Lettera di Crisp a bicitech

9 Luglio 2009
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se non ricordo male qualcuno mi rispose dicendomi che basta costruire il telaio in maniera adeguata e le differenze tra i materiali si assottigliano drasticamente.

A questo punto ipotizzo che un fondo di verità ci sia, anche Bonetti mi confermava ciò.
esatto, come è esatto che se l'obbiettivo è la prestazione ASSOLUTA e si è disposti a pagarla adeguatamente, il carbonio a tutt'oggi non ha rivali , mentre le prestazioni di un carbonio di qualità intermedia e lavorazione industriale possono essere raggiunte anche con altri materiali
 
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Musiko

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3) tra i diversi materiali, le tecnologie costruttive della fibra di carbonio sono quelle che permetono di massimizzare la "personalizzazione" locale delle diverse tubazioni, ma solo nel caso in cui il carbonio venga assemblato manualmente, altrimenti i telai in carbonio non presentano differenze apprezzabili rispetto a telai realizzati con gli altri materiali.

Buongiorno. Scusa cosa intendi per "nel caso in cui il carbonio venga assemblato manualmente" ?
Fai riferimento all'assemblaggio manuale dei tubi di carbonio tra loro (fasciatura) ovvero alla sistemazione delle pelli di carbonio nello stampo (monoscocca) differenziata in funzione delle varie zone del telaio?
Sei a conoscenza se esiste qualche "MAJOR" cioè marca importante (cannondale specialized ecc.) o di dimensioni meno importanti (colnago, pinarello ecc.) che svolge effettivamente l'assemblaggio manuale cui fai riferimento?
Mi scuso se mi esprimo in termini non tecnici o errati ma vorrei capire.
Grazie.
 
9 Luglio 2009
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Buongiorno. Scusa cosa intendi per "nel caso in cui il carbonio venga assemblato manualmente" ?
Fai riferimento all'assemblaggio manuale dei tubi di carbonio tra loro (fasciatura) ovvero alla sistemazione delle pelli di carbonio nello stampo (monoscocca) differenziata in funzione delle varie zone del telaio?
Sei a conoscenza se esiste qualche "MAJOR" cioè marca importante (cannondale specialized ecc.) o di dimensioni meno importanti (colnago, pinarello ecc.) che svolge effettivamente l'assemblaggio manuale cui fai riferimento?
Mi scuso se mi esprimo in termini non tecnici o errati ma vorrei capire.
Grazie.

la seconda che dici: mi riferisco infatti al posizionamento differenziato localmente delle pelli nello stampo o nel tubo, che è il corrispettivo del cambiare sezione o spessore nelle tubazioni metalliche.

è una tecnica abbastanza comune sui telai di gamma piu' alta, amche se non potrei dirti esattamente quali modelli!
 
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Musiko

Guest
è una tecnica abbastanza comune sui telai di gamma piu' alta, amche se non potrei dirti esattamente quali modelli!

Ecco: questo non lo sapevo. Sarebbe interessante, però, sapere chi effettivamente adotta questa tecnica (o quantomeno dice di adottarla su determinati modelli) in modo da "testare" empiricamente la superiorità del metodo.
Grazie.
 

zipangulu

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13 Luglio 2008
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Ecco: questo non lo sapevo. Sarebbe interessante, però, sapere chi effettivamente adotta questa tecnica (o quantomeno dice di adottarla su determinati modelli) in modo da "testare" empiricamente la superiorità del metodo.
Grazie.

Di solito questa tecnica la si usa per i telai in carbonio su misura di alta gamma. Esempio, colnago "a congiunzioni", de rosa protos su misura e altri telai con misure non stock che ci sono in commercio. CHe poi alcuni sono fasciati ed altri sono solo incollati. Il monoscocca sta scomparendo in quanto hanno trovato un metodo costruttivo più "comodo" nel fare i telai. Su youtube trovi qualche video di come si fanno i telai di alta gamma di scott. Incollano diverse parti già stampate come zona mov. centrale, zona tubo sterzo, zona nodo sella e carro posteriore. Non sono dei monoscocca ma non sono nemmeno dei fasciati in quanto non c'è continuità di fibra
 

sembola

Velocista
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A me sembra che il motivo del contendere non siano le caratteristiche tecniche od il rapporto con il costo , ma delle affermazioni che Crisp ha contestato, come la questione delle tubazioni "praticamente" impossibili o del titanio "scomparso".
 

bicimix

Ammiraglia
6 Agosto 2009
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Di solito questa tecnica la si usa per i telai in carbonio su misura di alta gamma. Esempio, colnago "a congiunzioni", de rosa protos su misura e altri telai con misure non stock che ci sono in commercio. CHe poi alcuni sono fasciati ed altri sono solo incollati. Il monoscocca sta scomparendo in quanto hanno trovato un metodo costruttivo più "comodo" nel fare i telai. Su youtube trovi qualche video di come si fanno i telai di alta gamma di scott. Incollano diverse parti già stampate come zona mov. centrale, zona tubo sterzo, zona nodo sella e carro posteriore. Non sono dei monoscocca ma non sono nemmeno dei fasciati in quanto non c'è continuità di fibra


Idem per Trek per i suoi made in USA !!!


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walterlugs

Apprendista Scalatore
12 Settembre 2012
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A me sembra che il motivo del contendere non siano le caratteristiche tecniche od il rapporto con il costo , ma delle affermazioni che Crisp ha contestato, come la questione delle tubazioni "praticamente" impossibili o del titanio "scomparso".

o-oo-o

Io invece sarei veramente interessato a conoscere il background dell'Ing Chichi. Spero sia così gentile da volercelo illustrare.
 

walterlugs

Apprendista Scalatore
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Volevo anche chiedere all'Ing Chichi se oltre a Darren Crisp erano stati chiamati altri Telaisti alla tavola rotonda. Con tutto il rispetto per l'uditorio che si vede nell'articolo, trovo che non una maggiore rappresentanza da parte di "adoperatori di cannello/torcia tig" avrebbe reso il tutto più interessante.
 
9 Luglio 2009
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A me sembra che il motivo del contendere non siano le caratteristiche tecniche od il rapporto con il costo , ma delle affermazioni che Crisp ha contestato, come la questione delle tubazioni "praticamente" impossibili o del titanio "scomparso".

beh, diciamo che Crisp ha contestato diverse cose, e dal mio punto di vista ha contestato piu' quello che ha voluto capitre piuttosto che quello che effettivamente è stato scritto SULLE QUATTRO PUNTATE del servizio.

Comunque nello specifico le considerazioni contestate sono quelle che

1) dal punto di vista numerico la presenza del titanio nel mercato della telaistica sia trascurabile

2) rispetto ad acciaio e Alluminio soffra di maggiori difficoltà di lavorazine, sopratutto per quanto riguarda la possibilità di variare localmente spessori e profilo della sezione della tubazione
 
9 Luglio 2009
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Volevo anche chiedere all'Ing Chichi se oltre a Darren Crisp erano stati chiamati altri Telaisti alla tavola rotonda. Con tutto il rispetto per l'uditorio che si vede nell'articolo, trovo che non una maggiore rappresentanza da parte di "adoperatori di cannello/torcia tig" avrebbe reso il tutto più interessante.

premesso che la tavola rotonda io l'ho moderata e non organizzata, per cui non so esattamente tutti quelli che sono stati contattati, per conoscenza personale posso dire che sono stati invitati e poi ho hanno declinato o sono mancati all'ultimo De Rosa, Daccordi e Formigli.

Comunque, con l'esclusione di Filippo Rinaldi (costruttore di ruote) e Konrad Iarussi (gestore del Bianchi store di Milano, credo...) tutti gli altri presenti erano telaisti
 
9 Luglio 2009
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o-oo-o

Io invece sarei veramente interessato a conoscere il background dell'Ing Chichi. Spero sia così gentile da volercelo illustrare.

premesso che continuo a pensare che l'articolo dovrebbe essere giudicato per quello che contiene piu' che per chi lo ha scritto, ad una richista tanto gentile non posso che acconsentire.....
dal punto di vista sportivo ho corso come elite fino al 2000 , chiudendo con il campionato italiano ciclocross elite a Castelnuovo Garfagnana : 4 volte campione toscano ciclocrosso amatori (dal 1991 al 1994) e 1 volta MTB (1992) , su strada ho vinto una decina di medio fondo , tra cui anche la Learco guerra del 1998 .
Dal punto di vista professionale, dopo essermi laureato in ingegneria all'università di Pisa, specializzazione avionica, ho iniziato a lavorare in Columbus caratterizzando le sollecitazioni dinamiche sulle tubazioni della serie Nemo. Sono poi passato in una azienda del gruppo Shimano dove ho lavorato su pedivelle forgiate e ingranaggeria in titanio per poi passare in Campagnolo, dove ho lavorato per 8 anni prima come responsabile sviluppo prodotto della divisione ruote, per poi diventare responsabile del centro prove sviluppo prodotto (in pratica il testing). Dopo una parentesi di due anni in una zienda svedese nel settore della bio ingegneria sono rientrato per assume l'incarico di direttore tecnico della Italmanubri. Dal 2006 ho dato vita ad una azienda di engineering e operiamo nell'ambito nella misurazione delle sollecitazioni su componenti in utilizzo e nella analisi e risoluzione di problematiche di fatica e degrado di componenti metallici e compositi (ovviamente non solo del settore ciclo, altrimenti in un mondo di importatori e marchiatori farei la fame...).
Inoltre ogni anni affronto come perito di parte in media una ventina di sinistri del settore ciclo... per chi volesse saperne di piu' consiglio una visita su

www.2effelab.it

www.2effe.com

per concludere , sono responsabile tecnico della rivista bicitech, nonche' collaboratore de "il progettista industriale" "trattamenti e finiture" e "lamiera" ,
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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Comunque nello specifico le considerazioni contestate sono quelle che

1) dal punto di vista numerico la presenza del titanio nel mercato della telaistica sia trascurabile

2) rispetto ad acciaio e Alluminio soffra di maggiori difficoltà di lavorazine, sopratutto per quanto riguarda la possibilità di variare localmente spessori e profilo della sezione della tubazione


Il termine utilizzato non era "trascurabile" ma "scomparso". Ora, se parliamo del mercato globale è evidente che il titanio sia "trascurabile". Ma se parliamo delle nicchie di bici di altissima gamma non mi pare proprio che sia "scomparso".

Quanto alla lavorazione del titanio, non vedo dov'è che Crisp negherebbe il fatto che il titanio presenti "maggiori difficoltà di lavorazione". Semplicemente contesta la"pratica impossibilità" della realizzazione di tubazioni se non per saldatura di lastra, che era l'affermazione originale.

Non per voler fari i pignoli, ma le parole hanno un significato.
 
9 Luglio 2009
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Il termine utilizzato non era "trascurabile" ma "scomparso". Ora, se parliamo del mercato globale è evidente che il titanio sia "trascurabile". Ma se parliamo delle nicchie di bici di altissima gamma non mi pare proprio che sia "scomparso".

Quanto alla lavorazione del titanio, non vedo dov'è che Crisp negherebbe il fatto che il titanio presenti "maggiori difficoltà di lavorazione". Semplicemente contesta la"pratica impossibilità" della realizzazione di tubazioni se non per saldatura di lastra, che era l'affermazione originale.

Non per voler fari i pignoli, ma le parole hanno un significato.

proprio perchè le parole hanno un significato , inseriamole nel contesto di TUTTO il servizio.
L'argomento del servizio era la telaistica nel suo complesso: se parliamo di nicchie di altissima gamma il titanio esiste, cosi' come esiste il legno o il magnesio...ma l'articolo non parlava delle nicchie di altissima gamma, ma del mercato complessivo: e se parliamo di mercato complessivo anche te hai concordato come il titanio sia numericamente assente.
E se ho usato il termine "scomparso" è perche' alla metà degli anni '90 c'e' stato un momento in cui il titanio ha avuto una diffusione non soltanto di nicchia, per poi uscire dal "mainstream" produttivo.

riguardo alla seconda parte, l'argomento non erano le tubazioni "tout court" ma tubazioni che avessero profili e sezioni differenziati localmente , che è una cosa ben diversa. E gli esempi citati da Crisp di sinterizzazione o beam moulding sono semplicemente fantascientifici per l'attuale settore ciclo ...altrimenti perchè non li utilizza :mrgreen: ?
 

bicimix

Ammiraglia
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proprio perchè le parole hanno un significato , inseriamole nel contesto di TUTTO il servizio.
L'argomento del servizio era la telaistica nel suo complesso: se parliamo di nicchie di altissima gamma il titanio esiste, cosi' come esiste il legno o il magnesio...ma l'articolo non parlava delle nicchie di altissima gamma, ma del mercato complessivo: e se parliamo di mercato complessivo anche te hai concordato come il titanio sia numericamente assente.
E se ho usato il termine "scomparso" è perche' alla metà degli anni '90 c'e' stato un momento in cui il titanio ha avuto una diffusione non soltanto di nicchia, per poi uscire dal "mainstream" produttivo.

riguardo alla seconda parte, l'argomento non erano le tubazioni "tout court" ma tubazioni che avessero profili e sezioni differenziati localmente , che è una cosa ben diversa. E gli esempi citati da Crisp di sinterizzazione o beam moulding sono semplicemente fantascientifici per l'attuale settore ciclo ...altrimenti perchè non li utilizza :mrgreen: ?


A me pare il tutto lapalissiano ...ma evidentemente non è così per tutti !!!


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Evidentemente no. Ho riletto e resto della mia opinione, a maggior ragione dopo le risposte.


Se si parla del mercato "telai" nella sua interezza è evidente che il titanio ricopre un ruolo marginale, cioè destinato ad una nicchia di mercato , poi che al buon Crisp non vada giù e "difenda" la bontà dei suoi prodotti con proprie motivazioni è altrettanto ovvio !!!


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walterlugs

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premesso che la tavola rotonda io l'ho moderata e non organizzata, per cui non so esattamente tutti quelli che sono stati contattati, per conoscenza personale posso dire che sono stati invitati e poi ho hanno declinato o sono mancati all'ultimo De Rosa, Daccordi e Formigli.

Comunque, con l'esclusione di Filippo Rinaldi (costruttore di ruote) e Konrad Iarussi (gestore del Bianchi store di Milano, credo...) tutti gli altri presenti erano telaisti

Mi perdoni Ingegnere....una ultima curiosità da appassionato. Quando Lei dice De Rosa a chi si riferisce? Al Sig. Ugo, ai 3 fratelli in generale o a 1 in particolare? Pura curiosità da appassionato.

Complimenti per il suo CV...io invece sono convinto che un buon piatto è buono anche se so chi lo ha cucinato e proprio per questo sono un pò dispiaciuto che una persona con il suo cv (non mi riferisco tanto ai titoli ma al bagaglio di esperienze) si sia lasciato sfuggire una frase come quella della "sparizione" del titanio il che, anche con le Sue dovute precisazioni, non mi trova d'accordo, come del resto non mi trovano d'accordo molte delle conclusioni cui la tavola rotonda è giunta, ma questo è un mio problema. In buona sostanza sono convinto che, vuoi per mancanza di tempo o possibilità di approfondire, non si sia voluto puntare l'attenzione sul fatto che, voglia o non voglia, è quasi sempre e totalmente una questione di costi. Il fatto ad esempio che il titanio come tubazione sia limitante in determinati usi, forse oggi ancor più di qualche decennio fa, non dipende secondo Lei soprattutto dal fatto che i telaisti hanno notevoli "barriere all'ingresso" circa la reperibilità del materiale di un certo tipo? Riguardo la fibra di carbonio un Telaista che ho conosciuto mi riferiva della difficoltà (usando un eufemismo...) di avere la possibilità di controllare (nel senso di decidere e ordinare in base alle proprie necessità) la materia prima...tutto questo come si coniuga con la descritta notevole "malleabilità" del carbonio?
 
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