Vorrei proporre una soluzione altamente provocatoria.
Si istituiscono due leghe professionistiche, una "doping free" e una "free doping".
Nella prima puoi buttar giù di tutto, anche miscela per motorini se ti va.
Nella seconda se ti beccano a prendere anche solo un aspirina ti radiano a vita dal ciclismo ( a quel punto puoi passare all'altra categoria ) e ti riprendono ogni singolo centesimo che hai guadagnato spacciandoti per ciclista onesto ( si istituisce un passaporto fiscale oltre a quello biologico dove si registra ogni euro che hai guadagnato ).
A quel punto si osserva l'evolvere della situazione, dove vanno i corridori, i team, gli sponsor e gli spettatori e le televisioni e per la più elementare selezione Darwiniana una delle due categorie soccomberà naturalmente nei confronti dell'altra.
Se vince la categoria "free doping" allora non ci saranno più scuse e la mascherà finalmente cadrà. significherà che la gente vuole vedere dei drogati che fanno le salite a 25 di media e significherà che i drogati in questione sono disposti a mettere a repentaglio la propria salute pur di ottenere successo e denaro dato che non sta scritto da nessuna parte che questi nella vita per vivere debbano fare i ciclisti. Ci teniamo dei ciclisti in grado di far crescere i peli sul petto a una donna semplicemente alitandole addosso e la finiamo lì.
Non vedo perchè si può accettare che a questo mondo un operaio, in cina o in africa, ma anche in italia, lavori in condizioni disumane mettendo a repentaglio la propria vita ogni singolo giorno producendo le scarpe che tutti indossiamo in cambio di uno stipendio da fame e non si possa accettare che uno sportivo metta a repentaglio la propria salute allo scopo di guadagnare milioni, diventare famoso e andare a letto con una donna diversa ogni sera.
Se invece prevale la categoria "doping free" finalmente sarà possibile uccidere sportivamente qualsiasi ciclista in odore di doping senza ulteriori ipocrisie.
In ogni caso si metterebbe fine all'ipocrisia di questo ciclismo che da una parte afferma di voler combatte il doping e dall'altra lo richiede espressamente per ottenere gare sempre più dure, più avvincenti e più spettacolari.