Nell'inchiesta sul doping, avviata la settimana scorsa in Spagna, spunta anche il nome del vincitore della corsa rosa. A suo carico niente di concreto ma è stato citato in una telefonata dal direttore generale della Liberty Seguros Saiz.
Ivan Basso, vincitore dell"89esimo Giro d"Italia, sembra non avere pace. Dopo le polemiche con Simoni, in seguito alla vittoria della 20° tappa della corsa rosa, dalla Spagna arrivano delle indiscrezioni tutt"altro che confortanti nei suoi confronti. Il nome del corridore della CSC infatti, assieme a quello di Gutierrez, lo spagnolo secondo classificato, risultano accostati all"indagine sul doping avviata la scorsa settimana che ha visto tra l"altro coinvolti due medici, Fuentes e Merino, arrestati e poi rilasciati su cauzione, nonchè il direttore generale della Liberty, Manolo Saiz, anch"egli rilasciato ma abbandonato dallo sponsor.
Da quanto si apprende, i nomi dei due sarebbero venuti a galla in seguito alle intercettazioni di due diverse telefonate.
Nella prima il dottor Fuentes avrebbe chiesto al proprio interlocutore di portare il "pasto" al "Bufalo", soprannome di Gutierrez. Nel corso della seconda invece Siaz avrebbe domandato al dottor Fuentes: "lo porti anche a Basso?", senza specificare alcun tipo di oggetto. Secondo gli inquirenti della Guardia Civil spagnola il "pasto" potrebbe essere contenuto nelle 200 sacche di sangue di atleti sequestrate. Se così fosse si aprirebbe una pagina dolorosa per il ciclismo azzurro.
Gli unici a parlare per ora sono stati due nomi importanti nel panorama cilcistico italiano. Alcide Cerato, presidente del Consiglio del ciclismo professionistico (CCP), oggi presente a un direttivo della federazione, ha dichiarato che "le voci sono nate per speculare su un corridore che ha fatto innamorare l'Italia". Amedeo Colombo, presidente del sindacato corridori (Accpi), anch'egli presente al direttivo – invece ha fatto notare che "Quella intercettazione non dice nulla. La telefonata citata non parla di nulla. 'Lo porti anche a Basso?'. Cosa? I giornalisti facciano i giornalisti, ma lascino in pace il ciclismo".
Nuove intercettazioni dunque rischiano di buttar fuoco sul panorama sportivo italiano.
Anche lo sport spagnolo ha le sue intercettazioni. Le pubblica sulla vicenda doping esplosa la settimana scorsa nel ciclismo il settimanale spagnolo 'Interviu'.
Ma la stessa rivista scrive solo di "vaghi indizi" e di un riferimento senza risposta in una telefonata fra Manolo Saiz, direttore sportivo del Team Liberty Seguros, e il medico Eufemiano Fuentes, il principale implicato nello scandalo, arrestato in settimana e subito rilasciato su cauzione assieme a Merino.
La maggior parte delle registrazioni, secondo il settimanale, sono colloqui "in codice" fra medici, in particolare con Fuentes e José Luis Merino Batres, da cui escono presunti pazienti come 'el Bufalo'', che sarebbe Jose Enrique Gutierrez, ( secondo classificato al Giro d'Italia), 'Zapatero', Michele Scarponi, e 'Uno', Unai Osa. Secondo quanto risulta dalle indagini, spiega Interviu, è emerso che i ciclisti coinvolti si facevano prelevare durante le prove sangue da cui poi si 'separavano' e che veniva immagazzinato.
Poi i globuli rossi venivano re-iniettati al paziente al momento della gara. Oltre alle registrazioni, scrive Interviu, gli investigatori avrebbero trovato anche documentazione o indizi su altri ciclisti presunti clienti di Fuente.
Fra coloro che sarebbe stato possibile identificare figurerebbero il colombiano Santiago Botero e Oscar Sevilla, entrambi della squadra Phonak ed ex Kelme. Poi Roberto Heras, vincitore di tre giri di Spagna e risultato positivo all'ultima tappa l'anno scorso, e José Antonio Escuredo. Ma anche un corridore di Liberty, come Angel Vicioso, avrebbe visitato Merino Batres. Da oggi inoltre spunta anche il nome del vincitore dell'89esima corsa rosa Ivan Basso
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PS che schifo cambiare il sangue
Ivan Basso, vincitore dell"89esimo Giro d"Italia, sembra non avere pace. Dopo le polemiche con Simoni, in seguito alla vittoria della 20° tappa della corsa rosa, dalla Spagna arrivano delle indiscrezioni tutt"altro che confortanti nei suoi confronti. Il nome del corridore della CSC infatti, assieme a quello di Gutierrez, lo spagnolo secondo classificato, risultano accostati all"indagine sul doping avviata la scorsa settimana che ha visto tra l"altro coinvolti due medici, Fuentes e Merino, arrestati e poi rilasciati su cauzione, nonchè il direttore generale della Liberty, Manolo Saiz, anch"egli rilasciato ma abbandonato dallo sponsor.
Da quanto si apprende, i nomi dei due sarebbero venuti a galla in seguito alle intercettazioni di due diverse telefonate.
Nella prima il dottor Fuentes avrebbe chiesto al proprio interlocutore di portare il "pasto" al "Bufalo", soprannome di Gutierrez. Nel corso della seconda invece Siaz avrebbe domandato al dottor Fuentes: "lo porti anche a Basso?", senza specificare alcun tipo di oggetto. Secondo gli inquirenti della Guardia Civil spagnola il "pasto" potrebbe essere contenuto nelle 200 sacche di sangue di atleti sequestrate. Se così fosse si aprirebbe una pagina dolorosa per il ciclismo azzurro.
Gli unici a parlare per ora sono stati due nomi importanti nel panorama cilcistico italiano. Alcide Cerato, presidente del Consiglio del ciclismo professionistico (CCP), oggi presente a un direttivo della federazione, ha dichiarato che "le voci sono nate per speculare su un corridore che ha fatto innamorare l'Italia". Amedeo Colombo, presidente del sindacato corridori (Accpi), anch'egli presente al direttivo – invece ha fatto notare che "Quella intercettazione non dice nulla. La telefonata citata non parla di nulla. 'Lo porti anche a Basso?'. Cosa? I giornalisti facciano i giornalisti, ma lascino in pace il ciclismo".
Nuove intercettazioni dunque rischiano di buttar fuoco sul panorama sportivo italiano.
Anche lo sport spagnolo ha le sue intercettazioni. Le pubblica sulla vicenda doping esplosa la settimana scorsa nel ciclismo il settimanale spagnolo 'Interviu'.
Ma la stessa rivista scrive solo di "vaghi indizi" e di un riferimento senza risposta in una telefonata fra Manolo Saiz, direttore sportivo del Team Liberty Seguros, e il medico Eufemiano Fuentes, il principale implicato nello scandalo, arrestato in settimana e subito rilasciato su cauzione assieme a Merino.
La maggior parte delle registrazioni, secondo il settimanale, sono colloqui "in codice" fra medici, in particolare con Fuentes e José Luis Merino Batres, da cui escono presunti pazienti come 'el Bufalo'', che sarebbe Jose Enrique Gutierrez, ( secondo classificato al Giro d'Italia), 'Zapatero', Michele Scarponi, e 'Uno', Unai Osa. Secondo quanto risulta dalle indagini, spiega Interviu, è emerso che i ciclisti coinvolti si facevano prelevare durante le prove sangue da cui poi si 'separavano' e che veniva immagazzinato.
Poi i globuli rossi venivano re-iniettati al paziente al momento della gara. Oltre alle registrazioni, scrive Interviu, gli investigatori avrebbero trovato anche documentazione o indizi su altri ciclisti presunti clienti di Fuente.
Fra coloro che sarebbe stato possibile identificare figurerebbero il colombiano Santiago Botero e Oscar Sevilla, entrambi della squadra Phonak ed ex Kelme. Poi Roberto Heras, vincitore di tre giri di Spagna e risultato positivo all'ultima tappa l'anno scorso, e José Antonio Escuredo. Ma anche un corridore di Liberty, come Angel Vicioso, avrebbe visitato Merino Batres. Da oggi inoltre spunta anche il nome del vincitore dell'89esima corsa rosa Ivan Basso
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PS che schifo cambiare il sangue