La Campagnolo delocalizza....

E son diventati tutti furbi,tutti a sfruttare schiavi all'estero...poi hanno il coraggio di chiamarlo Made in Italy...
ma vaffan...:angrymod::angrymod::angrymod:

zobbis ha scritto:

Innanzitutto la mia solidarieta'ai lavoratori e poi....che peccato.....

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c'era un tempo in cui la forza dell'impresa italiana stava proprio nel rispetto e nella solidarietà nei confronti della comunità di riferimento: questi erano, tra gli altri, gli olivetti, i ferrari, i bianchi e pure campagnolo...

l'impressione, quando sento di queste delocalizzazioni, è che si guadagni ancora sul prestigio che si era costruito allora.....

già parte della produzione campagnolo avveniva in romania, ora praticamete di italiano resta solo il nome ...mentre non diventerà campagnolU

da' fastidio di certo che un'altro pezzo di made in italy vada via, ma quello che da' ancor piu' fastidio e' che a pagare siano quelle 68 famiglie.

andre.road ha scritto:

c'era un tempo in cui la forza dell'impresa italiana stava proprio nel rispetto e nella solidarietà nei confronti della comunità di riferimento

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Si ma a quel tempo gli utili erano corposi e si poteva reinvestire nella ricerca e sviluppo... oggi metà di quegli utili, ancora corposi giusto perchè il marchio è ciò che è, se ne vanno in tasse... come biasimarli ?
La "struttura" Italia così com'è adesso non può sperare di durare a lungo... specialmente se i politici restano i soliti.

dagos ha scritto:

Si ma a quel tempo gli utili erano corposi e si poteva reinvestire nella ricerca e sviluppo... oggi metà di quegli utili, ancora corposi giusto perchè il marchio è ciò che è, se ne vanno in tasse... come biasimarli ?
La "struttura" Italia così com'è adesso non può sperare di durare a lungo... specialmente se i politici restano i soliti.

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sono d'accordo con te, però permettimi un appunto: quei politici non è che si siano votati da soli...

dagos ha scritto:

Si ma a quel tempo gli utili erano corposi e si poteva reinvestire nella ricerca e sviluppo... oggi metà di quegli utili, ancora corposi giusto perchè il marchio è ciò che è, se ne vanno in tasse... come biasimarli ?
La "struttura" Italia così com'è adesso non può sperare di durare a lungo... specialmente se i politici restano i soliti.

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Non c'è il minimo dubbio, discorso che vale ancor di più per le imprese di dimensioni ristrette. Ma credo che i 68 lavoratori di cui stiamo parlando siano solo l'ultimo step di un processo già avviato da tempo. Se - come dici Tu - Campagnolo (o altre realtà, beninteso) investono poco in innovazione e ricerca, allo stato attuale, non è di certo per colpa dell'irpef o dell'irap. Perché il grosso dei cicli produttivi da mo' che è stato trasferito altrove.....

bisogna sempre vedere se il trasferimento è per salvare l'azienda e non far sparire un glorioso marco o solo per aumentare gli utili di pochi beneficiari ..ai danni di tante famiglie italiane

andre.road ha scritto:

.... non è di certo per colpa dell'irpef o dell'irap. Perché il grosso dei cicli produttivi da mo' che è stato trasferito altrove.....

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Campagnolo paga l'IRPEG non l'IRPEF

O.T.

bradipus ha scritto:

sono d'accordo con te, però permettimi un appunto: quei politici non è che si siano votati da soli...

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non voglio proprio andar a parlare di politica
ma gli ultimi governi italiani non son stati certo votati dal popolo
io non so ne di destra ne sinistra anzi non mi importa molto di politica ma c'è da dire che l'ultimo governo eletto dagli italiani è quello di silvio hahahah
comunque concordo che prima di tutto noi italiani dovremmo cambiare se vogliamo un paese migliore

x la campagnolo come x molte altre aziende in tutti i settori secondo me questo succede soprattutto xkè in italia il costo del lavoro è troppo alto e allora si sposta la produzione togliendo il lavoro agli italiani
alla fine è una questione di profitto
se in italia x produrre una cosa mi costa 100 la rivendo a 150 e alla fine ci guadagno 50
vado a produrre tipo in romania la stessa identica cosa mi costa 70 rivendo sempre a 150 e alla fine ho guadagnato 30 in più che produrre in italia

Senza parole ...l'ho vissuta sulla mia pelle una situazione analoga.La solita storia,per anni e anni hanno fatto i soldi a palate, ed ora scappano all'estero. Improbabile pensare che non ci fossero margini sufficienti per mantenere la produzione in Italia.Ci saranno altri 68 operai che non riusciranno a ricollocarsi, uno schifo.

andre.road ha scritto:

non è di certo per colpa dell'irpef o dell'irap. Perché il grosso dei cicli produttivi da mo' che è stato trasferito altrove.....

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Ultime tabelle aggiornate:
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Costo del lavoro al netto dell’Irap 35,360.6 36,767.6 35,638.2 36,024.6 36,172.0 37,544.8 39,956.2 41,717.9 44,946.8 46,211.8 46,625.6 47,808.6 48,292.6
Costo del lavoro al lordo dell’Irap 36,857.7 38,324.3 37,147.0 37,549.8 37,703.5 39,134.4 41,647.9 43,484.2 46,113.4 47,428.9 47,851.9 49,070.3 49,569.6

Irap :contrib. a carico dell’impresa 8,987.8 9,304.5 8,858.7 8,954.7 8,991.4 9,332.6 9,704.7 10,132.6 10,916.8 11,224.1 11,324.6 11,611.9 11,729.5

Non riesco ad allinearle se non creando un foglio exel... ma seguendo le date si può capire l'andamento del costo del lavoro.
Non ci meravigliamo se quasi il 46% delle aziende italiane delocalizzano se non in tutto una buona parte della loro produzione.

Non si sapra' mai se queste operazioni vengono fatte per necessita' o speculazione(nella maggior parte dei casi è per pura speculazione)il fatto è che in questo paese cambiano gli uccelli ma i culi son sempre gli stessi.:angrymod::angrymod::angrymod:

dagos ha scritto:

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Irap :contrib. a carico dell’impresa 8,987.8 9,304.5 8,858.7 8,954.7 8,991.4 9,332.6 9,704.7 10,132.6 10,916.8 11,224.1 11,324.6 11,611.9 11,729.5

Non riesco ad allinearle se non creando un foglio exel... ma seguendo le date si può capire l'andamento del costo del lavoro.
Non ci meravigliamo se quasi il 46% delle aziende italiane delocalizzano se non in tutto una buona parte della loro produzione.

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Hai quotato in parte, io in realtà ti ho dato ragione sul peso fiscale.. e ho detto specie per la piccola/media impresa. Per la grande industria i discorsi sono solo in parte analoghi, a mio parere.

Io mi riferivo al fatto che non si fa innovazione. Nonostante delocalizzazioni e abbattimento del costo del lavoro, non mi pare che intorno ai prodotti Campagnolo degli ultimi anni graviti tutta questa ricerca e si potrebbero fare altri esempi.

@Pietro72 Chiaro che Campagnolo paga irpeg. E tuttavia sul costo del lavoro gravano irpef e previdenza sociale. La prima è nominalmente a carico del lavoratore dipendente, la seconda è solo in parte a carico del lavoratore. Il datore di lavoro come è noto agisce da sostituto d'imposta. Resta fermo che per mettere in tasca 1.200 euro netti all'operaio, quanto occorre tirar fuori

silvano67 ha scritto:

Senza parole ...l'ho vissuta sulla mia pelle una situazione analoga.La solita storia,per anni e anni hanno fatto i soldi a palate, ed ora scappano all'estero. Improbabile pensare che non ci fossero margini sufficienti per mantenere la produzione in Italia.Ci saranno altri 68 operai che non riusciranno a ricollocarsi, uno schifo.

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come scritto in altro topic, nel 2012 Campagnolo ha avuto un utile prima delle imposte dell' uno per cento del fatturato; non mi sembra che questo significhi far soldi a palate.
è un risultato che allarmerebbe qualsiasi imprenditore; e magari nel 2013 e 2014 è andata ancora peggio.

andre.road ha scritto:

Hai quotato in parte, io in realtà ti ho dato ragione sul peso fiscale.. e ho detto specie per la piccola/media impresa. Per la grande industria i discorsi sono solo in parte analoghi, a mio parere.

Io mi riferivo al fatto che non si fa innovazione. Nonostante delocalizzazioni e abbattimento del costo del lavoro, non mi pare che intorno ai prodotti Campagnolo degli ultimi anni graviti tutta questa ricerca e si potrebbero fare altri esempi.

@Pietro72 Chiaro che Campagnolo paga irpeg. E tuttavia sul costo del lavoro gravano irpef e previdenza sociale. La prima è nominalmente a carico del lavoratore dipendente, la seconda è solo in parte a carico del lavoratore. Il datore di lavoro come è noto agisce da sostituto d'imposta. Resta fermo che per mettere in tasca 1.200 euro netti all'operaio, quanto occorre tirar fuori

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mi hai fatto di un anno piu' vecchio

cmq ritornando ot concordo con quanto da te detto e mi piacerebbe confrontare i vari costi del lavoro tra i vari paesi europei c.d. industrializzati, secondo me non ci si discosta tanto da quelli nostrani. Detto questo che ci sia la crisi e' tangibile ma mi sembra che numerose aziende l'abbiano presa come scusa x delocalizzare massimizzando i profitti. Non conosco a fondo la campagnolo ne' tantomeno i suoi bilanci ma mi sembra che questa sia tutta una operazione finanziaria partita da lontano (gia' aveva in Romania buona parte della produzione) x portare tutta la produzione la' dove costa meno e lasciare qui solo i reparti amministrativi solo per dare una parvenza di italianita'.

Qui dalle mie parti tante aziende hanno fatto cosi' hanno cominciato piano piano a portare la produzione all'estero ed adesso qui c'e' solo una serie d'uffici che provvedono alla gestione degli ordini e alla contabilita'.

serva86 ha scritto:

O.T.
non voglio proprio andar a parlare di politica
ma gli ultimi governi italiani non son stati certo votati dal popolo
io non so ne di destra ne sinistra anzi non mi importa molto di politica ma c'è da dire che l'ultimo governo eletto dagli italiani è quello di silvio hahahah
comunque concordo che prima di tutto noi italiani dovremmo cambiare se vogliamo un paese migliore...

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spesso ci si dimentica che l'Italia è una repubblica parlamentare che elegge i suoi rappresentanti, i quali a loro volta eleggono il capo del governo, e non una repubblica presidenziale, dove il popolo elegge direttamente il capo del governo.
fine OT

Sapete quanti componenti e telai asiatici sono stati acquistati e montati in Italia da privati solo nell'anno 2014 ? Ne avete un idea ? Addirittura in precedenza, quando il fenomeno non era manifesto, senza pagare tasse doganali a prezzi irrisori ?
Come mai ? Chi la fatto, perché lo ha fatto ? Si è posto delle domande ? Ha avuto degli scrupoli ?
Allora perché meravigliarsi ?

@pietro1973 perdonami ho fatto di corsa

Relativamente al peso del fisco sul lavoro, tra Paesi europei, ci sono i differenziali. Mi pare abbiamo un 36% medio contro il 43 o forse qualcosa in più dell'Italia (vado a memoria). Purtroppo sta cosa si riflette subito sulla retribuzione netta percepita dal lavoratore (italiano, francese, tedesco, olandese) a parità di mansione.

E si ragiona di Paesi che hanno standard in termini di welfare. Poi ci sono Paesi (europei e non) che fanno il c.d. dumping, ovvero concorrenza sleale poiché i loro sistemi hanno regimi di tutele ridotti(e quindi è chiaro che non parliamo solo di differenziale in termini strettamente fiscali).

Almeno in Europa (nel 3d si parlava di Romania se non erro), oltre ad una moneta unica ci vorrebbero anche normative uniformi. Altrimenti che azzo di mercato e di unione è?

Certo con l'avatar dell'altissimo Razzi risulta più difficile essere credibili