[Test] Bianchi Intenso

Lava ha scritto:

Ciao Tomb.

La specy in alluminio mi sta spaccando schiena e collo. Mi stavo orientando su questa bianchi anch'io. Tua moglie come si è trovata poi?

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Lava ha scritto:

Arrivata mercoledì! Provata al volo mercoledì sera 40minuti in pianura sulla statale (era buoi non potevo fare altro... ) e poi ieri fatti 43km quasi tutta salita (e discesa ovviamente).

Domani giro più serio ma posso già dare prime impressioni:

- bici davvero comoda. Sia come geometrie che come assorbimento di buche e vibrazioni. Stabile e, devo dire la verità, non mi sembra affatto peggiore della mia allez in alluminio come reattività! NOn ho certo le watt per mettere in crisi un telaio ma mi ricordo che il synapse di 3 anni fa mi aveva dato, per esempio, sensazioni molto meno "scattanti".

- bellissima e curatissima. Non c'è un centimetro di carbonio dritto, ci sono gobbe e spigoli ovunque, davvero molto elaborata!

- Ultegra 11: cambia alla velocità della luce. Sopratutto le corone! non so se dipenda dal disegno delle corone fsa o dal deragliatore (credo dal deragliatore perché avevo stessa guarnitura e corone sulla specy e con il 105 non cambiava così). La salita dalla corono piccola alla grande è istantanea. E poi I FRENI: qualcosa di incredibile! Sembra di avere il servofreno, mai frenato così in bdc. Avevo il vecchio ultegra, l'athena 11, ho provato lo sram red di un paio d'anni fa e, vi assicuro, che niente di avvicina a questi freni!

A presto per altre considerazioni in merito

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Lava ha scritto:

Arrivata mercoledì! Provata al volo mercoledì sera 40minuti in pianura sulla statale (era buoi non potevo fare altro... ) e poi ieri fatti 43km quasi tutta salita (e discesa ovviamente).

Domani giro più serio ma posso già dare prime impressioni:

- bici davvero comoda. Sia come geometrie che come assorbimento di buche e vibrazioni. Stabile e, devo dire la verità, non mi sembra affatto peggiore della mia allez in alluminio come reattività! NOn ho certo le watt per mettere in crisi un telaio ma mi ricordo che il synapse di 3 anni fa mi aveva dato, per esempio, sensazioni molto meno "scattanti".

- bellissima e curatissima. Non c'è un centimetro di carbonio dritto, ci sono gobbe e spigoli ovunque, davvero molto elaborata!

- Ultegra 11: cambia alla velocità della luce. Sopratutto le corone! non so se dipenda dal disegno delle corone fsa o dal deragliatore (credo dal deragliatore perché avevo stessa guarnitura e corone sulla specy e con il 105 non cambiava così). La salita dalla corono piccola alla grande è istantanea. E poi I FRENI: qualcosa di incredibile! Sembra di avere il servofreno, mai frenato così in bdc. Avevo il vecchio ultegra, l'athena 11, ho provato lo sram red di un paio d'anni fa e, vi assicuro, che niente di avvicina a questi freni!

A presto per altre considerazioni in merito

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Mauro85 ha scritto:

Ho pedalato per 2 anni sulla prima Infinito del 2009, di cui la Intenso è la sorella ribattezzata. Dunque il progetto è di 5/6 anni fa. L’ “anzianità” della progettazione si vede soprattutto sull’avantreno, dove viene proposta ancora una forcella non-conica.
L’assetto e le geometrie sono votati “spudoratamente” a un utilizzo turistico, difatti la bicicletta soffre il forte vento laterale e gli spostamenti d’aria provocati da automobili e camion, causa il baricentro molto alto (la taglia S monta un esagerato tubo sterzo di 14cm, misura che aumenta vertiginosamente con le taglie più grandi, conferendo al mezzo un profilo da “cavallo a dondolo”, piaccia o non piaccia) e il tubo obliquo di diametro abbastanza ridotto (per una bici da corsa e per le potenzialità del carbonio), che si ripercuote sulla stabilità alle velocità più elevate. Certamente nulla di compromettente per la sicurezza, ma basta spingere qualche watt in più, o provare a guidare biciclette semplicemente costruite con geometri meno “aperte” (non racing) per accorgersi della differenza.
Questa costruzione spinta alla comodità, che impone un gruppo guida molto alto, insieme a un avantreno non particolarmente piantato a terra (sempre a causa del tubo sterzo molto lungo) non permettono di ottenere una resa ottimale in discesa, ovvero è meglio abbandonare ogni velleità aerodinamica.
A questa posizione di guida “rilassata” si può in parte rimediare montando un attacco manubrio a battuta sul collarino della serie sterzo, se non addirittura di 70°, però in quest’ultimo caso non avrebbe senso comprare una Intenso.
In conclusione, un’ottima bicicletta per pedalate confortevoli e di allenamento, a un prezzo onesto e quasi conveniente negli standard di mercato, decisamente ben verniciata e rifinita, tranne per i canali dove si inserisce la guaina del freno posteriore: non sono previsti capi-guaina appositi, e alla lunga il classico capo-guaina di metallo argentato può provocare delle crepe sulla parte superiore del canale di inserimento (nonostante l’inserto di protezione).

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evolux ha scritto:

Grazie mille Catolino! Ho proprio bisogno di conoscere il parere di uno che guida l'intenso, io vengo da una Nirone 7 col Claris 8v e mi sto orientando alla Intenso con l'ultegra. Stavo valutando anche la entry level della Oltre, la XR1 col 105, ma preferisco risparmiare anche un po' e prendere una Intenso con l'ultegra, ho già le Vision Trimax T30 sulla Nirone. Mi chiedevo appunto se il profilo "meno racing" della Intenso si avvertisse e sono contento che hai riportato la tua review a riguardo. Secondo me, la Intenso in generale è un po' sottovalutata a pro di altre marche come Wilier, Cube, Specialized e Giant sugli stessi prezzi diciamo, ma conosco un rivenditore multimarca che si è visto gente cambiare per poi tornare nel giro di nemmeno un anno in Bianchi per il fattore comodità.

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