A si trovato era lo Stem della ITM
Il concorrente era il MAG00 della Deda
ce l'ho ancora montato su una bici (in alu).
A si trovato era lo Stem della ITM
La mtb della Kirk mi ha fatto battere il cuore, è l'unico sfizio a livello di bici, che non mi sono mai tolto...
Alhoa
Io ne ho una lista infinita...
Il concorrente era il MAG00 della Deda
ce l'ho ancora montato su una bici (in alu).
certo che si sono evolute le bici eh .. incredibile.. a volte guardo su rai sport e si vedono gare del giro d'italia di parecchi anni fà
dei cancelli.. eppure per il tempo erano top di gamma..
Se non ricordo male anche sullo sterzo integrato ci fu qualche resistenza, più che altro da parte di certi costruttori che lo accettarono solo dopo un po' (Colnago), non so se per motivi tecnici o più banalmente per motivi di costi...
@ser, ti ricordi che Cinelli insisteva molto sul cnc? Sulla mia "Unica" in al zonal (mi pare del '98) c'erano di serie un attacco alter come in foto (ma accoppiato con una piega normale) e addirittura il monostay fatto con la stessa tecnica... una bici che all'epoca non amai molto, ma aveva le sue particolarità...
Ricordo la Lemond mista Titanio/Carbonio costava una cifra e forse per questo non ebbe un gran successo ( almeno qui ) ora chi ce l'ha si ritrova un bel valore è molto ricercata dai collezionisti. Non ho foto a proposito stasera ne cerco una.
Era la Tête de Course, altro mio sogno proibito del tempo
Ne cerco una da tempo e non sono nemmeno così care, il problema è la taglia...
La parte in carbonio e la commercializzazione erano già Trek
Bellissima questa discussione Non so se è già stato scritto, appena riesco me la leggo tutta... una "innovazione" che non ha mai preso piede (per fortuna) è stata la mania dei carri-super corti esplosa improvvisamente credo ad inizio anni '80 se non sbaglio, ricordo una fiera del ciclo a Milano dove tutte le bici avevano il piantone schiacciato o rientrante o peggio ancora sdoppiato in prossimità del movimento centrale per farci entrare la ruota posteriore. Di fatto poi in strada bici così se ne sono viste pochissime.
Forse è questo il punto rispetto a quello che leggevo nei tuoi interventi, l'utilità non è un concetto universale, quindi le innovazioni vanno viste rispetto all'uso che ciascuno fa della bici e le "resistenze" all'innovazione possono anche essere dovute alla non visibilità di una utilità reale.Ho scritto in infinite occasioni quali sono i reali vantaggi di un elettronico, tra queste non vi è quello di farti andare più forte sic et simpliciter, ma, eventualmente in forma indotta, che vi sia una reale utilità è invece è assolutamente indubbio (per me e per ogni persona di buon senso che lo abbia provato sul serio), poi ovviamente ciascuno il proprio ego lo appaga come crede.
Però se qualcuno compra ancora la bici col meccanico probabilmente non
Guarda queste:
RIGI BICI CORTA 1978
Bici Bonanza Turbo 1985
A proposito di novità che stentano ad affermarsi nel mondo della bdc... nessuno ha citato il motorino elettrico che, nascosto nel piantone, agisce sul mc... non ricordo il nome: alcuni marchi hanno provato a commercializzare modelli che lo montano di serie, ma non mi pare che abbia molto successo (e se dio vuole, aggiungo io... Insomma: una bici elettrica è una bici elettrica, ma un motorino nascosto mi sa di truffaldino, sarà una mia distorsione mentale)