[ el ciuciaròda] ovvero l'arte di mettersi a ruota degli sconosciuti

FC-MAX

Pedivella
8 Luglio 2012
347
8
Gioia del colle (BA)
Visita sito
Bici
entry level
Vi racconto io 2 fatti da ciuciaròda giusto per il gusto di raccontare.
Questi 2 fatti sono accaduti uno ieri e l'altro oggi.
Ieri ero con un mio amico ad inizio uscita quando dopo una curva vediamo 2 ciclisti alchè gli dico "andiamo a vedere chi sono"; ad andatura regolare gli riprendiamo in 3 minuti e salutiamo, sorpasso ad andatura tranquilla e i 2 si accodano, 1 è femmina, i 2 stanno dietro dopo un 500 metri vediamo un altro più avanti che andava lento a 50m da quando lo stavamo riprendendo grida il ciuciaròda "Pinooo vai vai, abbiamo il treno buono ... vai, vai" si attacca, l'altro componente e ci diamo cambi io e il mio amico per altri 2 km dopodiche i ciuciaròda iniziano a parlare col mio amico e poi si dividono le strade e loro ringraziano (i 2 maschi erano sulla 60ina d'anni la donna una 20ina in meno) "grazie per la trenata".

Oggi, da solo, inizio la mia uscita, (vengo da una settimana tostissima la gamba non ha recuperato, ma volevo caricare), finisco il riscaldamento e niente c'era vento contro allora mi metto a 26-27 quando dopo pochissimo mi passa un tipo, saluta e io mi attacco subito dietro e questo spinge 33-35-38 km/h io a ruota alla discesina gli do il cambio ma dopo 100m mi risupera e continua 38km/h col 53-14 fisso... continua così per 7-8km io gli do 2 cambi cercando di spingere il più possibile ma mi teneva 300 metri e mi risuperava sempre regolare a 38-40 km/h col 53-14, arriviamo al paese e io in realtà avevo ipotizzato chi fosse dalla divisa, mi affianco "complimenti! ma sei xxxx?" lui fa cenno con la testa di si, io "va bene, io vado di qui" lui "si, vado anch'io" continuamo la strada tende un pelo a scendere (1%) e il vedo continua a menare, lui 53-13 fisso e via a 42 km/h fissi per altri 13km gli do 3 cambi sempre da 300m e basta, arriviamo all'ingresso del paese accellera senza strappare per 150 metri a 47 km/h si mette a centro strada come per farmi fare la volata, ma a momenti mi staccavo dalla ruota... arriviamo alla rotonda lui gira da un'altra parte, io "alla prossima, grazie" lui "salve".

Questo qui è uno che fa le granfondo, sia al sud che al nord, vince poco ma è sempre nei primi 20.
25 minuti a 38.5 km/h di media.
io sono uno che camminicchia (nel primo 20% di classifica), ma per me è il primo anno di GF (nonchè il 2° di allenamento) , inizialmente mi ha impressionato molto per il fatto che non riuscivo a dargli mezzo cambio e davo il massimo che potevo, tornando a casa ho rivisto i BPM e ho visto che erano piuttosto sotto il solito... che peccato, volevo vedere che succedeva se stavo meglio.
sta di fatto che lui andava regolarissimo, con 53-14/13, quindi nemmeno lui era al max, che potenza!
 

fish60

Novellino
1 Agosto 2014
69
0
varese
Visita sito
Bici
borga
quelli a cui ciucci la ruota

C'è quello "indifferente" che se ne sta davanti tranquillo, continua al suo ritmo e ti lascia star dietro senza problemi, come se non esistessi.
E' la scia ideale: non ti fa sprecare fiato mentre pedali, non ti parla dei suoi figli e dell'ultima granfondo a cui ha partecipato, tiene un ritmo costante, non tenta allunghi ne cambi di ritmo, una specie di benedizione su due ruote. Non saprai mai perchè fa così: come un clint Eastwood della bicicletta non ti degnerà mai di un occhiata, il suo sguardo sarà fisso nel sole, ma a te non importa, ti risparmia fatica e gli vuoi bene per questo.

c'è quello "chiacchierone" che prova a imbastire una conversazione "modello ascensore". Le domande variano a seconda del mezzo e dell'abbigliamento del soggetto in questione. Se si tratta di un ciclista con bici full alu e tenuta decathlon saranno domande del tipo "bello il tempo oggi?" "ma tua moglie non ti dice niente che passi tutto sto tempo in bici?"
se è un ciclista alu/carbon con tenuta Santini abbinata alla buona le domande saranno tipo "bella bici, quanto l'hai pagata?" "quanti km hai fatto oggi?" se invece è il ciclista fullcarbon montato SuperRecord con completo maglia gialla del tour de france e scarpe che valgono quanto la tua bicicletta le domande saranno invece del tipo "hai già provato le ultime ruote Full Carbon alto profilo?" "qual'è il tuo tempo sullo zoncolan?" ( questo anche se tu sei un obeso di 60 anni in sella alla Legnano che usava Bartali )

c'è quello "timido" che, quando si rende conto di avere un altro ciclista in scia, al primo incrocio fa finta di cambiare direzione per levarsi il ciucciaruota di torno. Spesso lo fa perchè non ama socializzare o perchè sa di andar piano e se ne vergogna, anche se vede che tu sulla bicicletta porti ancora le rotelle. A quel punto, una volta superatolo, se poi ti volti, lo intravedi a 100 metri di distanza dietro di te che ti segue da lontano: va più veloce di te, deve fare la tua stessa strada ma non ha più il coraggio di farsi sotto. Ti supererebbe, tu gli ruberesti di nuovo la scia e si ripresenterebbe la sgradevole situazione iniziale.
Si tratta dell'equivalente di quelli che in ascensore fissano il pavimento come se si trattasse di un quadro esposto ai musei vaticani, in attesa che l'infernale cubicolo arrivi al piano desiderato.

c'è quello "competitivo" che appena si accorge di avere un estraneo dietro non sopporta l'onta e si mette a tirare alla morte per dimostrare al proprio ego di essere uno forte: se poi è forte davvero non lo vedi più, svanisce all'orizzonte come un tramonto sul mare, se invece è solo un ganassa che è andato in fuorisoglia per staccarti lo reincontri dopo un km scoppiato sul ciglio del viale che cerca di mimetizzarsi tra l'arredo stradale camuffandosi con dei girasoli nel caschetto per non essere visto mentre recupera fiato.

C'è la "sporcacciona". Donna rara ma esiste, essere mitologico quanto le sirene di Ulisse: se è da sola essa pedala normalmente, come un qualsiasi altro ciclista. Non appena si rende conto di avere un uomo in scia assume una pedalata simile a quella di un ubriaco, cominciando ad ancheggiare vistosamente e senza dignità: sembra di trovarsi a pedalare dietro Jessica Rabbit. La pedalata a quel punto diventa ipnotica, ci si lascia trasportare da quel sedere lungo qualsiasi strada egli desideri e si perde ogni capacità di discernimento.
Si narra di ciclisti incapaci di percorrere nessun tipo di salita superiore al 3% e giunti sino in cima a Plan De Corones semplicemente per il fatto di essersi trovati a pedalare dietro ad una ciclista del genere. Altri ciclisti sembra si siano risvegliati dalla loro estasy richiamati alla realtà dal suono di dialetti sconosciuti e che si siano dovuti far venire a prendere in automobile dalla propria moglie perchè incapaci di tornare a casa sulle proprie gambe dopo tutti i chilometri percorsi. Peraltro è impossibile dire se si sia trattato sempre della stessa donna: a quanto pare nessuno l'ha mai vista in faccia.

C'è il "petomane". indossa solamente completi Cervèlo perchè sono quelli che più lo fanno assomigliare ad una puzzola: ci tiene a farvi capire fin da subito con chi avete a che fare. Da lontano lo si riconosce dall'andatura irregolare, contraddistinta da piccole e saltuarie accelerate ottenute senza alcun aumento di frequenza sui pedali. Il mistero è presto svelato mettendovisi in scia nel tentativo di ciucciarne la ruota. Da evitare assolutamente.



quelli che ti ciucciano la ruota


c'è il ciucciaruota "ingrato" che ti si accoda e ti fa le battute, e ci tiene a conversare con te perchè si sente in debito. Poco importa che tu stia sputando l'anima per tenere un ritmo decente e non sfigurare nei suoi confronti mentre lui dietro viaggia a gratis. Spesso si risente perchè non gli rispondi. Se invece per rispondergli abbassi il ritmo di pedalata per recuperare fiato, ti supera sdegnato perchè "per lui vai troppo piano"
la migliore vendetta è farsi superare, mettersi in scia e agire come lui. Ciò inevitabilmente porta ad uno "stallo alla messicana" perchè entrambi continuate a palleggiarvi il ruolo di inseguitore ed inseguito a seconda del fiato. Meglio quindi ingoiare il boccone amaro e lasciarlo andare.

c'è l' "agonista anziano". Ti si attacca alla ruota aspettando che tu lo noti. Solitamente produce dei rumori scuotendo di proposito la biciletta al solo scopo di farsi notare. Spesso è un anziano. Nel momento stesso in cui ti volti lui ti sta osservando con un ghigno a mezzabocca e l'aria di sfida. Nei suoi occhi si legge il messaggio "adesso staccami se ci riesci". Aumenti leggermente il ritmo giusto per studiare la sua reazione. Ti volti ed è sempre lì, stessa distanza, stessa impressione. Decidi che è il momento di mettere a frutto i tuoi anni di bicicletta e ci dai dentro a tutta. Picchi sui pedali come fossi un frantoio, senti il vento urlarti nelle orecchie come mai ti era capitato, il cuore ti grida pietà, le gambe sono gonfie dallo sforzo. Terminato questo massacrante sprint ti volti sfinito ma sorridente. Il sorriso scompare subito. Lui è sempre lì, stessa distanza, stesso ghigno beffardo. Riposi per qualche chilometro poi tenti l'ultimo disperato affondo: meni calci come una locomotiva, il sudore dalla fronte scivola fino alle tue natiche da quanto stai andando forte, le ruote sembrano staccarsi dalla bicicletta. Non ce la fai più, hai dato tutto. Ti volti, sicuro di avercela fatta: lui è sempre lì, stessa distanza, stesso ghigno. Non capisci come un sessantenne possa prodursi in un simile sforzo. Accetti la tua sconfitta, abbassi il ritmo e ti fai superare. Per la rivincità non dovrai attendere molto. Basterà aspettare due giorni, quando tra i necrologi del quotidiano locale riconoscerai la sua foto. Causa della morte: infarto. Lì per lì ti senti colpevole ma dentro di te, nel tuo più profondo e nascosto intimo, gioisci come un bambino.

c'è il "petulante". Ti si attacca alla ruota. ti volti e lo noti: la prima impressione che hai è che sia un completo imbecille, tipo quelli che non si perdono una puntata degli spettacoli del Bagaglino, non capiscono nemmeno le battute ( probabilmente non capiscono che non c'è nulla da capire ) ma le ripetono più volte ridendo. Lo riconosci anche perchè sul cellulare come suoneria degli SMS c'ha la voce di Christian DeSica che si esibisce in una pernacchia. Capisci di essere spacciato quando da dietro senti una voce stridula che ti fa "hey ciao!" "hey ciaOOOO!" "HEY CIAOOOOOO!". Al sesto ciao, pronunciato con potenza baritonale, capisci di non poter più fingere e rispondi "ciao" per educazione, maledicendo l'imprinting datoti dai tuoi genitori che ti impedisce semplicemente di ignorarlo. Da questo momento in poi la giornata che fino a quel momento era stata perfetta, con il sole, gli uccellini che sembrano usciti da un film disney e le gambe che girano come non mai è rovinata. "io sono Michael Ridge, tu come ti chiami?". Già dal nome capisci l'origine di tutti i traumi che hanno portato quell'essere a diventare ciò che è.
Ti accorgi di essere davanti a quella che sarà la pedalata più lunga della tua vita e rimpiangi quando, solo 24 ore prima, stavi seduto sul lettino del dentista per farti estrarre un molare senza anestesia, perchè era terminata.
Il buon Ridge Michael conosce a memoria tutti gli aneddoti del ciclismo, imparati nella speranza di farsi qualche amico grazie alla bicicletta. "ah, hai una bianchi? lo sai che Edoardo Bianchi nel 1938 calpestò un rarissimo insetto in estinzione che gli lasciò sulla suola una chiazza celeste? fu così che scelse il colore delle sue bici!" Andrà avanti così per ore. Sfortuna vuole che il petulante sia anche un ottimo ciclista, proprio perchè allenatosi duramente per evitare di essere lasciato al palo dai ciclisti più bravi. Sarebbe in grado di stare a ruota di Cancellara in una cronometro se disgraziatamente Cancellara dovesse rivolgergli solamente un "ciao"
per il solo fatto di avergli concesso la tua ruota ti considererà d'ora in poi un suo carissimo amico. Non puoi far altro che abbandonare per il resto della tua vita quel percorso, anche se era il tuo preferito. Ogni volta che lo intraprenderai, qualsiasi ora del giorno e della notte, lui sarà lì, ad aspettarti, come la pinna dello squalo nel film di Spielberg.

c'è quello "maniaco" che anche se sta andando a 40 km orari di media, appena si trova una fanciulla davanti le si mette in coda e si adatta istantaneamente alla sua media oraria, anche se la ragazza in questione sta facendo i 25. Questi ultimi li riconosci perchè sono tutti montati shimano: se avessero un campagnolo darebbero troppo nell'occhio, o meglio nell'orecchio, si sentirebbe un perpetuo crrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr alle spalle della fanciulla che la farebbe insospettire.
L'accoppiata ideale in questo caso sarebbe ciclista sporcacciona con dietro ciclista maniaco, che si tramuterebbe in una sorta di tandem in perpetuo ed inarrestabile moto in giro per l'europa.

c'è "l'insospettabile". Ti si attacca dietro nel massimo silenzio. Riesce ad affrontare buche, pavè, binari, pozzanghere, senza emettere il minimo rumore. Se per un qualsiasi motivo ci si volta e lo si nota, questo immediatamente inchioda, prende distanza, assume aria sofferente di chi sta pedalando a fatica da ora ed evita di incrociare lo sguardo. Appena si torna a guardare la strada, tempo 3 secondi ed è di nuovo attaccato. Andrà avanti così finchè non sarà giunto a destinazione. E' l'equivalente del portoghese che normalmente sale sugli autobus senza pagare il biglietto.

c'è il "generoso". Ti si mette in scia e si fa notare. Dopo un po' decide che è giunto il momento di ricambiare il favore, perchè lui è uno che lo sport lo vive fin dentro l'animo, e capisce che è il momento di andare davanti a tirare. In quel momento si può verificare una delle seguenti ipotesi, con ricorrenza matematica come il susseguirsi del giorno e la notte:
il generoso è lento! lentissimo! ti si mette davanti perchè vuole tirare ma ti obbliga a consumare metà dei gommini dei freni per non tamponarlo. La generosità del suo gesto però ti impone di stare dietro e subire questa tortura fino a quando lui non si spompa. Ma il generoso è generoso per definizione, e continuerà a tirare finchè ne avrà, anche se la sua media oraria è scesa dagli iniziali 25 km/h agli attuali 15. In pianura!
nel caso più sfortunato il generoso indossa una salopette elasticizzata rosa, semitrasparente. Senza mutande. E non si rade! il tuo sguardo quindi scende inevitabilmente all'altezza della tua forcella anteriore e ne analizzi ogni minimo dettaglio. La situazione si fa pericolosa perchè l'impossibilità di guardare la strada davanti a te ti rende vulnerabile a qualsiasi tipo di incidente ma consciamente preferisci il rischio di un terribile incidente piuttosto che il dovere pedalare osservando questa medusa rosa pelosa che si contorce agonizzante davanti ai tuoi occhi. Se sei fortunato il generoso quando è scoppiato ti si rimette in scia ma poi ti dice "io non ce la faccio, ho dato tutto, ci si vede un altra volta" e si stacca.
Tu allontanandoti lo saluti con un gesto d'approvazione con la mano per renderlo felice ma per il resto della tua giornata non potrai più levarti dagli occhi l'immagine di quella carne rosa e pelosa che infierisce sul sellino. Andrai a letto la sera, tua moglie ti accarezzerà teneramente e tu la rifiuterai, racchiudendoti in un angolino del letto. Inutile spiegarle, non capirebbe.

c'è il "sivende in incognito". Si attacca alla tua ruota e studia la tua bicicletta pezzo per pezzo, smontandola mentalmente: guarda cambio, pignoni, catena, deragliatore, freni, ruote, tutto. Dopo alcuni chilometri di attente analisi ti si affianca e come fosse tuo amico fin dalle medie attacca con discorsi tipo:
"bella la tua bici, di che anno è?" "2009? così vecchia? ma l'hai già cambiata la catena? no perchè mi sembra che i pignoni siano un po' usurati, fossi in te li sostituirei prima di fare qualche brutta caduta. Se ti serve io ho un gruppo completo Ultegra, praticamente nuovo, te lo vendo a un prezzo di favore!"
se l'affare va in porto lo vedrai comparire ad ogni tua uscita in bicicletta, come fosse un agente del KGB: "bello il gruppo nuovo che ti ho venduto, adesso si che sembra una signora bici la tua! sai cosa ci starebbe bene assieme? ho un paio di fulcrum zero d'occasione, vedrai come pedali dopo!"
Se invece l'affare non viene concluso, tornerà a mettersi in scia, a distanza sufficiente per riuscire ad infilarti il biglietto da visita nelle tasche elasticizzate della maglietta poi scomparirà a caccia di altre vittime.

c'è la "ragazza dei tuoi sogni". Te ne accorgi perchè dapprima senti un invitante aroma di gelsomino che pervade i tuoi polmoni. Dopodichè arriva alle tue orecchie la voce giovane e fresca di una fanciulla. Ti volti e la osservi: bellissima! lei ti offre un sorriso sincero, pulito, tu ti sciogli e pensi sia arrivata la tua occasione.
una ragazza bella, socevole, che condivide la tua passione, che persino viaggia al tuo ritmo e che proprio quel giorno, in quell'istante il destino ha voluto che percorresse il tuo stesso itinerario e ti si attaccase alla ruota. Torni a guardare la strada col sorriso a 32 denti.
Nel mentre cerchi di rompere il ghiaccio, fai il simpatico e il brillante.
Parli di poesie, di arte, di pittori rinascimentali e del tuo viaggio in Tibet, che in realtà non hai mai fatto, ( tanto lei non lo sa che non ci sei mai andato ) per cercare te stesso, in questo mondo frenetico e materialista. Ti rivolti nuovamente per vedere se hai fatto colpo e ti accorgi che i ciclisti in scia sono diventati due:
lei e il suo ragazzo, tatuato, orecchino al naso e bicicletta arrugginita con adesivo di Vasco Rossi, che si era attardato perchè doveva pisciare e ora l'ha raggiunta. Sconfitto, decidi di accelerare la pedalata e di staccarteli dalla schiena. Mentre ti allontani cercando di dare l'anima per fuggire da loro con l'orecchio percepisci la voce di lui che si affievolisce in lontananza che domanda alla donna dei tuoi sogni ormai infranti una frase d'amore del tipo: "ma non ti da fastidio a pedalare dopo le 3 volte che [...ti ho posseduto] la scorsa notte?". Ti domandi la fatidica frase "come fa una così a stare con un tizio del genere", poi ti volti, lo gardi meglio e vedi che la sua bicicletta, pur essendo una graziella da donna, ha il tubo orizzontale. Dentro di te senti che vorresti piangere.

e voi, che tipo di ciucciaruota siete?
Io purtroppo sono un opportunista, mi apposto la domenica mattina in un punto di grande passaggio di ciclisti,e appena individuo un treno che +o meno ha il mio passo,mi ci infilo.sto sempre indietro,x non disturbare poi xò quando arriviamo ai piedi della salita di turno, anche se posso sembrare spocchioso,non riesco a salire col passo degli altri ma devo fare il mio,a volte qualcuno mi segue o mi supera questa è la bici!!!!
Difficilmente vado davanti a tirare(anche se lo vorrei) xchè mi è capitato di andare avanti e fare la figura del cog........e quando ti volti e non c'è nessuno oppure ti segue qualcuno e gli altri s incazzano!!! se non li conosci meglio stare a ruota
 

Granfondista

Apprendista Passista
27 Agosto 2008
1.115
202
Villa di Serio (BG)
Visita sito
Bici
Cannondale Supersix HM
Difficilmente vado davanti a tirare(anche se lo vorrei) xchè mi è capitato di andare avanti e fare la figura del cog........e quando ti volti e non c'è nessuno oppure ti segue qualcuno e gli altri s incazzano!!! se non li conosci meglio stare a ruota
Beh, se succede questo è sicuramente perchè quando vai davanti aumenti troppo il ritmo, non e propriamente il modo migliore per fare amicizia:angrymod::rosik::rosik::mrgreen::mrgreen:
 

Stufo76

Apprendista Passista
10 Ottobre 2009
1.171
15
Monza
www.comerisparmio.net
Bici
Tarmac SL2 e ibdida da battaglia
Quello che ha scritto in merito alle cicliste era maschilista e a me non è piaciuto affatto

scrivi qualcosa di femminista così siete pari :mrgreen:

...sinceramente? maschilista, femminista, rosso, nero... io lo prendo come un "comico" e mi faccio volentieri due risate, il resto, come si dice... :mrgreen:
 
  • Mi piace
Reactions: scico

pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
2.036
3.191
59
vicino alla montagna
Visita sito
Bici
spezzotto
Ti riferisci alla ciclista dei tuoi sogni o alla sporcacciona?
Forse la prima esiste, ma la seconda è solo nella fantasia dei maschi.
Mi riferisco al fatto che voi non ci considerete atlete e a mi sinceramente non piace. Io in salita vado molto meglio di certi maschietti ma j complimenti che ricevo sono per il mio fondoschiena e non per come vado in salita
 

Stufo76

Apprendista Passista
10 Ottobre 2009
1.171
15
Monza
www.comerisparmio.net
Bici
Tarmac SL2 e ibdida da battaglia
Mi riferisco al fatto che voi non ci considerete atlete e a mi sinceramente non piace. Io in salita vado molto meglio di certi maschietti ma j complimenti che ricevo sono per il mio fondoschiena e non per come vado in salita

Prova a vederla da un altro punto di vista.
Secondo te io dovrei fare i complimenti ad un altro "collega" maschio per i suoi muscoli oppure perché va più forte di me in salita?
E tu faresti i complimenti ad un tuo "collega" maschio perché va più forte di te in salita oppure per i suoi muscoli?
L'attrazione sessuale (nel senso buono e sano del termine) è nell'ordine naturale delle cose ed è il motore del mondo; non c'è nulla di male ad apprezzare l'altro sesso.
E la cosa riguarda anche le donne, mia moglie mi riferisce che tra le sue colleghe se ne sentono di certe che manco gli scaricatori di porto...
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
2.036
3.191
59
vicino alla montagna
Visita sito
Bici
spezzotto
Prova a vederla da un altro punto di vista.
Secondo te io dovrei fare i complimenti ad un altro "collega" maschio per i suoi muscoli oppure perché va più forte di me in salita?
E tu faresti i complimenti ad un tuo "collega" maschio perché va più forte di te in salita oppure per i suoi muscoli?
L'attrazione sessuale (nel senso buono e sano del termine) è nell'ordine naturale delle cose ed è il motore del mondo; non c'è nulla di male ad apprezzare l'altro sesso.
E la cosa riguarda anche le donne, mia moglie mi riferisce che tra le sue colleghe se ne sentono di certe che manco gli scaricatori di porto...
Se un ciclista va forte in salita certo che gli faccio i complimenti perché tutti pedalano ma pochi riescono ad andare forte. Sinceramente quando sono in bici a me fa piacere quando mi fanno i complimenti per come corro, mentre quando sono con le minigonne e i tacchi alti mi fa piacere se mi fanno i complimenti perché non sono più una ragazzine. Chiedo pertanto a voi ciclisti di apprezzare le cicliste per le capacità atletiche
 

Stufo76

Apprendista Passista
10 Ottobre 2009
1.171
15
Monza
www.comerisparmio.net
Bici
Tarmac SL2 e ibdida da battaglia
Se un ciclista va forte in salita certo che gli faccio i complimenti perché tutti pedalano ma pochi riescono ad andare forte. Sinceramente quando sono in bici a me fa piacere quando mi fanno i complimenti per come corro, mentre quando sono con le minigonne e i tacchi alti mi fa piacere se mi fanno i complimenti perché non sono più una ragazzine. Chiedo pertanto a voi ciclisti di apprezzare le cicliste per le capacità atletiche

Un uomo non potrà mai apprezzare una donna prescindendo dall'aspetto "sessuale" (con ampia accezione, nel bene come nel male), e lo stesso vale a parti invertite.
Se così non fosse, non esisterebbe la moda, l'abbronzatura, la palestra, ecc. ecc. ecc. e tutto il mondo avrebbe molto meno "sapore".
IHMO, naturalmente.
In ogni caso, siamo decisamente OT.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.393
4.379
Genova
Visita sito
Bici
Colnago 50 Anniversary
Mi riferisco al fatto che voi non ci considerete atlete e a mi sinceramente non piace. Io in salita vado molto meglio di certi maschietti ma j complimenti che ricevo sono per il mio fondoschiena e non per come vado in salita

Si parla di succhiaruote non di sederi. Ma se c'è una cosa che trasforma il maschio ciclista in un impenitente succhiaruota privo di ritegno è il sedere di una donna in bici.
Sull'Aurelia di ponente ho visto gruppi di maschi seguire una singola donna come se non ne avessero vista una da anni. Ma si sa, la ciclista allo stato brado, attira. Tira più un pelo di donna ciclista che un carro di buoi.
Ma commenti per il suo lato B non ne ho mai sentiti, nemmeno fra i miei amici, ma forse siamo noi che siamo strani. Per quanto mi riguarda: li guardo e... incasso :mrgreen:, ma quel che penso lo tengo per me.
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
2.036
3.191
59
vicino alla montagna
Visita sito
Bici
spezzotto
Si parla di succhiaruote non di sederi. Ma se c'è una cosa che trasforma il maschio ciclista in un impenitente succhiaruota privo di ritegno è il sedere di una donna in bici.
Sull'Aurelia di ponente ho visto gruppi di maschi seguire una singola donna come se non ne avessero vista una da anni. Ma si sa, la ciclista allo stato brado, attira. Tira più un pelo di donna ciclista che un carro di buoi.
Ma commenti per il suo lato B non ne ho mai sentiti, nemmeno fra i miei amici, ma forse siamo noi che siamo strani. Per quanto mi riguarda: li guardo e... incasso :mrgreen:, ma quel che penso lo tengo per me.
Io mi riferivo al poema scritto da mach1 in merito ai ciuciaroda. Capisco che quello che ha scritto era ironico ma io come ciclista non ci trovo ironia su quello che ha detto sulle cicliste
 

CORONA 34

Pedivella
21 Giugno 2011
450
20
Vallecamonica (Bs)
Visita sito
Bici
specialized
Scusami Pantanina ma credo che hai aperto una polemica del tutto priva di fondamento e completamente fuori luogo.
L'hai detto tu stessa di aver capito il tono ironico della cosa; quindi?...

Mach1 ha scritto un capolavoro, sicuramente uno dei miglior post di tutto il forum...ognuno di noi credo che almeno una volta abbia fatto parte di una categoria citata, dovremmo sentirci offesi tutti?

Prendiamoci meno sul serio e facciamoci una sana risata.
o-o