Si [MENTION=16109]Rapasave[/MENTION] sabato ho fatto 1h.. Adesso sto uscendo per 1h-1h30'
Sull'utilizzo delle A3/A4 se ne potrebbe discutere. Scarpe molto "protettive" e ammortizzate, con drop alti possono portare ad un ulteriore indebolimento di piedi, polpacci, e portare a fenomeni di cedimenti a livello di caviglia rispetto a scarpe meno ammortizzate e drop più ridotti.
Metto due immagini abbastanza eloquenti
Il soggetto in foto non ha iperpronazione se corre a piede scalzo e una iperpronazione accentuatussima se corre con una scarpa molto ammortizzata e suola "morbida". Il passaggio successivo sarebbe l'utilizzo di una A4 per "correggere" una iperpronazione indotta dalla scarpa. Cosa che potrebbe portare ad altri squilibri.
Il tutto senza polemica naturalmente.
Personalmente man mano che sto passando a scarpe meno strutturate accuso meno fastidi/problemi ad articolazioni di caviglie in special modo. :)
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Mi sto convincendo (per pura esperienza personale) che sia molto vero quello che scrivi?...molto spesso calzature troppo morbide e troppo "protettive" finiscono a fare più danni che benefici...
Mahh aspetterei per dirlo. Anche io all'inizio nonostante i dolori ero entusiasta della corsa. E quasi mettevo in secondo piano gli allenamenti in bici. Adesso dopo circa 10 mesi la cosa è cambiata. Non rinuncerei a correre ma l'amore per la bici mi tornato alla grande!Ho iniziato a correre da febbraio 2015,ho appena corso la stralivigno in 1h e 58 min.
Non ho ancora smaltito la fatica,che mi ha debilitato dopo 3,4 GG dalla gara,ma non vedo l'ora di rimettermi in gioco su un'altra mezza, la voglia di bdc si e' azzerata,quasi di colpo non capisco.
Il soggetto in foto per quanti minuti / volte a settimana corre?Sull'utilizzo delle A3/A4 se ne potrebbe discutere. Scarpe molto "protettive" e ammortizzate, con drop alti possono portare ad un ulteriore indebolimento di piedi, polpacci, e portare a fenomeni di cedimenti a livello di caviglia rispetto a scarpe meno ammortizzate e drop più ridotti.
Metto due immagini abbastanza eloquenti
Il soggetto in foto non ha iperpronazione se corre a piede scalzo e una iperpronazione accentuatussima se corre con una scarpa molto ammortizzata e suola "morbida". Il passaggio successivo sarebbe l'utilizzo di una A4 per "correggere" una iperpronazione indotta dalla scarpa. Cosa che potrebbe portare ad altri squilibri.
Il tutto senza polemica naturalmente.
Personalmente man mano che sto passando a scarpe meno strutturate accuso meno fastidi/problemi ad articolazioni di caviglie in special modo. :)
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Ho iniziato a correre da febbraio 2015,ho appena corso la stralivigno in 1h e 58 min.
Non ho ancora smaltito la fatica,che mi ha debilitato dopo 3,4 GG dalla gara,ma non vedo l'ora di rimettermi in gioco su un'altra mezza, la voglia di bdc si e' azzerata,quasi di colpo non capisco.
Il soggetto in foto per quanti minuti / volte a settimana corre?
Lo sport (qualunque esso sia) deve servire a stare bene... con quell'appoggio mi viene male alle caviglie solo a vederlo...
@sssere90
Ciao, approfitto della tua competenza e gentilezza per chiederti un'opinione.
Ho 36 anni, 183 cm per 82/83 kg mi alleno 4/5 volte a settimana, alternando nuoto, bici e corsa.
In linea di massima, corro martedì e giovedì per 10 km (passo 5'50 al km, anche se ultimamente ho rallentato, forse perché ho "mollato" un po' la corsa e ho perso smalto). A volte il sabato corro 15 km.
Ho un'ernia discale, (L5-S1), diagnosticata una quindicina d'anni fa. Ci convivo, cerco di non strafare, ascoltando i segnali che dà il corpo.
Corro con plantari, con scarpe ammortizzanti, (uso brooks glycerine)
L'appoggio è più o meno come quello in foto, e correndo in questo modo, mi pare di accentuare il fastidio/dolore alla zona lombare.
Se mi sforzo di atterrare sull'avampiede, invece, ho fastidio/dolore ai lombari e all'intersezione tra il ginocchio e la coscia destra.
Questo succede se provo a correre sui 5'40"/5'45", se vado sui 6' poco o nulla.
Questione di postura?
Grazie
Massimo
Ciao Massimo! I consigli che ti posso dare sono questi:
per quanto riguarda l'allenamento di corsa.
Ti consiglio di variare il più possibile, non solo per non annoiarsi ma soprattutto per una questione di "adattamenti". Il nostro corpo è "lazzarone" in realtà: una volta che si abitua ad una certa situazione si adatta, cioè farà il minimo indispendabile per portare a termine ciò che gli chiedi.
Se corri sempre 10km a quel ritmo, il tuo corpo si adatta e quindi non conoscendo altro, non ti fa più migliorare.
Fai gare di triathlon magari? Hai obiettivi nella corsa (possono essere gare o obiettivi personali)... così ti potrei aiutare più nello specifico.
Se non vuoi limitare le quantità di km che fai potresti sviluppare l'allenamento in modo diverso: ad esempio invece di correre 10km filati, potresti dividerli in 5x2km recuperando poco (3 minuti tra uno e l'altro) però cercando di correrli più veloci. In questo modo lavori più sulla qualità e non solo sulla resistenza (il nostro corpo è destinato alla "resistenza", dopo i 30 anni si è naturalemtne più resistenti!).
collegandoci alla velocità di corsa e ai tuoi doloretti
la schiena quando non corri ti fa male?
Hai mai provato a fare esercizi per la schiena prima e dopo aver corso?
L'appoggio del piede a terra, diciamo che varia in base alla velocità di corsa.
Appoggiare il tallone è sempre sconsigliato per vari motivi: prima di tutto non è un buon ammortizzatore difatti il nostro corpo rivece una sorta di contraccolpo ogni volta che lo si appoggia a terra. Inoltre questo aspetto porta la catena posteriere del nostro corpo ad "accorciarsi" infatti molto spesso coloro che corrono di tallone non distendono quasi mai il ginocchio (quindi la spinta non è mai completa) e sono "bassi col bacino" quindi è come se ad ogni passo gli impulsi che i nostri piedi hanno col terreno si fermassero proprio nella zona lombare della schiena.
Sforzarsi di atterrare sugli avampiedi però è forse deleterio per te visto tutti gli altri dolorini che saltan fuori se lo fai... Purtroppo alcuni aspetti così tecnici della corsa andrebbero corretti sempre in fase di crescita.
La vera corsa di avampiede non la si può comunque raggiungere se non vai almeno a 3' al km, proprio per una questione meccanico/posturale.
Se bisogna proprio essere precisi: solo i velocisti riescono a correre veramente sull'avampiede.
Allora diciamo pure che non sei uno sprovveduto!Innanzitutto grazie per la risposta.
Provo a risponderti.
Se mi alleno per una gara, l'allenamento va da sè che varia (ripetute, corsa a ritmo gara, ripetute in salita ecc - perdona il mio glossario).
Ho fatto due "mezze" , miglior tempo 1h 56' e una maratona dove ho corso fino al 36 km poi alternato corsa e camminata
Ora corro 10 km per "stare in forma" non vorrei fare di più per non peggiorare la schiena...
Ho fatto tre gare di triatholon (un mezzo e due olimpici, ai miei ritmi!!!). Se alzo l'asticella, mi blocco
Se non corro la schiena non mi fa male, solo se sto tanto tempo seduto allora il discorso cambia...
Prima di correre faccio esercizi (dati da un mio amico fisioterapista e "trovando " qualcosa su "Il grande libro della corsa", mi trovo abbastanza bene). Stretching per gli arti inferiori a fine corsa
Ancora grazie