il fatto che il peso guadagnato su una massa che ruota sia più redditizio rispetto al peso guadagnato su altro componente (es. telaio) è...fisica:
per muovere il mezzo bicicletta il ciclista deve "produrre" 1/2 Mv^2 di energia cinetica per muovere la massa totale del sistema atleta+telaio (e componenti annessi ma non in rotazione)+
ruote (M) alla velocità v. L'atleta deve inoltre fornire l'energia che permetta il moto rotatorio delle ruote: 1/2 Iw^2 con w velocità angolare e I l'inerzia della ruota (assumendo e semplificando che le ruote siano tra loro uguali). Tale valore I ci indica quanto è dispendioso "muovere" la ruota e tale valore incrementa tanto più la massa è lontana dal centro (mozzo); è inoltre sempre proporzionale alla massa della ruota e al quadrato del raggio della ruota. I= bmr^2 dove b=1 se ipotizziamo di trascurare la massa dei raggi, in proporzione soprattutto al loro peso rispetto al resto che compone la ruota.
Quindi l'energia totale richiesta per muovere telaio+atleta+2 ruote ad una velocità v è:
E= 1/2 (2m+massa telaio)v^2 + 2* 1/2 Iw^2
poichè I= bmr^2 e v/r= W
E= 1/2v^2[massa telaio+2(1+b)m]
quindi, considerando che una ruota "tradizionale" (= cerchio + raggi) può essere rappresentata dal valore b=1, la spesa energetica per il movimento delle ruote è 4x proporzionale alla massa della ruota, ossia una riduzione del (medesimo valore di) peso sulle ruote è 4x "energeticamente" più vantaggiosa che la riduzione del (medesimo valore di) peso in/di altro componente (es. telaio).
Il resto sono chiacchiere.