Ciao a tutti.
Vorrei condividere l’ultimo test fatto con le nuove scarpe della Mavic Comete Ultimate.
Dunque procediamo per ordine partendo dal packaging.
Quando mi è arrivata la confezione sono rimasto basito, solamente per la cura con la quale viene sciorinata, infatti , oltre all’involucro normale in cartone, dentro vi si trova una bags in tessuto soffice che contiene le scarpe,
a loro volta inserite in una busta in materiale sintetico, singolarmente, 2 paia di solette a spessore differenziato, uno straccio in materiale sintetico per la pulizia delle scarpe, un paio di copri scarpe per la pioggia o per il freddo, in materiale impermeabile, molto aderenti e aerodinamici, il kit di montaggio che consiste, in numero 6 viti di 5 a brugola ex5, 5 mm sotto testa(poi spiegherò il perché) e due staffe di bloccaggio tacchetta triangolari in acciaio molto resistente.
Ero molto incuriosito dalla nuova scarpa Mavic, perché chi come me è sempre alla ricerca della performance e della spinta massima, penso che questo tipo di scarpa dia delle grandi soddisfazioni.
Come sono costituite?
Le Comete Ultimate sono costituite da due parti, una esterna completamente in carbonio, Carapace,
proprio come l’armatura dello scheletro di un insetto, molto rigida e resistente, dove alloggia a sua volta una scarpetta,
in materiale soft, rinforzata nei punti di chiusura sopra la linguetta, in maniera da diventare un corpo unico con il sistema.
La chiusura della scarpa è affidata ad un doppio boa, che si avvita e si svita per stringere ed allentare il sistema, mentre il lacing è a innesto non fisso ma estraibile.
La parte in carbonio, il Carapace, ha una parte laterale interna soft , in maniera da permettere alla caviglia di piegarsi verso l’interno, mentre la parte esterna è completamente in carbonio.
La scarpetta invece in materiale soft, ha come accennato due solette, traspiranti, perché copre due numeri , io ho optato per il 44/45.
Sono molto areate sia lateralmente che sotto nella parte della suola, ci sono delle fessure di aereazione, in maniera che il piede si raffreddi bene e non subisca inutili surriscaldamenti , molto probabili con le suole in carbonio chiuse.
Le viti che vengono consegnate apparentemente sembrano molto corte, questo succede perché il triangolo di rinforzo, interno allo scafo che ritiene la tacchetta, in un primo posizionamento risulta alto rispetto all’innesto della vite,
dunque io mi sono prima di tutto aggiustato la tacchetta spessorando ed usando viti più lunghe,
non nego che in prima analisi avevo anche sbassato delle viti look da 11mm a 7 mm sotto testa, ma poi ad un esame più approfondito , mi sono reso conto, che una volta ben posizionata la tacchetta, portando le viti a coppia di serraggio, si riesce ad avvitare le originali Mavic, che sicuramente non debordano dalla filettatura del triangolo di ritenuta, e non rovinano il sotto della scarpetta soffice, dunque anche con tacchette Look nessun problema.
La parte sottostante, alla scarpa , la suola di fatto , ha un alloggio tacchetta molto ben fatto, in senso di regolazione, è facile posizionarla sia in verticale che in orizzontale , semplicemente seguendo i marker stampati appunto sulla superficie di contatto. A me personalmente la tacchetta è tornata perfettamente al centro della scarpa, riportando naturalmente dalla punta della scarpa la misura della media dei miei metatarsi, mentre seguendo i marker assiali sia ha un immediato posizionamento rispetto all'ortogonalità del pedale.
Indossandole staticamente , mi sono reso conto immediatamente di quanto siano rigide, basta premere verticalmente e muovere il piede lateralmente per rendersi conto di come astragalo e pianta diventino un tuttuno.
LA PROVA SU STRADA.
Dunque ho ricevuto le scarpe a fine luglio, ma come sapete per chi è sensibile , cambiare una scarpa significa reimpostare tutta la bici per avere il meglio della spinta e della rotondità di pedalata, oltretutto io sono abituato a pedalare con suole abbastanza arcuate, mentre la Mavic ha un disegno più piatto, pertanto, qualche millimetro di differenza anche in altezza, sia per la planarità maggiore della suola , sia per l’intento di avere la pianta più vicina possibile al centro di rotazione del pedale.
Questo mi ha portato a provare le scarpe almeno per 20 giorni , per abituarmi alla spinta diversa ed al modello di scarpa.
Bene debbo dire che sono molto molto performanti, per chi ha potenza nelle gambe e cerca una spinta monolitica, la Cometa Carbone è la risposta, in quanto in pianura è facile rilanciare sia per la facilità con il quale viene vinto il punto morto superiore ed inferiore, sia per la rigidità della totalità del sistema, dunque abbinando
ruote pedali con aggancio a 14 Nm ed una scarpa come questa c’è da divertirsi.
Il molinare delle gambe, io lavoro costantemente sulle 95/100 rpm al minuto, diventa più facile , si sente una differenza di rotondità nella economia di pedalata, che salva leggermente la gamba rispetto ad un altro sistema.
Per la salita, invece bisogna ben posizionarsi in sella , parlo di altezza e arretramento tacchetta, perché li i limiti umani si percepiscono maggiormente, ma una volta trovata appunto la quadra, si ha la medesima sensazione che in pianura, sembra tutto molto più tondo, anche quando ci si alza sui pedali, si percepisce una rigidità assiale e laterale non indifferente-
la comodità di utilizzo, diventa ottimale solamente se il numero e il bloccaggio boa sia perfetto.
Riepilogando:
Pregi:
Scarpa molto rigida, adatta per chi veramente voglia affrontare competizioni e cerchi molta molta rigidità, sia laterale che assiale, il doppio boa è in grado di stritolare il piede se si esagera.
Estetica eccezionale, in gruppo non si può fare a meno di non farsi notare, il carbonio glossy con la scritta laterale mavic è veramente accattivante.
Difetti :
Stante il fatto che la calzata è racing, attenzione al numero, deve essere perfetto, perché la scarpa non perdona, è assolutamente rigida e non si deforma ne si adatta, e se risultasse stretta, diventa una sofferenza invece che un piacere, per questo Mavic si è organizzata proprio per i test, non debbono esserci compromessi, dovete sentirvi perfettamente a vostro agio.
Vi saluto come sempre, e rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Saluti SCR1