Esatto la provenienza ancora oggi è sinonimo di almeno due cose. Miglior trattamento dei lavoratori. Miglior controllo qualità e dei processi. Poi c'è l'aggravante che la Cina è un regime totalitario e magari da fastidio finanziarlo così per sport.
Esatto la provenienza ancora oggi è sinonimo di almeno due cose. Miglior trattamento dei lavoratori. Miglior controllo qualità e dei processi. Poi c'è l'aggravante che la Cina è un regime totalitario e magari da fastidio finanziarlo così per sport.
Fosse per me non comprerei nulla di cinese ma e' "quasi" impossibile...io ci provo a evdere da dove provengono la maggior parte delle cose che acquisto ma non c'e' proprio versoEsatto la provenienza ancora oggi è sinonimo di almeno due cose. Miglior trattamento dei lavoratori. Miglior controllo qualità e dei processi. Poi c'è l'aggravante che la Cina è un regime totalitario e magari da fastidio finanziarlo così per sport.
Don a te tutto e' permesso e anche io se potessi vedere che sotto il MC della mia bici ci fosse scritto qualsiasi altro paese sarei piu' felice pero' come scritto sopra mi sono un po scocciato di fare le battaglie contro i mulini a ventoCiao bomberos prima quando ho scritto del mio amico esperto ciclista che mi metteva all'attenzione che i telai Ridley da anni son costruiti in Cina si riferiva al MC che a volte è difettoso invece prima in quelli costruiti in Belgio non vi era questo tipo di difettosità
Bomberos circa la Trek non credo cambi molto tra i telai costruiti in America e quelli a Taiwan parliamo solo della qualità del carbonio di tipo OCLV 700 lavorato esclusivamente in America. Però ti dico che quando pulisco le bdc e leggo sotto il tubo obliquo che il telaio proviene da Wisconsin il mio ego è appagato, già so che mi prendo per i fondelli da solo, però alla mia età me lo dovete permettere
Fosse per me non comprerei nulla di cinese ma e' "quasi" impossibile...io ci provo a evdere da dove provengono la maggior parte delle cose che acquisto ma non c'e' proprio verso
Don a te tutto e' permesso e anche io se potessi vedere che sotto il MC della mia bici ci fosse scritto qualsiasi altro paese sarei piu' felice pero' come scritto sopra mi sono un po scocciato di fare le battaglie contro i mulini a vento
P.S sai che un amico che ha cannondale da sempre mi ha messo in guardia circa i MC mi ha detto che in molti hanno avuto problemi di scricchiolii starni...mah speriamo che non abbia ragione
non gli offendere la sua 9 senno' qui succede la 3 guerra mondiale, cmq la 9 (e forse un'altro modello ma non ricordo quale) e' l'unica che e' made in USA, tutto il resto in Cina.
Forse più che sopravvalutato è valutato troppo: hanno prezzi fuori dal mercato. 5-6000 per un kit telaio sono troppi, considerando che i telai non sono nemmeno tra i più leggeri o tecnicamente innovativi del momento. A quei prezzi compri un'ottima bici completa con telaio top di gamma, magari anche migliore (anche se migliore non esiste, esiste solo ciò che è migliore per noi) di Pinarello. Il nome si paga ma qui si paga troppo. Se i prezzi fossero allineati con quelli degli altri allora non ci sarebbe niente da dire, ma in questo modo il marchio è davvero sopravvalutato.
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Esattamente. Anche Look impregna carbonio giapponese in Francia, forma e cuoce in Tunisia, verniciata in Francia.La cosa più scandalosa secondo me è che la differenza di prezzo tra il prodotto con queste garanzie e quello senza non è per niente marcata.
Anzi vedo che un prodotto Orbea costruito in Spagna costa meno che un qualsiasi mezzo Trek, Cannondale, Bianchi, BMC, o altro costruito a Taiwan.
E questo è un controsenso
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Per esempio mi piace molto la Bianchi Oltre XR4, ma visto che voglio i freni a disco, non potrò comprarla e secondo me è molto grave che Bianchi proponga come prima scelta a disco (e unica in carbonio) l'Infinito, telaio da lunghe distanze.
E Colnago addirittura nella gamma road non ne ha nessuna.
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E Colnago addirittura nella gamma road non ne ha nessuna.
Per esempio mi piace molto la Bianchi Oltre XR4, ma visto che voglio i freni a disco, non potrò comprarla e secondo me è molto grave che Bianchi proponga come prima scelta a disco (e unica in carbonio) l'Infinito, telaio da lunghe distanze.
E Colnago addirittura nella gamma road non ne ha nessuna.
Se ci addentriamo su questi meandri non ne usciamo piu'....ti potrei dire che se mangi la pizza,ed io ne mangio a colazione pranzo e cena,vanto classico italiano,sappi che il pomodoro e' al 95% importato dalla cina...le farine sono tutte canadese che sono il peggio del peggio che si possa trovare in commercio..che facciamo ci chiudiamo in casa e coltiviamo il ns orticello??? io sarei per farlo ma i ns politici NO!!!! questo era solo per dirti che di "etico" come sostieni tu non ce' proprio ma proprio nulla!!! figurati nelle bici...ci hanno voluto globalizzare,e le bici in carbonio sono l'emblema della globalizzazione schifosa in atto, e nessuno ha mai alzato un dito per impedirlo e guardi se sotto al telaio c'e scritto "made in Netherlands"?... che poi magari fanno tutto in cina con un ultimo passaggio in Olanda e ci scrivono"made in Netherlands" come avviene per la maggior parte del manufatturiero Italiano....fanno il capo in uno sperduto villaggio nel mondo arrivano da noi ci attaccano i bottoni e voila'made in Italy....lasciamo perdere parliamo di sport che e' meglio e lasciamo l'etico dove sta!Comunque c'é differenza tra Taiwan e Cina continentale, a Taiwan hanno salari molto più alti, sui 700 dollari, e infatti per es. Giant produce lì solo i telai di gamma più alta, il resto in stabilimenti cinesi mi sembra di aver letto tempo fa in un articolo proprio su bdc mag.
Poi ha anche uno stabilimento in Olanda, per cui io, per echeggiare Don Perigon, posso ammirare sul mio telaio la scrittta "made in Netherlands"
Se si smettesse di comprare telai marchiati "made in China" per scegliere per es. una Orbea, ecco, questo sarebbe un acquisto "etico", come pure scegliere un telaio artigianale
fatto in Italia.
Se ci addentriamo su questi meandri non ne usciamo piu'....ti potrei dire che se mangi la pizza,ed io ne mangio a colazione pranzo e cena,vanto classico italiano,sappi che il pomodoro e' al 95% importato dalla cina...le farine sono tutte canadese che sono il peggio del peggio che si possa trovare in commercio..che facciamo ci chiudiamo in casa e coltiviamo il ns orticello??? io sarei per farlo ma i ns politici NO!!!! questo era solo per dirti che di "etico" come sostieni tu non ce' proprio ma proprio nulla!!! figurati nelle bici...ci hanno voluto globalizzare,e le bici in carbonio sono l'emblema della globalizzazione schifosa in atto, e nessuno ha mai alzato un dito per impedirlo e guardi se sotto al telaio c'e scritto "made in Netherlands"?... che poi magari fanno tutto in cina con un ultimo passaggio in Olanda e ci scrivono"made in Netherlands" come avviene per la maggior parte del manufatturiero Italiano....fanno il capo in uno sperduto villaggio nel mondo arrivano da noi ci attaccano i bottoni e voila'made in Italy....lasciamo perdere parliamo di sport che e' meglio e lasciamo l'etico dove sta!
P.S. mi preme sottolineare che Io sono un NAZIONALISTA sfegatato per chi non lo avesse compreso
A parte il Nazionalismo o meno, se proprio la cosa che da più fastidio è che producono in paesi a basso costo di produzione e poi li vendono al prezzo di produzione nazionale.
Per come la vedo io la bianchi hs avuto lungimiranza. ...la bici con i dischi su strada non attaccherà mai!
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Colnago 5/6 anni che ha il catalogo il freno a disco: prima C59 e ora C60un telaio Dogma F8 costa 5000 euro? sicuro?
Cosa intendi per innovativo? di design? E quale marchio è innovativo?
Tra l'altro Pinarello è l'unica a montare un ammortizzatore posteriore su
una bici da corsa, che poi piaccia o meno questo è un altro discorso.
E la leggerezza non sempre è un parametro assoluto,
tanto più che Pinarello non ha mai rincorso pesi piuma (comunque la F8 XLight pesa 780 grammi).
Anch'io non ne faccio una questione di migliore o peggiore,
ogni scelta rientra nel soddisfare le mie esigenze in fatto di ciclismo,
diverse per tutti noi.
Per esempio mi piace molto la Bianchi Oltre XR4, ma visto che voglio i freni a disco, non potrò comprarla e secondo me è molto grave che Bianchi proponga come prima scelta a disco (e unica in carbonio) l'Infinito, telaio da lunghe distanze.
E Colnago addirittura nella gamma road non ne ha nessuna.
Il mercato la fa prima il marketing creando un'esigenza e poi noi comprando. Se nessuno compresse bici a disco il marketing potrebbe smetterla. Sai quante vaccate hanno proposto negli anni, tutte rivoluzionarie che poi non hanno mai preso piede?Mi spiace contraddirti ma il disco è' il prox passo sulle bdc...non si torna indietro con il mercato , chi arriva tardi perde il treno...,
Quando uscì il freno a disco sulla mtb tutti :"mah ...ma che bisogno c'è?!...i dischi son pericolosi...la bici e' sgraziata ecc..."
Quando uscirono le 29 : " fanno schifo , non scorrono , son sgraziate...
Il fatto è' che purtroppo non siamo noi che scegliamo , ma il mercato xche ci porta a sciegliere .., possiamo stare giorni a scrivere "non la comprerò mai .." ma poi si sa come va a finire ...
Senza polemica
P.s io possiedo 2 bdc una il disco è una classica ...io il disco lo adoro :-)
Il mercato la fa prima il marketing creando un'esigenza e poi noi comprando. Se nessuno compresse bici a disco il marketing potrebbe smetterla. Sai quante vaccate hanno proposto negli anni, tutte rivoluzionarie che poi non hanno mai preso piede?