Ciao a tutti, posto qui perché non c'è una vera sezione trekking sul forum, ma sopratutto perché per me si tratta di una grande emozione che voglio condividere con voi.
Ho in casa letteralmente tanti pezzi di bici avanzati che - tolti telaio, forca, ruote e serie sterzo - posso davvero assemblare una nuova bici per intero. Quindi ho deciso di dare vita a un sogno che coltivo da tanto tempo: assemblarmi una bici da solo. Dopo anni da autodidatta a imparare poco a poco la manutenzione ordinaria e straordinaria sulle altre bici, ora ho le conoscenze e le competenze per poterlo fare, e credo di poter imparare facilmente quel poco che mi manca (costruirmi una pressa e usarla per mandare a battuta le calotte della s/s). Per il resto nulla che non abbia già fatto più e più volte, compreso il montaggio mc (BSA, non press-fit grazie a Dio).
La scelta è ricaduta su una bici da trekking, con parafanghi, portapacchi e mozzo con dinamo, per poterci andare al lavoro in relax e farci i viaggi in bici altrettanto in relax. Non sarà un sogno bagnato tipo specialissima in acciaio e componenti in carbonio , ma sarà la mia prima bici auto-costruita da zero. Un tipo di bici che non posseggo già (non voglio doppioni, purtroppo riesco ad andare in bici già abbastanza poco così, non voglio avere due bici che servono per la stessa cosa), e in fondo l'unica maniera di andare in bici che non ho mai sperimentato (ok, tolte bmx, dirt e downhill), ma che forse sarà quella che mi farà meglio di tutte. A seguito di seri problemi di salute e di troppo stress, ho cambiato molto il mio modo di andare in bici: non più alla ricerca della soddisfazione nel miglioramento della mia prestazione - tanto restava da schifo comunque - ma alla ricerca del relax e del divertimento puro e semplice. Un po' di fatica si fa sempre, ma chi l'ha detto che bisogna soffrire per essere soddisfatti di sé stessi? La vita, almeno la mia, mi impone già abbastanza prove di resistenza perché sia così stupido da impormene da solo di altre per puro masochismo. Insomma, basta - per me - con quelle boiate tipo "no pain no gain").
Il telaio sarà quello in foto: Cube curve pro (mod. 2014) nero e grigio, nella versione con socket per V-brakes (ma anche con attacco disco PM in caso di futuro upgrade ai dischi). Trovato su internet in liquidazione a pochi euro (in certe situazioni è un bene essere un nanetto e poter scegliere sempre la taglia S, nel mondo tedesco vanno via sempre molto meno che le M e le L, buahahah...). Forcella in acciaio rigida, cromata, s/s ritchey, manubrio flat 660mm, per l'attacco vedrò quello che mi dà la posizione migliore (ne ho correntemente in casa 6, cinque che coprono tutti gli incrementi tra 60 e 100mm con angolo di 6°/8°, più un 80mm +30° - sì, è sempre un casino per me trovare la giusta distanza manubrio...). Freni a cantilever Deore XT fine anni '90 con relativi comandi originali, trasmissione 3x8v 44-32-22 con cassetta 11-30 (o 12-30 non ricordo), ruote con mozzo posteriore Deore e anteriore Nexus con dinamo (per mettere luci potenti o un caricabatterie per il telefono nei viaggi lunghi), pneumatici da città 32mm (o 35, non ricordo), parafanghi e portapacchi stabile per montare borse da viaggio, tre portaborracce (il terzo su un supporto a fascetta che monterò sopra o sotto l'orizzontale, o alla peggio dietro la sella) per avere sempre un'ottima scorta d'acqua anche nei viaggi lunghi, senza dovere caricare la schiena col camelback. Insomma, ne voglio fare una bici perfetta per realizzare un altro sogno che ho da tanto tempo, e che spero di concretizzare forse a primavera prossima, quando mi scadrà definitivamente il contratto in quel di Vienna: il Camino de Santiago in bicicletta, dai Pirenei all'Atlantico.
Previsione di spesa tutto incluso (telaio, forca, ruote, s/s, portapacchi e qualche altro pezzo qua e là, circa 350€. Lo so, con all'incirca 450€ ti compri il modello 2016 con trasmissione 9v e freni a disco, ma non è questo lo scopo del gioco stavolta... )
Certo, se fossi veramente sb...one mi assemblerei anche le ruote da solo, e lo farei con mozzi per disco e cerchi per freni a pattino, in modo da non dover cambiare ruote una volta che dovessi fare un upgrade ai dischi. Ma per stavolta basta così, spero che la mia vita sia ancora abbastanza lunga da poter avere il tempo di imparare ad assemblare anche le ruote in futuro...
Auguratemi buona fortuna, perché alla prova dei fatti non sarà sicuramente così facile come lo visualizzo nella mia testa, qualche intoppo imprevisto salterà fuori di sicuro...
Buone pedalate a tutti, e spero possiate sempre godervi la bicicletta senza stress, qualunque tipo di disciplina facciate.
Gabriele
Ho in casa letteralmente tanti pezzi di bici avanzati che - tolti telaio, forca, ruote e serie sterzo - posso davvero assemblare una nuova bici per intero. Quindi ho deciso di dare vita a un sogno che coltivo da tanto tempo: assemblarmi una bici da solo. Dopo anni da autodidatta a imparare poco a poco la manutenzione ordinaria e straordinaria sulle altre bici, ora ho le conoscenze e le competenze per poterlo fare, e credo di poter imparare facilmente quel poco che mi manca (costruirmi una pressa e usarla per mandare a battuta le calotte della s/s). Per il resto nulla che non abbia già fatto più e più volte, compreso il montaggio mc (BSA, non press-fit grazie a Dio).
La scelta è ricaduta su una bici da trekking, con parafanghi, portapacchi e mozzo con dinamo, per poterci andare al lavoro in relax e farci i viaggi in bici altrettanto in relax. Non sarà un sogno bagnato tipo specialissima in acciaio e componenti in carbonio , ma sarà la mia prima bici auto-costruita da zero. Un tipo di bici che non posseggo già (non voglio doppioni, purtroppo riesco ad andare in bici già abbastanza poco così, non voglio avere due bici che servono per la stessa cosa), e in fondo l'unica maniera di andare in bici che non ho mai sperimentato (ok, tolte bmx, dirt e downhill), ma che forse sarà quella che mi farà meglio di tutte. A seguito di seri problemi di salute e di troppo stress, ho cambiato molto il mio modo di andare in bici: non più alla ricerca della soddisfazione nel miglioramento della mia prestazione - tanto restava da schifo comunque - ma alla ricerca del relax e del divertimento puro e semplice. Un po' di fatica si fa sempre, ma chi l'ha detto che bisogna soffrire per essere soddisfatti di sé stessi? La vita, almeno la mia, mi impone già abbastanza prove di resistenza perché sia così stupido da impormene da solo di altre per puro masochismo. Insomma, basta - per me - con quelle boiate tipo "no pain no gain").
Il telaio sarà quello in foto: Cube curve pro (mod. 2014) nero e grigio, nella versione con socket per V-brakes (ma anche con attacco disco PM in caso di futuro upgrade ai dischi). Trovato su internet in liquidazione a pochi euro (in certe situazioni è un bene essere un nanetto e poter scegliere sempre la taglia S, nel mondo tedesco vanno via sempre molto meno che le M e le L, buahahah...). Forcella in acciaio rigida, cromata, s/s ritchey, manubrio flat 660mm, per l'attacco vedrò quello che mi dà la posizione migliore (ne ho correntemente in casa 6, cinque che coprono tutti gli incrementi tra 60 e 100mm con angolo di 6°/8°, più un 80mm +30° - sì, è sempre un casino per me trovare la giusta distanza manubrio...). Freni a cantilever Deore XT fine anni '90 con relativi comandi originali, trasmissione 3x8v 44-32-22 con cassetta 11-30 (o 12-30 non ricordo), ruote con mozzo posteriore Deore e anteriore Nexus con dinamo (per mettere luci potenti o un caricabatterie per il telefono nei viaggi lunghi), pneumatici da città 32mm (o 35, non ricordo), parafanghi e portapacchi stabile per montare borse da viaggio, tre portaborracce (il terzo su un supporto a fascetta che monterò sopra o sotto l'orizzontale, o alla peggio dietro la sella) per avere sempre un'ottima scorta d'acqua anche nei viaggi lunghi, senza dovere caricare la schiena col camelback. Insomma, ne voglio fare una bici perfetta per realizzare un altro sogno che ho da tanto tempo, e che spero di concretizzare forse a primavera prossima, quando mi scadrà definitivamente il contratto in quel di Vienna: il Camino de Santiago in bicicletta, dai Pirenei all'Atlantico.
Previsione di spesa tutto incluso (telaio, forca, ruote, s/s, portapacchi e qualche altro pezzo qua e là, circa 350€. Lo so, con all'incirca 450€ ti compri il modello 2016 con trasmissione 9v e freni a disco, ma non è questo lo scopo del gioco stavolta... )
Certo, se fossi veramente sb...one mi assemblerei anche le ruote da solo, e lo farei con mozzi per disco e cerchi per freni a pattino, in modo da non dover cambiare ruote una volta che dovessi fare un upgrade ai dischi. Ma per stavolta basta così, spero che la mia vita sia ancora abbastanza lunga da poter avere il tempo di imparare ad assemblare anche le ruote in futuro...
Auguratemi buona fortuna, perché alla prova dei fatti non sarà sicuramente così facile come lo visualizzo nella mia testa, qualche intoppo imprevisto salterà fuori di sicuro...
Buone pedalate a tutti, e spero possiate sempre godervi la bicicletta senza stress, qualunque tipo di disciplina facciate.
Gabriele