Scelta misuratore di potenza

Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Atina (Fr)
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Trek (alcune)
Che tu sappia, dopo quanti cicli carica/scarica? Magari per ricaricare si usa lo stesso caricatore per la batteria del gruppo

La batteria è la stessa di quella del gruppo, solo che è la metà, una cella invece che due, ma è la stessa.

Fino ad ora nei gruppi queste batterie qualche rogna l'hanno data, ma sempre l'elettronica non gli accumulatori.
Non ho notizie di batterie Di2 "finite" per esaurimento da cicli di ricarica.
Quelle ciucche lo sono sempre state per motivazioni diverse.
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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Specialized sworks sl6
A voler essere pignoli l'optimum sarebbe sulla... gomma a terra, così da escludere varie perdite dovute alla cinematica del sistema che seppur minime ci saranno di sicuro.

Strano. Io ho sempre sentito che il meglio possibile sarebbe averlo nel piede. Per non avere le dispersioni che esistono nella catena tra il vettore di spinta e il punto di misurazione. Tra il piede e la gomma a terra ci sono scarpe, tacchette, pedali, pedivelle, catena, pignoni, ruota..... più lontano sei nella catena e più la potenza misurata sarà diversa dall.input reale dell'atleta.
 

dmarino970

Apprendista Velocista
15 Luglio 2012
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Pontecagnano Faiano (SA)
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Specialized Tarmac S-Works sl6
Si fa per dire...non era tanto riferito alla persona singola, ma generico!

Certo la misurazione sui pedali ha dei punti deboli, ma anche dei grossi vantaggi...io personalmente ho preso Assioma per la possibilità di portarlo facilmente da una bici all'altra ( ad esempio se dovessi andare in vancanza e noleggiare una bdc all'estero...) ed una serie di altri motivi tra cui quello economico...non potevo permettermi di spendere di più...

Diciamo che, a mio parere, come rapporto qualità/prezzo/praticità/supporto è molto difficile trovare di meglio...chiedete pure a Roberto Massa che ha testato in modo approfondito gli assioma recentemente.



Ciao anch'io preso dalla scimmia mi sono deciso ad acquistare il mio primo pm e, più o meno per gli stessi tuoi motivi avrei deciso di prendere i nuovi Bepro Assioma. Tu come ti trovi, sono, come dicono, facili da montare come un comune pedale e basta. Per avere dati precisi è preferibile prendere il doppio oppure andrebbe bene anche il singolo, in virtù anche dell'uso amatoriale che ne farei.


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frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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Specialized sworks sl6
cmq prenderanno piede quelli di shimano, sicuramente. Già il loro bacino di clienti è molto consistente, figuriamoci quanti opteranno per l'acquisto del gruppo con misuratore.

Campagnolo sta perdendo quote di mercato sempre più consistenti, SRAM è un ottimo prodotto ma lo vedo come una soluzione per spendere meno e/o di ripiego.
Shimano resta il prodotto di riferimento e per tanto anche il loro misuratore lo sarà, almeno per la massa.

Per chi ci dovrà correre, beh per quelli ne riparleremo ... ;-)
Che acquistando sram si spenda meno che shimano non mi risulta, anzi mi risulta il contrario, tra l'altro sram nell'elettronco è ben più avanti di shimano. A livello di gruppi ripiego proprio per nulla. Come misuratori vedremo.
 

joe_caltotip

Apprendista Passista
26 Settembre 2013
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torino
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Scott Foil / BMC TM02
Dopo aver fatto delle prove cronometrate di cambio pedali ( 90 secondi) ho deciso per gli assioma,peccato che non.siano in stock da nessuna parte.
Chi li ha dove li ha comprati?

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ElSante

Apprendista Passista
7 Marzo 2008
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Per quanto riguarda gli Assioma..devo ancora testarli in quanto mi sono arrivati pochi giorni fa...e pensavo di cominciare ad usarli intensamente per la prossima stagione. Per quanto riguarda l'installazione devo dire che non c'è niente di più facile per una recensione completa ti consiglio di leggere il blog di Roberto Massa. Per quanto riguarda la singola misurazione per un primo utilizzo direi che è più che sufficiente il monopodalico. Per la disponibilità...buttate un occhio al sito di Favero alle 11, aggiornano lo stock. ;)
 

maurocip

Scalatore
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Cervélo R3 Disk Di2 || Cannondale SuperX || Focus Raven Lite||
Per quanto riguarda gli Assioma..devo ancora testarli in quanto mi sono arrivati pochi giorni fa...e pensavo di cominciare ad usarli intensamente per la prossima stagione. Per quanto riguarda l'installazione devo dire che non c'è niente di più facile per una recensione completa ti consiglio di leggere il blog di Roberto Massa. Per quanto riguarda la singola misurazione per un primo utilizzo direi che è più che sufficiente il monopodalico. Per la disponibilità...buttate un occhio al sito di Favero alle 11, aggiornano lo stock. ;)
con che ciclocomputer li usi?
io ho il Polar V650 ed ho scritto alla Favero per avere notizie sulla compatibilità (non riportata sul sito Polar, ma gli assioma sono appena usciti)
 

ElSante

Apprendista Passista
7 Marzo 2008
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con che ciclocomputer li usi?
io ho il Polar V650 ed ho scritto alla Favero per avere notizie sulla compatibilità (non riportata sul sito Polar, ma gli assioma sono appena usciti)

Gli Assioma va differenza dei precedenti bepro hanno anche il bluetooth che mi pare sia il protocollo usato dal polar...su due piedi ti direi che dovrebbero andare...io li ho associati al Garmin Edge 820 tramite Ant+
Cmq aspetta loro per una conferma...di solito rispondono velocemente
 

dagos

via col vento
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Strano. Io ho sempre sentito che il meglio possibile sarebbe averlo nel piede. Per non avere le dispersioni che esistono nella catena tra il vettore di spinta e il punto di misurazione. Tra il piede e la gomma a terra ci sono scarpe, tacchette, pedali, pedivelle, catena, pignoni, ruota..... più lontano sei nella catena e più la potenza misurata sarà diversa dall.input reale dell'atleta.

Nel piede ce l'hai già se ci pensi (più che nel piede nell'intero sistema muscolare in atto in fase di spinta) e ai fini pratici quello che interessa in termini di resa sarebbe ciò che in realtà produci anche attraverso la catena cinematica... in poche parole è ciò che realmente scarichi a terra come potenza che ti fa andare più o meno veloce... quindi, a mio avviso, sarebbe quello il dato da evidenziare con un misuratore di potenza.
 

frejus82

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Nel piede ce l'hai già se ci pensi (più che nel piede nell'intero sistema muscolare in atto in fase di spinta) e ai fini pratici quello che interessa in termini di resa sarebbe ciò che in realtà produci anche attraverso la catena cinematica... in poche parole è ciò che realmente scarichi a terra come potenza che ti fa andare più o meno veloce... quindi, a mio avviso, sarebbe quello il dato da evidenziare con un misuratore di potenza.

sarebbe interessante interfacciare la nostra rete neuronale con un device tramite bluetooth o altro... non prendetemi per matto ma ci arriveremo, e anche presto. ci sono già esperimenti in corso.

comunque io alleno me stesso e quindi mi interessa il mio output, non quello che si scarica a terra. anche perchè se poi cambio mezzo e salgo su uno diverso (io ho 3 bici _ 2 bdc e 1 mtb_ ma altri ne hanno anche di più) il valore del fattore "uomo" è sempre uguale mentre il valore a terra può cambiare di moltissimo (passando da bdc a mtb) o poco (passando da una bdc al top a un cancello da allenamento invernale).
 

maurocip

Scalatore
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Nel piede ce l'hai già se ci pensi (più che nel piede nell'intero sistema muscolare in atto in fase di spinta) e ai fini pratici quello che interessa in termini di resa sarebbe ciò che in realtà produci anche attraverso la catena cinematica... in poche parole è ciò che realmente scarichi a terra come potenza che ti fa andare più o meno veloce... quindi, a mio avviso, sarebbe quello il dato da evidenziare con un misuratore di potenza.
premesso che non ne so nulla, quindi vado solo a logica...

se il PM serve per avere un dato oggettivo sul proprio motore, più è vicino al motore più misura in modo puntuale. Quindi se esprimo 200 watt ma con una bici vado a 30 km/h e con un'altra a 35 km/h vuol dire che sulla seconda la catena "cinematica" è più efficiente della prima nello scaricare a terra l'energia.

poichè il vantaggio di avere un PM e per avere riscontri oggettivi della propria prestazione, ritengo che avere la misurazione alla fonte ti consenta di evidenziare meglio se nella catena cinematica qualcosa non funziona e metterla a punto...
 

dagos

via col vento
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molto bella e funzionale
sarebbe interessante interfacciare la nostra rete neuronale con un device tramite bluetooth o altro... non prendetemi per matto ma ci arriveremo, e anche presto. ci sono già esperimenti in corso.

comunque io alleno me stesso e quindi mi interessa il mio output, non quello che si scarica a terra. anche perchè se poi cambio mezzo e salgo su uno diverso (io ho 3 bici _ 2 bdc e 1 mtb_ ma altri ne hanno anche di più) il valore del fattore "uomo" è sempre uguale mentre il valore a terra può cambiare di moltissimo (passando da bdc a mtb) o poco (passando da una bdc al top a un cancello da allenamento invernale).

premesso che non ne so nulla, quindi vado solo a logica...

se il PM serve per avere un dato oggettivo sul proprio motore, più è vicino al motore più misura in modo puntuale. Quindi se esprimo 200 watt ma con una bici vado a 30 km/h e con un'altra a 35 km/h vuol dire che sulla seconda la catena "cinematica" è più efficiente della prima nello scaricare a terra l'energia.

poichè il vantaggio di avere un PM e per avere riscontri oggettivi della propria prestazione, ritengo che avere la misurazione alla fonte ti consenta di evidenziare meglio se nella catena cinematica qualcosa non funziona e metterla a punto...
Sono d'accordo... questo sarebbe logico ma in pratica l'allenamento lo si fa per andare più forte, di conseguenza alleno il fisico (cuore muscoli e quant'altro) per avere una resa migliore che in pratica si traduce in maggiore velocità... questo è il fine o dovrebbe esserlo... a maggior ragione se so che a terra scarico tot watt con un cancello qualsiasi e che questi watt migliorano se cambio il mezzo ho anche un effettivo riscontro di quanto anche il mezzo incida sulla mia performance.
Cmq siamo OT o-o
 

fabrylama

Scalatore
22 Marzo 2012
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una
Il pm deve misurare la prestazione del ciclista e non quella della bici. Per misurare la prestazione di ciclista+bici si usa il cronometro.

Nel caso estremo col pm sulla ruota e i cuscinetti del mc bloccati, tu ti metti a 300w sapendo di tenerli 30' e poi dopo 10 minuti scoppi, perchè in realtà stavi producendo 350w (ok, un problema così grande ti fa sospettare di qualcosa di sballato e dopo qualche minuto smetti di guardare il pm, che diventa quindi inutile).
In questo caso non hai fatto l'allenamento che dovevi fare o hai buttato via una gara.... e comunque non staresti misurando la prestazione perchè un copertone sgonfio o un asfalto più ruvido non sarebbero misurati.

Di contro non cambia niente fra avere il pm sulla scarpa, sul pedale, sulla pedivella o sullo spider perchè le perdite sono minori della sensibilità degli strumenti.
 

dagos

via col vento
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Il pm deve misurare la prestazione del ciclista e non quella della bici. Per misurare la prestazione di ciclista+bici si usa il cronometro.

Il cronometro c'è già... ma come vedi non basta, serve sapere quanta energia produci-consumi per ottenere un certo tempo-velocità di percorso... più questo è reale nell'insieme uomo-mezzo maggiore sarà la perfomance e quindi il risultato finale.
 

maurocip

Scalatore
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Il cronometro c'è già... ma come vedi non basta, serve sapere quanta energia produci-consumi per ottenere un certo tempo-velocità di percorso... più questo è reale nell'insieme uomo-mezzo maggiore sarà la perfomance e quindi il risultato finale.
Non voglio smontare questo tuo convincimento, ma più metti insieme pere e mele (uomo e mezzo) meno potrai capire se c'è una cosa che non va dove sia.

il PM serve per dare oggettività della prestazione dell'atleta e non del mezzo.
Per vedere la prestazione del mezzo lo fai col PM + altre misurazioni oggettive (tempi, velocità, VAM, ecc).

comunque non mi interessa convincerti, se mi rispondono positivamente all'uso con il Polar V650, me lo compro proprio per capire il mio motore, vista la facile trasferibilità tra le mie bici o-o
 
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