Abbandonare il cardio e passare ai watt ?

giorgibe

Apprendista Scalatore
28 Settembre 2005
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bingo

peccato che però il pm ti permetta di introdurre una metodologia "oggettivante".
Con un pm tu puoi avere un allenatore a distanza con una capacità di analisi su di te ben superiore a quella che può avere un allenatore che ti guarda le fc e ogni tanto ti da una occhiata fisica.

Con il pm "non scappa nessuno". Il coach ti vede in ogni minimo dettaglio, anche se vive a sidney. E tu non scappi, o ti alleni seriamente o ti sgama in un istante (e come stimolo allenante è fondamentale)

si ok, ma non sono solo watt, per come la vedo io l' allenamento è una cosa più strutturata di quello che c'è scritto anche nei testi più esaurienti ed impegnativi. qui secondo me con un soggetto boh? si pensa giovine con l' intervento fisico di qualcuno di valido si crea un valore aggiunto impagabile:
- miglioramento del gesto tecnico
- miglioramento delle dinamiche di gruppo ( [MENTION=72885]Ale Ciava[/MENTION] , una squadra no ? )
- impostazione di un programma che perlomeno nelle intenzioni possa essere anche pluriennale, non solo stagionale, ( cioè per non parlare appunto delle tabelle trimestrali ), perché a farti andare fortino un anno sono capaci quasi tutti.
- conoscenza delle metodiche e dei sistemi, in modo che in futuro si possa anche fare da se, oltre al fatto che un atleta consapevole di ciò che fa rende di più e meglio.
 

UppeR

Gregario
13 Gennaio 2008
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Io ho fatto il PIT e come te volevo passare al PM. Ci ho molto studiato su ed alla fine ho concluso che, almeno per quanto mi riguarda, non vale la pena fare il salto.
In primis, per lo sforzo economico da sostenere. Dotare bici e spin di un PM mi costerebbe una follia. Onestamente è un "investimento" che potrei sostenere con qualche sacrificio, ma a conti fatti mi trovo bene anche a lavorare con la FcMax ed un semplice cazzabubbolocardio :mrgreen:

Mi piacerebbe poter emulare i Pro, avere lo stesso tempo a disposizione da investire in allenamenti, ma ad ora mi ritrovo a svolgere due sedute specifiche il martedì ed il giovedì che gestisco discretamente anche con la FC.

Quindi, tirando le somme, ho concluso che valutando il tempo che ho a disposizione, gli obbiettivi che vorrei raggiungere (e quelli che ho raggiunto) e l'investimento economico richiesto, ho dedotto che forse sarebbe stato il caso di farsi passare l'idea di comprare un PM.

Tornando in discussione allenamento, mi allineo con chi dice che se una persona riesce ad allenarsi col cardio, dopo un po' di pratica e un po' di cultura specifica, sarà in grado anche di usare a dovere un PM senza troppe ansie. Il web è pieno di nozioni, così come il mondo è pieno di fascicoli che trattano l'argomento.
 

giorgibe

Apprendista Scalatore
28 Settembre 2005
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...............

Mi piacerebbe poter emulare i Pro, avere lo stesso tempo a disposizione da investire in allenamenti, ma ad ora mi ritrovo a svolgere due sedute specifiche il martedì ed il giovedì che gestisco discretamente anche con la FC.

.........................

già, a tanti piacerebbe, anche a me sarebbe piaciuto, ma per emulare un pro bisogna avere il fisico da pro, fare la vita da pro, ed essere seguiti in tutto e per tutto da uno staff completo, proprio come i pro, allora si può provare.
 

ragsta

Pignone
9 Marzo 2009
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Sencondo me non si tratta di allenarsi con il cardio o allenarsi con il PM, anche perchè un buon preparatore sa leggere anche i dati estratti dal cardiofrequenzimetro.

Qui il problema secondo me è il risultato ottenuto dalle due tipologie di allenamento è come operare con il bisturi (PM) e con la sega(cardio), con tutti e due alla fine tagli ma con uno sei molto più preciso e veloce mentre con l'altro hai si dei risultati, ma a volte questi risultati non sono i migliori.

La spesa del PM se vista in ottica "oggetto" può anche spaventare, ma chi ha poco tempo per allenarsi è l'optimum perchè permette di non passare ore e ore ad allenarsi risparmiando tempo e per me molte volte il tempo è denaro o-oo-o
 
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Ale Ciava

Pedivella
27 Agosto 2014
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Tarmac S-Works 2016
certo, mi piacerebbe molto lavorare con una squadra, oppure pianificare un programma pluriennale con un preparatore, e tutto quello che dici; ma il fatto è che resto pur sempre un amatore. Un amatore che - come molti - la mattina si sveglia, va a lavoro e rientra in serata a casa; un amatore che può allenarsi in base agli impegni di lavoro (di qui l'esigenza di valutare bene i carichi allenanti, personalizzandoli il più possibile, perché se, ad esempio, quel dato giorno ho finito di lavorare alle 18 e sono abbastanza stanco, non posso accollarmi 1h30m di SFR perché la tabella o il PIT dice di fare così).
Il mio obiettivo, ora come ora, è pianificare. E pianificare bene, anzi nel miglior modo, cercando di superare quello che ho fatto l'anno scorso con il PIT, con il quale sono riuscito a raggiungere traguardi che prima pensavo irraggiungibili. Quindi visto che sono nel gioco, tanto vale giocare bene. Questo significa che il tempo che ho dedicato al PIT o alle uscite nel fine settimana fatte per lo più ad -------m, vorrei sfruttarlo nel miglior modo possibile, cioè tenendo conto di tutte le variabili che evidentemente il solo cardiofrequenzimentro non considera (l'anno scorso infatti in diverse occasioni il cuore non ne voleva sapere di salire, quindi non sapevo se stavo lavorando bene o male, oppure se era il caso di sospendere e fare scarico)...

si ok, ma non sono solo watt, per come la vedo io l' allenamento è una cosa più strutturata di quello che c'è scritto anche nei testi più esaurienti ed impegnativi. qui secondo me con un soggetto boh? si pensa giovine con l' intervento fisico di qualcuno di valido si crea un valore aggiunto impagabile:
- miglioramento del gesto tecnico
- miglioramento delle dinamiche di gruppo ( [MENTION=72885]Ale Ciava[/MENTION] , una squadra no ? )
- impostazione di un programma che perlomeno nelle intenzioni possa essere anche pluriennale, non solo stagionale, ( cioè per non parlare appunto delle tabelle trimestrali ), perché a farti andare fortino un anno sono capaci quasi tutti.
- conoscenza delle metodiche e dei sistemi, in modo che in futuro si possa anche fare da se, oltre al fatto che un atleta consapevole di ciò che fa rende di più e meglio.
 

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
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Gigiant
certo, mi piacerebbe molto lavorare con una squadra, oppure pianificare un programma pluriennale con un preparatore, e tutto quello che dici; ma il fatto è che resto pur sempre un amatore. Un amatore che - come molti - la mattina si sveglia, va a lavoro e rientra in serata a casa; un amatore che può allenarsi in base agli impegni di lavoro (di qui l'esigenza di valutare bene i carichi allenanti, personalizzandoli il più possibile, perché se, ad esempio, quel dato giorno ho finito di lavorare alle 18 e sono abbastanza stanco, non posso accollarmi 1h30m di SFR perché la tabella o il PIT dice di fare così).
Il mio obiettivo, ora come ora, è pianificare. E pianificare bene, anzi nel miglior modo, cercando di superare quello che ho fatto l'anno scorso con il PIT, con il quale sono riuscito a raggiungere traguardi che prima pensavo irraggiungibili. Quindi visto che sono nel gioco, tanto vale giocare bene. Questo significa che il tempo che ho dedicato al PIT o alle uscite nel fine settimana fatte per lo più ad -------m, vorrei sfruttarlo nel miglior modo possibile, cioè tenendo conto di tutte le variabili che evidentemente il solo cardiofrequenzimentro non considera (l'anno scorso infatti in diverse occasioni il cuore non ne voleva sapere di salire, quindi non sapevo se stavo lavorando bene o male, oppure se era il caso di sospendere e fare scarico)...

considera che il preparatore non terrà mai in considerazione la tua giornata, al massimo ti darà un paio di opzioni se hai più o meno tempo. Ma se i dati dal pm dicono che sei fresco e tu in realtà stai cotto perchè hai avuto 2-3 giorni di m..., hai dormito poco e male ecc. ti tocca fare il carico, almeno in teoria. Perchè il programma è stabilito con un largo anticipo. Poi c'è il preparatore più o meno flessibile, più o meno disponibile ad ascoltare le tue esigenze, ma rimane il fatto che tante volte l'allenamento andrebbe gestito giorno per giorno avendo solo un'idea di periodizzazione, limitato da quell che gli impegni ci consentono di fare. Per questo valuta se studiare un po' ma avere poi piena libertà di gestire i carichi in base alle millemila variabili off-the-bike, oppure affidarti a qualcuno che consideri solo le variabili on-the-bike.
Non voglio denigrare e sconsigliarti il preparatore, ma farti presente problematiche che potresti dover affrontare o-o
 

Ale Ciava

Pedivella
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Visto che siamo nel mese di scarico e di tempo a disposizione ne ho di più, ho appena messo nel carrello su Amazon il libro "Allenarsi e gareggiare con il misuratore di potenza" di Hunter Allen che mi pare di capire sia la Bibbia per chi si avvicina a questo strumento. o-o

Per questo valuta se studiare un po' ma avere poi piena libertà di gestire i carichi in base alle millemila variabili off-the-bike, oppure affidarti a qualcuno che consideri solo le variabili on-the-bike.
Non voglio denigrare e sconsigliarti il preparatore, ma farti presente problematiche che potresti dover affrontare o-o
 

gx2

via col vento
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Gigiant
Visto che siamo nel mese di scarico e di tempo a disposizione ne ho di più, ho appena messo nel carrello su Amazon il libro "Allenarsi e gareggiare con il misuratore di potenza" di Hunter Allen che mi pare di capire sia la Bibbia per chi si avvicina a questo strumento. o-o

io oltre a quella bibbia, ti consiglio anche "the cyclist training bible" di Friel, esiste anche la versione italiana, che ti da consigli più specifici per la periodizzazione di meso macro e micro cicli, oltre a dare tutta una serie di consigli e linee di principio utilissime.
 

giorgibe

Apprendista Scalatore
28 Settembre 2005
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certo, mi piacerebbe molto lavorare con una squadra, oppure pianificare un programma pluriennale con un preparatore, e tutto quello che dici; ma il fatto è che resto pur sempre un amatore. Un amatore che - come molti - la mattina si sveglia, va a lavoro e rientra in serata a casa; un amatore che può allenarsi in base agli impegni di lavoro (di qui l'esigenza di valutare bene i carichi allenanti, personalizzandoli il più possibile, perché se, ad esempio, quel dato giorno ho finito di lavorare alle 18 e sono abbastanza stanco, non posso accollarmi 1h30m di SFR perché la tabella o il PIT dice di fare così).
Il mio obiettivo, ora come ora, è pianificare. E pianificare bene, anzi nel miglior modo, cercando di superare quello che ho fatto l'anno scorso con il PIT, con il quale sono riuscito a raggiungere traguardi che prima pensavo irraggiungibili. Quindi visto che sono nel gioco, tanto vale giocare bene. Questo significa che il tempo che ho dedicato al PIT o alle uscite nel fine settimana fatte per lo più ad -------m, vorrei sfruttarlo nel miglior modo possibile, cioè tenendo conto di tutte le variabili che evidentemente il solo cardiofrequenzimentro non considera (l'anno scorso infatti in diverse occasioni il cuore non ne voleva sapere di salire, quindi non sapevo se stavo lavorando bene o male, oppure se era il caso di sospendere e fare scarico)...

ok, ma se vuoi fare le cose per bene non c'entra amatore o non amatore. secondo te il cardio o anche il pm è roba da amatori ? se trovi uno in gamba ti chiede di sicuro che lavoro fai e che situazione personale/familiare hai, fa parte di una corretta anamnesi del soggetto.
poi per pianificare bisogna essere precisi, dote di cui tu mi sembra al momento scarseggi, ovvero nella pianificazione devi tener conto degli impegni lavorativi, e devi capire come saper gestire/spostare certi allenamenti chiave che vanno comunque fatti, altrimenti tanto vale fare a sensazione. poi dici che fai gare, vabbuò, ma come ti piazzi in classifica ? cambia e non poco; come l' attuale peso e rapporto massa grassa/magra. dove hai i punti di forza e quelli deboli ?
ci sono tante cose da valutare, quella del cuore ( che è un organo formato principalmente da tessuto muscolare ) che non sale è la più semplice, vuol dire che ha già lavorato tanto e deve riposare/scaricare come si deve, il quale aspetto è forse il più importante di tutto l' insieme. la fc è sempre il parametro base da cui partire, i pro aggirano il problema perché tanto curati come sono curati hanno il limitatore inserito ed allora con il pm lavorano anche su altri parametri.
sei di roma, città sicuramente grande e con svariate possibilità, fatti fare dei preventivi in giro da qualcuno, potresti avere delle soprese, premesso che non voglio fare pubblicità, c'è uno anche nel forum della tua zona. provi e casomai dopo ( cioè almeno un anno dopo ) passi al pm.
 

UppeR

Gregario
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Occhio che senza un adeguato tempo a disposizione, miracoli non se ne fanno, sia che si usi il PM o meno.
L'impegno richiesto per l'uso di questo attrezzo, è il medesimo richiesto per usare un cardio.
Si, puoi limare sulla precisione, ma se già ti "stressa" il pit, col PM le cose di certo non migliorano.
 

frullo81

Passista
16 Giugno 2010
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81
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Se posso dire la mia,premetto di avere il pm e di non averlo ancora sfruttato(per la prossima stagione baserò l'allenamento sul pm,vediamo se i w/kg aumentano:mrgreen:) a dovere,comunque certamente meglio cardio e preparatore che pm a caxxo.

Bisogna considerare che col costo del pm si fanno 2.5/3 stagioni di preparazione ed anche con tabelle trimestrali se sono fatte a dovere,specifiche in base all'atleta si riesce a raggiungere un buon livello(quest'anno alla seconda stagione "seria" con cardio,al top ero ad un discreto 4.3w/kg di ftp),poi per il pm c'è sempre tempo.

[MENTION=72885]Ale Ciava[/MENTION] Secondo esperienza personale se non l'hai mai avuto,per uno o due anni un preparatore è molto utile se si vogliono fare le cose in un certo modo senza perdere tempo e ti costa meno del pm(tra l'altro sarei l'ultimo a dover dire ste cose:mrgreen:).
 

giorgibe

Apprendista Scalatore
28 Settembre 2005
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Occhio che senza un adeguato tempo a disposizione, miracoli non se ne fanno, sia che si usi il PM o meno.
L'impegno richiesto per l'uso di questo attrezzo, è il medesimo richiesto per usare un cardio.
Si, puoi limare sulla precisione, ma se già ti "stressa" il pit, col PM le cose di certo non migliorano.

ecco esatto, la quantità di fatica e di tempo ( che sia tanto o poco o ancora meglio il giusto ) necessari ovviamente non cambia.
 

Ale Ciava

Pedivella
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Il cardio ormai è accessibile a tutti, in questo senso dico che "è da amatori" e, tutto sommato, è facilmente comprensibile visto che ti restituisce un solo dato, ossia la FC. Per capirci: l'anno scorso ho chiuso la Nove Colli sotto la tempesta e consumando completamente i pattini dei freni in 7 ore e 58 minuti (ad un pelo dalla griglia rossa) . Sono stato molto soddisfatto del risultato raggiunto, soprattutto perché che era la prima Nove Colli; però l'anno prossimo l'obiettivo è tentare di fare meglio (sperando di non pedalare nella tempesta). So che c'è tantissimo margine per migliorare, anche perché conosco bene i miei punti deboli. Su Roma sto sentendo in giro diversi nomi, alcuni blasonati alcuni meno conosciuti: in generale la spesa oscilla intorno ai 1000€ annui, a cui chiaramente va aggiunto il costo dell'acquisto del PM (poi bisognerebbe vedere anche quale prendere ;nonzo%) che mi hanno caldamente consigliato tutti quelli che ho sentito. In sostanza la spesa complessiva si aggira aleatoriamente sui 1.600 € (se prendessi ad esempio lo "Stages"), quindi non esattamente noccioline...
cmq, se puoi, potresti girarmi qualche riferimento di prepartori via mp ;-)


ok, ma se vuoi fare le cose per bene non c'entra amatore o non amatore. secondo te il cardio o anche il pm è roba da amatori ? se trovi uno in gamba ti chiede di sicuro che lavoro fai e che situazione personale/familiare hai, fa parte di una corretta anamnesi del soggetto.
poi per pianificare bisogna essere precisi, dote di cui tu mi sembra al momento scarseggi, ovvero nella pianificazione devi tener conto degli impegni lavorativi, e devi capire come saper gestire/spostare certi allenamenti chiave che vanno comunque fatti, altrimenti tanto vale fare a sensazione. poi dici che fai gare, vabbuò, ma come ti piazzi in classifica ? cambia e non poco; come l' attuale peso e rapporto massa grassa/magra. dove hai i punti di forza e quelli deboli ?
ci sono tante cose da valutare, quella del cuore ( che è un organo formato principalmente da tessuto muscolare ) che non sale è la più semplice, vuol dire che ha già lavorato tanto e deve riposare/scaricare come si deve, il quale aspetto è forse il più importante di tutto l' insieme. la fc è sempre il parametro base da cui partire, i pro aggirano il problema perché tanto curati come sono curati hanno il limitatore inserito ed allora con il pm lavorano anche su altri parametri.
sei di roma, città sicuramente grande e con svariate possibilità, fatti fare dei preventivi in giro da qualcuno, potresti avere delle soprese, premesso che non voglio fare pubblicità, c'è uno anche nel forum della tua zona. provi e casomai dopo ( cioè almeno un anno dopo ) passi al pm.
 

Ale Ciava

Pedivella
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Su questo non si discute. Si tratta di (imparare ad) utilizzare lo stesso tempo nel modo migliore possibile. Il tempo alla fine, bene o male, esce sempre (a costo di allenarsi alle 7 del mattino): quello che cambia, e l'allenamento ne dovrebbe tenere conto, è il momento in cui mi alleno (es. mattina prima di lavoro), il tempo che ho a disposizione (durata) e, soprattutto, se ho recuperato correttamente.
Il PIT come le tabelle non considerano tutti questi fattori. E questo alla fine, secondo me, si paga a caro prezzo: sovralenamento e cali di forma dopo breve tempo.

Occhio che senza un adeguato tempo a disposizione, miracoli non se ne fanno, sia che si usi il PM o meno.
L'impegno richiesto per l'uso di questo attrezzo, è il medesimo richiesto per usare un cardio.
Si, puoi limare sulla precisione, ma se già ti "stressa" il pit, col PM le cose di certo non migliorano.
 

giorgibe

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Il cardio ormai è accessibile a tutti, in questo senso dico che "è da amatori" e, tutto sommato, è facilmente comprensibile visto che ti restituisce un solo dato, ossia la FC. Per capirci: l'anno scorso ho chiuso la Nove Colli sotto la tempesta e consumando completamente i pattini dei freni in 7 ore e 58 minuti (ad un pelo dalla griglia rossa) . Sono stato molto soddisfatto del risultato raggiunto, soprattutto perché che era la prima Nove Colli; però l'anno prossimo l'obiettivo è tentare di fare meglio (sperando di non pedalare nella tempesta). So che c'è tantissimo margine per migliorare, anche perché conosco bene i miei punti deboli. Su Roma sto sentendo in giro diversi nomi, alcuni blasonati alcuni meno conosciuti: in generale la spesa oscilla intorno ai 1000€ annui, a cui chiaramente va aggiunto il costo dell'acquisto del PM (poi bisognerebbe vedere anche quale prendere ;nonzo%) che mi hanno caldamente consigliato tutti quelli che ho sentito. In sostanza la spesa complessiva si aggira aleatoriamente sui 1.600 € (se prendessi ad esempio lo "Stages"), quindi non esattamente noccioline...
cmq, se puoi, potresti girarmi qualche riferimento di prepartori via mp ;-)

allora dopo aver tentato senza successo di registrarmi sul sito della 9 colli ( anche perché se a te difetta precisione a me difetta pazienza ) per vedere a che posizione corrispondono 7 h e 58 minuti e su quanti partecipanti, prendo per buono che sia un valido se non ottimo risultato, che a fronte di un impegno richiesto in allenamento non così minimo, merita sicuramente un allenatore, che magari lavora anche senza pm, quindi senza andare sul privato, qui in giro ho sentito che tanti si sono trovati bene con jury, prova e senti se ti convince.
 
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giorgibe

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Su questo non si discute. Si tratta di (imparare ad) utilizzare lo stesso tempo nel modo migliore possibile. Il tempo alla fine, bene o male, esce sempre (a costo di allenarsi alle 7 del mattino): quello che cambia, e l'allenamento ne dovrebbe tenere conto, è il momento in cui mi alleno (es. mattina prima di lavoro), il tempo che ho a disposizione (durata) e, soprattutto, se ho recuperato correttamente.
Il PIT come le tabelle non considerano tutti questi fattori. E questo alla fine, secondo me, si paga a caro prezzo: sovralenamento e cali di forma dopo breve tempo.

quanti giorni a settimana e ore totali riesci ad allenarti ?

che genere di lavoro fai ?

età ?
 

antonuzzi.p

Novellino
31 Ottobre 2007
9
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wilier le roi
Ciao a tutti, un consiglio che vi posso dare é che dovete capire da voi quando recuperare, perché se uno non recupera i lavori fatti non vi servono a niente ne il frequenzimetro ne il misuratore di potenza. Esempio se oggi il vostro allenatore vi mette delle ripetute e voi dopo la prima sentite di non rendere ,smettete l'allenamento e fate una passeggiata, insomma sieti voi a sentire la fatica non il preparatore e dovete imparere a recuperare.
 

giorgibe

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lun-giov solo rulli, max 1h30m
venerdì rulli oppure uscita all'aperto dalle 14 in poi (quindi in inverno max 2h30m)
sabato e domenica salvo impegni, libertà :-x

32 anni, lavoro d'ufficio

ok, il lavoro d' ufficio aiuta, se ho capito bene con 5 allenamenti settimana è già tanta roba, secondo me già 4 vanno bene, diciamo che con 4/6/8/10/12/14/16 ore settimanali incluso eventuale gara fai già tutto quello che vuoi, basta saperle spalmare come si deve cioè in modo non uniforme durante la stagione.

ora ricordo il nick di juri è jfb'07 , qui è più conosciuto per i posizionamenti.
 

giorgibe

Apprendista Scalatore
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Ciao a tutti, un consiglio che vi posso dare é che dovete capire da voi quando recuperare, perché se uno non recupera i lavori fatti non vi servono a niente ne il frequenzimetro ne il misuratore di potenza. Esempio se oggi il vostro allenatore vi mette delle ripetute e voi dopo la prima sentite di non rendere ,smettete l'allenamento e fate una passeggiata, insomma sieti voi a sentire la fatica non il preparatore e dovete imparere a recuperare.

consiglio giusto.