Con tutti sti numeri il tread è a mio parere incomprensibile !!!
(dai è un po' che non rompo coi "numeri" concedetemelo)
(dai è un po' che non rompo coi "numeri" concedetemelo)
Con tutti sti numeri il tread è a mio parere incomprensibile !!!
(dai è un po' che non rompo coi "numeri" concedetemelo)
Con tutti sti numeri il tread è a mio parere incomprensibile !!!
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e ciò conferma quanto ignori la materia e mi alleni ad -------m pur cercando approcci razionali.
Resta comuqnue sempre interessante leggere di gente che davvero ne sa un sacco.
In Finlandia c'è anche la Suunto, a mio modesto parere, meglio delle altre due. La Suunto inizio' a produrre il T6, che io ho avuto circa 15 anni fa', dove teneva conto dell' Epoc, come spiegazione della fatica e costruzione dell'allenamento.Giusta segnalazione, probabilmente Firstbeat fa uso di logiche fuzzy per gestire la variabilità cardiaca, tuttavia questi algoritmi sono indipendenti dalle zone che sono una convenzione per riportare all'interno di fasce il range di FC individuale e poterlo gestire in allenamento.
Poi che siano 5 o 7 poco importa, se invece di usare la visualizzazione grafica (tipo Polar Beat) si usa quella numerica, si può dividere il proprio range di FC in quante zone si vuole.
Sono convinto che un amatore che si alleni con 5 o 7 zone, con il metodo classico, quello Friel o il Coggan, se si impegna raggiunge comunque i propri obiettivi di preparazione, forse per i pro un metodo invece che un altro potrebbe fare la differenza, non so.
PS - Firstbeat nasce in Finlandia dove c'è Polar, sarà un caso?
Aggiungo Suunto nasce nel 1936, Polar nel 1977, Garmin nel 1989In Finlandia c'è anche la Suunto, a mio modesto parere, meglio delle altre due. La Suunto inizio' a produrre il T6, che io ho avuto circa 15 anni fa', dove teneva conto dell' Epoc, come spiegazione della fatica e costruzione dell'allenamento.
Polar mai avuto, Garmin ho l' Edge 800 e il Forerunner 630.
Aggiungo Suunto nasce nel 1936, Polar nel 1977, Garmin nel 1989
OK, ma Suunto entra nel settore del monitoraggio cardiaco sportivo solo nel 2004 con il T6, Polar sette anni prima (nel 1998).
i cardio polar c'erano già a fine anni '80
ecco qua il finlandese Pauli Kiuru a Kona '91; cardio Polar al polso e Mark Allen che sta per raggiungerlo
Non discuto il fatto che Polar sia stata la "prima" metto in evidenza solo che allora gestivano le periodizzazioni con "FQMax - età". La Firstbeat ha iniziato l'analisi e l'utilizzo dell' Epoc" e con il Suunto T6.i cardio polar c'erano già a fine anni '80
ecco qua il finlandese Pauli Kiuru a Kona '91; cardio Polar al polso e Mark Allen che sta per raggiungerlo
Non discuto il fatto che Polar sia stata la "prima" metto in evidenza solo che allora gestivano le periodizzazioni con "FQMax - età". La Firstbeat ha iniziato l'analisi e l'utilizzo dell' Epoc" e con il Suunto T6.
Io però per sapere il mio massimale nella Corsa (M e MM) sono andato al centro "Mapei" ed ho fatto il test di Mader (lattato) e mi strutturarono gli allenamenti.
Ora mi affido a Plan2Peak ...
Questa si chiama "evoluzione", noi oggi parliamo di SA, FCMax, FTP etc., considera che negli anni 70-80, almeno fino a Eddy Merckx, un ciclista professionista si allenava solo con i volumi, non esisteva un allenamento strutturato e periodizzato, semplicemente facevano migliaia di chilometri e basta, non esistevano SFR, ripetute, nulla, solo in seguito si è iniziato ad approcciare alla qualità e ad analisi più precise (il test del lattato viene introdotto come prassi a fine anni 80).
Risultato: contrariamente a quanto accadeva ai tempi di Gimondi, un pro spende molto meno tempo negli allenamenti, e riesce a centrare con precisione quasi matematica il picco di forma che solitamente è programmato a 2/3 di una gara a tappe.
che io sappia le SFR c eran già negli anni 80 e la periodizzazione dell allenamento è addirittura degli anni 50.
che io sappia le SFR c eran già negli anni 80 e la periodizzazione dell allenamento è addirittura degli anni 50.
le SFR protocollo Sassi e il cardiofrequenzimetro (modello antesignano) furono uno dei punti cardine del record dell'ora di Moser nel 1984.
speriamo il 2018 sia altrettanto fortunato dal punto di vista meteorologico.Spero come l anno scorso lo facciano nei mesi a venire perchè è stata un ottima gara (a parte qualche km che andrebbe tolto qua e la...).
torno un po' IT perchè giusto per caso son riandato sulla pagina della registrazione per cervia 2018. Non solo è ancora aperto ma dal prezzo di iscrizione si capisce che sono ancora indietro per il sold out.
Spero come l anno scorso lo facciano nei mesi a venire perchè è stata un ottima gara (a parte qualche km che andrebbe tolto qua e la...).
So per certo che han fatto accordo per tre edizioni e poi ovviamente si tiran le somme per eventuali altre edizioni.