Il "Caso Maccanti"

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stefano2013

Apprendista Passista
25 Marzo 2013
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maddiline
Intervista a PM Roberti:

Domanda: Poi si è occupato della positività di Emanuele Sella…

Risposta: Esattamente. Grazie a quell’indagine sono riuscito a vedere da dove proveniva quella famosa Cera della Roche, che era al tempo l’eritropoietina del momento. Era di facile utilizzo e senza l’obbligo di temperatura controllata, quindi si poteva trasportarla senza l’ausilio dei famosi frigoriferini. E si è poi arrivati all’arresto del serbo Aleksandar Nikacevic, ex professionista della Cerchi Alessio, ct della nazionale dilettanti della Serbia. L’altro punto di riferimento di Nikacevic era Donato Giuliani, ex gregario di Giovanni Battaglin negli anni ’70, direttore sportivo di una formazione di giovani, la Hadimec Nazionale Elettronica, una squadra italo-svizzera i cui membri italiani sono entrati tutti nell’inchiesta. Tutti rei confessi e trovati in possesso di sostanze dopanti di ogni tipo, dall’epo al gh, igf1, ecc. In un interrogatorio, il buon Giuliani si è così giustificato: “Nel ciclismo è sempre stato così; se non vinco non arrivano i soldi degli sponsor e per vincere ci vuole il doping”. Giuliani è stata una figura molto importante, ci ha spiegato tutto, ci ha aperto gli occhi. Le racconto un’altra cosa, che le da una fotografia del ciclismo…..

Domanda: Ci dica.

Risposta: Non le faccio il nome perché non è importante, ma la sua storia è emblematica. Un tossicodipendente padovano era preparatore alla Varedo Michelin, una formazione dilettantistica lombarda. Frequentava il Sert perché cocainomane e a casa sua abbiamo trovato di tutto. Portava in giro una borsa verde nella quale teneva farmaci di ogni tipo: ormoni femminili, testosterone, Ventolin, gh e così via. Questi era un tossico, tutti lo sapevano, ma nessuno provava il minimo imbarazzo. Nel ciclismo non ci si scandalizza più di nulla. Tutto è normale, tutto è lecito. Sono anche convinto che loro si considerino più uomini degli altri, perché rischiano, perché sono furbi, perché osano e si fanno grandi agli occhi degli stolti. Lo ripeto, nel ciclismo di stolti ce ne sono troppi.
 

mkr

Apprendista Scalatore
22 Gennaio 2008
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Paletti
Quante stronzate ho letto in questa discussione, non perchè chi le ha scritte sia uno stronzo....ma sono scritte inconsapevolmente, sono scritte da chi spera o si illude che esista una piccolo mondo pulito nel il ciclismo professionista.
Vi vorrei togliere ogni dubbio e illusione, lo faccio in qualità di ex appartenente a quel mondo quindi di chi sa di cosa parla.
Il ciclista professionista moderno per competere non può rinunciare al doping, per il semplice fatto che il doping moderno consente di modificare sostanzialmente le prestazioni del corpo umano, per cui anche il più grande dei talenti non può competere con chi ricorre a questo tipo di pratiche dopanti, questo è un fatto che qualunque medico può confermarvi.
Qualcuno si è chiesto il perchè quelli beccati sono quelli che sono sempre andati forte, come a dire che comunque erano forti lo stesso....a questi rispondo che nel ciclismo si comincia a ricorrere al doping a partire dagli esordienti (14 anni) per diventare parte integrante della preparazione nella categoria juniores, dove tuttavia esiste ancora una parte di atleti puliti.
Esiste un modo molto semplice per stabilire se un ciclista è dopato, ed è verificare se le sue prestazioni vanno oltre le possibilità del corpo umano, per esempio un ciclista che in solitaria riesce a mantenere una media vicina ai 50kmh per parecchi km è senza ombra di dubbio dopato, anche questo può confermarlo qualunque medico sportivo.....
La prime vittime del doping non è chi ne fa uso, loro hanno scelto consapevolmente di mettere a rischio la propria vita....le vittime sono tutti quegli atleti che hanno dovuto rinunciare alla più grande passione della loro vita, al nostro sogno, perchè hanno detto no al doping....
Ci sono talenti che non vedremo mai competere per le grandi classiche per colpa di di questa feccia che è pronta a tutto pur di arrivare prima degli altri.
Quindi, per rispetto di tutti questi talenti che hanno detto no al doping, evitate di difendere o giustificare in qualunque modo questa feccia della società...

leggo ora questo intervento e non posso fare che quotarlo in pieno è l'analisi più sintetica e allo stesso tempo accurata fatta tra tutti gli interventi sul doping su questo forum... forse era meglio inserirla in un topic generale sul doping però è talmente ben fatta la si può inserire ovunque

o-o
 

alessandr

Apprendista Cronoman
19 Maggio 2009
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LIVORNO
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COLNAGO extreme C
leggo ora questo intervento e non posso fare che quotarlo in pieno è l'analisi più sintetica e allo stesso tempo accurata fatta tra tutti gli interventi sul doping su questo forum... forse era meglio inserirla in un topic generale sul doping però è talmente ben fatta la si può inserire ovunque

o-o


finalmente qualcuno che parla x esperienze vissute

o-o
 

Ambatula

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2010
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Olmo Alu + Olmo Carbo
La norma prevede 2 anni di squalifica e poi si torna al punto di partenza.
Spiegami perchè se la società è disposta a tesserare una persona che ha scontato la sua pena, questa persona deve dire di no.
In altre discussioni la cosa è stata affrontata e ne è emerso che, piaccia o non piaccia, una volta scontata la pena uno può tornare a correre punto e basta.
Se poi, una ASD mette nello statuto un articolo che vieta l'iscrizione di atleti condananti, anche se hanno scontato la pena, è una libera scelta reispettabile ed onorevole ma, ripeto, non obbligatoria.

Quello che scrivi è corretto e inappuntabile.
Dal punto di vista regolamentare ineccepibile.

Esiste anche un'altro punto di vista, che è quello etico, che per definizione, dovrebbe andare a braccetto con l'amatoriale.
Una cosa che si definisce amatoriale, obbligatoriamente non può prescindere dall'etica, per etimologia, per discendenza, per filosofia, per coerenza.
Detto ciò, un dopato condannato per due anni che torna a far parte del circuito amatoriale è una contraddizione in termini. I regolamenti lo consentono, le coscienze dovrebbero condannarlo (atleta e società)

Faccio un esempio: voteresti come tuo rappresentante in Parlamento un deputato o senatore che è indagato o condannato per fatti illeciti, concussione, frode fiscale, aggiotaggio, sfruttamento della prostituzione, o che so io?....forse l'esempio è sbagliato :mrgreen:
 

928w

Apprendista Velocista
16 Luglio 2008
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Bianchi Infinito
Come ho già risposto a Samuelgol in privato, desidero rispondere anche in pubblico delle affermazioni che ho fatto, giudicate da alcuni false e prive di fondamento.
Ciò che ho scritto è frutto di esperienza personale, ma come ha detto qualcuno alla mia parola si può credere e non credere, per questo mi sono limitato a riportare fatti che sono usciti anche sulla stampa e dalle inchieste.
Nella mia ultima affermazione che è stata cancellata, in cui dicevo che i professionisti in toto ricorrono alla preparazione farmacologica, non ho detto una cosa che altri hanno già affermato: ci sono testimonianze di ciclisti, interviste ai PM e interviste si addetti ai lavori che confermano questo senza mezzi termini.
Ma una prova la potete fare anche voi, pensate ad un ciclista professionista qualsiasi cercate informazioni su di lui e vedrete che troverete implicazioni con il doping, se non trovate nulla segnatevi il nome e aspettate qualche mese, oppure chiedete a me e vi indirizzerò meglio sulla ricerca delle informazioni.
Sono stato accusato di fare una crociata contro il doping, ma mi sono solo limitato a raccogliere le informazioni che potete trovare anche i rete, in modo che quando si parla di doping anche tra in non addetti ai lavori se ne parli con un minimo di conoscenza e non per sentito dire o sull'onda di emozioni personali.
Io sono sempre stato incline a metterci dentro anche gli sponsor che danno soldi senza apparentemente curarsi su come vengono spesi. Dico apparentemente perche' so gia' di aziende che quando sponsorizzano fanno indagini in tal senso e sono aziende non emormi. Ora mi pare impossibile che Nike (giusto per rimanere OT) non sapesse nulla del sistema di Lance. Cmq fino a prova contraria...
Su molte cose se si segue il flusso di denaro si scopre molte cose.
Lorenzo
 

stefano2013

Apprendista Passista
25 Marzo 2013
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maddiline
Io sono sempre stato incline a metterci dentro anche gli sponsor che danno soldi senza apparentemente curarsi su come vengono spesi. Dico apparentemente perche' so gia' di aziende che quando sponsorizzano fanno indagini in tal senso e sono aziende non emormi. Ora mi pare impossibile che Nike (giusto per rimanere OT) non sapesse nulla del sistema di Lance. Cmq fino a prova contraria...
Su molte cose se si segue il flusso di denaro si scopre molte cose.
Lorenzo

Quì si parla di doping quindi per quanto mi riguarda tutto ciò che riguarda il doping non OT in questa discussione....ma io non sono un moderatore di questo forum, quindi la mia opinione non conta.

Per quanto riguarda gli sponsor a loro importano le vittorie e la visibilità, a loro non importa come questo si ottenga...se poi salta fuori qualcosa di sporco prendono in fretta le distanze....
Ci si potrebbe chiedere perchè non puntano su uno ciclismo pulito con un conseguente ritorno di immagine, la risposta è semplice: i tifosi continuano a seguire questo ciclismo nonostante tutto, quindi per loro è più facile investire su questo ciclismo e prendere le distanze quando emergono casi di doping.
 

Clodovico

Mago di Otz
30 Ottobre 2006
14.555
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Milano Milano
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Feathery Princess & Dark Mistress
Quì si parla di doping quindi per quanto mi riguarda tutto ciò che riguarda il doping non OT in questa discussione....ma io non sono un moderatore di questo forum, quindi la mia opinione non conta.

Per quanto riguarda gli sponsor a loro importano le vittorie e la visibilità, a loro non importa come questo si ottenga...se poi salta fuori qualcosa di sporco prendono in fretta le distanze....
Ci si potrebbe chiedere perchè non puntano su uno ciclismo pulito con un conseguente ritorno di immagine, la risposta è semplice: i tifosi continuano a seguire questo ciclismo nonostante tutto, quindi per loro è più facile investire su questo ciclismo e prendere le distanze quando emergono casi di doping.
Ciao Stefano,

la valenza della opinione di un membro di questo forum dipende solo dalla reputazione che esso si è costruito tramite i suoi interventi. L'essere moderatore o meno non centra nulla.

Anzi essendo il moderatore considerato come l'"autorità costituita" spesso la sua opinione è poco considerata, senza parlare poi del fatto che molto spesso il ruolo ci impedisce di esprimere in toto il nostro pensiero :mrgreen:. "Onori" ed oneri, solo i primi virgolettati :mrgreen:.
 
Stato
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