Ho concluso ieri la mia seconda 1001M, e volevo chiedere a chi ha partecipato che ne pensa del livello organizzativo di quest'anno, magari paragonandolo a quello del 2012.
Ho concluso ieri la mia seconda 1001M, e volevo chiedere a chi ha partecipato che ne pensa del livello organizzativo di quest'anno, magari paragonandolo a quello del 2012.
chi è arrivato probabilmente dopo di noi mi ha detto (ed ho visto delle foto in rete) che loro hanno dormito nella palestra: prob la situazione stava degenerando, e quindi hanno aperto la palestra.Anche quest'anno a mio avviso, alcuni punti erano veramente carenti, uno su tutti quello di Bolsena, giro di boa della rando, dove per qualche ragione sembra che il punto di controllo stesse addirittura per saltare (mancanza di permessi !), quindi contrariamente a quanto indicato, il dormitorio praticamente non esisteva, lasciamo perdere poi la location stessa, ma è possibile un posto così squallido ?
quando sono arrivato io a deiva alle 14 circa siamo riusciti, dopo lunga discussione, ad ottenere un'insalata tonno mozzarella, perché la cucina era chiusa. inoltre dovevano preparare la sala per la sera e quindi dopo un po' hanno addirittura abbassato le serrande. chi è arrivato dopo non ha potuto mangiare nulla.Poi forse per quanto riguarda i rifornimenti veri e propri, sarebbe forse meglio farli tutti a pagamento (ovviamente riducendo la quota di iscrizione), per una maggiore scelta e varietà dei cibi, onestamente in 4 giorni ho mangiato solo pasta al pomodoro e anguria, ho dovuto aspettare il controllo di Deiva, dove c'era un ristorante per cambiare un pò la dieta.
la mancanza di materassini è stata la cosa che più mi ha colpito. ma come si fa? vabbè che si dorme dappertutto, ma dai, come si fa.I dormitori a mio avviso devono essere attrezzati in modo adeguato (materassini) non si può chiamare dormitorio per esempio quello di Staffoli, una specie di "teatro" all'aperto, in balia delle zanzare, oppure quello di Casella, una palestra con 2 materassoni da salto in alto (!) i materassini devono essere in un numero adeguato al numero dei partecipanti, ad esempio una disponibilità minima del 10% tanto per fare un numero..
beh dai, io che rispetto a 4 anni fa sono passato prima, ho trovato una situazione decente: 4 anni fa, arrivando sempre dopo un maggior numero di ciclisti di questa volta, trovavo bagni e docce che facevano senso solo ad avvicinarsi!Anche il tema docce deve sempre essere considerato attentamente, spesso senza acqua calda, sporche ecc.!
Randagio sì ma non barbone !
la situazione di deiva è stata veramente scandalosa: io l'ho fatta alle 14, sotto un bel solleone, e mi aspettavano altri 7 km al passo. non poter usufruire di un ristoro, quando questo era indicato e quindi da me programmato, poteva creare dei problemi.Il punto di controllo poi deve essere come promesso, a Deiva doveva esserci ristoro e dormitorio io non ho trovato nulla. Se uno si programma tutta la giornata per arrivare a un controllo pedalando ore e ore evitando anche di fermarsi a cena perché sa che una volta arrivato trova il ristoro non è ammissibile che arrivando in tarda serata non trovi nulla, a determinate ore poi trovare alternative specie per rifocillarsi è impossibile se poi il ristoro successivo è a quasi 100 km vuol dire dover tirare avanti ancora tutta la notte dopo che magari gia si era sfiniti. E vero che c'è scritto "Il randagio se non trova il ristoro se lo inventa", io mi sono sforzato di inventare ma non ne è uscito nulla, si vede che non sono ancora un randagio .
situazioni ottimali ce ne sono state, ovvio, ma troppi buchi nell'organizzazione, che pareva non tener conto del bisogno che avevamo di mangiare e dormire.Ho infine molto apprezzato il punto di controllo di Valle Ombrosa che non prevedeva il ristoro che invece abbiamo trovato. .
Strano è stato vedere alla partenza molte bici con ciclisti che partivano con una borraccia di acqua e l'altra usata come porta attrezzi senza avere il peso nemmeno di una borsetta e del sotto sella. Come hanno fatto fare 1600 km senza alcun inconveniente? Dove andavano a caricare le batterie per seguire le tracce e per caricare i fanali? Come facevano correre forte in notturna senza prendere nessuna buca?
Una possibile risposta alla domanda è abbastanza ovvia: ci sono persone che partecipano con l'assistenza di un autoveicolo che trasporta tutto quanto può servir loro, come in un ultracycling.
Non è mica proibito...alla PBP basta registrare il veicolo e farlo trovare negli spazi appositi.
Oltre al fatto che realisticamente cosa ti serve per fare 100-150km tra un controllo e l'altro? 40lt di bagagli? E' una cosa abbastanza soggettiva...
Poi ho visto anche io rando in italia con gruppi di gente che si faceva seguire permanentemente dall'auto (rando galetti 2015). Ma anche gente che ha tagliato brutalmente il percorso (in quelle "a petali" è facile)...
Da quello che leggo mi pare che qui il punto sia che per avere quell'organizzazione li tanto vale farne un brevetto permanente (per 10eu e non 100 e passa).
Non è mica proibito...alla PBP basta registrare il veicolo e farlo trovare negli spazi appositi.
Poi ho visto anche io rando in italia con gruppi di gente che si faceva seguire permanentemente dall'auto (rando galetti 2015). Ma anche gente che ha tagliato brutalmente il percorso (in quelle "a petali" è facile)...
Quello dell'autonomia del randonneur è un bel tema, più volte trattato.
Spero di essere scusato se preciso la mia visione della questione.
Ma io sono d'accordo. Anche per me l'autonomia è imprescindibile. Io mai ho fatto uso di bagdrop, figurarsi auto al seguito.
Uno dei motivi per cui mai mi sono cimentato nell'ultracycling, pur attirandomi, è proprio quello della vettura obbligatoria al seguito...
Quello che intendevo è che si puo' benissimo fare rando lunghe, in particolare gli over 1000 piu' noti, anche con pochissima roba al seguito. In particolare se si vuole andare veloci.
Questo lo dico non riconoscendomi in niente nella storia del "randagio"...per me le rando non sono per niente andare a caso o con la tenda da campeggio montata sulla bici. In Francia quella roba li la chiamano "cyclocamping".
Idem per l'idiosincrasia verso chi vuole pedalarsela rapidamente o addirittura schifa chi la prende un po' sul lato competizione.
Per chi vuole ricordo ad es. che fanno anche la PBP UAF, con andatura regolata a 22km/h. E tutto il circuito UAF ha quella regola: tutti dietro le capitain a 22km/h. Io piuttosto che farmi anche solo 100km in gruppone con la pace car davanti mi do al biliardo...
Tornando a bomba, quello che per 100 e passa euro credo uno si aspetti è quantomeno un buon servizio di ristoro e supporto, in particolare ai controlli.
Perché se no, per fare il "randagio" a caso almeno me lo faccio gratis.
...quello che per 100 e passa euro credo uno si aspetti è quantomeno un buon servizio di ristoro e supporto, in particolare ai controlli.
Perché se no, per fare il "randagio" a caso almeno me lo faccio gratis.
Essendo io il responsabile del controllo di Lugo, rispondo a Eurotoni che cita : "Sono arrivato a Lugo alle 15.20 e ripartito da Lugo alle 18.00 e già stavano sbaraccando mentre il controllo chiudeva alle 22.30."
Vorrei precisare che alle 18.00 forse stavamo smontando alcune panche e tavoli, in quanto ne avevamo montate anche troppe ed inoltre il grosso del gruppo era già passato, quindi bastavano meno tavoli.
Il controllo elettronico è stato chiuso da F. Rigamonti alle 22.15/22.20, dopo che l'ultimo concorrente, arrivato alle 22.00, aveva badgiato. A costui è stato fornito lo stesso servizio (pasta-salsiccia-frutta-acqua) che a coloro che erano arrivati alle 09.30 e che non sono stati fatti ripartire prima delle 10.00, orario di apertura del controllo di Lugo. L'ultimo arrivato, dopo mangiato, ha usufruito della doccia e dopo che si è cambiato l'abbiamo accompagnato alla ricerca di un albergo per la notte e la mattina seguente l'abbiamo portato presso un negozio specializzato in quanto aveva il deragliatore bloccato. Alle 09.00 la bici era pronta e l'interessato è ripartito dirigendosi sul percorso della 1001.
Direi che più di così a Lugo non potevamo fare.
Grazie comunque a tutti.
Alfredo