GPS & randonnée: parliamone

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
6.146
164
Torino
micronauta.wordpress.com
Bici
Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Non puoi stare via un paio d'anni dal giro delle randonnée "che contano" che al rientro ti accorgi che è cambiato tutto. Tutti hanno il famigerato "mattoncino" bene in vista sulla pipa del manubrio, e gli organizzatori di brevetti forniscono più volentieri il file del percorso da ficcargli dentro che il classico roadbook di carta che mettevi sul manubrio e si bagnava con la pioggia e ingialliva col sole (bei tempi, sigh! o-o).

Non mi aveva mai convinta quell'aggeggio. Quanto durano le batterie? E se ti lascia in panne nel bel mezzo di un brevetto? Ma è facile programmarlo? Insomma, ho fatto resistenza per un bel pezzo. Ma, come al solito, le novità tecnologiche travolgono tutto con una velocità spaventosa. La diffusione dell'"aggeggio" è sempre più capillare, quindi non posso fare a meno di pensare che i vantaggi per i rando-utenti siano davvero convincenti ed apprezzabili. :eek:

Così, dopo aver litigato per l'ennesima volta con un roadbook cartaceo di difficile interpretazione :wacko:, eccomi pronta ad intraprendere con tutti voi una "tavola rotonda sull'uso del GPS in randonnée".

Premessa: sono digiuna sull'argomento. Però mi sono permessa, in questi ultimi mesi, di osservare gli amici randagi che già ne fanno uso. Ad esempio, una cosa che ho capito è che per noi randonneur non vanno molto bene i modelli specificatamente creati per il ciclismo - tra l'altro pieni di menate che a noi non servono tipo il cardiofrequenziometro -, bensì è meglio dirigersi su quelli da trekking o da scialpinismo, che hanno grande autonomia e, soprattutto, sono alimentati da pile stilo reperibili ovunque (esempio la serie eTrex della Garmin, tanto per citarne uno). :)

Cosa dicono gli esperti? Lancio l'argomento, sperando che la discussione si articoli e si ampli sempre di più... Al limite diventa un buon suggerimento per il vostro rando-regalo il prossimo Natale! :bn:
 

Ulzana

Pignone
6 Maggio 2008
295
13
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Bici
De Rosa
Non sono un randonneurs, però sono un utilizzatore di mattoncini. L'ho comperato per la bicicletta un paio di anni fa e l'approccio è stato un po scettico: troppo grande per la bici da corsa rispetto al classico computerino.... Poi ho cominciato ad usarlo in MTB, a smanettarci ed ora è insostituibile nelle uscite. Oltre alla quantità di dati che può fornirti contemporaneamente, hai la possibilità di scaricare percorsi e di crearne nuovi per poi seguirli in una pedalata anche contro un partner virtuale adattato alle tue possibilità di pedalata. Il mio mattoncino è un Edge 605, cartografico ma senza sensori di pedalata e cardiofrequenzimetro. La durata della batteria ricaricabile è di 15 ore, l'ho testata più volte ed effettivamente la durata è questa. Ho acquistato da poco anche un Garmin per outdoor, il Dakota 20, cartografico ma con 2 pile da 1,5v per la durata dichiarata di 20 ore. Anche quest'ultimo pur non essendo per uso prettamente ciclistico può essere adattato allo scopo.
Io ne sono completamente soddisfatto.
 

lele57

Apprendista Velocista
28 Marzo 2007
1.428
232
bassa modenese
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Subito una domanda.
Avendo un palmare GPS (wm5) con insatallato un navigatore stradale (tomtom) ho convertito il file GPX della VRV in itn compatibile con il programma indicato, però i punti di passaggio in questo formato si riducevano
ad un massimo di 40.
Chiedo se utilizzando un altro software sia possibile utilizzare questo palmare,
oppure conviene passare direttamente ad altro.;nonzo%
 

max63t

Pedivella
14 Aprile 2005
475
53
Torino
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Bici
Bianchi
Non puoi stare via un paio d'anni dal giro delle randonnée "che contano" che al rientro ti accorgi che è cambiato tutto. Tutti hanno il famigerato "mattoncino" bene in vista sulla pipa del manubrio, e gli organizzatori di brevetti forniscono più volentieri il file del percorso da ficcargli dentro che il classico roadbook di carta che mettevi sul manubrio e si bagnava con la pioggia e ingialliva col sole (bei tempi, sigh! o-o).

Non mi aveva mai convinta quell'aggeggio. Quanto durano le batterie? E se ti lascia in panne nel bel mezzo di un brevetto? Ma è facile programmarlo? Insomma, ho fatto resistenza per un bel pezzo. Ma, come al solito, le novità tecnologiche travolgono tutto con una velocità spaventosa. La diffusione dell'"aggeggio" è sempre più capillare, quindi non posso fare a meno di pensare che i vantaggi per i rando-utenti siano davvero convincenti ed apprezzabili. :eek:

Così, dopo aver litigato per l'ennesima volta con un roadbook cartaceo di difficile interpretazione :wacko:, eccomi pronta ad intraprendere con tutti voi una "tavola rotonda sull'uso del GPS in randonnée".

Premessa: sono digiuna sull'argomento. Però mi sono permessa, in questi ultimi mesi, di osservare gli amici randagi che già ne fanno uso. Ad esempio, una cosa che ho capito è che per noi randonneur non vanno molto bene i modelli specificatamente creati per il ciclismo - tra l'altro pieni di menate che a noi non servono tipo il cardiofrequenziometro -, bensì è meglio dirigersi su quelli da trekking o da scialpinismo, che hanno grande autonomia e, soprattutto, sono alimentati da pile stilo reperibili ovunque (esempio la serie eTrex della Garmin, tanto per citarne uno). :)

Cosa dicono gli esperti? Lancio l'argomento, sperando che la discussione si articoli e si ampli sempre di più... Al limite diventa un buon suggerimento per il vostro rando-regalo il prossimo Natale! :bn:

Ciao Micronauta, personalmente non faccio rando pero' qualche giro un po' sostanzioso in strada dove non ero mai passato si.
Ho un Garmin 705, come dici tu forse il cardio ed il contapedalate non sono necessari (puoi cmq non indossare la fascia e non comprare il sensore) per il resto pero' mi trovo molto bene in quanto puoi crearti con uno dei vari siti tipo openrunner, bikemap ecc ecc il percorso da fare (con la relativa altimetria da affrontare) e scaricarlo sul dispositivo per poi seguirlo a video. Per quanto riguarda la durata proprio questo mese ho fatto la Susa-Susa tenendolo acceso circa 13 ore e mezzo con una luminosita' video (che e' regolabile) discreta e comunque visibile anche al sole. Chiaro che questo giro non necessitava delle mappe visto che Moncenisio e Galibier sono ben segnalati pero', quando devi seguire delle provinciali e passare proprio di li (magari per un controllo) serve eccome. Sempre a mio parere e' da usare solo in emergenza la funzione navigatore, in quanto ti porta si a destinazione ma se devi passare un bricco con una salita del 10% lui te la fa fare senza curarsi se con la bici e' dura o no.
Per il resto, se hai qualche domanda in particolare chiedi pure.

M

PS: per il prezzo ti lascio la sorpresa
 

acuadulza

Pignone
18 Marzo 2008
241
4
CO
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Anch'io non sono un randonneur, ma uso da diversi anni un Garmin (prima un Etrex, poi un GPS60CSX) per scialpinismo, escursioni, MTB e bici da strada. Con la bici da strada l'ho utilizzato più volte per accompagnare un gruppo di cicloturisti in percorsi a tappe (Italia... Francia... Germania...).

Come dicevi non sono specifici da bici, hanno solo la staffa per montarli sul manubrio, ma non hanno cadenza, e cardio. E volendo possono guidarti come un TomTom da auto (non parlano, ma ti segnalano di svoltare con un beep).

Hanno il vantaggio di essere alimentati con 2 pile a stilo AA. Io utilizzo delle ricaricabili NiMh da 2650mAh che durano circa 15 ore. Ho sentito che le stilo al litio non ricaricabili durano molto di piu.

C'è da dire che non sono facilissimi da usare, hanno tante funzioni e possibilità e non è facile ricordarle. Io per prenderci la mano all'inizio ho cercato di utilizzarlo sempre anche per i piccoli giri in cui era assolutamente inutile.....
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
6.146
164
Torino
micronauta.wordpress.com
Bici
Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
C'è da dire che non sono facilissimi da usare, hanno tante funzioni e possibilità e non è facile ricordarle. Io per prenderci la mano all'inizio ho cercato di utilizzarlo sempre anche per i piccoli giri in cui era assolutamente inutile.....

Infatti, la mia idea sarebbe di acquistarlo questo autunno e provarlo per tutto l'inverno allo scopo di prenderci la mano. E ripartire così per la stagione 2011 in piena operatività. ;-)
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
6.146
164
Torino
micronauta.wordpress.com
Bici
Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Chiaro che questo giro non necessitava delle mappe visto che Moncenisio e Galibier sono ben segnalati pero', quando devi seguire delle provinciali e passare proprio di li (magari per un controllo) serve eccome.

Infatti. Magari programmarmelo io per un allenamento in solitaria mi passa la voglia :wacko:, ma gli organizzatori di brevetti Audax ormai forniscono quasi tutti il tracciato da caricare sul GPS, e quello SALVO ERRORI E OMISSIONI di chi prepara il file ti dovrebbe portare come un segugio lungo tutto il percorso prestabilito. E' una comodità non da poco. :eek:
 

musseu

Apprendista Passista
2 Luglio 2008
992
15
verona
musseu.blogspot.com
Bici
360 gradi
ECCOMO QUà COSA VUOI DI PIù !!!!

LO COMPRI QUA : [url]http://cgi.ebay.co.uk/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=400139546486[/URL]

E POI A PICCOLI PASSI TI INSEGNERò AD ENTRARE NEL MONDO DEL GPS

1) MAI USARLO DA SOLO !!! INCROCIARE NEL DUBBIO IL ROAD BOOK
2) VERIFICARE DA CHI è STATO FATTO !!!!! ALTRIMENTI E PEGGIO DEL ROAD BOOK
3) ALIMENTAZIONI ESTERNE MULTIPLE 1) IL KIT CHE HO FATTO IO CON QUATTRO PILE STILO 2)PANELLINO SOLARE 3)KIT PER ATACCO A RUOTA DINAMO
IL RESTO VERRA DOPO CON CALMA
CIAO
 

Paolo1970

Novellino
25 Dicembre 2007
64
2
Ivrea (TO)
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Bici
Trek Madone 5.9 Discovery Channel + Cannondale Synapse Hi-Mod
Ciao , porto la mia esperienza personale con il modello "Garmin 305" . Non è cartografico ma è dotato come i modelli più recenti di fascia cardio e sensore di cadenza/velocità che interviene quando il segnale gps non è presente (gallerie).
Sicuramente i due accessori possono sembrare superflui nel modo delle randonèe , ma ad inizio stagione, dove gli allenamenti si svolgono prevalentemente su strade pianeggiati , li uso per non rischiare fuori giri...
Per quanto riguarda il discorso Rando , posso dire che se viene fornito la traccia gps dagli organizzatori , si pedala molto più spediti . Agli incroci basta stare sulla traccia e non si perde "tempo" a cercare cartelli, frecce sulla strada... che spesso non ci sono...(ne sappiamo qualcosa)..

Altra cosa invece sono i percorsi che si possono creare in modo preventivo con programmi come (openrunner) . Si crea il percorso , si vede l'altimetria e tutte le informazioni che servono . Una volta terminata la fase di studio,bisogna convertirlo nel formato che il nostro GPS (digerisce)... Qui i SW che si trovano gratuitamente in rete vengono in soccorso . Io personalmente uso un TCX converter molto semplice . Terminata questa fase, occorre, sempre via PC. ,inserire il nostro percorso nel GPS e il gioco è fatto .
Sicuramente è uno strumento che implica la necessità di alcune conoscenze informatiche e a mio avviso questo è stato finora il vero ostacolo sulla sua diffusione .
Ora passo ad alcune considerazioni che in questi ultimi tempi ho fatto confrontandomi con altri randonneur sull'uso del GPS.
La durata delle batterie per i modelli (dedicati al ciclismo) sicuramente non supera mai le 15 ore . In soccorso la tecnologia oggi da la possibilità di ricaricare le batterie del nostro GPS tramite un minuscolo pannello solare dal peso di soli 70 gr. Io ne ho preso uno che uso da circa un paio di mesi con buoni risultati. I GPS dedicati ad altri sport ,hanno sicuramente batterie a ioni di litio con durata superiore oppure offrono la possibilità di sostituire le pile (stilo) .. Sono + grandi , pesanti e difficilmente sono staffati sulla pipa del nostro manubrio . Altra considerazione sono i prezzi di questi oggetti . In questi ultimi anni sono scesi in modo sensibile.
Chi è + avvezzo all'uso di strumenti come l'e-commerce, potrà trovarli a prezzi inferiori ai 400 € per i modelli cartografici che scendono sotto i 300 per i modelli + semplici . Discorso a parte sono le mappe e gli aggiornamenti che spesso "costano molto ..."

Probabilmente il fascino del viaggio "randagio" perde la sua componente di avventura con l'uso della tecnologia . Personalmente ho fatto entrambe le esperienze e dal mio punto di vista posso dire che se si è "da soli " è più semplice avere questo tipo di aiuto...

Paolo
 

acuadulza

Pignone
18 Marzo 2008
241
4
CO
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Grazie a tutti per i contributi. :eek:
I randonneur, voglio sentire i randonneur! Sù, animo! o-o

Dimeticavo..... l'ho usato l'anno scorso anche per una micro-randonnée ( la 100km delle floglie morte, a chiamarla randonnée mi vergogno :bua:).

Qualche giorno prima ho praticamente ricopiato il road-book sulla mappa del GPS, e devo dire che è stato molto utile
 

max63t

Pedivella
14 Aprile 2005
475
53
Torino
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Bici
Bianchi
Infatti. Magari programmarmelo io per un allenamento in solitaria mi passa la voglia :wacko:, ma gli organizzatori di brevetti Audax ormai forniscono quasi tutti il tracciato da caricare sul GPS, e quello SALVO ERRORI E OMISSIONI di chi prepara il file ti dovrebbe portare come un segugio lungo tutto il percorso prestabilito. E' una comodità non da poco. :eek:

Infatti con un po' di pratica puoi caricare su questi programmi il roadbook (di solito in formati gpx) e lo controlli a prova di ERRORI ecc ecc. Prima ho dimenticato di dire che si ricarica come un cellulare, che pero' e' poco adatto a chi come te si fa' piu di mezza giornata in bici.
 

femfem

Apprendista Scalatore
11 Marzo 2005
2.262
40
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Bici
..
Grazie a tutti per i contributi. :eek:

I randonneur, voglio sentire i randonneur! Sù, animo! o-o

:bleah:









... ma dai !!! Stò scherzando su ! ... :mrgreen:

Ammetto la comodità , del resto tutto evolve, e comunque ammetto che anch'io ne ho fatto uso, non proprio direttamente, bensì tramite il mio fido socio di pedalate Cimebianche : alla 600 del Giro del Mont Blanc è servito a toglierci d'impiccio da un labirinto mica male nei pressi di Chamonix.
Lui ha un Garmin-Dakota (non chiedetemi il modello perchè non lo sò) con mappa stradale. La cosa buona, e credo che sia essenziale per chi fa le randonnèe, è che viene alimentato da batterie in formato stilo per cui si possono trovare senza problemi anche se rimani a secco.
 

lucai

Gregario
19 Novembre 2008
649
8
lugano
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altri lati positivi (oltre a quelli già citati):
sapere quanto manca alla fine
sapere quanto manca al prossimo punto che ti sei impostato
se cartografico, avere la visuale del percorso che ci attende
sapere quanto manca al tramonto (soprattutto per chi pedala per lunghe distanze, può tornare utile)
(insomma, conoscere il futuro!)
per le calorie consumate ... stendiamo un velo pietoso, comunque, spannometricamente, da quelle che ti da, togli un 40% e siamo più vicini alla realtà
magari poi per la bdc non è strettamente fondamentale, giusto un aiuto in più, ma mi è capitato, con la mtb, ti trovarmi fuori sentiero e procedere "a vista", nel senso che guardavo il gps e cercavo di seguire la traccia che avevo creato "a tavolino"
quando ne uscivo, piegavo a destra (o sinistra) per rientrare!!!
infine, ho il garmin 705 (e vengo dal polar 725TE)
 

Bartali

Velocista
16 Ottobre 2006
5.420
50
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Non puoi stare via un paio d'anni dal giro delle randonnée "che contano" che al rientro ti accorgi che è cambiato tutto. Tutti hanno il famigerato "mattoncino" bene in vista sulla pipa del manubrio, e gli organizzatori di brevetti forniscono più volentieri il file del percorso da ficcargli dentro che il classico roadbook di carta che mettevi sul manubrio e si bagnava con la pioggia e ingialliva col sole (bei tempi, sigh! o-o).

Non mi aveva mai convinta quell'aggeggio. Quanto durano le batterie? E se ti lascia in panne nel bel mezzo di un brevetto? Ma è facile programmarlo? Insomma, ho fatto resistenza per un bel pezzo. Ma, come al solito, le novità tecnologiche travolgono tutto con una velocità spaventosa. La diffusione dell'"aggeggio" è sempre più capillare, quindi non posso fare a meno di pensare che i vantaggi per i rando-utenti siano davvero convincenti ed apprezzabili. :eek:

Così, dopo aver litigato per l'ennesima volta con un roadbook cartaceo di difficile interpretazione :wacko:, eccomi pronta ad intraprendere con tutti voi una "tavola rotonda sull'uso del GPS in randonnée".

Premessa: sono digiuna sull'argomento. Però mi sono permessa, in questi ultimi mesi, di osservare gli amici randagi che già ne fanno uso. Ad esempio, una cosa che ho capito è che per noi randonneur non vanno molto bene i modelli specificatamente creati per il ciclismo - tra l'altro pieni di menate che a noi non servono tipo il cardiofrequenziometro -, bensì è meglio dirigersi su quelli da trekking o da scialpinismo, che hanno grande autonomia e, soprattutto, sono alimentati da pile stilo reperibili ovunque (esempio la serie eTrex della Garmin, tanto per citarne uno). :)

Cosa dicono gli esperti? Lancio l'argomento, sperando che la discussione si articoli e si ampli sempre di più... Al limite diventa un buon suggerimento per il vostro rando-regalo il prossimo Natale! :bn:

Ottima idea questa discussione!
Anch'io, dopo il viaggio a Roma, stavo meditando su questa possibilità.

Essenzialmente le esigenze di un randagio penso siano queste:

-batterie ricaricabili con pannelli solari o cmq sostituibili
-autonomia elevata
-se esistono, anche modelli con contapedalate e cardio

Insomma....chi sa parli....quali modelli si possono reperire con queste caratteristiche?;nonzo%

Il garmin 705 è davvero bello (e costoso), ma ha le batterie sostituibili?o-o
 

carlos

Apprendista Scalatore
2 Novembre 2007
1.874
15
Conversano BA
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Bici
K19 Titanium
Per me garmin 500,un vero affare!!Schermo abbastanza piccolo tanto che da "cecato" come sono non lo vedo,batteria con 17 ore di autonomia e non cartografico.Ma è carino e lo usano i pro,l'ho detto per me un vero affare;pirlùn^;pirlùn^
 

pensopositivo

Velocista
28 Giugno 2009
4.917
1.541
Bolzano
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Trek Emonda SL6 (BDC) - Scott Scale 40 (MTB)
altri lati positivi (oltre a quelli già citati):
sapere quanto manca alla fine
sapere quanto manca al prossimo punto che ti sei impostato
se cartografico, avere la visuale del percorso che ci attende
sapere quanto manca al tramonto (soprattutto per chi pedala per lunghe distanze, può tornare utile)

c'e' anche l' aspetto sicurezza: in caso di emergenza (AZZ !!) si riesce sempre a dire sempre esattamente dove ci si trova.
 

cimebianche

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2005
2.337
38
67
Villa Cortese
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Bici
ROSE XLITE - CUBE LITENING HPC
Grazie a tutti per i contributi. :eek:

I randonneur, voglio sentire i randonneur! Sù, animo! o-o


...
anch'io ne ho fatto uso, non proprio direttamente, bensì tramite il mio fido socio di pedalate Cimebianche : alla 600 del Giro del Mont Blanc è servito a toglierci d'impiccio da un labirinto mica male nei pressi di Chamonix .
Lui ha un Garmin-Dakota (non chiedetemi il modello perchè non lo sò) con mappa stradale. La cosa buona, e credo che sia essenziale per chi fa le randonnèe, è che viene alimentato da batterie in formato stilo per cui si possono trovare senza problemi anche se rimani a secco.

Quest'anno mi sono dotato di questo nuovo "attrezzo" tecnologico.
E' un Garmin modello Dakota 20 cartografico , touch screen con
caricata la mappa stradale Europea.
Io lo uso principalmente in bicicletta come navigatore stradale.
E' effettivamente utile poiche' sai (quasi) sempre quale e' la strada giusta da prendere (vedi episodio di Chamonix in piena notte, quando mentre tutti riscendevano, noi salivamo ... e per fortuna che poi ci hanno seguiti tutti :-x).
Il road book in ogni caso va sempre portato con se ,ma lo si usa molto raramente.
Altro pregio del Dakota 20 e' la possibilita' di poter sostituire le 2 stilo con cui e' alimentato o-o.
Con 2 stilo ricaricabili si ha un'autonomia di circa 12 ore se non si utilizza in continuazione la retro illuminazione. L'autonomia sale se si imposta la modalita' di risparmio energetico che consiste nello spegnimento automatico dopo un tempo che varia da 15 secondi a 3 minuti (impostabili) dall'ultimo tocco del display. Per riaccenderlo basta sfiorare il display con le dita (funziona anche con i guanti!).
Il touch screen e' molto comodo come sistema quando si pedala, poiche' risulta facile impostare qualunque funzione. o-o
Ed ora veniamo ai difetti :angrymod::
qualche peccattuccio (bug) piu' o meno lieve nel software che non fa' funzionare correttamente alcune funzioni, ma niente di grave.
Lo schermo per la mia vista e' un po' piccolo :mrgreen:, ed essendo un touch screen , in piena luce a volte risulta poco leggibile.

Detto cio' , posso concludere che nelle randonnee che ho fatto quest'anno sono contento di averlo utilizzato. o-o
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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micronauta.wordpress.com
Bici
Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
ECCOMO QUà COSA VUOI DI PIù !!!!

o-o

1) MAI USARLO DA SOLO !!! INCROCIARE NEL DUBBIO IL ROAD BOOK
2) VERIFICARE DA CHI è STATO FATTO !!!!! ALTRIMENTI E PEGGIO DEL ROAD BOOK

Esatto... meglio farsi le cosiddette "mutande di latta"! Avevo un vago sospetto che della tecnologia è bene fidarsi fino a un certo punto anche in questo campo. :mrgreen:


3) ALIMENTAZIONI ESTERNE MULTIPLE 1) IL KIT CHE HO FATTO IO CON QUATTRO PILE STILO 2)PANELLINO SOLARE 3)KIT PER ATACCO A RUOTA DINAMO

:shock:

Giorgio, sei micidiale! Tu sei il McGyver dei GPS!!! :hail: