Quando esco in bici verso le 23.30, altrimenti fra mezzanotte e l'una
Mica male. Io se dormissi così poco diventerei matto
Quando esco in bici verso le 23.30, altrimenti fra mezzanotte e l'una
Comunque continuo a non capire chi parla di vita militaresca, privazioni, e quant'altro. Se uno fa una cosa con piacere, in questo caso pedalare, e per farlo si organizza la giornata, non gli pesa, altrimenti non lo farebbe. Non l'ha mica ordinato il dottore di fare sport, alimentarsi in modo adeguato e non sfondarsi di alcol e fumo. Un individuo di solito fa cio' che lo gratifica e lo rende felice, se non trova il tempo per fare cio' che desidera...si vede che non lo desidera davvero. Io per esempio quando apro gli occhi e di fianco al letto vedo la mia bici.. sono felice come una bimbetta
Condivido il punto di vista di Imperatore1985, avendo la fortuna di lavorare in una multinazionale, ho la possibilità di confrontarmi con paesi differenti (in questo momento è la Germania) è la differenza è notevole. La Germania mi sembra un paese dei balocchi, non ci sono orari fissi, non esiste bollatrice, ma semplicemente il dipendente ha mansioni che deve svolgere quando e come preferisce, il che vuol dire che si può iniziare anche a lavorare alle 7 uscendo alle 16 o prima, magari accorciando la pausa pranzo, insomma si predilige la qualità del lavoro e non la quantità.
Certo però bisogna anche considerare il punto di vista delle aziende che investono in Italia, dove il "fancazzismo" è sempre dietro l'angolo e quindi l'unico mezzo per controllare il dipendete risulta l'orario di lavoro fisso. Diciamo che in certi casi ci vorrebbe una cultura diversa, perchè è corretto chiedere flessibilità alle aziende, ma è altrettanto corretto lavorare al 100% quando si è sul posto di lavoro.
Non sempre si può ragionare cosi e te lo dico io. Non sono mai stato un grande ciclista ma ti posso assicurare che non sempre ho la possibilità di pedalare. Poi sul fatto che molti in questo trovino una scusa. Beh questo è un'altro discorso.
Spararti? Ti voterei seduta stantesparatemi pure, privatizzerei maggiormente la sanità alleggerendo famiglie ed imprese di tasse impedendo in tal modo l'accesso a chi non può pagarsi l'assicurazione (clandestini & co. ) e responsabilizzando il cittadino verso la propria salute .Non dico di fare come USA o Svizzera ma una via di mezzo. Poi farei una seria lotta all'evasione fiscale che tutt'oggi è una piaga assurda. Ovviamente non puoi fare tutto ciò dall'oggi al domani altrimenti metti in ginocchio milioni di cittadini inetti che hanno gozzovigliato fino ad oggi.
Perchè cmq gli stipendi italiani sono i più bassi d'europa in cambio di servizi gratis come sanità e quant'altro. Sta cmq cambiando anche questo ma forse è un bene. Non se ne può più fannulloni.
Mica male. Io se dormissi così poco diventerei matto
Non sempre si può ragionare cosi e te lo dico io. Non sono mai stato un grande ciclista ma ti posso assicurare che non sempre ho la possibilità di pedalare. Poi sul fatto che molti in questo trovino una scusa. Beh questo è un'altro discorso.
Poi sul fatto che molti in questo trovino una scusa. Beh questo è un'altro discorso.
[MENTION=9087]lucas.[/MENTION] ho lavorato fino a poco tempo fa in comunita' residenziale che ospita persone malate di aids,come educatrice e in seguito come responsabile.ho sempre fatto piu' ore del dovuto per scelta e non retribuite. In precedenza mi occupavo di dipendenze e grave emarginazione sociale. Ora ho preso un anno di pausa perche' quando lavori in questo settore ci vuole lucidita' e ogni tanto bisogna staccare. Riprendero' a lavorare con i malati psichiatrici. I miei programmi in bici sono rimasti uguali, durante il lavoro e adesso.
Lavoro leggero...non direi. Vedere le persone soffrire e morire ha ben poco di leggero...
Toh... una collega! sei la prima educatrice ciclista che conosco da 20 anni ad oggi![MENTION=9087]lucas.[/MENTION] ho lavorato fino a poco tempo fa in comunita' residenziale che ospita persone malate di aids,come educatrice e in seguito come responsabile.ho sempre fatto piu' ore del dovuto per scelta e non retribuite. In precedenza mi occupavo di dipendenze e grave emarginazione sociale. Ora ho preso un anno di pausa perche' quando lavori in questo settore ci vuole lucidita' e ogni tanto bisogna staccare. Riprendero' a lavorare con i malati psichiatrici. I miei programmi in bici sono rimasti uguali, durante il lavoro e adesso.
Lavoro leggero...non direi. Vedere le persone soffrire e morire ha ben poco di leggero...
[MENTION=9087]lucas.[/MENTION] ho lavorato fino a poco tempo fa in comunita' residenziale che ospita persone malate di aids,come educatrice e in seguito come responsabile.ho sempre fatto piu' ore del dovuto per scelta e non retribuite. In precedenza mi occupavo di dipendenze e grave emarginazione sociale. Ora ho preso un anno di pausa perche' quando lavori in questo settore ci vuole lucidita' e ogni tanto bisogna staccare. Riprendero' a lavorare con i malati psichiatrici. I miei programmi in bici sono rimasti uguali, durante il lavoro e adesso.
Lavoro leggero...non direi. Vedere le persone soffrire e morire ha ben poco di leggero...
Prego! ma chi lavora come educatore, non lo fà come missionario, ma esercita una professione che deriva da anni di studio, una o più lauree, e di formazione continua, nonostante sia pagato come un manovale. I vari servizi che si occupano di queste patologie e non solo (anche anziani, dipendenze, disabilità motoria, psichiatria, minori non accompagnati, malati terminali,ecc) vivono grazie alle asl di regioni e comuni, ovvero anche dalle tasse dei singoli cittadini che vengono versate nel sistema sanitario nazionale.Grande free e grazie per quello che fai/fate non è da tutti.
Prego! ma chi lavora come educatore, non lo fà come missionario ma esercita una professione che deriva da anni di studio e di formazione continua. I vari servizi che si occupano di queste patologie e non solo (anche anziani, dipendenze, disabilità motoria, psichiatria, minori non accompagnati,ecc) vivono grazie alle asl di regioni e comuni, ovvero anche dalle tasse dei singoli cittadini che vengono versate nel sistema sanitario nazionale.
Provate a immaginare cosa significherebbe privatizzare tutto questo, come un pò arditamente sosteneva il buon Lucas (che, peraltro aveva ragione su tanti alttri aspetti).... lasciamo stare và, che è già molto difficile cosi!
Certo... ma se ci pensi, quanti lavori non sono da tutti? e non è che siano più o meno importanti... la mia risposta era solo in riferimento al pensiero comune che la sanità è un peso e basta per il nostro paese... forse può sembrare, fino a quando non ne abbiamo realmente bisogno...So bene di cosa si tratta il vostro lavoro ho una cognata che lavora in questo settore. Il mio grazie era indirizzato al " genere " di lavoro che svolgete che ripeto non è per tutti.
Certo... ma se ci pensi, quanti lavori non sono da tutti? e non è che siano più o meno importanti... la mia risposta era solo in riferimento al pensiero comune che la sanità è un peso e basta per il nostro paese... forse può sembrare, fino a quando non ne abbiamo realmente bisogno...
No, no...lo avevo capito, il mio commento non era rivolto a te direttamente.forse hai risposto a me, ma volevi rispondere a qualcun altro, io ho solo ringraziato free per il lavoro che svolge, per motivi personali, ringrazierei anche tutti coloro che lavorano in quei settori dove occorre ( credo ) una predisposizione che sul lato umano probabilmente conta più della laurea.
Il riferimento al pensiero comune...... con me non ci azzecca. Buonanotte.
ecco ... mi preoccupa riuscir star dietro a contador....anzi ma sai cosa ti dico miliardaria per mialiardaria...mi compro una ferrari e vaffanculo alla bici
[MENTION=9087]lucas.[/MENTION] ho lavorato fino a poco tempo fa in comunita' residenziale che ospita persone malate di aids,come educatrice e in seguito come responsabile.ho sempre fatto piu' ore del dovuto per scelta e non retribuite. In precedenza mi occupavo di dipendenze e grave emarginazione sociale. Ora ho preso un anno di pausa perche' quando lavori in questo settore ci vuole lucidita' e ogni tanto bisogna staccare. Riprendero' a lavorare con i malati psichiatrici. I miei programmi in bici sono rimasti uguali, durante il lavoro e adesso.
Lavoro leggero...non direi. Vedere le persone soffrire e morire ha ben poco di leggero...
Prego! ma chi lavora come educatore, non lo fà come missionario, ma esercita una professione che deriva da anni di studio, una o più lauree, e di formazione continua, nonostante sia pagato come un manovale. I vari servizi che si occupano di queste patologie e non solo (anche anziani, dipendenze, disabilità motoria, psichiatria, minori non accompagnati, malati terminali,ecc) vivono grazie alle asl di regioni e comuni, ovvero anche dalle tasse dei singoli cittadini che vengono versate nel sistema sanitario nazionale.
Provate a immaginare cosa significherebbe privatizzare tutto questo, come un pò arditamente sosteneva il buon Lucas (che, peraltro aveva ragione su tanti alttri aspetti).... lasciamo stare và, che è già molto difficile cosi!
Certo... ma se ci pensi, quanti lavori non sono da tutti? e non è che siano più o meno importanti... la mia risposta era solo in riferimento al pensiero comune che la sanità è un peso e basta per il nostro paese... forse può sembrare, fino a quando non ne abbiamo realmente bisogno...
[MENTION=9087]lucas.[/MENTION] Beh, lavorare in una comunita' significa anche lavare le persone che non sono in grado di farlo, il che vuol dire anche maneggiare uomini di 70 kg nella vasca...fare le pulizie insieme agli utenti (10 camere e 7 bagni), potrei continuare....ma forse questo e molto altro rientra nei lavori leggeri, soprattutto per una donna che pesa 47 kg.
E i turni erano un po' di ore...7.30 - 20 e 18-8......