La mia prima e ultima bici da corsa

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
6.191
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torino
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Gios Prodigiosa
E già questo potrebbe essere un buon punto di partenza.
Ma come tu mi insegni, in ogni cosa è bene stabilire i pro e contro...
io per la verità, ad esclusione di un aumento dei costi, contro non ne vedo.
Anche per i pesi superiori, non credo sia un problema visto che ormai per le bici migliori siamo ai limiti consentiti.

Per me questa cosa è importante, anche perché se non mi fosse venuta questa fissa, a quest'ora una bella bici in acciaio starebbe già nel mio garage...
Io non ho mai provato una bdc con i freni a disco, ma essendo che sono in uso sulle mtb da parecchio tempo, dubito che in termini di funzionalità possano avere differenze o dei limiti particolari per la bici da corsa. Se poi un'azienda "da niente" come Shimano ci ha investito...
Per contro, mi pare che al momento siano ancora poco diffusi, quindi scarsa scelta per i modelli di bici predisposti, pochi telai, poche ruote... conseguentemente costi ancora piuttosto elevati.
Forse non è ancora il momento per fare buoni affari...
 

Giannipaolo

Pignone
27 Agosto 2015
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Bici da città (48,38,28x14,28)
Per contro, mi pare che al momento siano ancora poco diffusi, quindi scarsa scelta per i modelli di bici predisposti, pochi telai, poche ruote... conseguentemente costi ancora piuttosto elevati.
Forse non è ancora il momento per fare buoni affari...

E ancora una volta hai perfettamente ragione...tanto per cambiare...
tant'è che io un'acciaio che mi piaccia, con i freni a disco, a 1000E, ancora non l'ho trovata- :-(
E giustamente, qualcuno potrebbe pensare che sto solo perdendo tempo :doh:
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Anche perchè, come spesso capita, le novità vengono abbinate ai gruppi di maggiore levatura, per poi sdoganarle in seguito ai gruppi di gamma inferiore, a costi più bassi, soprattutto grazie ad una maggiore richiesta e a maggiori numeri di vendita...
 

Lord grifone

Pignone
4 Settembre 2013
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Merano (BZ)
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Cube peloton race
Mah, non so.;nonzo% Su questo argomento credo sia il caso di approfondire perché ho visto che molti la pensano come te.

Però alcune case li propongono anche per i modelli al top della loro gamma, come la bellissima e costosissima Specialized Tarmac disc DI2.
Ma anche in televisione, nei vari interventi si parla di questo componente come qualcosa di irrinunciabile.

Di certo a me piacciono molto e se penso, ad esempio, ai miglioramenti che si sono avuti sulle auto passando dai vecchi freni a tamburo a quelli a disco, mi sembra difficile fermare questa innovazione. Penso alla regolarità della frenata ma anche alla sua modulabilità e potenza.

Credimi, non riesco a capire quali sarebbero le controindicazioni sulle bdc.
Non guardare al fatto che ci siano sulle mtb perché sono due modi diversi di pedalare, per i sentieri con pendenze diverse, nel fango e sulle foglie... Con la bdc vai solo sull'asfalto e la potenza dei dischi rispetto ai tradizionali è ininfluente, soprattutto con copertoncini da 23/25mm rispetto a quelli da mtb.
Qualcuno di voi ha mai avuto problemi in frenata o ha mai pensato che avrebbe voluto più potenza con dei freni moderni?
La modulabilità è l'unico vantaggio reale oltre al fatto che i dischi frenano sempre omogeneamente anche dopo lunghe discese ma a meno che non fate lo stelvio ogni uscita dubito che vi servano.
I difetti sono la manutenione, il peso (che su un mtb è trascurabile, su una bdc da 7-8 kg meno), il costo, il fastidiosissimo zinzin che dicono sia sparito grazie al perno passante ma ancora ancora deco provarla una bdc che in fuorisella non produca rumore sui dischi.

Per me sono solo una moda, forse tra qualche anno limeranno i difetti ma per ora avere i dischi su una bdc non ha nessun vantaggio importante rispetto ai tradizionali, li considererei solo sulle bici tipo synapse, con xopertoncini da 28, per chi usa la bici su strde sterrate.

Tutto parere personle è :D
 

Ferro1

Apprendista Velocista
24 Settembre 2014
1.635
26
Trani
www.ferrobiciclette.it
Bici
Ferro Puje e Ferro Arcora
Prego!o-o
Se poi hai tempo da perdere (il forum in fondo è anche questo) troverai mille discussioni riguardanti le peculiarità dei singoli materiali, le caratteristiche di un telaio rispetto ad un altro, disquisizioni infinite sui concetti di rigidità, flessibilità, fibre di un tipo, fibre di un altro tipo, inserti elastici e chi più ne ha più ne metta... tutte ste menate sono dei semplici "copia e incolla" di ciò che viene riportato da chi le bici le deve vendere e, in qualche modo, deve diversificare ciò che produce rispetto agli altri...
Non ti fare impapocchiare da ste boiate per scegliere la bici che risponderà alle tue esigenze, sennò la bici non la prendi più!

io non le reputo menate ma rispetto chi la pensa cosí.
Fra i produttori c'é gente che investe soldi in ricerca e studio, se poi vogliamo ridurre tutto a discorsi semplicistici ci puó stare.
In base ai discorsi semplicistici il progresso sarebbe pieno di boiate.
Prova a salire sullo stesso telaio un telaio con angolo da 80 gradi e su di uno da 72 gradi montati uguali, stessi materiali e stesso costruttore, vediamo se non si percepiscono differenze.
 

giorgibe

Apprendista Scalatore
28 Settembre 2005
2.002
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Home made
...........
Navigando in rete per vedere la componentistica disponibile, facendomi contemporaneamente un po' di cultura, ho trovato delle guarniture sub compact 48/32.
La tal cosa non mi dispiacerebbe visto che sostituirebbe a tutti gli effetti, una tripla, con rapporti praticamente equivalenti ma sicuramente meno macchinosa all'uso.
Non so se qualcuno l'habbia mai provata.

l' ho provata io, va bene. per il tuo uso vedo comunque meglio una tripla 50/40/30 oppure 52/42/32, dove useresti molto la corona centrale cambiando quindi meno.
 

giorgibe

Apprendista Scalatore
28 Settembre 2005
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Home made
...
tant'è che io un'acciaio che mi piaccia, con i freni a disco, a 1000E, ancora non l'ho trovata- ..........................

perché con 1000 euro non è che ti puoi permettere di fare tanto il delicatino scegliendo cose belle ma anche valide dal punto di vista tecnico e che facciano al caso tuo per l' uso specifico che ne vuoi fare, sperando magari anche di avanzare qualcosa per portare fuori a cena kim basinger.
 
Ultima modifica:

Giannipaolo

Pignone
27 Agosto 2015
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l' ho provata io, va bene. per il tuo uso vedo comunque meglio una tripla 50/40/30 oppure 52/42/32, dove useresti molto la corona centrale cambiando quindi meno.

Hai sicuramente centrato un problema non da poco. Fatti un po' di calcoli mi ero già accorto che, con le ormai tradizionali compact, i rapporti centrali, quelli compresi tra R=2 e R=2.5 cadono quasi sempre a cavallo tra le due corone o giù di li. Questo necessariamente comporta un frequente cambio di corona.
Credo però che il problema valga un po' per tutti e nono solo per me. Non dovrebbe essere casuale il fatto che con le mtb stia prendendo sempre più piede la guarnitura singola accoppiata ad una cassetta 10/42.
Tant'è che tra le tante cose a cui pensavo per la mia bdc rientra anche una guarnitura singola 42T. In fin dei conti l'uso delle cassette a 11 pignoni possono avere anche questi risvolti positivi. Leggevo da qualche parte nel forum che su percorsi vallonati il 42 centrale la fa da padrone.
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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Modena
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sempre una in meno...
Hai sicuramente centrato un problema non da poco. Fatti un po' di calcoli mi ero già accorto che, con le ormai tradizionali compact, i rapporti centrali, quelli compresi tra R=2 e R=2.5 cadono quasi sempre a cavallo tra le due corone o giù di li. Questo necessariamente comporta un frequente cambio di corona.
Credo però che il problema valga un po' per tutti e nono solo per me. Non dovrebbe essere casuale il fatto che con le mtb stia prendendo sempre più piede la guarnitura singola accoppiata ad una cassetta 10/42.
Tant'è che tra le tante cose a cui pensavo per la mia bdc rientra anche una guarnitura singola 42T. In fin dei conti l'uso delle cassette a 11 pignoni possono avere anche questi risvolti positivi. Leggevo da qualche parte nel forum che su percorsi vallonati il 42 centrale la fa da padrone.

Ti dico la mia sul monoconorona.
Una trovata utilissima per percorsi off road in cui il fango e sconnessioni minano, effettivamente, la deragliata anteriore.
Il fango poi, quasi magicamente, si va ad accumulare proprio sul deragliatore e, quando piove e sei per melma, è un attimo far ingrassare la bici di oltre mezzo chilo solo lì.

La limitazione nella scelta dei rapporti o i salti tra gli stessi non sono un problema in quelle circostanze.
Garette o escursioni più lunghe fuori strada dove comunque non hai tanta pianura dove spingere: il su e giù estremo della MTB o i circuiti tra i filari delle vigne (o nei parchi) del cx possono sopportare bene le peculiarità delle scalature tipiche del monocorona.

Su strada, a mio avviso, il discorso cambia.

Innanzitutto per avere una scala adeguata a spingere bene e a fare velocità bisogna poi avere una buona gamba per rinunciare ai pignoni intermedi e mantenere quelli più lunghi quando la strada sale senza impennarsi.
In quei casi alleggerire può significare passare ad un rapporto troppo corto dove la frequenza di pedalata si alza tantissimo per mantenere la velocità e così è un attimo perdere le ruote del gruppo.

E poi non va dimenticato che in quelle circostanze i vantaggi dell'eliminazione della deragliata anteriore sono pressoché inconsistenti: non c'è fango che s'accumula, non ci sono erba o rami che si possono incastrare ed il risparmio in termini ponderali è irrisorio (120 gr.?)
Insomma su strada, per me, a meno di non avere una gambona non c'è motivo di rinunciare alla doppia, vieppiù se si dispone di un cambio elettromeccanico che non sbaglia mai.
Anzi mi correggo.
Un motivo c'è.
Ed è quello di avere una bici commuting (strada/fuoristrada) con due set di ruote dedicate. Ed in quel caso si potrebbero montare scale pignoni differenti per ciascun set in modo da ovviare alle necessità dei vari percorsi che si vanno ad affrontare.
Ma a quel punto occorrerebbe però indirizzare la tua scelta su una bici "gravel", in grado di ospitare sezioni di pneumatici abbastanza generose da farci fuoristrada.
Spero di essere stato chiaro, buona scelta.
Ciao

ps [MENTION=7668]eliflap[/MENTION] la gambona ce l'ha, quindi quando ti dirà che per lui è meglio c'è da crederci, però è uno che il rapportone lo tiene bene e non ha bisogno d'andare troppo agile per "smussare" la dentatura della corona anteriore :mrgreen:
 

Giannipaolo

Pignone
27 Agosto 2015
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Bici da città (48,38,28x14,28)
Insomma su strada, per me, a meno di non avere una gambona non c'è motivo di rinunciare alla doppia, vieppiù se si dispone di un cambio elettromeccanico che non sbaglia mai.

ps [MENTION=7668]eliflap[/MENTION] la gambona ce l'ha, quindi quando ti dirà che per lui è meglio c'è da crederci, però è uno che il rapportone lo tiene bene e non ha bisogno d'andare troppo agile per "smussare" la dentatura della corona anteriore :mrgreen:

Però ricordo più di una gara dove anche i pro con le loro super bici hanno avuto problemi per i cambi di corona.
All'ultimo Tour Bardet in discesa si è giocata una tappa per la caduta di catena sul 39 e ai voglia a tirare calci sul deragliatore!!
 

roby libero

Pignone
3 Ottobre 2015
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12
Roisan Aosta
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Bianchi infinito CV
Grazie Roby.
Proprio attraverso gli interventi dei tanti amici, in questa discussione, ho imparato a conoscere il marchio Wilier. Se tutti ne parlano bene un motivo ci sarà.
Rimanendo però in casa wilier, alla motegrappa disc in alluminio, preferisco la stupenda Strada in acciaio che però non monta i freni a disco.
Per questo pensavo ad un assemblaggio su misura.
Tornando alla guarnitura, la 48-32 Fsa Vero sub compact, la propone la Specialized sulla sua Sirrus elite disc, sempre in alluminio.
Strano che nessuno ne parli ma credo risolverebbe alla radice tutti i problemi dei super dilettanti come me.
Ciao Giannipaolo, guarda se vuoi restare su un telaio in acciaio devi consultare le ditte che ti producono la bici come la vuoi tu, dal telaio alla componentistica e vedere se ti montano i freni a disco, il gruppo cambio e guarnitura. Ma tutto questo ha un costo più elevato.
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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Modena
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sempre una in meno...
Però ricordo più di una gara dove anche i pro con le loro super bici hanno avuto problemi per i cambi di corona.
All'ultimo Tour Bardet in discesa si è giocata una tappa per la caduta di catena sul 39 e ai voglia a tirare calci sul deragliatore!!

infatti sram non aveva ancora l'elettroattuato...:mrgreen:
Ad ogni modo i salti di catena nella concitazione di una gara possono accadere (difficile col di2), ma sono per lo più cappelle dei corridori.
Cappelle ingiustificabili perché parliamo di professionisti.
 

Giannipaolo

Pignone
27 Agosto 2015
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Bici da città (48,38,28x14,28)
infatti sram non aveva ancora l'elettroattuato...:mrgreen:
Ad ogni modo i salti di catena nella concitazione di una gara possono accadere (difficile col di2), ma sono per lo più cappelle dei corridori.
Cappelle ingiustificabili perché parliamo di professionisti.

In quel caso non era un semplice salto: la catena non ne voleva saper proprio di rimanere sul 53 e in pratica scendeva a 60/70 km/h senza pedalare...