Omar di Felice in Lapponia

Camoscio delle Dolomiti

Apprendista Scalatore
21 Aprile 2004
2.159
141
42
Nettuno (Roma)
www.omardifelice.it
Bici
Cervelo R3 - Shimano Dura Ace 2010
non sottovaluterei il vento, e vedendo un documentario della yukon cup in canada anche per le ustioni da freddo.
chissà come reagisce il carbonio a certe temperature ....

Bella osservazione. Ho avuto modo di capire che il Carbonio fino a -20/-30 non dovrebbe subire nessun tipo di modifica rilevante...

Per le "ustioni" da freddo è già pronta la bardatura totale: è importante non lasciare nessuna parte del corpo completamente scoperta all'aria. Pedalare 7-8 ore al giorno con quell'aria non è semplicissimo...
 

Camoscio delle Dolomiti

Apprendista Scalatore
21 Aprile 2004
2.159
141
42
Nettuno (Roma)
www.omardifelice.it
Bici
Cervelo R3 - Shimano Dura Ace 2010
Tutto veramente ottimo !!!
Poi, se lo desideri, ci spiegherai gli "accorgimenti tecnici particolari". Spesso sembrano dettagli di poco conto, invece sono la chiave di volta per far sì che tutto il resto funzioni al meglio.
Grazie 1000, e buon proseguimento nei tuoi "Winter test" !!! o-o

Innanzitutto credo monterò un piccolo parafango di plastica, di quelli da canotto reggisella: se la neve è molta, non è il caso di farsela schizzare addosso.. sarebbe ulteriore freddo inutile addosso.

Secondo poi l'alimentazione: è fondamentale. Il primo meccanismo di termoregolazione è interno. Bisogna mangiare la giusta quantità di grassi visto che sono il carburante principale (e quasi unico) negli sforzi di endurance in regime aerobico cosi prolungati...

E poi... gli altri mano a mano li svelerò! Al momento il problema principale resta la protezione delle estremità: punta delle dita delle mani e dei piedi
 

gabriele1978

Apprendista Scalatore
17 Maggio 2010
2.146
97
Basilicata dimenticata
Visita sito
Bici
Bianchi Via Nirone 7 Alu Sora 9sp mix Compact
costeggi la costa e il clima non è così estremo...raramente la temperatura scende sotto i 10° sotto zero. Nell'entroterra invece i - 25 sono all'ordine del giorno. Santa corrente del Golfo altrimenti a quella latitudini non ci sarebbe stata vita. Discorso diverso per quanto concerne nevosità, vento e, naturalmente, ghiaccio. Lì il discorso si fa differente. La cosa più brutta che ti potrebbe accadere è una scaldata con relativa pioggia pochi giorni prima della partenza seguita da una successiva ghiacciata. Lì sarebbere problemi poichè si creerebbe uno strato di ghiaccio sulle strade che le renderebbe quasi impraticabili se non dovesse rinevicare. Tieni presente che nei centri per consentire la normale circolazione usano un brecciolino riscaldato direttamente sullo strato di ghiaccio per consentire una aderenza maggiore. Quindi rischio foratura dietro l'angolo.
 

diego1971

Apprendista Scalatore
11 Gennaio 2009
2.474
272
bollate
Visita sito
Bici
Tutte
Innanzitutto credo monterò un piccolo parafango di plastica, di quelli da canotto reggisella: se la neve è molta, non è il caso di farsela schizzare addosso.. sarebbe ulteriore freddo inutile addosso.

Secondo poi l'alimentazione: è fondamentale. Il primo meccanismo di termoregolazione è interno. Bisogna mangiare la giusta quantità di grassi visto che sono il carburante principale (e quasi unico) negli sforzi di endurance in regime aerobico cosi prolungati...

E poi... gli altri mano a mano li svelerò! Al momento il problema principale resta la protezione delle estremità: punta delle dita delle mani e dei piedi

se vuoi ti presto le mie solette elettriche per i piedi.
 

Camoscio delle Dolomiti

Apprendista Scalatore
21 Aprile 2004
2.159
141
42
Nettuno (Roma)
www.omardifelice.it
Bici
Cervelo R3 - Shimano Dura Ace 2010
costeggi la costa e il clima non è così estremo...raramente la temperatura scende sotto i 10° sotto zero. Nell'entroterra invece i - 25 sono all'ordine del giorno. Santa corrente del Golfo altrimenti a quella latitudini non ci sarebbe stata vita. Discorso diverso per quanto concerne nevosità, vento e, naturalmente, ghiaccio. Lì il discorso si fa differente. La cosa più brutta che ti potrebbe accadere è una scaldata con relativa pioggia pochi giorni prima della partenza seguita da una successiva ghiacciata. Lì sarebbere problemi poichè si creerebbe uno strato di ghiaccio sulle strade che le renderebbe quasi impraticabili se non dovesse rinevicare. Tieni presente che nei centri per consentire la normale circolazione usano un brecciolino riscaldato direttamente sullo strato di ghiaccio per consentire una aderenza maggiore. Quindi rischio foratura dietro l'angolo.

Ho analizzato le temperature e il primo tratto è quello più "facile" climaticamente per il discorso temperature ma più a rischio "pioggia"
Quello che dici è senz'altro vero.. il ghiaccio e il vento della costa sono dei rischi non indifferenti
L'entroterra, invece, è più al riparo da questi inconvenienti ma, al tempo stesso, ha temperature più basse.

Alla fine ho scelto il percorso paesaggisticamente più "suggestivo" e, soprattutto, quello dove le autorità locali si sono dimostrate più "sensibili" appoggiando in pieno l'avventura

Grazie per le dritte!
 

gabriele1978

Apprendista Scalatore
17 Maggio 2010
2.146
97
Basilicata dimenticata
Visita sito
Bici
Bianchi Via Nirone 7 Alu Sora 9sp mix Compact
guardate cosa succederà nei prossimi giorni in Lapponia...una scaldata di quelle clamorose e violente. Si passerà dai - 40 dell'entroterra a 5°. Su tutta la costa ovest tanta pioggia e temperature vicino ai 10°. Poi ritorna il freddo...ecco quello che paventavo ieri
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
7.942
2.497
Visita sito
Ho qualche riserva sul fuzionamento dei freni cantilever in condizioni così estreme: ricordo di quando avevo la mtb con i vbrake, quindi almeno 12-14 anni fa, che con la neve e le temperature sotto lo zero, si bloccavano per il ghiaccio che si formava, e bisognava smuoverli a mano per liberarli. All'epoca altre possibilità non ce ne erano, ma ora che molti telai da cx sono predisposti per i dischi, almeno l'alternativa ci sarebbe.
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
3.553
113
58
Milano
Visita sito
Bici
la mia e basta
Ho qualche riserva sul fuzionamento dei freni cantilever in condizioni così estreme: ricordo di quando avevo la mtb con i vbrake, quindi almeno 12-14 anni fa, che con la neve e le temperature sotto lo zero, si bloccavano per il ghiaccio che si formava, e bisognava smuoverli a mano per liberarli. All'epoca altre possibilità non ce ne erano, ma ora che molti telai da cx sono predisposti per i dischi, almeno l'alternativa ci sarebbe.
I v-brake sono più ravvicinati rispetto ai cantilever, quindi più soggetti a impaccarsi di neve e ghiaccio.
Invece i dischi, almeno quelli idraulici, soffrono le temperature molto basse. A -40° si ghiaccia l'olio minerale all'interno delle tubazioni.
Ed è facile raggiungere quelle temperature con la velocità di una bicicletta.
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
7.942
2.497
Visita sito
I v-brake sono più ravvicinati rispetto ai cantilever, quindi più soggetti a impaccarsi di neve e ghiaccio.
Invece i dischi, almeno quelli idraulici, soffrono le temperature molto basse. A -40° si ghiaccia l'olio minerale all'interno delle tubazioni.
Ed è facile raggiungere quelle temperature con la velocità di una bicicletta.

Ma un DOT 5 oppure 5.1 a -40° mantiene una ottima viscosità: "bassissimo valore di viscosità a - 40°C, garantisce una ottima fluidità alle basse temperature ed un corretto funzionamento pronto e sicuro dell’impianto frenante anche alle basse temperature ambientali."
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
3.553
113
58
Milano
Visita sito
Bici
la mia e basta
Ma un DOT 5 oppure 5.1 a -40° mantiene una ottima viscosità: "bassissimo valore di viscosità a - 40°C, garantisce una ottima fluidità alle basse temperature ed un corretto funzionamento pronto e sicuro dell’impianto frenante anche alle basse temperature ambientali."
Può essere vero. Io a -40° con i dischi idraulici non ci sono mai andato... :asd:
Sentiamo in proposito Omar cosa dirà sulla sua scelta dei cantilever da ciclocross.
Non credo che li abbia voluti "a caso" o non abbia pianificato anche questo importante dettaglio.
 

Camoscio delle Dolomiti

Apprendista Scalatore
21 Aprile 2004
2.159
141
42
Nettuno (Roma)
www.omardifelice.it
Bici
Cervelo R3 - Shimano Dura Ace 2010
Il disco porta problematiche aggiuntive e una complicazione tecnica in caso di guasti. Considerate che, a quelle latitudini e temperature, una banale rottura (dalla sostituzione di un cavo freno alla rottura di una maglia della catena o una semplice foratura) richiede il doppio del tempo e complicazioni elevate per essere gestita visto il freddo e il vestiario che avrò addosso..
Il cantilever semplifica il tutto. E' anche vero che si può formare ghiaccio ma tra le varie proposte mi è sembrata quella con i "contro" minori rispetto alle altre soluzioni paventate...
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
3.553
113
58
Milano
Visita sito
Bici
la mia e basta
Il disco porta problematiche aggiuntive e una complicazione tecnica in caso di guasti. Considerate che, a quelle latitudini e temperature, una banale rottura (dalla sostituzione di un cavo freno alla rottura di una maglia della catena o una semplice foratura) richiede il doppio del tempo e complicazioni elevate per essere gestita visto il freddo e il vestiario che avrò addosso..
Il cantilever semplifica il tutto. E' anche vero che si può formare ghiaccio ma tra le varie proposte mi è sembrata quella con i "contro" minori rispetto alle altre soluzioni paventate...
Grazie Omar per il tuo ennesimo, piacevole intervento chiarificatore. o-o
Le tue sono scelte assolutamente ragionevoli e condivisibili, almeno dal mio punto di vista.
 

Camoscio delle Dolomiti

Apprendista Scalatore
21 Aprile 2004
2.159
141
42
Nettuno (Roma)
www.omardifelice.it
Bici
Cervelo R3 - Shimano Dura Ace 2010
Grazie Omar per il tuo ennesimo, piacevole intervento chiarificatore. o-o
Le tue sono scelte assolutamente ragionevoli e condivisibili, almeno dal mio punto di vista.

Sai, non ci sono scelte giuste o sbagliate (Credo). A certi livelli ci sono diverse soluzioni di compromesso. Sta alla sensibilità di ognuno scegliere quella che presenta il minor fattore di rischio in caso di imprevisti...
Esempio: se si spacca un cantilever so dove metter mani, se mi succede qualcosa con i dischi no. Poi magari il disco è migliore, ma certa componentistica tecnicamente la "maneggio" meglio
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
3.553
113
58
Milano
Visita sito
Bici
la mia e basta
Sai, non ci sono scelte giuste o sbagliate (Credo). A certi livelli ci sono diverse soluzioni di compromesso. Sta alla sensibilità di ognuno scegliere quella che presenta il minor fattore di rischio in caso di imprevisti...
Esempio: se si spacca un cantilever so dove metter mani, se mi succede qualcosa con i dischi no. Poi magari il disco è migliore, ma certa componentistica tecnicamente la "maneggio" meglio
D'accordissimo, anche perchè se ti capitano problemi a un impianto idraulico, è difficile porvi rimedio senza un'adeguata assistenza, per quanto bravo tu possa essere.
Che so... devi spurgare l'impianto perchè si sono formate bollicine d'aria o per via della condensa alle basse temperature. Occorrono tools da officina, non puoi spurgarlo per strada...
Sostituzione pastiglie: quello puoi farlo anche "on the road", a patto che i pistoncini non abbiano accumulato troppo ghiaccio. Altrimenti devi scongelarli con alcool.

Guarda... mi trovi d'accordo al 100%, meglio semplificare il più possibile. o-o