forse perche' nessuno poi sta veramente tutta la vita su un'isola comunque straniera???????ma come mai Riccò è tornato da Tenerife? Per il figlio?
Beh per la magrezza se mangi meno di quello che usi non vedo dove altro tu possa arrivare... Di certo non ingrassi
Poi scusa, ma su cosa ti basi per dire che uno pulito non finisce manco una gara? A me mi sembra un ragionamento alla "io su quella salita vado a 10, chi va a 20 è dopato per forza"...
Che ci siano dei dopati è sicuro, che solo quelli vincano boh ci può stare, ma che non ce ne sia manco uno pulito mi sembra un tantino esagerato.
Per la magrezza ok, ammetto che ho semplificato ioRelativamente alla magrezza non è una novità il fatto che si usino determinati prodotti al fine di raggiungere certi risultati senza inficiare le capacità metaboliche. Non è solo una questione di deficit calorico. Dimagrire in quel modo mantenendo inalterate determinate condizioni metaboliche è un equilibrio molto precario e ci sono modi per non comprometterlo.
Per quanto riguarda la tua frase che ho evidenziato in grassetto, cosa ne dici di conoscenza della fisiologia umana?
E, comunque, ho parlato non di gara ma di GT.
Non c'è nessuna analogia col ciclismo di una corsa a tappe di professionisti,un buon atleta può fare gli stessi km,ma rimanere in gruppo a quei ritmi è molto più complicato richiede una preparazione maggiore e doti fisiche fuori dal comune..però a sto punto anche tutti quelli che fanno ultracycling non dovrebbero riuscirci no? Mi viene in mente Di Felice che si è fatto 1400 km in Alaska con - 20°...
Il problema è il tempo di recupero tra una prestazione e l'altra, tanto per cominciare. Già è problematica di per se la cosa, figurati in atleti alcuni dei quali in evidente sottopeso.Per la magrezza ok, ammetto che ho semplificato io
Che io sappia un GT è una competizione no? Lunga quanto vuoi ma sempre una gara è...
Boh io di fisiologia umana ne so quanto un liceale di scienze applicate al quinto anno quindi non entro nel merito...però a sto punto anche tutti quelli che fanno ultracycling non dovrebbero riuscirci no? Mi viene in mente Di Felice che si è fatto 1400 km in Alaska con - 20°...
quello che fa quel tizio non ha niente a che vedere con la prestazione pura e non lo prenderei come riferimento per una valutazione fisiologica. non che sia più facile da farsi l'ultracycling eh però è una cosa totalmente diversa in cui entrano in gioco altri parametri, la resistenza mentale, la valutazione dell'attrezzatura e dell'alimentazione. inoltre è difficile avere riferimenti non essendoci praticamente concorrenza.Per la magrezza ok, ammetto che ho semplificato io
Che io sappia un GT è una competizione no? Lunga quanto vuoi ma sempre una gara è...
Boh io di fisiologia umana ne so quanto un liceale di scienze applicate al quinto anno quindi non entro nel merito...però a sto punto anche tutti quelli che fanno ultracycling non dovrebbero riuscirci no? Mi viene in mente Di Felice che si è fatto 1400 km in Alaska con - 20°...
Come ho scritto, la componente genetica ha un peso notevole. Ed in questa rientrano le tolleranze fisiologiche e la risposta dell'organismo alla farmacologia.quello che fa quel tizio non ha niente a che vedere con la prestazione pura e non lo prenderei come riferimento per una valutazione fisiologica. non che sia più facile da farsi l'ultracycling eh però è una cosa totalmente diversa in cui entrano in gioco altri parametri, la resistenza mentale, la valutazione dell'attrezzatura e dell'alimentazione. inoltre è difficile avere riferimenti non essendoci praticamente concorrenza.
a me fa specie leggere ogni tanto di qualche positività di corridori che non combinano nulla, cioè sono così poco dotati che senza dopanti non arrivano nemmeno in fondo al gruppo (pulito per supposizione)? o si dopano per non allenarsi? mi sembra dura da credere
Qualche riferimento è qualche nome c'è nell'ultracycling, tant'è che anni fa quando partecipò alla RAAM ricordo che arrivò tra i primi ma non se li lascio dietro tutti facendo il vuoto. Forse in Italia ha poca concorrenza, ma all'estero c'è gente che va!quello che fa quel tizio non ha niente a che vedere con la prestazione pura e non lo prenderei come riferimento per una valutazione fisiologica. non che sia più facile da farsi l'ultracycling eh però è una cosa totalmente diversa in cui entrano in gioco altri parametri, la resistenza mentale, la valutazione dell'attrezzatura e dell'alimentazione. inoltre è difficile avere riferimenti non essendoci praticamente concorrenza.
a me fa specie leggere ogni tanto di qualche positività di corridori che non combinano nulla, cioè sono così poco dotati che senza dopanti non arrivano nemmeno in fondo al gruppo (pulito per supposizione)? o si dopano per non allenarsi? mi sembra dura da credere
non voglio entrare nel merito dico che non è da prendere come riferimento per valutazioni fisiologiche, troppo una specialità di nicchia per avere dei parametri di riferimento. sono davvero pochissimi che lo praticano e non per una questione di valori fisici ma per tutta un'altra serie di motivi.Qualche riferimento è qualche nome c'è nell'ultracycling, tant'è che anni fa quando partecipò alla RAAM ricordo che arrivò tra i primi ma non se li lascio dietro tutti facendo il vuoto. Forse in Italia ha poca concorrenza, ma all'estero c'è gente che va!
E comunque ha molto a che vedere con la prestazione pura quello che fa Di Felice, perché stiamo parlando di uno che andava da "giovane", ha fatto un periodo breve nel professionismo, ha dei numeri, che gli permettono di fare cose ottime anche nell'ultracycling aggiungendoci altre qualità. Basta andare a vedere la VAM a cui fa le salite di qualche gara ultra, e sono cifre che un amatore medio tiene se va bene per una GF. E poi lo raccolgono con il cucchiaino
La capacità prestativa pura è un ottima base di partenza per costruire un ciclista da ultra. Poi chiaro, partendo da quei valori, non tutti possono diventare dei top cycling. Ma se non li hai in partenza, certo non arrivi a quei livelli, anche con tutta la capacità mentale e adattativa a fare quel tipo di gare.
Quello il professionista lo ha fatto senza disputare neanche una gara probabilmente aveva come oggi sponsor che lo sostengono, è un ottimo atleta che ha saputo vendersi trovando la sua dimensione nel ultracycling competizioni che in Italia prima di lui erano del tutto autofinanziate e senza ammiraglia, Di felice è il primo in Italia ad avere ammiraglia e stipendio,definirle gare amatoriali è più corretto,credo abbia una vam più vicina ad un cicloamatore di buon livello,il professionismo è un altro mondoQualche riferimento è qualche nome c'è nell'ultracycling, tant'è che anni fa quando partecipò alla RAAM ricordo che arrivò tra i primi ma non se li lascio dietro tutti facendo il vuoto. Forse in Italia ha poca concorrenza, ma all'estero c'è gente che va!
E comunque ha molto a che vedere con la prestazione pura quello che fa Di Felice, perché stiamo parlando di uno che andava da "giovane", ha fatto un periodo breve nel professionismo, ha dei numeri, che gli permettono di fare cose ottime anche nell'ultracycling aggiungendoci altre qualità. Basta andare a vedere la VAM a cui fa le salite di qualche gara ultra, e sono cifre che un amatore medio tiene se va bene per una GF. E poi lo raccolgono con il cucchiaino
La capacità prestativa pura è un ottima base di partenza per costruire un ciclista da ultra. Poi chiaro, partendo da quei valori, non tutti possono diventare dei top cycling. Ma se non li hai in partenza, certo non arrivi a quei livelli, anche con tutta la capacità mentale e adattativa a fare quel tipo di gare.
ma infatti un Di Filice avrebbe gravi problemi a vincere le GF piu' importanti.....il prof l'ha fatto come potevo farlo io.....per volonta' suaQuello il professionista lo ha fatto senza disputare neanche una gara probabilmente aveva come oggi sponsor che lo sostengono, è un ottimo atleta che ha saputo vendersi trovando la sua dimensione nel ultracycling competizioni che in Italia prima di lui erano del tutto autofinanziate e senza ammiraglia, Di felice è il primo in Italia ad avere ammiraglia e stipendio,definirle gare amatoriali è più corretto,credo abbia una vam più vicina ad un cicloamatore di buon livello,il professionismo è un altro mondo
Come era l'ambiente in ambito under 23? Non mi riferisco al doping, intendo proprio l'ambiente a livello di preparazione, professionalità, impegno, componente emotiva...ma infatti un Di Filice avrebbe gravi problemi a vincere le GF piu' importanti.....il prof l'ha fatto come potevo farlo io.....per volonta' sua
Diciamo che 20 anni fa' correvi veramente con la speranza di passare( ne passavano anche 30-40 ogni anno) oggi invece ne passano 10-15,quindi o hai veramente i mezzi,oppure e' meglio neanche sperare in una carriera dopo i 18 anniCome era l'ambiente in ambito under 23? Non mi riferisco al doping, intendo proprio l'ambiente a livello di preparazione, professionalità, impegno, componente emotiva...
Non è una domanda polemica, bada bene, E' proprio curiosità sincera.
Suppongo fosse molto impegnativo a livello di tempo e dispendio fisico-emotivo.Diciamo che 20 anni fa' correvi veramente con la speranza di passare( ne passavano anche 30-40 ogni anno) oggi invece ne passano 10-15,quindi o hai veramente i mezzi,oppure e' meglio neanche sperare in una carriera dopo i 18 anni
se ci sono 200 under 23,almeno fino a 10 anni era cosi...... 30-40 avevano uno stipendio rimborso per 10 mesi da tra 1200-1800 euro altri 100 potevano avere stipendio rimborso per 10 mesi a tra i 500 e 1000 euro altri che restano prendevano meno di 500 euro per 10 mesi.Suppongo fosse molto impegnativo a livello di tempo e dispendio fisico-emotivo.
Gran passione oltretutto perchè, a differenza del calcio, credo che la motivazione economica fosse minima
No, la squalifica è a vita.Oramai mancano pochi mesi.
Hai ragione. Io avevo guardato sul sito federciclismoNo, la squalifica è a vita.
Ciclismo, doping: Riccò squalificato a vita dal Tna
L’ex ciclista stava già scontando una sospensione fino al 2024. Ora vive a Tenerifewww.gazzetta.it