... "io infermiere del doping" ...

ParkWayDrive

Apprendista Cronoman
9 Gennaio 2009
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nei paraggi di Verona
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C'dale Super6/Giant Defy/C'dale Scalpel
Boh, qualcuno ha risposto al posto mio...
Aggiungo che tu riduci il ciclismo a preparazione atletica; con l'esempio intendevo dire che il ciclista, come qualunque altro sportivo professionista, proviene da dure selezioni nelle quali emergono molteplici qualità: doti fisiche particolari, capacità funamboliche, intelligenza tattica ecc.
un po' come dire, sono già delle bestie di talento per natura, ma il pastiglione dà quel "quid" in più... :asd2:
 

EMAC

Scalatore
18 Gennaio 2010
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italia
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Trek Emonda
Boh, qualcuno ha risposto al posto mio...
Aggiungo che tu riduci il ciclismo a preparazione atletica; con l'esempio intendevo dire che il ciclista, come qualunque altro sportivo professionista, proviene da dure selezioni nelle quali emergono molteplici qualità: doti fisiche particolari, capacità funamboliche, intelligenza tattica ecc.
Scusami sono un po' rincoglionito, e' ho confuso una risposta data a te con una mia,porta pazienza.Mi scuso anche con sante pollastri
 

potentecarlo

Apprendista Passista
21 Settembre 2009
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cosasca (vb)
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tre
Vorrei proporre una soluzione altamente provocatoria.

Si istituiscono due leghe professionistiche, una "doping free" e una "free doping".
Nella prima puoi buttar giù di tutto, anche miscela per motorini se ti va.
Nella seconda se ti beccano a prendere anche solo un aspirina ti radiano a vita dal ciclismo ( a quel punto puoi passare all'altra categoria ) e ti riprendono ogni singolo centesimo che hai guadagnato spacciandoti per ciclista onesto ( si istituisce un passaporto fiscale oltre a quello biologico dove si registra ogni euro che hai guadagnato ).

A quel punto si osserva l'evolvere della situazione, dove vanno i corridori, i team, gli sponsor e gli spettatori e le televisioni e per la più elementare selezione Darwiniana una delle due categorie soccomberà naturalmente nei confronti dell'altra.

Se vince la categoria "free doping" allora non ci saranno più scuse e la mascherà finalmente cadrà. significherà che la gente vuole vedere dei drogati che fanno le salite a 25 di media e significherà che i drogati in questione sono disposti a mettere a repentaglio la propria salute pur di ottenere successo e denaro dato che non sta scritto da nessuna parte che questi nella vita per vivere debbano fare i ciclisti. Ci teniamo dei ciclisti in grado di far crescere i peli sul petto a una donna semplicemente alitandole addosso e la finiamo lì.
Non vedo perchè si può accettare che a questo mondo un operaio, in cina o in africa, ma anche in italia, lavori in condizioni disumane mettendo a repentaglio la propria vita ogni singolo giorno producendo le scarpe che tutti indossiamo in cambio di uno stipendio da fame e non si possa accettare che uno sportivo metta a repentaglio la propria salute allo scopo di guadagnare milioni, diventare famoso e andare a letto con una donna diversa ogni sera.

Se invece prevale la categoria "doping free" finalmente sarà possibile uccidere sportivamente qualsiasi ciclista in odore di doping senza ulteriori ipocrisie.

In ogni caso si metterebbe fine all'ipocrisia di questo ciclismo che da una parte afferma di voler combatte il doping e dall'altra lo richiede espressamente per ottenere gare sempre più dure, più avvincenti e più spettacolari.
Secondo me è un'idea geniale...complimenti
 
E

Eiger

Guest
Vorrei proporre una soluzione altamente provocatoria.

Si istituiscono due leghe professionistiche, una "doping free" e una "free doping".
Nella prima puoi buttar giù di tutto, anche miscela per motorini se ti va.
Nella seconda se ti beccano a prendere anche solo un aspirina ti radiano a vita dal ciclismo ( a quel punto puoi passare all'altra categoria ) e ti riprendono ogni singolo centesimo che hai guadagnato spacciandoti per ciclista onesto ( si istituisce un passaporto fiscale oltre a quello biologico dove si registra ogni euro che hai guadagnato ).

A quel punto si osserva l'evolvere della situazione, dove vanno i corridori, i team, gli sponsor e gli spettatori e le televisioni e per la più elementare selezione Darwiniana una delle due categorie soccomberà naturalmente nei confronti dell'altra.

Se vince la categoria "free doping" allora non ci saranno più scuse e la mascherà finalmente cadrà. significherà che la gente vuole vedere dei drogati che fanno le salite a 25 di media e significherà che i drogati in questione sono disposti a mettere a repentaglio la propria salute pur di ottenere successo e denaro dato che non sta scritto da nessuna parte che questi nella vita per vivere debbano fare i ciclisti. Ci teniamo dei ciclisti in grado di far crescere i peli sul petto a una donna semplicemente alitandole addosso e la finiamo lì.
Non vedo perchè si può accettare che a questo mondo un operaio, in cina o in africa, ma anche in italia, lavori in condizioni disumane mettendo a repentaglio la propria vita ogni singolo giorno producendo le scarpe che tutti indossiamo in cambio di uno stipendio da fame e non si possa accettare che uno sportivo metta a repentaglio la propria salute allo scopo di guadagnare milioni, diventare famoso e andare a letto con una donna diversa ogni sera.

Se invece prevale la categoria "doping free" finalmente sarà possibile uccidere sportivamente qualsiasi ciclista in odore di doping senza ulteriori ipocrisie.

In ogni caso si metterebbe fine all'ipocrisia di questo ciclismo che da una parte afferma di voler combatte il doping e dall'altra lo richiede espressamente per ottenere gare sempre più dure, più avvincenti e più spettacolari.
Sarebbe una soluzione valida. Però il ciclismo è uno sport che fa parte del CIO e quindi si deve attenere a certe regole.
Comunque, in effetti, ci sono altri "sport" magari anche abbastanza seguiti dove l'ulizzo di sostanze dopanti è parte integrante dello sport stesso, e non per questo sono sport poco seguiti o scandalosi: ognuno ha la propria opinione.
Penso però che il vero problema per il ciclismo è ammettere certe cose. Mi sembra sia uno "scandalo" ammetterle quando sono palesemente tali..
 

Rick the Quick

Gregario
28 Marzo 2010
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Wilier cento1; Bianchi ml3
Con il doping di certo non impari a dribblare come Messi perche' certe cose sono innate, ma qualche minuto in salita per fare la differenza lo guadagni di sicuro.


con il doping non diventi neanche maradona, ma se maradona giocasse oggi a 50anni non toccherebbe palla e se sulla palla arrivi per secondo, non la giochi e la tecnica te la cacci. il calcio è l'unico sport dove il doping sistematico è dimostrato, solo che nel calcio non si chiama "doping". il processo giùve lo dimostra.
in qualunque sport la prestazione fisica è FONDAMENTALE, ed è condizione NECESSARIA ED INSUFFICIENTE, per primeggiare.
 

Gabri_72

Novellino
20 Ottobre 2010
23
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De Rosa Merak Carbon - Campagnolo Record - Vision TriMax 50 mm
Se conosco corridori puliti che vincono? Neanche uno. Nessuno può vincere un Giro d’Italia o una Sanremo senza il doping. Non ci crederò mai, perché è impossibile".

Luigi Perna[/QUOTE]


Semplicemente allucinante....:wacko:
 

(Ale74)

Maglia Amarillo
17 Agosto 2010
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sì -il carbonio è tornato ed è pure andato... ora rimetto in pista l'alluminio....
Vorrei proporre una soluzione altamente provocatoria.

Si istituiscono due leghe professionistiche, una "doping free" e una "free doping".
Nella prima puoi buttar giù di tutto, anche miscela per motorini se ti va.
Nella seconda se ti beccano a prendere anche solo un aspirina ti radiano a vita dal ciclismo ( a quel punto puoi passare all'altra categoria ) e ti riprendono ogni singolo centesimo che hai guadagnato spacciandoti per ciclista onesto ( si istituisce un passaporto fiscale oltre a quello biologico dove si registra ogni euro che hai guadagnato ).

A quel punto si osserva l'evolvere della situazione, dove vanno i corridori, i team, gli sponsor e gli spettatori e le televisioni e per la più elementare selezione Darwiniana una delle due categorie soccomberà naturalmente nei confronti dell'altra.

Se vince la categoria "free doping" allora non ci saranno più scuse e la mascherà finalmente cadrà. significherà che la gente vuole vedere dei drogati che fanno le salite a 25 di media e significherà che i drogati in questione sono disposti a mettere a repentaglio la propria salute pur di ottenere successo e denaro dato che non sta scritto da nessuna parte che questi nella vita per vivere debbano fare i ciclisti. Ci teniamo dei ciclisti in grado di far crescere i peli sul petto a una donna semplicemente alitandole addosso e la finiamo lì.
Non vedo perchè si può accettare che a questo mondo un operaio, in cina o in africa, ma anche in italia, lavori in condizioni disumane mettendo a repentaglio la propria vita ogni singolo giorno producendo le scarpe che tutti indossiamo in cambio di uno stipendio da fame e non si possa accettare che uno sportivo metta a repentaglio la propria salute allo scopo di guadagnare milioni, diventare famoso e andare a letto con una donna diversa ogni sera.

Se invece prevale la categoria "doping free" finalmente sarà possibile uccidere sportivamente qualsiasi ciclista in odore di doping senza ulteriori ipocrisie.

In ogni caso si metterebbe fine all'ipocrisia di questo ciclismo che da una parte afferma di voler combatte il doping e dall'altra lo richiede espressamente per ottenere gare sempre più dure, più avvincenti e più spettacolari.

Bella proposta.
Quando ne parlo con altri lo dico sempre anche io...bhe...un pochino meno articolata veramente.....
 

bumba

Passista
25 Maggio 2010
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no
Sarebbe una soluzione valida. Però il ciclismo è uno sport che fa parte del CIO e quindi si deve attenere a certe regole.
Comunque, in effetti, ci sono altri "sport" magari anche abbastanza seguiti dove l'ulizzo di sostanze dopanti è parte integrante dello sport stesso, e non per questo sono sport poco seguiti o scandalosi: ognuno ha la propria opinione.
Penso però che il vero problema per il ciclismo è ammettere certe cose. Mi sembra sia uno "scandalo" ammetterle quando sono palesemente tali..

si potrebbe fare come con la lotta: la "doping free" resta nel CIO, la "free doping" diventerebbe una roba tipo il wrestling professionistico nei confronti della lotta libera o grecoromana.
 

(Ale74)

Maglia Amarillo
17 Agosto 2010
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sì -il carbonio è tornato ed è pure andato... ora rimetto in pista l'alluminio....
Ma alla fine se i soldi di sponsor ecc ecc dovessero finire nella lega pulita i corridori rinzierebbero a doparsi per vincere...

Bhe di certo nella "doping free" risparmiano sulle spese per i controlli.
Però mi sa che le pompe funebri farebebro affari d'oro.

Nella Free doping dovresti avere controlli e regole severissime, specie per gli eventuali "travasati".

Ma siamo nel mondo della fantasia.