Il mio ciclismo: quanti ricordi...

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
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si grazie
sono passati alla moto perchè nelll' immaginario essere un biker non è come essere uno scooterista.

infatti è così, andare in scooter è sentirsi motociclisti è come farsi il bidet è sentirsi sub (citazione di qualcuno)

cmq più che la mtb è più facile, direi che è più facile averla in casa e siccome la bici è il classico sport scoperto x caso all'inizio lo fai con quello che hai in casa
 

Stradista

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4 Aprile 2007
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Dedacciai Vertigine , Sram Red 22 , Vision Metron 40
infatti è così, andare in scooter è sentirsi motociclisti è come farsi il bidet è sentirsi sub (citazione di qualcuno)

cmq più che la mtb è più facile, direi che è più facile averla in casa e siccome la bici è il classico sport scoperto x caso all'inizio lo fai con quello che hai in casa

:mrgreen: bella questa...
guarda non so quanti anni hai tu ma nei primi anni 90 io la mtb dovetti prendermela perchè solleticato da alcuni amici che erano alle prime armi , pero' non ricordo che tra l' 85 e il 90 tutti avessero una mtb in garage.
 

(Ale74)

Maglia Amarillo
17 Agosto 2010
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sì -il carbonio è tornato ed è pure andato... ora rimetto in pista l'alluminio....
Ricordi ne ho molti, alcuni belli, altri meno belli.
Ne voglio però postare uno allegro o triste (decidete voi).
Eravamo andati a correre a Brescello ed io ero al primo anno da dilettante.
Corsa in circuito pianeggiante, molto scorrevole, fughe e controfughe, scatti e controscatti ma niente da fare, si arriva in volata.
La gamba era buona ma io ero un novellino, non conoscevo praticamente nessuno, salvi pochi nuovi come me che provenivano dalle mie parti.
Comuqnue, siamo all'ultimo chilometro e prendo la ruota di uno veloce delle mie parti, siamo ai trecento metri, nelle prime posizioni del gruppo, 53x13 in canna e pronto a partire.
Siamo ai 200 metri e il tipo va per partire quando, con la coda dell'occhio, vedo uno che da sinistra taglia tutto il gruppo come un kamikazze e centra il mio conterraneo.
Inevitabile la rovinosa caduta.
Ma intanto viaggiamo a oltre 60 km/h e siamo già ai meno 70, cerco di evitare il groviglio ma niente da fare, la scelta era fra il centrare il mucchio o il pubblico, passare era impossibile. Centro il mucchio e vengo catapultato in alto e in avanti.
Poi ho 5 minuti di vuoto assoluto e riprendo i ricordi da seduto su una sedia di plastica, sotto un portico, una decina di metri dopo l'arrivo e mio papà che mi chiama.
Lo guardo come per dirgli "hei, perchè mi chiami? non mi vedi?" ma la prima cosa che gli chiedo è "come è andata la volata? mi sembra di aver fatto bene. Mi sono piazzato?" e lui che mi dice "sei caduto ai 50 metri. se avessi avuto la bici ti saresti piazzato. ti abbiamo visto volare e strisciare per 50 metri, fin dopo l'arrivo".
E ora voi direte "Azz...che botta", ma il bello deve ancora venire.
Mi alzo e cerco la bici che non trovo, e mi dicono che l'hanno già portata al furgone "ah bon, vado a cambiarmi allora" (per inciso ero distrutto ma non me ne rendevo conto).
Il DS mi dice "ti ho trovato un medico, vai la che ti visita" io gli dico che non ho niente e lui mi dice "l'ultimo ricordo che hai è a 100 metri dall'arrivo e il primo 10 metri dopo e 5 minuti più tardi, credimi, e meglio che vai".
"ok, per il quieto vivere vado" e prendo la bici di un compagno di squadra.
Il medico mi visita e mi dice che non ho niente che non va.
Riprendo la bici e torno verso il furgone.
Arrivo all'altezza (in linea d'aria) del furgone, c'è uno scalinetto per salire sulla piazza e decido di saltarlo in bici.
Lo faccio e vado avanti, dopo 5 o 6 metri sento una forte resistenza e penso "mamma cari che chiodo che sono, manco più a pedalare col 39 riesco" e spingo....spingo un paio di metri dopo sento che la resistenza aumente e guardo verso il basso e vedo che, salendo il gradinetto, ho agganciato la corda usata come transenna.
Senza pensare afferro la corda con la destra e faccio per sfilarla dalla testa, peccato che tanta era la tensione della corda e molto poca la mia forza per tenere il tutto.
Come ho preso la corda in mano sono partico come una freccia e mi sono ritrovato in mezzo alla strada aggrovigliato alla bici che ridevo come un folle.
 

rapportoagile

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Scapin Dyapason
Nel 1994 facevo parte del Rewel Team, una squadra organizzata dell'omonimo produttore di bici in titanio (anche se io possedevo una di un'altra marca: una Proflex).
La società contava una quarantina di soci, tutti piuttosto forti: tutti tranne il segretario (nonché co-sponsor), e il sottoscritto. A quell'epoca ero ancora convinto di poter "far bene" nelle cronoscalate (cosa questa sempre e puntualmente contraddetta dai fatti). Ma ero testardo e mi iscrivevo regolarmente a quelle a cui ritenevo di "dover presenziare", anche a quelle più dure.
Uno degli ultimi appuntamenti era a fine ottobre ed era la cronoscalata Laces-Malga Laces (Latscher Alm) in MTB: ca. 14km per 1100 m di dislivello lungo una forestale con pendenze alternanti. Della mia squadra si erano iscritti i due più forti, che avevano bisogno di punti per il campionato provinciale. Le brutte previsioni meteo avevano convinto gli altri a starsene al calduccio. La partenza era alle 14.00 dalla piazza centrale di Laces e appena giunti lá, abbiamo capito che saremmo stati in pochi a partire, SE si partiva, visto che le nuvole si erano ulteriormente abbassate e così la temperatura. Per gli organizzatori non c'erano problemi, quindi 38 temerari si sono schierati alla partenza.
Contemporaneamente al via, è iniziato a piovere. La partenza in queste gare è sempre "a tutta" e nel giro di poche centinaia di metri ero penultimo. Dopo poche altre centinaia di metri non vedevo già più il terz'ultimo. La pioggia si era trasformata in nevischio prima, e neve-neve poi. Non si vedeva più una mazza. Ero in crisi di freddo in più non riuscivo a riprendermi dal fuorigiri iniziale. Ma non volevo mollare. Tanto ultimo NON arrivo!! E invece ero proprio ultimo, perchè l'altro concorrente nel frattempo si era ritirato. La neve scendeva copiosa e le traccie lasciate dagli altri concorrenti erano appena visibili. Il che mi demoralizzava non poco. Improvvisamente sento dietro di me un motore: mi giro ed era l'ambulanza. L'autista fa suonare la sirena, si affaccia del finestrino e mi chiede se volevo salire, visto che tanto ero ultimo: evidentemente avevano fretta di finire e tornare a casa.
"Non se ne parla neppure"! Imperterrito continuo a pedalare e ne è proprio valsa la pena. All' arrivo vengo festaggiato come se fossi il vincitore dai seppur pochi spettatori. Poi subito dentro, al calduccio della malga dove era organizzato un ristoro degno di un albergo a 5 stelle. Lí ho vinto nettamente la speciale classifica di "spazzolatore del ristoro".
Poi la premiazione: il 1°, il 2° e 3°= Coppona, coppa e coppina. Poi fino al 10°= qualche gadget e infine l'ultimo (io) si è portato a casa: una pezza intera di speck, contenuta un uno zaino da alpinismo della Salewa. Cosa che (ovviamente) perfino i primi mi invidiavano.
Da quel giorno ho deciso che sarei sempre arrivato ultimo!!
Nel frattempo era diventato quasi buio e la neve sulla strada piuttosto alta: ma l'organizzazione è stata veramente notevole: davanti un battipista e dietro un gatto delle nevi con i fari accesi. In mezzo 38 ciclisti (molti dei quali anche un po' bevuti....eh, faceva freddo:mrgreen:) con la neve che scendeva copiosa.
Si era creata un'atmosfera davvero magica.
Questo è uno dei ricordi più belli....
 
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Scapin Dyapason
Bel racconto e bella avventura! o-o
Ma perché non raccogli tutti questi racconti in un libro? Potresti intitolarlo... che so... le ciclomemorie di nonno Claus! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Dai che scherzooooo :rosik: però l'idea del libro la valuterei...

Beh, potrei pensarci. Intanto racconto gli anedotti qui e ne ho veramente tanti.
E sono convinto che anche altri ne avrebbero, ma forse sono timidi o troppo "orgogliosi", per mettere in piazza i propri ricordi e avventure.
In allegato un foto con (più o meno) il tracciato di questa cronoscalata
 

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eddy 666

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BMC srl03; Bianchi Via Nirone
Beh io ci provo...
Anche se sono un pedalatore in ibrida, non faccio gare nè mi interessa, vado piano e sono pochi anni che pedalo un po' di ricordi ce li ho...
E come scordarmi del mio primo Monte Serra, un' estate di quattro anni fa, vestito (come sempre allora) con i jeans tagliati al ginocchio, ciabattine e canotta in cotone bianca... su city bike!!!!

Al tempo la passione c' era ma (giustamente essendo agli inizi?) c' era tanta ignoranza e trascuratezza.. sostenevo ad esempio che mai e poi mai mai mi sarei messo quelle tutine ridicole dei ciclisti, tanto io andavo come loro (ovviamente non era così!!) e quella roba era del tutto inutile... Ehm ehm ;nonzo%

Beh fatto sta che con un mio amico, ideatore di questa follia nonchè "responsabile" di avermi fatto salire su una bici, ci dirigemmo la mattina entrambi in city bike verso il Serra dopo aver palpato lo scetticismo degli amici la sera prima..
65 km da casa con un po' di colline e poi il mostro sugli 850 metri di dsl con pendenza media verso il 7 per cento!

Beh rampichino e via, ci misi un' eternità, ricordo che lui arrivò un bel po' prima di me (era mooolto più allenato) e mi telefonò anche per sapere dove fossi quando arrivò in vista delle antenne, in vetta.
Risposi ansimando "So una se..a qui un vedo nulla, castagni sopra castagni sotto, so una se..a dove sò!!"

Tornò indietro, mi scortò in cima, mi fermavo ogni cento metri ero scoppiato..

Ma che gioia quando arrivai in cima, l' unico quel giorno (e credo cmq uno dei pochi pazzi) a aver affrontato quelle salite in city bike con tanto di cavalletto, jeans e ciabatte!- Il mio amico almeno l' abbigliamento tecnico l' aveva!-

Sfinito ma contento, non riuscii nemmeno a tornare indietro (tornammo in treno) e fui l' eroe della serata...

Salimmo da Buti, ignoravo del tutto l' esistenza degli altri due versanti (Calci e Sant' Andrea) e non avrei mai creduto che in pochi anni li avrei fatti più e più volte fino a arrivare a farli tutti e tre in un giorno solo, e vestito di tutto punto!

Beh, questi sono i miei esordi ciclistici... non sono certo un campione anche ora, ma se penso a quei tempi... mi sembra strano sia passato così poco tempo e abbia percorso nel frattempo tutta questa strada :mrgreen::-x
 

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Scapin Dyapason
Beh, questi sono i miei esordi ciclistici... non sono certo un campione anche ora, ma se penso a quei tempi... mi sembra strano sia passato così poco tempo e abbia percorso nel frattempo tutta questa strada :mrgreen::-x

Eh eh eh...si cambia nella vita. Anch'io quando giravo L'Europa in moto per recarmi ai raduni Harley vestito come uno che oggi considero "scoppiato", MAI avrei immaginato che un giorno avrei abbandonato la mai adorata Low Rider e avrei iniziato a pedalare (perdendo 7-8kg).
 

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Scapin Dyapason
Sempre metà anni '90, periodo in cui ,come ho già detto, ero flippato con le garette in MTB...
Gara (Trofeo Pellini) con ritrovo a Gardolo (TN); poi tutti in gruppo su fino a Vigo Meano (un paesino in collina); lì ci si riaggruppava e poco dopo ...pronti-via... per 5 giri per un circuito di 6,5 km di sentierini, strade sterrate e qualche pezzo asfaltato.
Bon....partenza! ad occhio ero a metá gruppo, ma quel che più importava era che il mio amico/rivale Roby era dietro. Dopo il 2° giro ero solo, non vedevo nessuno nè davanti, nè dietro, ma nelle Gare MTB era abbastanza normale. Passai attraverso Vigo Meano per la 4° volta e iniziai il 5° ed ultimo giro. Bene, Roby non si vede! vado, vado, vado e affronto l'ultima discesa tecnica e in punto un po' pericoloso presidiato da due Vigili del Fuoco volontari...che non ci sono più!;nonzo%...Boh strano! La vicinanza del traguardo ha sempre il potere di farti trovare quell'energia insospettata; mi sono alzato sui pedali e ho affrontato l'ultimo km in leggera salita. Poi la strada sterrata si immetteva sulla provinciale, sulla quale si dovevano percorrere gli ultimi 500 m. Era fatta! Mi ero piazzato a metá classifica...ottimo per me e soprattutto davanti a Roby!!
Sono entrato a Vigo Meano come un "pro": busto piegato sul manubrio, e grinta da vendere...pronto per il tifo degli spettatori...ma...ma dov'é il traguardo? Ci sono passato sotto 4 volte! Ero sicuro che fosse lì!!;nonzo%
Non c'é traccia di ciclisti. Un signore anziano stava uscendo da una casa e gli chiedo:"Scusi, ma la gara di MTB??" e lui:"Gara? Quale gara?" Sí, buonanotte! Più avanti vedo una signora che stava mettendo via il pentolone del Thè! "Signora, ma la gara?" Lei mi ha guardato con due occhi, che sembrava un gufo e mi fa"...ma l'è finida da un pezzo! Son tüti scesi a Gardolo per la premiassione!! Scconcertato e un po' incazzato son sceso anch'io a Gardolo, dove ho incontrato anche Roby!
Cos'era successo?? Tutti i concorrenti dietro di me si erano ritirati, tranne Roby. Quando lui ha iniziato l'ultimo giro l'organizzazione lo ha fermato dicendogli;"Sei ultimo, se vuoi puoi evitare di farel'ultimo giro"
...e a lui andava bene! Poi era stato detto al motociclista con la moto da trial di fare un giro e rilevare le posizioni dei concorrenti e avvisarli che potevano fermarsi. Peccato che 'sto pirla motorizzato non avesse completato il giro, ma fosso ritornato dicendo;"Bon, non gh'é pú nessuno!!" Così hanno sbaraccato tutto e sono scesi a Gardolo dove era prevista la premiazione. Invece uno Mtb-biker sfigato (io) c'era e stava ancora facendo una fatica boia per la sua posizione.
A Gardolo mi sono "confrontato" più o meno amichevolmente con gli organizzatori, che hanno scaricato il barile sul motociclista-pirla dicendo:" Vabbé dai, ti mettiamo penultimo in classifica e, per scusarci, di diamo un cartone con 6 confezioni di caffé Pellini, Se d'accordo?"
Ero d'accordo sì: ero arrivato davanti a Roby!!!
 
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kar38

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si grazie
hahahahahah hhaa troppo forte, però alla fine cmq eri davanti a tuo rivale diretto

cmq scrivilo il libro .. prometto di leggerlo ..ovviamente fai uno sconticino ai tuoi fan del forum
 

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hahahahahah hhaa troppo forte, però alla fine cmq eri davanti a tuo rivale diretto

cmq scrivilo il libro .. prometto di leggerlo ..ovviamente fai uno sconticino ai tuoi fan del forum

Chissà...forse ungiorno...Intanto mi accontento di "fare partecipi" voio-o

:)))::)))::)))::)))::))):

Sei una fonte inesauribile di cicloaneddoti!!

Vado in bici da ca 24 anni e mi sono capitati tanti episodi più o meno simpatici.
Ma credo di non essere l'unico: ognuno di noi ne avrebbe di anedotti da raccontare...
Io intanto continuo a proporne, così tengo allenata la mia memoria.
Sono quasi tutti legati alle gare degli anni '90 in Mtb (allora non possedevo nemmeno un bdc) e il profilo che se ne ricava potrebbe essere quello di un "eterno perdente". Io però non mi sono mai ritenuto tale, anche se alla partenza delle gare ero pienamente conscio dei miei limiti e selezionavo i miei compagni di gara nelle seguenti categorie:
-mostri sacri,
-forti,
-quel-pelo-più-forti-di-me-ma-verrà-il-giorno-che-li-batterò (giorno che non è mai arrivato)
- a mio livello,
- guai se questo arriva prima di me!

Ricordo che a quell'epoca ho gareggiato più volte con Hubert Pallhuber (poi campione del mondo di MTB e attuale tecnico della nazionale); e Roland Stauder, negli anni seguenti spesso protagonista nelle gare di coppa del Mondo....Oddio..."gareggiato", diciamo piuttosto che eravamo insieme alla partenza....poi li rivedevo quando tagliavo il traguardo, che avevano già fatto la doccia da un pezzo; .

Approposito dell'ultima categoria, quella del: "guai se questo arriva prima di me"!:

Garetta di paese a Auna di Sopra (sul Renon). Era obbligatorio il caschetto! ...Tsssss, io già ne possedevo uno bellissimo della Giro; inoltre indossavo delle scarpette da ciclocross per pedali con la gabbietta (ancora non esistevano quelli a sgancio rapido), oltre che la divisa da "vero ciclista" del Rewel Team. Alla partenza c'era un mondo variegato: noi, del Rewel Team, sembravamo un squadra di pro; poi c'erano quelli con: caschetto da roccia; caschetto da ciclismo in pelle; casco jet da moto (!). Vicino a me si posizionò uno con il seguente look:
bici da MTB con parafanghi e portapacchi, pantaloncini corti tipo da calcio, normalissima T-shirt in cotone; casco da anti-infortunistica (quelli da cantiere!) e ....Scarponi da montagna (di quelli tosti, da roccia). Ce l'ho ancora vivo nella memoria: aveva il fisico tarchiato, un torello con un po' di panza, ma anche tanti muscoli da "lavoratore".
Automaticamente è entrato nella categoria dei guai se questo arriva prima di me!.
Vado avanti con il racconto, o avete già capito come va a finire?:cry::cry:
Uno "normale" avrebbe acquistato un ronzino e si sarebbe dato all'Ippica...non io! La collezione delle sconfitte era appena iniziata!:mrgreen:
 
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