Credibilità del "nuovo ciclismo"

StarZiggy

Pignone
11 Luglio 2010
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Veneto
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Bici
Cannondale
Apro questo topic sperando che l'argomento non sia stato già trattato, in ogni caso ho cercato ma non ho trovato nulla di simile; al massimo scusatemi e per favore mandatemi un link alla discussione ;)

Venendo al problema che volevo porvi: mi chiedo quanto sia credibile il nuovo ciclismo di oggi, il quale, nonostante sia osannato da telecronisti e corridori stessi come uno sport totalmente diverso da quello di una quindicina di anni fa, uno sport pulito e dove il doping è l'eccezione alla prassi, totalmente condannato da giornalisti e atleti, vede poi alla direzione delle varie squadre spesso ex-campioni già tristemente famosi per casi di doping nella loro carriera agonistica. Penso per esempio a Vinokurov, ora manager dell'Astana, già beccato nel 2007 a farsi trasfusioni; oppure a Riis, ora manager della Tinkoff, soprannominato persino Monsieur 60% per il suo livello di ematocrito quando correva. Ora questi personaggi, massimi rappresentanti del ciclismo malato degli ultimi anni e che ora si dice morto, sono alla guida di squadre e di campioni di oggi.
Personalmente preferisco sempre pormi in buona fede verso chi vedo correre e vincere (altrimenti che gusto c'è a guardarsi una bella tappa del Giro o del Tour?), ma che mi si venga a dire che quello di oggi è un ciclismo diverso mi lascia un po' perplesso finché a manovrare le fila sono gli stessi nomi che 10-15 anni fa avevano fatto scandalo in questo sport. Trovo tutto ciò un controsenso che non riesco a spiegarmi.
 

rosste

Apprendista Cronoman
3 Giugno 2014
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Alto Adige
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Scott
Lo sport,il giornalismo sportivo e non,i cronisti,gli sponsor,i media in genere,le aziende del settore..........mi pare sufficiente per capire che di soldi si parla. Quindi la coerenza non è di questo mondo. Non che tra gli amatori sia meglio, anzi ancor più anacronistico.
 
28 Gennaio 2013
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ponte(BN)
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trek
il ciclismo di oggi è credibile? io credo di si! è vero i casi di doping ci sono ancora, ma sono molto di meno degli anni passati e se ci pensate le maggiori "notizie" di doping sono sospetti gettati da tifosi e giornalisti! certo la situazione non è come la descrive la rai, ma è indubbio che le cose sono cambiete ed è vero che c'è ancora molto da fare, ma piano piano le cose andranno sempre meglio! ora la cosa da cambiare è la cultura del doping, cioè chiunuqe vince è dopato e chi si dopa una volta è dopato per tutta la vita!
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Colnago C60
Io non so se sia totalmente pulito...le cose evidenti che mi saltano all'occhio è che non ci sono piu' gregari che vanno piu' dei capitani,se lasciano troppo spazio ad una fuga, nel 99% dei casi arriva al traguardo,mentre ricordo che negli anni passati a 30 km dall'arrivo si metteva davanti la squadra del campione di turno e in un batter d'occhio prendevano quelli in fuga.
Vedo facce piu' stanche all'arrivo,a parte Nibali in questi giorni al Tour che veramente non ha avversari della sua ciclindrata...vedo che in tappe piu' brevi e con meno dislivello totale,impiegano piu' tempo a far le salite e tutto questo mi lascia ben sperare che tutto sia un po' piu' pulito...Per quel che riguarda i personaggi poco raccomandabili che sono ai vertici delle squadre(Riis,Vinokourov etc etc),il lavoro che sanno fare è quello,riescono a trovare sponsor e denaro per fare squadre competitive,speriamo che lo facciano piu' onestamente di quando facevano i corridori...Secondo me siamo sulla strada giusta,forse non sara' ancora tutto rose e fiori,ma è sicuramente molto meglio di quando c'era un doping generalizzato e non si vedeva mai nessun ciclista avere una giornata storta.
Quello che vedo è un ciclismo che mi sembra piu' credibile,poi come sempre ce lo dira' la storia.
o-o
 
28 Gennaio 2013
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ponte(BN)
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trek
Io non so se sia totalmente pulito...le cose evidenti che mi saltano all'occhio è che non ci sono piu' gregari che vanno piu' dei capitani,se lasciano troppo spazio ad una fuga, nel 99% dei casi arriva al traguardo,mentre ricordo che negli anni passati a 30 km dall'arrivo si metteva davanti la squadra del campione di turno e in un batter d'occhio prendevano quelli in fuga.
Vedo facce piu' stanche all'arrivo,a parte Nibali in questi giorni al Tour che veramente non ha avversari della sua ciclindrata...vedo che in tappe piu' brevi e con meno dislivello totale,impiegano piu' tempo a far le salite e tutto questo mi lascia ben sperare che tutto sia un po' piu' pulito...Per quel che riguarda i personaggi poco raccomandabili che sono ai vertici delle squadre(Riis,Vinokourov etc etc),il lavoro che sanno fare è quello,riescono a trovare sponsor e denaro per fare squadre competitive,speriamo che lo facciano piu' onestamente di quando facevano i corridori...Secondo me siamo sulla strada giusta,forse non sara' ancora tutto rose e fiori,ma è sicuramente molto meglio di quando c'era un doping generalizzato e non si vedeva mai nessun ciclista avere una giornata storta.
Quello che vedo è un ciclismo che mi sembra piu' credibile,poi come sempre ce lo dira' la storia.
o-o

hai ragione e io credo che si debbano ridurre i km nelle tappe di montagna e il dislivello, per evitare tappe come quella del giro 2011: tapa di montagna di 230 km con il primo che ci mise 7 ore e mezza e l'ultimo più di 8 ore! ecco, bisognerebbe evitare questi eccessi!
 

pippobike

Pignone
24 Gennaio 2014
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Monte San Pietro
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Cervelò S2 :-)
hai ragione e io credo che si debbano ridurre i km nelle tappe di montagna e il dislivello, per evitare tappe come quella del giro 2011: tapa di montagna di 230 km con il primo che ci mise 7 ore e mezza e l'ultimo più di 8 ore! ecco, bisognerebbe evitare questi eccessi!
Giusto ed è quello che avevano ed hanno chiesto alcuni corridori, mi viene in mente Chavanel forse un paio di anni fa, ma che fu ammutolito subito nel nome dello "spettacolo" e ci fu anche una polemica da parte di Cancellara stesso che poi venne fatta svanire...il suo nome conta qualcosa a quanto pare!
 

Peppuccio

Apprendista Velocista
30 Marzo 2014
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Piacenza
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Ridley Fenix
hai ragione e io credo che si debbano ridurre i km nelle tappe di montagna e il dislivello, per evitare tappe come quella del giro 2011: tapa di montagna di 230 km con il primo che ci mise 7 ore e mezza e l'ultimo più di 8 ore! ecco, bisognerebbe evitare questi eccessi!

Mi sembra che negli ultimissimi anni le organizzazioni siano un po' più attente a questo aspetto (tapponi sopra i 200 km in montagna non se ne vedono praticamente più).

Personalmente ho l'impressione che ci sia stato un accordo tra squadre, federazioni e organizzazioni nel dire "basta abbiamo esagerato, tanto tutti dopati o nessuno il risultato non cambia, diamoci una regolata" per cui: tappe più corte, risultati meno eclatanti, pochi attacchi dei big a 100km.

Ci sono poi prestazioni che ogni tanto fanno storcere il naso e, secondo me, non è un caso che le nazioni dove è stato fatto una lotta maggiore al doping (forse perché erano quelle messe peggio) siano sparite per un po' e solo oggi stiano risaltando fuori (Francia, Italia, ...) mentre altre siano uscite alla ribalta a volte alimentando voci di "scialappa".

Poi rimangono i "cretini" che fanno da se (Di Luca, Santambrogio) che si fanno beccare come polli (in questo senso cretini).

Infine è evidente che se la regola mi dice che posso prendere 1000 di salbutamolo tutti ne prenderanno 999 tutti i giorni e, se mi viene la febbre in corsa e mi disidrato, risulto positivo (ogni riferimento non è casuale).
 

carmysco

Apprendista Cronoman
15 Novembre 2010
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Gios
Con l'introduzione del Passaporto Biologico l'abuso dilagante di metodi dopanti dovrebbe essersi arginato, ne è testimonianza il ritorno a valori atletici delle prestazioni nel range di "umanità". Il vero mostro degli ultimi 30 anni è stato il doping ematico che ha alterato i valori in campo in maniera esponenziale. Dando per buono il fatto che il Passaporto Biologico funzioni come deve funzionare e non vi siano alterazioni ad hoc e complicità delle istituzioni preposte ai controlli, l'emodoping (assunzione di dosi rilevanti di epo e trasfusioni) risulta attualmente impossibile da attuare. Detto ciò rimangono diverse sostanze, o meglio, modalità di assunzione delle stesse che ne rendono impossibile la rilevazione ai controlli. E rimane astrattamente sussistente la possibilità dell'introduzione di sostanze attualmente non comprese nella lista delle sostanze vietate o comunque conosciute e/o considerate dopanti. Si sa che la scienza medica applicata allo sport è sempre avanti all'antidoping.
 

michele-poggiana

Pedivella
1 Maggio 2013
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treviso provincia
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battaglin c12 , ralfier ultegra di2
Io non so se sia totalmente pulito...le cose evidenti che mi saltano all'occhio è che non ci sono piu' gregari che vanno piu' dei capitani,se lasciano troppo spazio ad una fuga, nel 99% dei casi arriva al traguardo,mentre ricordo che negli anni passati a 30 km dall'arrivo si metteva davanti la squadra del campione di turno e in un batter d'occhio prendevano quelli in fuga.
Vedo facce piu' stanche all'arrivo,a parte Nibali in questi giorni al Tour che veramente non ha avversari della sua ciclindrata...vedo che in tappe piu' brevi e con meno dislivello totale,impiegano piu' tempo a far le salite e tutto questo mi lascia ben sperare che tutto sia un po' piu' pulito...Per quel che riguarda i personaggi poco raccomandabili che sono ai vertici delle squadre(Riis,Vinokourov etc etc),il lavoro che sanno fare è quello,riescono a trovare sponsor e denaro per fare squadre competitive,speriamo che lo facciano piu' onestamente di quando facevano i corridori...Secondo me siamo sulla strada giusta,forse non sara' ancora tutto rose e fiori,ma è sicuramente molto meglio di quando c'era un doping generalizzato e non si vedeva mai nessun ciclista avere una giornata storta.
Quello che vedo è un ciclismo che mi sembra piu' credibile,poi come sempre ce lo dira' la storia.
o-o
concordo e il fatto che i ciclisti dell'astana non riescano a tirare per piu di qualche km per poi piantarsi mi fa pensare che almeno non ci sia un doping di squadra
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
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Dove una volta c'era un lago
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Con l'introduzione del Passaporto Biologico l'abuso dilagante di metodi dopanti dovrebbe essersi arginato, ne è testimonianza il ritorno a valori atletici delle prestazioni nel range di "umanità". Il vero mostro degli ultimi 30 anni è stato il doping ematico che ha alterato i valori in campo in maniera esponenziale. Dando per buono il fatto che il Passaporto Biologico funzioni come deve funzionare e non vi siano alterazioni ad hoc e complicità delle istituzioni preposte ai controlli, l'emodoping (assunzione di dosi rilevanti di epo e trasfusioni) risulta attualmente impossibile da attuare. Detto ciò rimangono diverse sostanze, o meglio, modalità di assunzione delle stesse che ne rendono impossibile la rilevazione ai controlli. E rimane astrattamente sussistente la possibilità dell'introduzione di sostanze attualmente non comprese nella lista delle sostanze vietate o comunque conosciute e/o considerate dopanti. Si sa che la scienza medica applicata allo sport è sempre avanti all'antidoping.

Tranquillo che le sostanze sono sempre le stesse,sono cambiati i modi di assunzione e tempi.Adesso con il passaporto biologico si arriva alle corse da "puliti" ma si sfruttano i periodi in altura e la preparazione invernale per caricare con micro dosi per eludere proprio il passaporto biologico,poi bisogna anche vederli sti' valori del passaporto biologico,se alla fine di un giro di 3 settimane i valori di un'atleta sono simili a quelli di quando ha iniziato c'e' qualcosa che non quadra.
 
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carmysco

Apprendista Cronoman
15 Novembre 2010
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Gios
Tranquillo che le sostanze sono sempre le stesse,sono cambiati i modi di assunzione e tempi.Adesso con il passaporto biologico si arriva alle corse da "puliti" ma si sfruttano i periodi in altura e la preparazione invernale per caricare con micro dosi per eludere proprio il passaporto biologico,poi bisogna anche vederli sti' valori del passaporto biologico,se alla fine di un giro di 3 settimane i valori di un'atleta sono simili a quelli di quando ha iniziato c'e' qualcosa che non quadra.
Quello che scrivi è sostanzialmente in linea con ciò che ho scritto io. Infatti ho scritto "dosi massiccie di epo" conscio dei rabbocchini con le microdosi, e ho parlato di "metodologie di assunzione o sottoposizione a pratiche mediche vietate" volte a raggirare i metodi istituzionali volti al contrasto del fenomeno doping. Come si suol dire in ambito giuridico: "fatta la legge trovato l'inganno".
 

Dogmafpx

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Quello che scrivi è sostanzialmente in linea con ciò che ho scritto io. Infatti ho scritto "dosi massiccie di epo" conscio dei rabbocchini con le microdosi, e ho parlato di "metodologie di assunzione o sottoposizione a pratiche mediche vietate" volte a raggirare i metodi istituzionali volti al contrasto del fenomeno doping. Come si suol dire in ambito giuridico: "fatta la legge trovato l'inganno".

Sempre di pratiche dopanti si parla.o-o
 

carmysco

Apprendista Cronoman
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Gios
Sempre di pratiche dopanti si parla.o-o
Purtroppo la storia del ciclismo (e dello sport), ci insegna che l'utilizzo di sostanze farmacologicamente attive al fine di incrementare la prestazione sportiva è connaturata alla performance atletica stessa. Avere un ciclismo ( e uno sport) totalmente privo di doping credo sia davvero difficile. Ma è già positiva credo la differenza riscontrabile nei dati delle performance atletiche tra i Tour pre passaporto biologico e post passaporto biologico. Traducendo, i watt e le prestazioni "mostruose" di gente come Indurain, Pantani e Armstrong, sono assai differenti da quelli rilevati nel Tour di Evans, il quale, dati scientifici alla mano, ha espresso prestazioni del tutto umane e possibili, almeno astrattamente. Che poi fosse totalmente pulito o meno questo lo sapremo solo in futuro, così come sapremo solo in futuro se oggi Nibali (io lo spero) corre senza "aiuti".
 

Dogmafpx

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Dove una volta c'era un lago
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Purtroppo la storia del ciclismo (e dello sport), ci insegna che l'utilizzo di sostanze farmacologicamente attive al fine di incrementare la prestazione sportiva è connaturata alla performance atletica stessa. Avere un ciclismo ( e uno sport) totalmente privo di doping credo sia davvero difficile. Ma è già positiva credo la differenza riscontrabile nei dati delle performance atletiche tra i Tour pre passaporto biologico e post passaporto biologico. Traducendo, i watt e le prestazioni "mostruose" di gente come Indurain, Pantani e Armstrong, sono assai differenti da quelli rilevati nel Tour di Evans, il quale, dati scientifici alla mano, ha espresso prestazioni del tutto umane e possibili, almeno astrattamente. Che poi fosse totalmente pulito o meno questo lo sapremo solo in futuro, così come sapremo solo in futuro se oggi Nibali (io lo spero) corre senza "aiuti".

Comunque lo scorso anno e quello prima il passaporto biologico c'era ma questi discorsi non si facevano e si gridava allo scandalo per certe prestazioni.Come al solito si dice che il ciclismo sta' cambiando solo quando fa comodo.
 

Tiger1050

via col vento
21 Maggio 2011
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Ortona
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Bici
BMC gf02
il ciclismo pulito non è ciclismo con poco doping...deve essere ciclismo SENZA doping...e questo non sarà mai possibile probabilmente...

io posso anche credere che durante un grande giro non si utilizzi nulla...nulla di tradizionale...ma già il fatto di sapere che si è fatto un carico di lavoro 3/6 mesi prima è accettare ancora il doping...in quei mesi si aumenta la cilindrata in maniera non naturale...e questo è comunque doping...