che merita una riflessione: a questo punto ci sarà chi si divide tra chi pensa che sia sbagliato come va la testa di armstrong e chi pensa che sia sbagliato come va il mondo. Dal canto mio la colpa è 50/50. Viviamo in un mondo che da una parte ti dice che doparsi è sbagliato ma dall'altra premia chi si dopa.

E' come se mettessero i cartelli per strada col limite dei 50 km/h e poi ti dicessero "chi arriva prima da milano a genova" vince 1000 euro, e badate bene che lungo la strada non ci sono autovelox e se alla fine vedono che per fare 150 km ci hai messo 1 ora anzichè 3 ore ti premiano lo stesso.
Se il sistema premia le persone disoneste e fa di tutto per incentivarne il comportamento disonesto allora non puoi stupirti se dal nulla spuntano fuori disonesti da tutte le parti
Sempre lucido e sensato:eek:

mach 1 for president:-x
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
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la mia e basta
la realtà non è solo quella descritta da [MENTION=22479]mach1[/MENTION].
purtroppo ciò che scrive corrisponde in buona parte al vero.
e la cronaca ce lo dimostra.
ma se fosse totalmente così non ci sarebbero nemmeno quelli (e siamo tanti) che si incavolano per questi comportamenti!

personalmente non lo accetterò mai!

sarebbe come mettere il piede a terra prima di scollinare...
Ovviamente siamo in tanti a osteggiare il fenomeno doping, per me come per altri è una pratica inaccettabile.
Però la realtà del doping è quella descritta da [MENTION=22479]mach1[/MENTION].
Se non si è abbastanza forti da rinunciare a ciò che offre il doping, si cade nell'inganno.
E chi si è dopato in passato... si pente solo a parole. E spesso nemmeno a quelle.
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Ovviamente siamo in tanti a osteggiare il fenomeno doping, per me come per altri è una pratica inaccettabile.
Però la realtà del doping è quella descritta da [MENTION=22479]mach1[/MENTION].
Se non si è abbastanza forti da rinunciare a ciò che offre il doping, si cade nell'inganno.
E chi si è dopato in passato... si pente solo a parole. E spesso nemmeno a quelle.

beh la realtà è anche peggio: avete visto cosa sta accedendo in kenya???

dopo il pollo fritto dei giamaicani viene fuori quello che tutti sapevano ma tutti facevano finta di non sapere...

ma questo non credo che possa essere una giustificazione...

leggere cose del tipo "se avessi la certezza di diventare un pro anche io mi metterei la benzina nel sangue" è veramente triste...

un ragionamento di questo tipo lo capisco ma non lo accetto.

permettetemi un paragone con chi evade il fisco (parliamo dei grandi evasori, non certo del piccolo impresario di se stesso): se so che
- se non evado devo pagare 70
- se evado e non mi beccano ci guadagno 100
- se evado e mi beccano non rischio nulla e pago 20
allora perché non dovrei evadere?

quindi il sistema deve disincentivare il ricorso al doping: con pene severe e rapide.

ma fin tanto che il sistema è quello descritto sta solo a noi ed al nostro senso sportivo dare un limite a questo fenomeno.
 
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mach1

Passista
4 Marzo 2010
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Ovviamente siamo in tanti a osteggiare il fenomeno doping, per me come per altri è una pratica inaccettabile.
Però la realtà del doping è quella descritta da [MENTION=22479]mach1[/MENTION].
Se non si è abbastanza forti da rinunciare a ciò che offre il doping, si cade nell'inganno.
E chi si è dopato in passato... si pente solo a parole. E spesso nemmeno a quelle.

il discorso è questo: finchè a parole ci incazziamo ma nei fatti non facciamo nulla, non possiamo stupirci che non cambi nulla.
Quanti in questo forum sono al corrente del fenomeno doping? direi un buon 95%.
quanti si incazzano quando salta fuori la notizia di un loro beniamino dopato? un buon 90%
Quanti preferirebbero un ciclismo senza doping? direi un buon 70%.

quanto sono disposti a non guardare il tour de france, il giro d'italia la milano san remo, le classiche e tutto quello che vuoi in tv, a comprare solamente biciclette che non partecipano alle competizioni, a non comprare l'ultimo caschetto o l'ultimo paio d'occhiali o le ultime scarpette di moda perchè ce l'ha il pro di turno, fino a quando le istituzioni non dimostreranno di affrontare seriamente il problema doping? Qui dentro direi forse un 10%, a stare larghi e voler essere ottimisti.

Perchè? Perchè tu dici "io voglio quella bici, voglio quegli occhiali e voglio vedere la gara in tv, perchè devo rimetterci io se i disonesti sono loro? Da un lato puoi anche avere ragione, dall'altro stai semplicemente perorando lo status quo. A parole il doping fa schifo a tutti. Nei fatti, quando c'è da compiere materialmente dei sacrifici perchè le cose cambino non li vuole fare nessuno o ci si aspetta che siano sempre gli altri a farli.
 
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6 Maggio 2012
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[MENTION=22479]mach1[/MENTION]

Ti ho reppato ed invito caldamente anche gli altri a farlo, te lo meriti sul serio !

Mai nessuno ha scritto tante verità tutte insieme in soli 2 post !

Bravo sul serio !
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
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la mia e basta
il discorso è questo: finchè a parole ci incazziamo ma nei fatti non facciamo nulla, non possiamo stupirci che non cambi nulla.
Quanti in questo forum sono al corrente del fenomeno doping? direi un buon 95%.
quanti si incazzano quando salta fuori la notizia di un loro beniamino dopato? un buon 90%
Quanti preferirebbero un ciclismo senza doping? direi un buon 70%.

quanto sono disposti a non guardare il tour de france, il giro d'italia la milano san remo, le classiche e tutto quello che vuoi in tv, a comprare solamente biciclette che non partecipano alle competizioni, a non comprare l'ultimo caschetto o l'ultimo paio d'occhiali o le ultime scarpette di moda perchè ce l'ha il pro di turno, fino a quando le istituzioni non dimostreranno di affrontare seriamente il problema doping? Qui dentro direi forse un 10%, a stare larghi e voler essere ottimisti.

Perchè? Perchè tu dici "io voglio quella bici, voglio quegli occhiali e voglio vedere la gara in tv, perchè devo rimetterci io se i disonesti sono loro? Da un lato puoi anche avere ragione, dall'altro stai semplicemente perorando lo status quo. A parole il doping fa schifo a tutti. Nei fatti, quando c'è da compiere materialmente dei sacrifici perchè le cose cambino non li vuole fare nessuno o ci si aspetta che siano sempre gli altri a farli.
Scusa, ma la parte che ho evidenziato in rosso non l'ho compresa.
Io non ci rimetto nulla a vedere le gare in TV o dal vivo, pur sapendo che lo spettacolo potrebbe essere edulcorato da sostanze dopanti.
Questo vale per lo sport ma anche per qualunque altro aspetto della nostra vita (@bach7 citava l'evasione fiscale).
Io sono contento quando non vengo meno ai miei principi, quando posso trasmetterli a qualcuno (i miei figli, in primis) che poi a loro volta li diffonderanno ad altri.
Questo per me non è affatto un sacrificio.
Il doping lo cambi con il comportamento, con il modo di pensare e di agire per quello in cui credi.
Certo che se DS e medici sono i primi a diffondere la cultura delle "scorciatoie"... non ne usciamo più. :ueh:
 
Stato
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