sul discorso costi.. e dei motivi potrei andare avanti per ore e con non poche polemiche.. ma saremmo fuori tema...
Il problema è che solo nella FCI - da quanto ne so - i giudici comminano sanzioni agli organizzatori per deficienze organizzative, talvolta persino applicando alla lettera il regolamento laddove si potrebbe fare a meno (ricordo una gara in salita, da 15 all'ora - per i primi - nella quale gli organizzatori furono sanzionati per non avere transennato la zona d'arrivo). Negli Enti non ricordo di aver letto di provvedimenti simili, anche con palesi mancanze. E' vero che gareggio solo in salita, ma leggo i comunicati. Anzi, talvolta le stesse persone sono giudici e organizzatori, dovrebbero autosanzionarsi...Forse non mi sono spiegato bene: qui nessuno è amico di nessuno!
Tu puoi benissimo fare come credi, non mettere in sicurezza la zona di arrivo (transenne o altri mezzi di contenimento), non mettere le moto, il personale ecc..., ma questo è quello che fai tu.
Quello che ti prescrive il prefetto, o chi ti rilascia l'autorizzazione è un'altra cosa, ed è uguale per Enti e Fci.
Quest'ultima applica in pieno la normativa (e ci mancherebbe altro!!), da altre parti non è sempre (quasi mai) così.
Poi ovviamente escono i discorsi che organizzare in Fci costa di più, ma se tutti applicassero alla stessa maniera il disciplinare...
Ovvio che le gare costano di più, ma forse è meglio farne una in meno ma a norma, che una in più e rischiare la propria casa!!
Il problema è che solo nella FCI - da quanto ne so - i giudici comminano sanzioni agli organizzatori per deficienze organizzative, talvolta persino applicando alla lettera il regolamento laddove si potrebbe fare a meno (ricordo una gara in salita, da 15 all'ora - per i primi - nella quale gli organizzatori furono sanzionati per non avere transennato la zona d'arrivo). Negli Enti non ricordo di aver letto di provvedimenti simili, anche con palesi mancanze. E' vero che gareggio solo in salita, ma leggo i comunicati. Anzi, talvolta le stesse persone sono giudici e organizzatori, dovrebbero autosanzionarsi...
L'unica caduta in salita che ricordi (non provocata da veicoli sul percorso) è la mia al primo tornante della Isoverde-Cravasco (GE) del 2007, ero in testa, si ruppe il forcellino posteriore mentre affrontavo la curva e mi trovai a terra, rischiando di coinvolgere l'intero gruppo ancora non sgranato...Le transenne sono utile in salita quanto in pianura, il ciclista non avra' certo la stessa velocita' ma ha ancora meno capacita' di deviare e cadendo rischia sempre di farsi molto male.
I guidici FCI saranno talvolta un po' sopra le righe, ma almeno comminano sanzioni agli organizzatori... non ricordo una volta che sia successo in una gara EPS.
L'unica caduta in salita che ricordi (non provocata da veicoli sul percorso) è la mia al primo tornante della Isoverde-Cravasco (GE) del 2007, ero in testa, si ruppe il forcellino posteriore mentre affrontavo la curva e mi trovai a terra, rischiando di coinvolgere l'intero gruppo ancora non sgranato...
Nel caso citato da me (ampliamente dibattuto sul forum per le vicissitudini della mia "volata"), poi, per evitare un tratto di strada senza asfalto praticamente occorreva uscire di strada, con le transenne sarebbe successo un disastro...Ti assicuro che per velocità inferiori a 30 kmh in salita le transenne non sono necessarie ai fini della sicurezza, sono utili solo per sostenere i teloni pubblicitari. Anche da Elite (20 anni fa) ricordo che gli arrivi in salita generalmente erano privi di protezioni laterali. Nelle gare in salita è molto più utile tenere a bada i veicoli in discesa (ma anche quelli in salita degli accompagnatori), visto che riescono a intromettersi tra i vari corridori o gruppetti dando fastidio o creando pericolo.
Quella più grossa tuttavia la vidi solo 15 giorni fa alla gara CSAIN del Vesuvio (descritta nel thread "gare in salita e cronoscalate"): le autorità del comune dove doveva essere l'arrivo per motivi viabilistici decisero di anticiparlo di 4km a gara iniziata, sicchè dopo una curva mi trovai davanti una coda di veicoli fermi, davanti le auto della Polizia Municipale a bloccare tutti e un nastro segnaletico a terra: pensavo a una neutralizzazione della gara, invece quello era l'arrivo, lo capii dopo colui che mi stava a ruota che mi saltò e vinse...con i giudici che non erano nemmeno riusciti a scendere dall'auto per piazzarsi sulla linea d'arrivo. E l'organizzatore era la Pro Loco del Comune da cui la gara partiva (non faccio i nomi)...
L'unica caduta in salita che ricordi (non provocata da veicoli sul percorso) è la mia al primo tornante della Isoverde-Cravasco (GE) del 2007, ero in testa, si ruppe il forcellino posteriore mentre affrontavo la curva e mi trovai a terra, rischiando di coinvolgere l'intero gruppo ancora non sgranato...
Nel caso citato da me (ampliamente dibattuto sul forum per le vicissitudini della mia "volata"), poi, per evitare un tratto di strada senza asfalto praticamente occorreva uscire di strada, con le transenne sarebbe successo un disastro...Ti assicuro che per velocità inferiori a 30 kmh in salita le transenne non sono necessarie ai fini della sicurezza, sono utili solo per sostenere i teloni pubblicitari. Anche da Elite (20 anni fa) ricordo che gli arrivi in salita generalmente erano privi di protezioni laterali. Nelle gare in salita è molto più utile tenere a bada i veicoli in discesa (ma anche quelli in salita degli accompagnatori), visto che riescono a intromettersi tra i vari corridori o gruppetti dando fastidio o creando pericolo.
E' mia consuetudine documentarmi, quindi a me pare che in occasione della gara descritta si sia applicata un regola prevista dal R.T. di quell'ente (che poi in sostanza vale per tutti):
31.4 - In caso di sopraggiunte situazioni che mettano in pericolo lincolumità dei partecipanti e del seguito della manifestazione, il Direttore di Gara, sentito il Presidente di Giuria può dichiarare terminata la manifestazione anche prima del traguardo finale previsto nel programma-regolamento.
Anche per quella convenzione "pubblica" e' generoso come aggettivo...
e' stato divulgata quasi casualmente da un regionale FCI, non mi risulta che sia stata pubblicata ne sul sito istituzionale FCI ne su quello ACSI.
Vergognosa quasi quanta la situazione UISP.
Errato, e non è la prima volta che lo leggo.
Su amatorilombardia è in bella vista perché rimanga ben visibile a chiunque, ma la news è tutt'ora sul sito Federciclismo sezione amatoriale, e appena firmata è apparsa anche sul sito Acsi oltreché sul loro giornalino.
Il tragicomico è che qualche ente a livello locale (di ieri sera la cosa) non ha capito che la convenzione non è un accordo a due che esclude gli altri, ma che anche gli altri devono firmare apposita convenzione one to one con Fci.
A gennaio in Lombardia verrà indetta una serata con i responsabili provinciali e regionali di tutti gli Enti/Fci per spiegare cosa cambia per il modo amatoriale nel 2016 (con particolare riferimento a qualche pp Acsi recalcitrante...), su richiesta del coordinatore Acsi che non riesce a comunicare con i suoi!
Anche per quella convenzione "pubblica" e' generoso come aggettivo...
e' stato divulgata quasi casualmente da un regionale FCI, non mi risulta che sia stata pubblicata ne sul sito istituzionale FCI ne su quello ACSI.
Errato, e non è la prima volta che lo leggo.
Su amatorilombardia è in bella vista perché rimanga ben visibile a chiunque, ma la news è tutt'ora sul sito Federciclismo sezione amatoriale, e appena firmata è apparsa anche sul sito Acsi oltreché sul loro giornalino.
Convenzioni FSN-DSA-EPS 2015
Di seguito il documento approvato dalla Giunta Nazionale del CONI nella riunione di Milano EXPO del 2 luglio 2015, presentato dalla Commissione convenzioni FSN/DSA/EPS istituita dalla Giunta stessa e composta dai Presidenti Alfio Giorni (FIDAL), Mario Scarzella (FITARCO), Paolo Sesti (FMI), Francesco Purromuto (FIGH), Massimo Achini (CSI), Luigi Musacchia (CNS Libertas), Vincenzo Manco (UISP), Francesco Proietti (CSEN).
La Giunta Nazionale ha ribadito che le convenzioni tra FSNoDSA/EPS non devono costituire meri atti formali o accordi di comparto, ma devono basarsi su un reale riconoscimento dellattività svolta dai due sottoscrittori per garantire il principio della reciprocità. A tal fine il Modello di Convenzione deliberato dalla Giunta Nazionale nel 2006 (delibere n. 262 deI15-6-2006 e 170 del 29-3-1996) ancora valido per limpianto generale, dovrà contenere maggiori specificità meglio descritte nellallegata memoria.
Giovanni Malagò
Documento Commissione FSN-EPS
CONVENZIONE Federciclismo-Acsi
Il dominio del sito della consulta non è più registrato, questo può voler dire che di fatto la consulta non esiste più?
vuole dire che perlomeno non e' piu' in mano a persone serie
Nella relazione iniziale, il Presidente Di Rocco ha ricordato come i costi assicurativi siano levitati in presenza di un andamento negativo; questo ha influito sui costi del Tesseramento 2016, che il Consiglio Federale ha aumentato, ma solo per alcune categorie. È stato adeguato un costo per le categorie giovanili che non coprono comunque il costo tecnico dell’assicurazione per le quali la Federazione rinuncia a circa 170 mila euro pur di mantenere l’impegno a sostenere l’attività promozionale
Con identico obiettivo, inoltre, il Consiglio ha approvato le Norme Attuative per l’attività Enduro Gravel 2016, disciplina che si pratica utilizzando qualsiasi tipo di bicicletta su terreni misti, in circuito con un numero variabile di prove speciali intervallati da tratti di trasferimento.
news federazione
direi che riporto solo la parte piu' importante e interessante
Con la nascita di URBANBIKE, la Federazione intraprende una decisa ed innovativa strada nel modo di intendere l’attività sportiva, non solo e non più finalizzata al conseguimento del risultato o del benessere fisico, ma nell’accezione più ampia del termine: come attività di sviluppo sociale, salute pubblica e ideazione di spazi urbani migliori.
Annunciata a metà settembre a Milano, in occasione della presentazione delle Nazionali in partenza per il Mondiale strada, Urbanbike è ora una realtà con la nascita del sito www.urbanbike.it, attraverso il quale è possibile acquistarla.
URBANBIKE è una tessera individuale, rivolta a chi usa la bicicletta per i propri spostamenti quotidiani in città, che permette di entrare a far parte della grande famiglia del ciclismo, fornendo al possessore una serie di benefit e permettendogli di portare il proprio contributo di passione, al fine di migliorare, insieme, il futuro delle nostre città.
La tessera sarà acquistabile sul sito www.urbanbike.it nelle due versioni basic e plus, al costo di rispettivamente di 30 e 45€ e avrà validità un anno dal momento dell’acquisto.