Salve a tutti, ho ritardato nella mia intenzione (e promessa) di recensire la salopette Castelli Omloop, ma l’inverno qui al sud si è fatto aspettare molto quest’anno, diciamo che temperature degne della stagione si sono presentate solo dopo capodanno, e di conseguenza l'Omloop, acquistata ad ottobre, è rimasta chiusa in armadio per quasi tre mesi. Detto ciò inizierei subito con la recensione:
RIFINITURA:
è molto elevata, in linea con la fascia top di Castelli, tessuto poco felpato, leggero e molto elastico, bretelle in rete stile Aero Race, minimali e comodissime, la rete copre fino all’ombelico in modo da lasciare la parte termica solo dove serve, relegando il riscaldamento del busto alla giacca e all’intimo, inoltre il tessuto che copre le parti intime è più sottile in modo da essere molto elastico e permettere la pipì senza forzare, insomma una vera salopette invernale da gara!
FONDELLO:
Il fondello è il noto X2-Air, il top di Castelli, essendo più duro del Kiss può infastidire alle prime uscite, tuttavia quando ha fatto la “faccia” non teme paragoni, ammortizza e non si sente, un fondello con cui si possono fare centinaia di Km: quello della mia salopette Free Aerorace estiva l’ho testato per 250Km continuativi, il culetto ringrazia.
VESTIBILITA’:
La vestibilità è quella della linea Aero Race, molto aderente, praticamente un guanto da chirurgo, occhio alla taglia quindi, io vesto M e devo prendere la L, tuttavia il tessuto molto elastico fa si che alla fine risulti comoda, aderente ma non asfissiante, una nota sul prolungamento delle gambe: arriva fino al ginocchio, ed essendo fatto di tessuto più fine non da alcun fastidio sia all’anteriore che nella piega della gamba e protegge una zona normalmente scoperta.
COSTO:
alto in assoluto ma, rapportato alla qualità ed alle caratteristiche tecniche del prodotto, a mio avviso è giustificato, questa salopette appartiene alla fascia top di Castelli, quella destinata ai pro, quindi inevitabilmente si paga anche questo.
PROVA:
la variabilità del meteo mi ha permesso di testare la salopette con diverse condizioni, ho indossato il capo a 14C°, 8°C e 4°C. Diciamo subito che la sensibilità alla temperatura è soggettiva, quindi la prova risente del fatto che non sento particolarmente il freddo, di seguito l’abbigliamento del test:
- Giacca: Castelli Gabba 2 MC
- Intimo: maglia a rete Outwet a 14°C, maglia termica PISSEI manica lunga a 8°C e 4°C
- Salopette: Castelli Omloop
- Gambali: X Bionic PK2
- Braccioli: SIXS leggeri con temperature 14°C e 8°C, PISSEI felpati a 4°C
I 14°C per me sono il limite superiore di utilizzo, con questa temperatura non metto i gambali (uso olio riscaldante light) e uso una maglia intima a rete sotto la Gabba, tuttavia con impegno elevato devo aprire la cerniera.
A 8°C l’Omloop è semplicemente fantastica, con i gambali X-Bionic PK2 e una maglia intima a maniche lunghe si va che è una meraviglia, il ventre non risente il freddo e il vento, la temperatura corporea rimane confortevole anche con ritmi elevati.
I 4°C possono essere considerati il limite inferiore, la protezione freddo/vento rimane efficace ma la gamba corta inizia ad essere insufficiente, ho provato con l’olio forte ma mi da fastidio per la frizione dei gambali, chiaramente su tutto influiscono anche il wind chill, il grado di umidità e la presenza o meno del sole, devo ammettere comunque che sotto tali temperature me ne sto al caldo.
CONSIDERAZIONI FINALI:
La salopette Omloop e la giacca Gabba 2, almeno alle mie latitudini dove le temperature invernali non sono mai estreme, mi hanno liberato finalmente dell’incubo dei cappottoni, questa accoppiata gestita con l’intimo giusto, quindi modulandolo a seconda della temperatura, dona una vestibilità ed una comodità sulle quali i capi più pesanti sono inevitabilmente penalizzati, personalmente userò questo abbigliamento tutto l’inverno, non molto in verità considerando che già a fine marzo vado di divisa estiva.
Termino questa recensione affermando senza dubbio che l’Omloop è un capo altamente tecnico, e chi potrà fare un piccolo sacrificio, mettendo in campo un budget che in verità non è proprio economico, non ne rimarrà scontento.
RIFINITURA:
è molto elevata, in linea con la fascia top di Castelli, tessuto poco felpato, leggero e molto elastico, bretelle in rete stile Aero Race, minimali e comodissime, la rete copre fino all’ombelico in modo da lasciare la parte termica solo dove serve, relegando il riscaldamento del busto alla giacca e all’intimo, inoltre il tessuto che copre le parti intime è più sottile in modo da essere molto elastico e permettere la pipì senza forzare, insomma una vera salopette invernale da gara!
FONDELLO:
Il fondello è il noto X2-Air, il top di Castelli, essendo più duro del Kiss può infastidire alle prime uscite, tuttavia quando ha fatto la “faccia” non teme paragoni, ammortizza e non si sente, un fondello con cui si possono fare centinaia di Km: quello della mia salopette Free Aerorace estiva l’ho testato per 250Km continuativi, il culetto ringrazia.
VESTIBILITA’:
La vestibilità è quella della linea Aero Race, molto aderente, praticamente un guanto da chirurgo, occhio alla taglia quindi, io vesto M e devo prendere la L, tuttavia il tessuto molto elastico fa si che alla fine risulti comoda, aderente ma non asfissiante, una nota sul prolungamento delle gambe: arriva fino al ginocchio, ed essendo fatto di tessuto più fine non da alcun fastidio sia all’anteriore che nella piega della gamba e protegge una zona normalmente scoperta.
COSTO:
alto in assoluto ma, rapportato alla qualità ed alle caratteristiche tecniche del prodotto, a mio avviso è giustificato, questa salopette appartiene alla fascia top di Castelli, quella destinata ai pro, quindi inevitabilmente si paga anche questo.
PROVA:
la variabilità del meteo mi ha permesso di testare la salopette con diverse condizioni, ho indossato il capo a 14C°, 8°C e 4°C. Diciamo subito che la sensibilità alla temperatura è soggettiva, quindi la prova risente del fatto che non sento particolarmente il freddo, di seguito l’abbigliamento del test:
- Giacca: Castelli Gabba 2 MC
- Intimo: maglia a rete Outwet a 14°C, maglia termica PISSEI manica lunga a 8°C e 4°C
- Salopette: Castelli Omloop
- Gambali: X Bionic PK2
- Braccioli: SIXS leggeri con temperature 14°C e 8°C, PISSEI felpati a 4°C
I 14°C per me sono il limite superiore di utilizzo, con questa temperatura non metto i gambali (uso olio riscaldante light) e uso una maglia intima a rete sotto la Gabba, tuttavia con impegno elevato devo aprire la cerniera.
A 8°C l’Omloop è semplicemente fantastica, con i gambali X-Bionic PK2 e una maglia intima a maniche lunghe si va che è una meraviglia, il ventre non risente il freddo e il vento, la temperatura corporea rimane confortevole anche con ritmi elevati.
I 4°C possono essere considerati il limite inferiore, la protezione freddo/vento rimane efficace ma la gamba corta inizia ad essere insufficiente, ho provato con l’olio forte ma mi da fastidio per la frizione dei gambali, chiaramente su tutto influiscono anche il wind chill, il grado di umidità e la presenza o meno del sole, devo ammettere comunque che sotto tali temperature me ne sto al caldo.
CONSIDERAZIONI FINALI:
La salopette Omloop e la giacca Gabba 2, almeno alle mie latitudini dove le temperature invernali non sono mai estreme, mi hanno liberato finalmente dell’incubo dei cappottoni, questa accoppiata gestita con l’intimo giusto, quindi modulandolo a seconda della temperatura, dona una vestibilità ed una comodità sulle quali i capi più pesanti sono inevitabilmente penalizzati, personalmente userò questo abbigliamento tutto l’inverno, non molto in verità considerando che già a fine marzo vado di divisa estiva.
Termino questa recensione affermando senza dubbio che l’Omloop è un capo altamente tecnico, e chi potrà fare un piccolo sacrificio, mettendo in campo un budget che in verità non è proprio economico, non ne rimarrà scontento.