Sono stato a trovare Crisp la scorsa settimana, e tra i discorsi è uscito proprio questo, l'articolo pubblicato su una rivista che anche io leggo con discreto rispetto.
Devo dire che Darren ci è rimasto davvero male, molto amareggiato da come i giornalisti passano da una sponda all'altra basta far notizia e scrivere cazzate sulla carta stampata.
Secondo me il messaggio che lascia passare questo episodio è l'ignoranza , ma nel vero significato del termine, di una buona parte degli utilizzatori di biciclette in Italia e non solo, la cecità e il classico capronismo che dilaga nel nostro ambito, dove regna il non so che perchè non riesco a spiegarmelo percui chi si dedica con impegno e passione a seguire una via, un progetto, passa per scemo o per perdigiorno.
Il giornalista senz'altro ci ha messo del suo ma immagino non sapesse neanche di cosa stesse parlando, almeno spero. E pensare che lavora nel settore!
Questo discorso lo si potrebbe estendere ad ogni situazione attuale commerciale e non , ma non è questo il luogo.
Per finire, a mio parere Crisp e chi come lui si dedica a costruire biciclette non seguendo lo scandaloso andazzo dei grandi produttori non dovrebbe prendersela più di tanto, povero il giornalista e chi la pensa come lui, non ci ha capito nulla e come già detto 'ignora' , non conosce in modo adeguato e corretto il concetto che sta affrontando.
Non comprate più questi giornali, almeno questi geni la smetteranno di mangiare sulle cazzate che dicono!