Allora .... il problema è un altro ... e il titolo del thread non è affatto casuale.
La discussione non voleva essere se fose meglio da soli o in gruppo o piuttosto se sia più o meno pericoloso andare in gruppo su strade trafficate o ancora le tecniche dell'andare in gruppo ..... mantenere la ruota, segnalare le buche o altro.
Io mi riferivo principalmente al fatto emozionale.
Chi come me è ancora un princiapiante (ricordo a tutti che ho cominciato ad andare in bici appena a luglio 2013 è ho solo circa 11.000 km nelle gambe) conserva ancora un fresco ricordo del fatto che ha iniziato a pedalare che magari aveva una quindicina di kg in più, con un cuore e un affanno alle stelle anche a meno di 20 kmh in piano.
Avvertendo tutta la sua condizione di sub-strato-umano-ciclistico, costui pedalava a testa bassa, affogando nella vergogna ogni qual volta che era costretto a mugugnare una risposta di saluto quando veniva regolarmente superato, anche dall'ottantenne (miii, quante volte mi è capitato) o dai quei gruppi di alieni che al loro passaggio sembrava che neanche ti scorregg....ssero.
Pian piano passa il tempo e ..... come quando non ti accorgi della crescita di un bambino perchè ce l'hai sempre sotto gli occhi, anche tu ti rendi poco conto dei progressi fatti.
Certo la bilancia ti parla ogni 15 giorni, ti accorgi che i km aumentano con le uscite ..... ti accorgi anche di essere sempre meno superato dai singoli, ma i gruppi no....heeee i gruppi restano sempre fuori dalla tua portata con quelle loro velocità pazzesche. I gruppi sono ancora alieni per te e tu fai di tutto per evitarli .... anche quando invitato più volte ..... tanto lo sai che dopo 10 km li molli, hai distrutto in niente quel poco che ritieni di avere nelle gambe e te ne torni indietro tutto scornato per aver inputtanato l'uscita .... almeno questo è quello che ritieni.
Però, come non si può fermare la crescita di un bambito, anche in questo sport si diventa "adolescenti" e cominci ad alternare stati emotivi tra il voler restare fanciullo e il volerti affacciare nel mondo dei grandi.
Sei sempre andato da solo, hai notato che la gamba spinge sempre meglio in piano e anche in salita ...... quasi quasi ci fai ogni tanto il pensierino ai gruppi, ma poi te lo fai passare perchè il senso di inadeguatezza continua ancora a prevalere.
Poi .... in un modo o nell'altro ..... come un qualcosa che si può rimandare, ma che non si può assolutamente evitare per sempre ...... arriva il momento che dici MASSSIIII .... dai buttiamoci .... e quel giorno ti ritrovi nella pancia di un gruppo di una 15 di scalmanati di tutte le età.
I timori iniziali sono ancora tutti lì, ma pian piano vedi che reggi il passo .... ti accorgi che riesci anche a dialogare mentre butti un occhio sul computerino e ti scopri a 38 kmh e la tua frequenza è ancora sui 140 bpm. La sensazione è fantastica .... senti crescere di colpo il tuo senso di autostima .... ca.....o era tutto qui? Questi erano gli alieni?
Passano i km e comincia qualche salitella .... il gruppo di quindici comincia a dividersi in gruppetti più piccoli ...... i primi, dopo qualche curva, non li vedi più .... azz, se sono forti ...... ritornano le tue paure, ma vedi che riesci a restare agganciato agli ultimi e questi non vuoi mollare anche se vedi i tuoi battiti che sono già a soglia.
Alla fine il giro è completo .... durante il percorso, il più forti hanno aspettato gli altri, magari tornando indietro per non fermarsi .... e tu torni a casa con la felice consapevolezza di aver lavorato per un anno e mezzo da solo e nell'ombra, macinando migliaia di km per centinaia di ore e che ora ti senti finalmente ........ adeguato.
Saleut.