... "io infermiere del doping" ...

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
Perchè spegnerla, è uno dei pochi sport che lo puoi vedere Gratis sia sulle strade che in Tv , a meno che non desideri trasmissioni HD , o altre gare che la Tv di stato non trasmette ,comunque con passaporto biologico e altre invenzioni , si apre sicuramente la strada a un DOPING nei limiti.

Il "spegnerla" è riferito a quelli che fanno commenti del tipo "tutti i pro sono dopati" -"tutto il ciclismo è marcio" etc etc.
Se io fossi uno che pensasse così, di sicuro non seguirei più il ciclismo professionistico, come non seguo il wrestling, che è palesemente una farsa e non mi farei prendere in giro.Ovvio che se poi un atleta che ammiro, viene trovato positivo sarei profondamente deluso.
Tra l'altro nell'articolo dell'anonimo "svuotasacco", dice che è possibile fare anche andare a pane e acqua, ma non vincere. Appunto!... ce ne sono una marea di pro che non vincono, e arrivano al traguardo mezz'ora dopo, esausti. Forse (e sottolineo "forse") questi non ricorrono al doping. Ma fanno parte anche loro del gruppo, quindi dire "tutti" non è corretto.
 
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danny

Apprendista Scalatore
27 Maggio 2004
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Arezzo
www.danny.it
i virtù quindi dell'articolo dell'ex velocista allora basso che spergiurano sia pulito come ha vinto il giro? ma non sarà che certi "scarsi" ciclisti pensano che si vinca solo col doping perchè non accettano il fatto che sono appunto scarsi?
 

beppe83

Passista
4 Giugno 2010
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Olmo gepin 4.0
cmq penso che tutti sappiano che nello sport professionistico tutti fanno uso di qualcosa....impossibile negarlo....:angrymod:

guardate gia i calciatori che giocano ogni 2 giorni e non fanno le partitelle della domenica al campetto,corrono e basta..:cassius:era uscito lo scandalo del dottore della juve,ma poi?niente non è successo niente,tutti puliti.....
bodybuilding?masse enormi tutto ok.mah;nonzo%
ciclismo?qui l'apoteosi,ma si dopano come si dopano i prof degli altri sport.....solo che come diceva qualcuno:
beccano di piu nel ciclismo x coprire il calcio xche è lo sport nazionale........

almeno io sono contento dei miei risultatio-o
tutti al naturale:-x
 

Bassonsforever

Gregario
7 Novembre 2008
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Civitella Roveto
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sarto telai
vedi, è il discorso di fondo che mi disturba, quando ci sei in mezzo ti spari in vena tutta la mèrda possibile, poi quando ne sei fuori per un motivo o per un altro parti con l'anonimato....
è un po il discorso che faccio sempre io quando mi staccano (praticamente sempre :mrgreen:) "sei arrivato prima ma...." c'è sempre un ma di troppo, mai nessuno che ammetta le sue colpe durante, tutti dopo (o doping).
Che autorità può avere una persona con un background del genere?! poi in anonimato?! se si presenta con nome e cognome si possono fare riscontri, verificare l'attendibilità, per quanto ne so, l'anonimo carpentiere potrebbe essere parkwaydrive cha fa il beota, o cipollini.... cosa cambia? nulla....
tutta fuffa

o-o

le parole di w.voet,quelle di landis,quelle di zabel,millar,museeuw ma soprattutto la fine di pantani:cry:,jimenez:cry:,cox:cry:,zanette:cry:,galletti:cry:,salanson:cry: ecc ecc ecc:cry::cry::cry: Tutta fuffa!!!!!!!!:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 
U

ugomar79

Guest
le strade sono due
1) squalifica a vita e carcere duro per chi si dopa
2) doping free per tutti
 

carnac

Gregario
31 Ottobre 2009
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Milano
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cervelo
Da questi interventi si deduce che i ciclisti professionisti possono fare i Giri o le Sanremo perchè sono tutti dopati. Non la ritengo un'informazione corretta. Forse perchè il gesto atletico del ciclismo sembra semplice e alla portata di tutti non si capisce che questi sportivi provengono da una dura selezione fatta da bambini, come tennisti o calciatori.
E' come se i calciatori o tennisti della domenica affermassero che con il doping potrebbero emulare Messi o Federer.
 

EMAC

Scalatore
18 Gennaio 2010
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Trek Emonda
Da questi interventi si deduce che i ciclisti professionisti possono fare i Giri o le Sanremo perchè sono tutti dopati. Non la ritengo un'informazione corretta. Forse perchè il gesto atletico del ciclismo sembra semplice e alla portata di tutti non si capisce che questi sportivi provengono da una dura selezione fatta da bambini, come tennisti o calciatori.
E' come se i calciatori o tennisti della domenica affermassero che con il doping potrebbero emulare Messi o Federer.
Con il doping di certo non impari a dribblare come Messi perche' certe cose sono innate, ma qualche minuto in salita per fare la differenza lo guadagni di sicuro.
 
S

sante pollastri

Guest
Da questi interventi si deduce che i ciclisti professionisti possono fare i Giri o le Sanremo perchè sono tutti dopati. Non la ritengo un'informazione corretta. Forse perchè il gesto atletico del ciclismo sembra semplice e alla portata di tutti non si capisce che questi sportivi provengono da una dura selezione fatta da bambini, come tennisti o calciatori.
E' come se i calciatori o tennisti della domenica affermassero che con il doping potrebbero emulare Messi o Federer.
non puoi confondere la tecnica con la preparazione atletica.....
 

mach1

Passista
4 Marzo 2010
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Vorrei proporre una soluzione altamente provocatoria.

Si istituiscono due leghe professionistiche, una "doping free" e una "free doping".
Nella prima puoi buttar giù di tutto, anche miscela per motorini se ti va.
Nella seconda se ti beccano a prendere anche solo un aspirina ti radiano a vita dal ciclismo ( a quel punto puoi passare all'altra categoria ) e ti riprendono ogni singolo centesimo che hai guadagnato spacciandoti per ciclista onesto ( si istituisce un passaporto fiscale oltre a quello biologico dove si registra ogni euro che hai guadagnato ).

A quel punto si osserva l'evolvere della situazione, dove vanno i corridori, i team, gli sponsor e gli spettatori e le televisioni e per la più elementare selezione Darwiniana una delle due categorie soccomberà naturalmente nei confronti dell'altra.

Se vince la categoria "free doping" allora non ci saranno più scuse e la mascherà finalmente cadrà. significherà che la gente vuole vedere dei drogati che fanno le salite a 25 di media e significherà che i drogati in questione sono disposti a mettere a repentaglio la propria salute pur di ottenere successo e denaro dato che non sta scritto da nessuna parte che questi nella vita per vivere debbano fare i ciclisti. Ci teniamo dei ciclisti in grado di far crescere i peli sul petto a una donna semplicemente alitandole addosso e la finiamo lì.
Non vedo perchè si può accettare che a questo mondo un operaio, in cina o in africa, ma anche in italia, lavori in condizioni disumane mettendo a repentaglio la propria vita ogni singolo giorno producendo le scarpe che tutti indossiamo in cambio di uno stipendio da fame e non si possa accettare che uno sportivo metta a repentaglio la propria salute allo scopo di guadagnare milioni, diventare famoso e andare a letto con una donna diversa ogni sera.

Se invece prevale la categoria "doping free" finalmente sarà possibile uccidere sportivamente qualsiasi ciclista in odore di doping senza ulteriori ipocrisie.

In ogni caso si metterebbe fine all'ipocrisia di questo ciclismo che da una parte afferma di voler combatte il doping e dall'altra lo richiede espressamente per ottenere gare sempre più dure, più avvincenti e più spettacolari.
 

lucai

Gregario
19 Novembre 2008
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lugano
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Vorrei proporre una soluzione altamente provocatoria.

Si istituiscono due leghe professionistiche, una "doping free" e una "free doping".
Nella prima puoi buttar giù di tutto, anche miscela per motorini se ti va.
Nella seconda se ti beccano a prendere anche solo un aspirina ti radiano a vita dal ciclismo ( a quel punto puoi passare all'altra categoria ) e ti riprendono ogni singolo centesimo che hai guadagnato spacciandoti per ciclista onesto ( si istituisce un passaporto fiscale oltre a quello biologico dove si registra ogni euro che hai guadagnato ).

A quel punto si osserva l'evolvere della situazione, dove vanno i corridori, i team, gli sponsor e gli spettatori e le televisioni e per la più elementare selezione Darwiniana una delle due categorie soccomberà naturalmente nei confronti dell'altra.

Se vince la categoria "free doping" allora non ci saranno più scuse e la mascherà finalmente cadrà. significherà che la gente vuole vedere dei drogati che fanno le salite a 25 di media e significherà che i drogati in questione sono disposti a mettere a repentaglio la propria salute pur di ottenere successo e denaro dato che non sta scritto da nessuna parte che questi nella vita per vivere debbano fare i ciclisti. Ci teniamo dei ciclisti in grado di far crescere i peli sul petto a una donna semplicemente alitandole addosso e la finiamo lì.
Non vedo perchè si può accettare che a questo mondo un operaio, in cina o in africa, ma anche in italia, lavori in condizioni disumane mettendo a repentaglio la propria vita ogni singolo giorno producendo le scarpe che tutti indossiamo in cambio di uno stipendio da fame e non si possa accettare che uno sportivo metta a repentaglio la propria salute allo scopo di guadagnare milioni, diventare famoso e andare a letto con una donna diversa ogni sera.

Se invece prevale la categoria "doping free" finalmente sarà possibile uccidere sportivamente qualsiasi ciclista in odore di doping senza ulteriori ipocrisie.

In ogni caso si metterebbe fine all'ipocrisia di questo ciclismo che da una parte afferma di voler combatte il doping e dall'altra lo richiede espressamente per ottenere gare sempre più dure, più avvincenti e più spettacolari.

non male l'idea, ma aggiungerei una clausola alla prima categoria che obbliga i ciclisti a devolvere una parte dei guadagni ad un fondo per le cure postume derivanti dalle pratiche dopanti
francamente NON voglio donare neppure un cent alla cura di chi, consciamente, si mette in determinate situazioni (come dire "chi è causa del suo mal ...")
 

RE-LEONE

Apprendista Velocista
6 Novembre 2007
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Lucca
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Bici
Caad10 black ed.
Vorrei proporre una soluzione altamente provocatoria.

Si istituiscono due leghe professionistiche, una "doping free" e una "free doping".
Nella prima puoi buttar giù di tutto, anche miscela per motorini se ti va.
Nella seconda se ti beccano a prendere anche solo un aspirina ti radiano a vita dal ciclismo ( a quel punto puoi passare all'altra categoria ) e ti riprendono ogni singolo centesimo che hai guadagnato spacciandoti per ciclista onesto ( si istituisce un passaporto fiscale oltre a quello biologico dove si registra ogni euro che hai guadagnato ).

A quel punto si osserva l'evolvere della situazione, dove vanno i corridori, i team, gli sponsor e gli spettatori e le televisioni e per la più elementare selezione Darwiniana una delle due categorie soccomberà naturalmente nei confronti dell'altra.

Se vince la categoria "free doping" allora non ci saranno più scuse e la mascherà finalmente cadrà. significherà che la gente vuole vedere dei drogati che fanno le salite a 25 di media e significherà che i drogati in questione sono disposti a mettere a repentaglio la propria salute pur di ottenere successo e denaro dato che non sta scritto da nessuna parte che questi nella vita per vivere debbano fare i ciclisti. Ci teniamo dei ciclisti in grado di far crescere i peli sul petto a una donna semplicemente alitandole addosso e la finiamo lì.
Non vedo perchè si può accettare che a questo mondo un operaio, in cina o in africa, ma anche in italia, lavori in condizioni disumane mettendo a repentaglio la propria vita ogni singolo giorno producendo le scarpe che tutti indossiamo in cambio di uno stipendio da fame e non si possa accettare che uno sportivo metta a repentaglio la propria salute allo scopo di guadagnare milioni, diventare famoso e andare a letto con una donna diversa ogni sera.

Se invece prevale la categoria "doping free" finalmente sarà possibile uccidere sportivamente qualsiasi ciclista in odore di doping senza ulteriori ipocrisie.

In ogni caso si metterebbe fine all'ipocrisia di questo ciclismo che da una parte afferma di voler combatte il doping e dall'altra lo richiede espressamente per ottenere gare sempre più dure, più avvincenti e più spettacolari.
Non posso che condividere. Esiste già nel culturismo la distinzione tra il natural e il non-natural che è il doppio del primo:wacko:.
 

diogenenomade

Pignone
21 Agosto 2008
186
24
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Vorrei proporre una soluzione altamente provocatoria.

Si istituiscono due leghe professionistiche, una "doping free" e una "free doping".
Nella prima puoi buttar giù di tutto, anche miscela per motorini se ti va.
Nella seconda se ti beccano a prendere anche solo un aspirina ti radiano a vita dal ciclismo ( a quel punto puoi passare all'altra categoria ) e ti riprendono ogni singolo centesimo che hai guadagnato spacciandoti per ciclista onesto ( si istituisce un passaporto fiscale oltre a quello biologico dove si registra ogni euro che hai guadagnato ).

A quel punto si osserva l'evolvere della situazione, dove vanno i corridori, i team, gli sponsor e gli spettatori e le televisioni e per la più elementare selezione Darwiniana una delle due categorie soccomberà naturalmente nei confronti dell'altra.

Se vince la categoria "free doping" allora non ci saranno più scuse e la mascherà finalmente cadrà. significherà che la gente vuole vedere dei drogati che fanno le salite a 25 di media e significherà che i drogati in questione sono disposti a mettere a repentaglio la propria salute pur di ottenere successo e denaro dato che non sta scritto da nessuna parte che questi nella vita per vivere debbano fare i ciclisti. Ci teniamo dei ciclisti in grado di far crescere i peli sul petto a una donna semplicemente alitandole addosso e la finiamo lì.
Non vedo perchè si può accettare che a questo mondo un operaio, in cina o in africa, ma anche in italia, lavori in condizioni disumane mettendo a repentaglio la propria vita ogni singolo giorno producendo le scarpe che tutti indossiamo in cambio di uno stipendio da fame e non si possa accettare che uno sportivo metta a repentaglio la propria salute allo scopo di guadagnare milioni, diventare famoso e andare a letto con una donna diversa ogni sera.

Se invece prevale la categoria "doping free" finalmente sarà possibile uccidere sportivamente qualsiasi ciclista in odore di doping senza ulteriori ipocrisie.

In ogni caso si metterebbe fine all'ipocrisia di questo ciclismo che da una parte afferma di voler combatte il doping e dall'altra lo richiede espressamente per ottenere gare sempre più dure, più avvincenti e più spettacolari.

Una provocazione intelligente. Siamo noi a dover finalmente rinunciare alla pretesa di trovare valori sportivi nello showbusinnes professionistico. E certo non solo ciclistico. Tutta la grancassa mediatica,e commerciale, si regge su questo equivoco. Il problema ben più grande è che le tappe pericolose, interesse tecnico zero ma fratture in diretta, fanno audience ; che amatori sconosciuti si bombano per arrivare 381esimi invece che 406 come l'anno prima. La colossale farsa doping/antidoping è possibile per questo. Panem et circenses, come sempre. Soprattutto quando il panem scarseggia !
 

carnac

Gregario
31 Ottobre 2009
575
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Milano
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Bici
cervelo
non puoi confondere la tecnica con la preparazione atletica.....
Boh, qualcuno ha risposto al posto mio...
Aggiungo che tu riduci il ciclismo a preparazione atletica; con l'esempio intendevo dire che il ciclista, come qualunque altro sportivo professionista, proviene da dure selezioni nelle quali emergono molteplici qualità: doti fisiche particolari, capacità funamboliche, intelligenza tattica ecc.