Manca la voglia di uscire in bici? Sforzatevi e uscite lo stesso!

Braccio

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27 Ottobre 2008
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Ieri, 6 marzo (ehm, aprile of course), anno domini 2010, giornata "no". Avevo programmato di uscire dal lavoro alle 15.30, per un'uscita in bici un po' più lunga del solito e invece, alcuni problemi sul lavoro mi hanno trattenuto fino alle 16,45 e hanno iniziato a girarmi le palle. Poi un piccolo sc azzo con la morosa ha aumentato la velocità di rotazione delle stesse. Sono arrivato a casa che erano ormai le 17.00, demoralizzato e con l'idea dell'uscita in bici ormai accantonata. Inoltre un vento piuttosto fastidioso rafforzava questa mia decisione. "Uhmmm, che lavori ho da fare in casa? Una miriade, se è per questo". Ma poca voglia anche per questi. Insomma, una di quelle giornate in cui te ne staresti davanti alla TV come un pirla, svogliato in tutto. Alle 17,13 poi, alcuni neuroni (la netta minoranza) del mio cervello, hanno avuto la meglio sugli altri. Penso: "Intanto mi cambio, riempio la borraccia e parto. Poi si vedrà!" In cantina poi, devo gonfiare entrambe le ruote, devo tornare in casa perchè ho dimenticato la borraccia; torno in cantina; poi dovrei tornare in casa perché ho dimenticato il cellulare, ma decido che puó rimanere in casa, chissenefrega: non-ci-sono-per-nessuno. E invece devo lo stesso tornare in casa perché ho scordato gli occhiali. E quindi prendo anche il cellulare. Finalmente parto e dopo solo 200m suona sto 'azzo di cellulare (scemo io a non lasciarlo a casa). Un amico mi fa perdere 5 minuti per un consiglio "non-urgente" e io, che non so mai dire di no, lo soddisfo.
Ore 17.30, ....boh quasi quasi, lascio perdere rientro in casa. Ma gli eroici neuroni ribellosi insistono:"...e poi che fai? Qualcosa di utile o cazzeggi al computer su bdc-forum?:mrgreen:" Siccome la seconda ipotesi era quella più probabile decido di proseguire pensando:"Anche se la programmata uscita più intensa ormai se ne andata, sempre meglio un'oretta blanda che niente, no?" Inserisco un rapporto agile (il mio nick:mrgreen:) e frullo contro vento, senza guardare il contakm. Ed ecco il "miracolo": le gambe girano bene, il vento contrario, che in genere non sopporto, non mi infastidisce più di tanto. E vado, vado, vado.... aumento la velocità. Decido di tentare di fare il giro previsto al'inizio e anche se torno con il buio, chissenefrega, ho le lucette ai led. Il malumore lascia il posto ai pensieri positivi di vario genere. Su una rampa di un kilometro al 15-17% mi viene in mente la progressione di Cancellara alle Fiandre, e voglio imitarlo: mi impongo di rimanere seduto e frullare il più velocemente possibile un rapporto più agile di quello che uso di solito in quel tratto......e funziona! Vado su che è un piacere.
Passano i kilometri e arrivo al "giro di boa" che significa: vento a favore! Ritorno a casa prima del previsto e le luci rimangono nella borsetta.
Sono ancora lontano dalla mia forma ideale; non ho battuto alcun record; non ho tenuto una media particolarmante alta; non ho fatto chissá quanti km, ma la soddisfazione una volta arrivato a casa era enorme: ho dato un calcio alla svogliatezza e ho raddrizzato una brutta giornata.
Quindi un consiglio, quando la svogliatezza crede di dominarvi, sappiate che anche voi avete degli "eroici neuroni", quindi provate a sconfiggerla!o-o

E' esattamente quello che ho provato prima di tutte le 112ore che mi sono fatto st'inverno sui rulli, ma è anche esattamente quello che ho provato dopo.o-o
 

rapportoagile

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20 Agosto 2008
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Scapin Dyapason
Era da tempo che l'avevo in mente: raggiungere Magdfeld, una località sperduta e amena, come avevo giá fatto l'anno scorso e che mi era rimasta "nel cuore". Però partendo da casa dopo il lavoro, quindi al 17.00. Andata e ritorno sono quasi 100 km (97 per l'esattezza e un 1200 m/dislivello), quindi un tragitto per rientrare poco prima del buio, sperando che non si verificassero intoppi tecnici.
Bene, arrivo a casa alle 16.30, e come spesso accade, e come da tema di questa discussione, c'era la forte tentazione di rinviare a ...."chissà quando".
Ma questa volta ero più deciso e nonostante il fortissimo vento contrario, tanto forte da spezzare i rami lungo la ciclabile e far volare via alcuni ombrelloni di un bar. Non guardo il contakm, non guardo il cardio, ma cerco solo di avanzare il più agilmente possibile e ci riesco bene: viaggio a ca 100 pedalate al minuto. La velocità non è un granchè, ma con Eolo contro va bene così.
Comunque per farla breve, con questa mentalità di raggiungere la meta senza prestazioni, si arriva "quasi" dappertutto". Inizia la Val Passiria, che è in leggera salita, ma con quel vento contro è dura. Inoltre c'è un fastidiossimo traffico. Finalmente raggiungo il bivio per Magdfeld e inizia la salita dura (non durissima): 6,5 km al 10% di pendenza media con una punta del 18%, ma anche qualche falsopiano. Evvai è fatta! Purtroppo la trattoria ha il giorno di riposo, e lo strudel per il quale ho fatto gli ultimi km sbavando, rimane un sogno. Ma non ho neppure fame e mi basta una barretta.
Magdfeld è come me la ricordavo, dimenticata dal tempo. E il fatto di averla raggiunta dopo 8 ore di lavoro in ufficio e una 50 di km di vento forte contrario, senza mai la tentazione di fermarmi o di tornare a casa, me la fa apprezzare ancora di più. Spero che non ci sia nessuno in giro, perchè faccio uno jodler a squarciagola, di liberazione. Fa freschetto (14°) e sono contento di aver portato i gambali e manicotti. Anche il vento ha capito che con me oggi è meglio non scherzare e al ritorno non si azzarda a cambiare direzione e soffiarmi contro e mi accompagna fino a casa, che raggiungerò alle 21.00....ancora in tempo per tagliare l'erba in giardino.....cantando di gioia!
Altro che prodotti per "sballare" (spinelli, alcolici etc etc), questo è uno sballo!!! Alla prossima....o-o

P.S. in allegato una foto del posto, o meglio della parte della valle di fronte
 

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Scapin Dyapason
Se non è dura non so quali sono le salite dure.
Comunque, bravo.

In effetti qui i Alto Adige ci sono delle salite veramente molto toste (a livello di Mortirolo&Co.) delle quali ho aperto questa discussione: http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=81234 e il post iniziale spiega perchè in Alto Adige sí, e in altre zone d'Italia no (o raramente).
Io le adoro perchè ti portano in posti sperduti a traffico (quasi) zero, se non qualche rara auto di un contadino.
Purtroppo devo concordare che non sono molto allenananti, perchè la gamba gira molto lentamente, e per forza "duro". Quelli forti della mia squadra le evitano come la peste, perchè sostengono che te la rovinino (la gamba) e credo abbiano ragione. Ma il ciclismo che intendo io è "diverso"o-o
 

aceace24

Pedivella
24 Gennaio 2008
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Cesano Maderno
www.gstrabattoni.it
Ieri, 6 marzo (ehm, aprile of course), anno domini 2010, giornata "no". Avevo programmato di uscire dal lavoro alle 15.30, per un'uscita in bici un po' più lunga del solito e invece, alcuni problemi sul lavoro mi hanno trattenuto fino alle 16,45 e hanno iniziato a girarmi le palle. Poi un piccolo sc azzo con la morosa ha aumentato la velocità di rotazione delle stesse. Sono arrivato a casa che erano ormai le 17.00, demoralizzato e con l'idea dell'uscita in bici ormai accantonata. Inoltre un vento piuttosto fastidioso rafforzava questa mia decisione. "Uhmmm, che lavori ho da fare in casa? Una miriade, se è per questo". Ma poca voglia anche per questi. Insomma, una di quelle giornate in cui te ne staresti davanti alla TV come un pirla, svogliato in tutto. Alle 17,13 poi, alcuni neuroni (la netta minoranza) del mio cervello, hanno avuto la meglio sugli altri. Penso: "Intanto mi cambio, riempio la borraccia e parto. Poi si vedrà!" In cantina poi, devo gonfiare entrambe le ruote, devo tornare in casa perchè ho dimenticato la borraccia; torno in cantina; poi dovrei tornare in casa perché ho dimenticato il cellulare, ma decido che puó rimanere in casa, chissenefrega: non-ci-sono-per-nessuno. E invece devo lo stesso tornare in casa perché ho scordato gli occhiali. E quindi prendo anche il cellulare. Finalmente parto e dopo solo 200m suona sto 'azzo di cellulare (scemo io a non lasciarlo a casa). Un amico mi fa perdere 5 minuti per un consiglio "non-urgente" e io, che non so mai dire di no, lo soddisfo.
Ore 17.30, ....boh quasi quasi, lascio perdere rientro in casa. Ma gli eroici neuroni ribellosi insistono:"...e poi che fai? Qualcosa di utile o cazzeggi al computer su bdc-forum?:mrgreen:" Siccome la seconda ipotesi era quella più probabile decido di proseguire pensando:"Anche se la programmata uscita più intensa ormai se ne andata, sempre meglio un'oretta blanda che niente, no?" Inserisco un rapporto agile (il mio nick:mrgreen:) e frullo contro vento, senza guardare il contakm. Ed ecco il "miracolo": le gambe girano bene, il vento contrario, che in genere non sopporto, non mi infastidisce più di tanto. E vado, vado, vado.... aumento la velocità. Decido di tentare di fare il giro previsto al'inizio e anche se torno con il buio, chissenefrega, ho le lucette ai led. Il malumore lascia il posto ai pensieri positivi di vario genere. Su una rampa di un kilometro al 15-17% mi viene in mente la progressione di Cancellara alle Fiandre, e voglio imitarlo: mi impongo di rimanere seduto e frullare il più velocemente possibile un rapporto più agile di quello che uso di solito in quel tratto......e funziona! Vado su che è un piacere.
Passano i kilometri e arrivo al "giro di boa" che significa: vento a favore! Ritorno a casa prima del previsto e le luci rimangono nella borsetta.
Sono ancora lontano dalla mia forma ideale; non ho battuto alcun record; non ho tenuto una media particolarmante alta; non ho fatto chissá quanti km, ma la soddisfazione una volta arrivato a casa era enorme: ho dato un calcio alla svogliatezza e ho raddrizzato una brutta giornata.
Quindi un consiglio, quando la svogliatezza crede di dominarvi, sappiate che anche voi avete degli "eroici neuroni", quindi provate a sconfiggerla!o-o

Propngo questo testo come "LA PREGHIERA PER IL CICLISTA DEL DOPOLAVORO" ieri sera dovevo uscire ad allenarmi, ho guardato l'orologio ed erano le 17 , ancora mezz'ora di lavoro e poi via in bici...però la voglia era pari allo zero, lo scazzo a mille, sono entrato su bdc e ho notato subito in rilievo questo post, mi ha cambiato la serata....allenamento a tutta, salita discesa,progressioni....tanta roba!! lo leggerò ogni volta che i neuroni cattivi stanno prendendo a pugni quelli buoni!!
Grazie!! o-o
 

rapportoagile

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20 Agosto 2008
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Scapin Dyapason
Propngo questo testo come "LA PREGHIERA PER IL CICLISTA DEL DOPOLAVORO" ieri sera dovevo uscire ad allenarmi, ho guardato l'orologio ed erano le 17 , ancora mezz'ora di lavoro e poi via in bici...però la voglia era pari allo zero, lo scazzo a mille, sono entrato su bdc e ho notato subito in rilievo questo post, mi ha cambiato la serata....allenamento a tutta, salita discesa,progressioni....tanta roba!! lo leggerò ogni volta che i neuroni cattivi stanno prendendo a pugni quelli buoni!!
Grazie!! o-o

Son contento di aver fondato il "Movimento per l'attivazione positiva dei neuroni".
Grazie a te Aceace24!!o-o
 

aceace24

Pedivella
24 Gennaio 2008
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Cesano Maderno
www.gstrabattoni.it
È anche sapere che la meta è un posto così che contribuisce a "attivare i neuroni" e far venire la voglia di uscire....o-o

Direi proprio di si,io quando esco di casa in bicicletta alla sera prima di trovare un pò di tranquillità devo fare minimo 25km di traffico e di automobilisti avvelenati...anche questo è uno dei punti forza dei neuroni cattivi!! ....purtroppo!!
 

Luka

Apprendista Scalatore
15 Giugno 2004
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allora, qualche esempio da parte mia (solo pianura e solo negli intervalli di lavoro):

1-Inverno: mi alzo con 38,5°c di febbre, brividi: aulin, caffè, e vado al lavoro. Sfebbrato, esco all'intervallo, temperatura attorno allo zero, nebbia nella bassa, brina al suolo.. 60 km ben fatti. La febbre non è più ritornata. La cosa si è poi ripetuta e anche nell'uscita da post-sfebbrato, tutto più che OK o-o. Se lo sa mia moglie (medico) come minimo inchioda me e le bici :mrgreen:

2-Ieri ho passato una notte quasi insonne (avevo il cuore a 1000, forse crisi da rientro ferie?). Poi intervallo, 80 km a buona media, meglio che in altre occasioni.

3-Primavera, virus influenzale, 3 gg in bagno :cry:, stanchezza parzialmente attenuata dall'assunzione di sali, immediata l'uscita con molti fazzoletti di carta nelle tasche posteriori :mrgreen:. Qui un po' di fatica l'ho sentita.

4-Nevica bene. Asfato paciugato. Vabbé, sempre intervallo, mi cambio ad hoc ed esco cmq in mtb lungo ciclabili, son tornato che sembravo l'uomo delle nevi :mrgreen:. Una ragazza mi ha guardato come fossi un alieno..

5-Giugno: dentista, bell'anestesia a mezza faccia, parlavo a fatica, non ancora smaltita.. uscita 70 km e al rientro tutto perfetto.

Ergo, la bici è anche una medicina. Naturale.o-o
 

m-dis

Apprendista Scalatore
3 Aprile 2008
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tarmac
rapportoagile ha scritto:
Poi, lungo la stradina a traffico-zero sopra San Pancrazio, una serie di fattori benefici mi hanno proprio gasato: traffico limitatissimo (2/3 auto), l'aria frizzantina, i vari odori della montagna (fieno appena tagliato, funghi e di "stalla"...eh sí, lassù anche l'odore di stalla non da troppo fastidio. Inoltre il fatto che fino a poche ore prima ero in uffcio in città e ora mi trovavo "fuori dal mondo". B E L L I S S I M O!!


P.S. Oltre la piantina, allego anche la foto del cimitero St. Walburga, perchè, se un giorno dovessi lasciarci le penne, è un posto come questo che vorrei riposare. :mrgreen: "

Certo che con questi "stimoli " anche i neuroni + scazzati si convincerebbero ad uscire ... i miei soccombono al traffico ed alla mancanza di mete così panoramiche :cry
 

rapportoagile

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20 Agosto 2008
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Scapin Dyapason
Riesumo questa discussione perchè proprio ieri ho "messo in atto questa strategia":
Ormai le giornate si sono accorciate di molto e le uscite dopo il lavoro, partendo alle 17:00, si riducono ad un paio di ore al massimo.
Inoltre è da molto che non pedalo con regolarità, e la condizione è rimasta scarsa ....dall'inizio dell'anno. Tra una settimana riprende la stagione dell'hockey e quindi alla bici ci penso poco.
Ma ieri, visto che l'estate ancora influenzava le giornate, avevo deciso di uscire per un giretto in MTB.
Alle 16.50 sono in sella, meta: bosco di Monticolo. Devo percorrere 7 km di ciclabile per raggiungere lo sterrato e il bosco. Ma dopo soli 10 minuti, con un leggero, ma fastidioso vento contro, la mia mente incomincia a "remare contro".
Pffffffff....che palle! - questo rapporto è troppo duro, quello successivo è troppo agile - al sole fa troppo caldo, all'ombra fa freschetto (ero in tenuta estiva),.....insomma ero lì lì per girare la bici e tornarmene a casa a fare qualcosa di utile.
Per fortuna nella mente risiedono molti neuroni, e non tutti la pensano come gli altri: "dai, tieni duro! arrivi al bosco e lì le cose cambieranno....forse"
Per farla breve: così è stato! C'era una temperatura piacevolissima. Il sole che filtrava tra gli alberi, le foglie che stavano assumendo i colori dell'autunno, il fatto che ci fosse pochissima gente in giro.....beh, mi ha dato una bella carica. Il bosco di Monticolo (Dio lo benedica) è un dedalo di sentierini single track e forestali, sali-scendi. Avendo abitato per 10 anni nelle vicinanze 15/20 anni fa era il mio terreno d'allenamento. Ma erano ormai diversi anni che non lo frequentavo, un po' perchè prediligo la bdc, un po' perché ritenevo di esserne "nauseato", e un po' per il trasferimento in ciclabile che mi rompe.
Il bosco in questo periodo è magico, con quell'aria frizzantina e il profumo di muschio. I laghi di Monticolo che riflettono la luce del tramonto e il bosco circostante. Percorro i sentierini di allora, e mi meraviglio di riuscire a fare dei passaggi impegnativi senza scendere dalla bici, addirittura uno in salita, cosa che non ero mai riuscito prima a causa della pendenza, delle radici e delle pietre. Però probabilmente gli anni lo hanno reso più agibile. Ma ormai sono galvanizzato, e aumento l'andatura. Insomma, concluderò il giro alle 19:10, solo 38 km, ma molto molto appaganti.
Pensavo che la stagione fosse finita, invece mi è tornata la voglia di MTB e conto di soddisfarla appena potrò! Avessi dato ascolto ai "neuroni negativi" che volevano che girassi la bici da subito, avrei combinato qualcosa in casa, ma la sera non avrei avuto quel buon umore, che invece mi ha accompagnato fino all'ora della nanna.
o-o
 

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Petgold969

pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
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Foligno
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Caad 12 + MTB full 29"
A chi lo dici. Sono sceso in cantina l'altra sera ed ho rimesso in funzione la biga che giaceva lì ferma ed abbandonata da diversi mesi. Una bella lubrificata generale, lattice nuovo e controllati freni e sospensioni. Da domani si riprende a girare per boschi. L'autunno con i suoi colori fantastici è il periodo più bello per andare in MTB e godere un pò della bici. o-o o-o
 

bikernat

Maglia Iridata
8 Luglio 2013
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BDC Wilier GTR Team / Zero9 - MTB Wilier 409XB
avevo intenzione di uscire oggi, ma proprio non me la sono sentita, inizio ad accusare colpi di stanchezza, se mi fossi forzato a fare qualcosa contro voglia sicuro non mi sarei divertito, quindi ho preferito evitare, non ha senso personalmente fare le cose come se fossero un obbligo, sarà che anche il passaggio dall'estate (periodo che prediligo fortemente), all'autunno sta facendo la sua parte, con il sorgere della luce e il sole in ritardo, e le temperature basse del mattino, (ieri mi sono quasi ibernato) mi frenano... quindi non mi sforzo ad uscire, preferisco pedalare quando c'è la voglia e la lucidità per farlo, che è molto meglio...si apprezza e si gode in pieno il senso personale della pedalata.
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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avevo intenzione di uscire oggi, ma proprio non me la sono sentita, inizio ad accusare colpi di stanchezza, se mi fossi forzato a fare qualcosa contro voglia sicuro non mi sarei divertito, quindi ho preferito evitare, non ha senso personalmente fare le cose come se fossero un obbligo, sarà che anche il passaggio dall'estate (periodo che prediligo fortemente), all'autunno sta facendo la sua parte, con il sorgere della luce e il sole in ritardo, e le temperature basse del mattino, (ieri mi sono quasi ibernato) mi frenano... quindi non mi sforzo ad uscire, preferisco pedalare quando c'è la voglia e la lucidità per farlo, che è molto meglio...si apprezza e si gode in pieno il senso personale della pedalata.

Ovviamente rispetto e condivido la tua idea, ma nel mio caso, se non mi sforzassi uscirei la metà delle volte:mrgreen:....e sì che andare in bici mi piace, ma a volte devo "rompere il ghiaccio" e ...sforzarmi
 

bikernat

Maglia Iridata
8 Luglio 2013
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ma a volte devo "rompere il ghiaccio" e ...sforzarmi

e fai bene, nella vita bisogna seguire il proprio istinto ;-)
anche a me qualche volta è capitato di non uscire per giorni e al solo pensiero di tornare in bici mi passava l'idea, poi mi è tornato il piacere oppure la dipendenza di pedalare, ma credimi oggi sono proprio da raccogliere con il cucchiaino...che sarei tornato in autostop con bici a seguito nell'auto di un serial killer, se fossi uscito :mrgreen:
 

maurocip

Scalatore
16 Luglio 2014
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Cervélo R3 Disk Di2 || Cannondale SuperX || Focus Raven Lite||
a me questa stagione piace un sacco... è vero le giornate sono corte, ma per il resto si sta meravigliosamente non c'è quel caldo che ti uccide...
Ieri mi ero riproposto di fare il mio giretto di allenamento "classico" (60 km 2 salite pedalabili di 6 km circa ciascuna).
Poichè sono stato fermo quasi tutto agosto (al mare le due ruote non mi seguono) a settembre devo ritrovare un po' di condizione e quindi mi sono rimesso a fare allenamenti che facevo a maggio (SFR e simili).
In questo mese di settembre ho fatto 1200km (mio record assoluto) e ieri mentre mi facevo le SFR ad un tratto ho realizzato la meraviglia di questo finale di stagione.
Mi sono trovato da solo per 40 km, ho incrociato una macchina e tre vecchiette a piedi, il sole era basso sull'orizzonte, in salita si stava freschi e non si sudava, il silenzio della campagna umbra intorno a me era rotto solo da fruscii del vento e qualche animaletto che sgattaiolava a bordo strada...
Sto attraversando un periodo di merda al lavoro ma ieri pomeriggio ero felice come un bimbo a Natale...
Sono rientrato alle 19:30, il sole era tramontato e la discesa di rientro l'ho fatta con il fanale acceso....
A chi in questo momento ha poca voglia di uscire dico: "montate un fanale ed uscite su strade tranquille"... e dedico loro queste mie sensazioni.
Mentre scrivo questo post ho ancora il sorriso sulle labbra o-o