Bont e Lake almeno ci provano, con le termoformabili, che pero' da sole non sono la soluzione ideale. Servono almeno due o tre calzate diverse + una parziale termoformabilita'. Il sottopiede dovrebbe essere sottilissimo e personalizzabile o addirittura assente (se la scarpa e' fatta bene il sottopiede non serve) La idea che il
ciclista medio-evoluto spenda 100 euro dal biomeccanico per posizionare le tacchette al millimetro e poi le mette su un paio di superscarpe da 300 euro di 1 numero e mezzo in piu' (perche' cosi' le sento calzare bene) ti da la dimensione della follia. Farsi del male deve essre piacevole hahahaha,le scarpe da ciclismo sono all'eta' della pietra. Amen
Non conosco le Giro, ma mi sembra che facciano quelle scarpe con le stringhe--ecco--io dico che e' molto meglio cosi', tornare indietro a volte e' il vero progresso, con le stringhe regoli bene almeno la parte sopra....