Che dislivello tra sella e manubrio?

redshadow

Apprendista Scalatore
26 Ottobre 2009
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Fatta la dovuta premessa che ogni persona è diversa; dunque non esiste una regola universale uguale per tutti per regolare la posizione in bici; mi sapreste indicare quanto sarebbe un dislivello sella-manubrio "ottimale" intendendo per ottimale una posizione che non affatichi il tratto cervicale (quindi non corsaiola) ma neanche il tratto lombare facendo assumere al ciclista una posizione troppo verticale?

Se si monta l'attacco manubrio al contrario non si rischia di rendere eccessivamente verticale la posizione sul mezzo? 5cm come dislivello sono una misura umana o si può anche osare e diminuire ulteriormente questa misura?
 

JFB'07

Apprendista Scalatore
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Fatta la dovuta premessa che ogni persona è diversa; dunque non esiste una regola universale uguale per tutti per regolare la posizione in bici; mi sapreste indicare quanto sarebbe un dislivello sella-manubrio "ottimale" intendendo per ottimale una posizione che non affatichi il tratto cervicale (quindi non corsaiola) ma neanche il tratto lombare facendo assumere al ciclista una posizione troppo verticale?

Se si monta l'attacco manubrio al contrario non si rischia di rendere eccessivamente verticale la posizione sul mezzo? 5cm come dislivello sono una misura umana o si può anche osare e diminuire ulteriormente questa misura?


CIAUUU redshadow

non esiste un valore "universale" di dislivello sella/manubrio che non carichi la cervicale...
è tutto l'insieme dell'assetto che fa si che tu non ti ritrovi a caricare sull'anteriore della bici...
per es. potresti avere un dislivello sella/manubrio relativamente contenuto, ma pedalando con una sella alto ti ritroveresti lo stesso a caricare sull'anteriore della bici (la sella alta sbilancia e ti porta a cercare equilibrio sull'anteriore della bici, caricando braccia e spalle e di conseguenza a lungo andare la cervicale)

è la tua struttura antropo/estensiva che definisce il tuo assetto...
due individui anche uguali nelle quote ma con capacità estensive diverse non avranno il medesimo assetto

per quanto detto sopra, non è possibile rispondere alla tua domanda senza avere la tua SCHEDA BIOMETRICA

CIAUUU

Juri

 
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Emanuele

via col vento
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Fatta la dovuta premessa che ogni persona è diversa; dunque non esiste una regola universale uguale per tutti per regolare la posizione in bici; mi sapreste indicare quanto sarebbe un dislivello sella-manubrio "ottimale" intendendo per ottimale una posizione che non affatichi il tratto cervicale (quindi non corsaiola) ma neanche il tratto lombare facendo assumere al ciclista una posizione troppo verticale?

Se si monta l'attacco manubrio al contrario non si rischia di rendere eccessivamente verticale la posizione sul mezzo? 5cm come dislivello sono una misura umana o si può anche osare e diminuire ulteriormente questa misura?
è un valore estremamente soggettivo.
Io ho 118...
5cm (50 mm) può essere tanto e nulla, dipende dall'atleta e non solo da quel "valore di flessibilità" che leggo su tante schede di posionamento e mi domando sulla base di cosa sia stato definito...
 

Emanuele

via col vento
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io pedalo da anni con dislivello 12cm senza problemi e al bisogno uso volentieri l'impugnatura bassa
anche io (pochi mm meno), ma non possiamo generalizzare tirando tutti al massimo altrimenti sarebbe come posizionare a priori tutti arretratissimi e con tacchette "indietro tutta".
Ogni persona per caratteristiche posturali personali ha il SUO dislivello sella / manubrio.
 

LegOfSedan

Pedivella
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Fatta la dovuta premessa che ogni persona è diversa; dunque non esiste una regola universale uguale per tutti per regolare la posizione in bici; mi sapreste indicare quanto sarebbe un dislivello sella-manubrio "ottimale" intendendo per ottimale una posizione che non affatichi il tratto cervicale (quindi non corsaiola) ma neanche il tratto lombare facendo assumere al ciclista una posizione troppo verticale?

Se si monta l'attacco manubrio al contrario non si rischia di rendere eccessivamente verticale la posizione sul mezzo? 5cm come dislivello sono una misura umana o si può anche osare e diminuire ulteriormente questa misura?


io ho tre cm di dslivello con l'attacco girato lla trovo molto piu

stabile che con gli spessori .... però sono un vecchietto e abbastanza

piccolo :mrgreen: ciao o-o
 

tillo

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19 Novembre 2004
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..si...si....
Proprio su questo argomento volevo porvi una domanda,ho sostitutito da poco la sella,l'ho rimessa con le stesse misure che avevo prima,il problema sorge dopo circa 2 ore che pedalo e cioè,mi inizia a fare male le spalle ma il doloretto e' concentrato piu' sulle scapole....che cosa ho sbagliato?
e' troppo alta?
 

Emanuele

via col vento
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Proprio su questo argomento volevo porvi una domanda,ho sostitutito da poco la sella,l'ho rimessa con le stesse misure che avevo prima,il problema sorge dopo circa 2 ore che pedalo e cioè,mi inizia a fare male le spalle ma il doloretto e' concentrato piu' sulle scapole....che cosa ho sbagliato?
e' troppo alta?
se l'hai rimessa come prima... il problema prima non c'era?
 

tillo

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..si...si....
se l'hai rimessa come prima... il problema prima non c'era?
no,prima il problema non c'era...infatti chiedevo lumi per capire se, e cosa avessi sbagliato....tale dolore in linea generale da cosa puo' essere scaturito?
considerato che l'unico parametro che e' differente a prima e' solo la sella...l'anteriore e' rimasto tale e quale...
 
S

stefano59

Guest
non capisco perchè vi ostinate a dare questo "range ideale": NON ESISTE! Ogni persona ha il SUO, che sia 1, 2, 8 o 15 cm!
Quello che dici è sacrosanto, però non credo sbagliato dire che (salvo avere braccia da orango) quando il dislivello comincia ad andare oltre i 10 cm si entra in una zona alquanto racing, da valutare bene.

Alla fine credo che ognuno debba cercarsi il suo compromesso, tra posizione aerodinamica, distribuzione pesi, elasticità della schiena e del collo e comfort di respirazione (da non sottovalutare).
Anche i percorsi che si prediligono fanno la differenza: uno scalatore ha più bisogno di favorire al massimo la respirazione piuttosto che esasperare l'aerodinamica, come fa un passista o peggio ancora un cronomen.

A tal fine, ricordo sempre che nel 1999 un tale Armstrong vinse il suo primo Tour usando ancora una pipa ad altezza regolabile, anziché il già affermato attacco ahead set.
In questo modo, nelle tappe di montagna, poteva più facilmente alzare il manubrio e favorire l'intervento del diaframma nella respirazione.
 
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Emanuele

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Quello che dici è sacrosanto, però non credo sbagliato dire che (salvo avere braccia da orango) quando il dislivello comincia ad andare oltre i 10 cm si entra in una zona alquanto racing, da valutare bene.

Alla fine credo che ognuno debba cercarsi il suo compromesso, tra posizione aerodinamica, distribuzione pesi, elasticità della schiena e del collo e comfort di respirazione (da non sottovalutare).
Anche i percorsi che si prediligono fanno la differenza: uno scalatore ha più bisogno di favorire al massimo la respirazione piuttosto che esasperare l'aerodinamica, come fa un passista o peggio ancora un cronomen.

A tal fine, ricordo sempre che nel 1999 un tale Armstrong vinse il suo primo Tour usando ancora una pipa ad altezza regolabile, anziché il già affermato attacco ahead set.
In questo modo, nelle tappe di montagna, poteva più facilmente alzare il manubrio e favorire l'intervento del diaframma nella respirazione.

10 cm racing? azz... allora la persona che oggi ho messo a 125 mm com'è su? e io...? urca!
no, guarda, non esiste il parametro racing o non racing, comodo o scomodo. Sono a mio parere solo fisse mentali che ci facciamo.
Il cronoman è una cosa specifica, fra le varie cose si lavora proprio a impedire il blocco / ostacolo del diaframma e non solo lavorando sul disvlivello sella/manubrio.
Armstrong: pensa anche a quanti spessori usava sulla Trek quando ha vinto gli ultimi Tour. Il tutto era legato alla sua schiena, prima di tutto. Ora che Trek lavora con serie sterzo di diverse altezze forse gli darebbero una bici con meno spessori. Forse. Perchè con l'altezza sterzo entrano in gioco altri fattori legati anche alla guida, argomento che Nemorino nel topic Trek ha menzionato, a ragione.
 
S

stefano59

Guest
Beh tu parli dall'alto della tua esperienza e quindi non posso che leggerti e prendere atto di ciò che dico.
Per strada vedo tanti cicloamatori che hanno il nastro in presa bassa praticamente intonso, proprio perché è troppo scomodo arrivarci, oppure che viaggiano a braccia tese pur di arrivare ai comandi.
L'impressione è che spesso sarebbe meglio avere qualche cm in meno, flettere di più i gomiti per abbassare la schiena e sfruttare di più anche la presa bassa. No?
Quando dico che bisogna stare attenti a non scendere troppo, spinti dall'entusiasmo lo dico perché un conto è fare la posizione da freschi, un conto è tenerla anche dopo qualche ora e magari pure una bella e lunga discesa.
 

Emanuele

via col vento
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Per strada vedo tanti cicloamatori che hanno il nastro in presa bassa praticamente intonso, proprio perché è troppo scomodo arrivarci, oppure che viaggiano a braccia tese pur di arrivare ai comandi.
L'impressione è che spesso sarebbe meglio avere qualche cm in meno, flettere di più i gomiti per abbassare la schiena e sfruttare di più anche la presa bassa. No?
Quando dico che bisogna stare attenti a non scendere troppo, spinti dall'entusiasmo lo dico perché un conto è fare la posizione da freschi, un conto è tenerla anche dopo qualche ora e magari pure una bella e lunga discesa.
bravissimo! e ti quoto a mille! o-o
se uno mi dice "ma io la presa bassa non la uso" non è che lo metto diverso e più basso sulle leve, tanto "la presa bassa non la usa". Lo metto nelle condizioni di usarla, magari con le indicazioni per fare quegli esercizi che gli permettono di prendere confidenza con una posizione che non ha mai usato.
E con i manubri compatti per fortuna la cosa è migliorata, con certi reach e drop dei manubri sagomati che ancora si vedono in giro sai quanti in difficoltà in presa bassa. E fagli capire che guadagno hanno in sicurezza scendendo in discesa con le mani in presa bassa, due dita sulle leve freno e presa ben salda del manubrio, con il peso pure meglio distribuito.
Ma tant'è... prevale spesso la regola del "tutto giù e via gli spessori" anche quando (e qui hai fatto l'esempio di Armstrong, lo facevo anche io tempo addietro e chi ha fatto il test con me se ne ricorda di sicuro di questo esempio) non sarebbe il caso.
A me viene normale stare in presa bassa se sono in gruppo e/o ruota o in discesa, se le posizioni sul manubrio possibili su una bdc sono diverse non vedo perchè non possiamo, avendone la possibilità, usarle tutte e al meglio per aumentare comfort e performance.
Ribadisco: quoto a mille la tua osservazione.
 

Adrenalin24

Apprendista Passista
7 Settembre 2010
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Wilier La Triestina 2013 - Ultegra Sram Red Fulcrum Racing 1 2wayfit
il tutto dipende in primis dall'altezza dell'atleta, e poi dalla flessibilità del corpo..

ad esempio un mio amico è 1.80 e pedala con un dislivello di 8 cm (è un pò incroccato come fisico..anche poco allenato)

io sono meno di 1.70 e pedalo con 8 cm di dislivello e mi trovo benissimo

un altro mio amico 1.80 pedala con un disli sella/manubrio di 12 cm e va alla grande
 
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stefano59

Guest
Grazie Emanuele.

Il manubrio da corsa è stato inventato con quella forma proprio perché permette tante prese diverse ed esse vanno sfruttare tutte.
Sulla mia vecchia Colnago dream lux avevo 10 cm di dislivello (perché mi sentivo figo); cercavo di usare tutto il manubrio, ma è indiscutibile che la presa bassa non mi era agevolissima e la usavo solo per poco. Nelle discese lunghe poi diventava faticosa.

Sulla attuale Clx che è di geometria sloping, anche volendo non potrei scendere sotto gli 9 cm.
Attualmente ho provato anche 7cm e devo dire che riesco a sfruttare ancora meglio tutto il manubrio stando anche in presa bassa a lungo.

Eppure guardandomi allo specchio in bici non sono alto. Se abbasso le spalle e fletto i gomiti, ottengo ugualmente una posizione discretamente aerodinamica.

Mi ritengo abbastanza flessibile, sono magro, 1,75 cm x 65 kg e se mi fletto in avanti, da in piedi a gambe rigide, tocco terra con le nocche dei pugni chiusi.
Ecco perché quando leggo di dislivelli over 10 cm rimango un po' sbalordito, ma evidentemente bisogna sempre considerare come uno è fatto. o-o
 
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stefano59

Guest
In attesa che il tempo migliori, perché per ora è un continuo alternarsi di pioggia ed occhiate di sole (non ho voglia di uscire a bagnarmi e ad inzuppare le scarpette) ho ricavato queste due foto da un breve filmato che ho realizzato.
Come si vede, pur con uno scarto sella-manubrio di 7cm scarsi, posso ottenere una buona posizione (a mio giudizio) riuscendo ad arrivare comodamente in qualsiasi presa. Basta flettere un po' i gomiti per far abbassare la spalle. Tra l'altro tenere i gomiti flessi aiuta ad ammortizzare le asperità della strada.
Note: non ho esasperato la mia posizione in bici; se avessi voluto mettermi in posa per fare il figo, avrei potuto abbassarmi anche di più. Ho preferito rimanere con una postura realmente sostenibile anche quando sono stanco.

foto1.jpg

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