Freni a disco: pregi e difetti

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dns76

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pietrogrip

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Sarò cieco, ma non ho visto la foto di un freno a disco nemmeno nel link che hai postato tu. Si potrebbe pensare che ai produttori non interessa più di tanto spingerli mediaticamente... chissà perchè...

Guarda che la cannondale WT utilizza solo freni a disco e con le grandi classiche si cominceranno a vedere in gruppo, abbi solo un po di pazienza
 

jack070767

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specialized tamarc sl3
Mi è uscita un po' male. Comunque non penso che un ciclista della domenica o amatore o non so come definirlo voglia andare a 10 all'ora in discesa. Magari è scarso in salita perché si allena poco ma forte in discesa perché ha anche la moto, quindi in quel caso disco o non disco va forte comunque. Volevo solo dire che che se le leggi di marketing fanno andare a braccetto la geometria endurance con i freni a disco è perché hanno individuato una fascia di clienti che si sentono "confortati" dall'avere entrambe le cose.


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Confermo la tua osservazione: sono un panzone di 97 kg ma con un passato agonistico sci e poi amatore enduro e strada (moto), quache giro in pista.
In discesa faccio vedere i sorci verdi a parecchi anche nelle piche GF che faccio.
I dischi mi hanno dato maggiore sicurezza perché riesco a modulare meglio la staccata al limite.
Mi spiego: nella frenata tranquilla il freno a pattino è più facile da modulare rispetto al disco.
Invece nella guida aggressiva con la staccata all'ultimo metro il freno a pattino è molto più difficile da modulare rispetto al disco.
Da non trascurare la scelta del tipo di mescola per le pastiglie freno (mi trovo meglio con quelle molto dure/metalliche).
Ovviamente queste sono mie considerazioni che vanno bene per il mio tipo di guida...
ho provato la versione 02 con ultegra.
Il telaio mi è piaciuto molto , confortevole , ma anche reattivo il giusto.
Però la pesata in negozio con i pedali e le dt swiss di serie dava 8,6 Kg !


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ibondio

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Ni e' vero che con pattini nuovi la frenata e' migliore ( e ci mancherebbe) ma dura ben poco rispetto ad un disc che ti offre sempre la stessa potenza di frenata, prova a passare da una caliper ad una disc e poi viceversa (in qualsiasi condizione climatica), quella caliper sembra che non freni x nulla.

Sui freni a disco si indica un difetto circa la maggior manutenzione necessaria. Ritengo molti si dimentichino che per avere un impianto efficiente anche i caliper andrebbero regolarmente manutenuti. Ogni tanto una limata ai pattini per togliere lo strato superficiale rigato e indurito (per i pattini in gomma ogni 1000km, che per molti di noi vorrebbe dire una volta al mese), un controllo-ripristino posizione pattini, cambio cavi guaine... invece si da un giro di rotellina tendicavo per ripristinare la corsa leva desiderata e via.
Poi si scende da una bici con pattini di vetro e guaine marce, si sale su una nuova fiammante discata e ci si stupisce di come freni bene.;nonzo%
 
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Super Ciuk

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Sui freni a disco si indica un difetto circa la maggior manutenzione necessaria. Ritengo molti si dimentichino che per avere un impianto efficiente anche i caliper andrebbero regolarmente manutenuti. Ogni tanto una limata ai pattini per togliere lo strato superficiale rigato e indurito (per i pattini in gomma ogni 1000km, che per molti di noi vorrebbe dire una volta al mese), un controllo-ripristino posizione pattini, cambio cavi guaine... invece si da un giro di rotellina tendicavo per ripristinare la corsa leva desiderata e via.
Poi si scende da una bici con pattini di vetro e guaine marce, si sale su una nuova fiammante discata e ci si stupisce di come freni bene.;nonzo%

La differenza fondamentale tra frenata a disco e caliper non è data dalla (di poco) maggiore potenza del disco ma sopratutto dall'insieme ruota/disco che permette alla ruota di "lavorare" con effetto molla dei raggi, questo è il motivo fondamentale per cui le ruote con freni a disco nonostante la maggiore (di poco) potenza frenante non tendono al bloccaggio, e sempre da questo effetto molla/ammortizzatore deriva una buona parte della maggiore modulabilità.
Se invece si cerca, come nel caso di ciclisti pesanti anche una considerevole maggiore potenza frenante, basta montare dischi da 160.
 

pietrogrip

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Sui freni a disco si indica un difetto circa la maggior manutenzione necessaria. Ritengo molti si dimentichino che per avere un impianto efficiente anche i caliper andrebbero regolarmente manutenuti. Ogni tanto una limata ai pattini per togliere lo strato superficiale rigato e indurito (per i pattini in gomma ogni 1000km, che per molti di noi vorrebbe dire una volta al mese), un controllo-ripristino posizione pattini, cambio cavi guaine... invece si da un giro di rotellina tendicavo per ripristinare la corsa leva desiderata e via.
Poi si scende da una bici con pattini di vetro e guaine marce, si sale su una nuova fiammante discata e ci si stupisce di come freni bene.;nonzo%

parole sante, cmq io la regolare manutenzione la faccio su entrambe, anche se non sto a grattare ogni qualvolta i pattini ad ogni uscita, ma cambio guaine e cavi con regolarita', ma in sintesi la mia caliper frena abbastanza bene (direct mount) ma mai quanto la disc.
 

dinute

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http://www.cyclingnews.com/features...p-floors-specialized-s-works-venge-vias-disc/

La bici con cui Tom Boonen dovrebbe correre questi ultimi tre mesi di carriera (la maggior parte delle gare pare, che comunque non dovrebbero essere tantissime ma credo che comprenda sicuramente anche la Tirreno Adriatico). Si tratta di un telaio 60 (7.8 kg di peso contro i 7.5 kg della versione rim brake). Monterà perni passanti da 12 e due dischi da 160 mm. Il doppio disco da 160 è stato scelto per poter usufruire del cambio ruote neutro
 

ibondio

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un cannibale ed un ferro
La differenza fondamentale tra frenata a disco e caliper non è data dalla (di poco) maggiore potenza del disco ma sopratutto dall'insieme ruota/disco che permette alla ruota di "lavorare" con effetto molla dei raggi, questo è il motivo fondamentale per cui le ruote con freni a disco nonostante la maggiore (di poco) potenza frenante non tendono al bloccaggio, e sempre da questo effetto molla/ammortizzatore deriva una buona parte della maggiore modulabilità.
Se invece si cerca, come nel caso di ciclisti pesanti anche una considerevole maggiore potenza frenante, basta montare dischi da 160.
Ti dirò, a me l'effetto molla di cui parli fa venire i brividi.
Riguardo all'essere pesanti, l'ho già scritto, preferisco scaricare la mia energia cinetica in 250gr di alluminio del cerchio (vorrei ricordare che è un grande disco) piuttosto che 100gr di disco.

Se le ruote in carbonio sono un "must" e si esce anche con la pioggia "evviva" i dischi, altrimenti assolutamente inutili, anzi, un passo indietro.
o-o
 
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Cube, Specialized
http://www.cyclingnews.com/features...p-floors-specialized-s-works-venge-vias-disc/



La bici con cui Tom Boonen dovrebbe correre questi ultimi tre mesi di carriera (la maggior parte delle gare pare, che comunque non dovrebbero essere tantissime ma credo che comprenda sicuramente anche la Tirreno Adriatico). Si tratta di un telaio 60 (7.8 kg di peso contro i 7.5 kg della versione rim brake). Monterà perni passanti da 12 e due dischi da 160 mm. Il doppio disco da 160 è stato scelto per poter usufruire del cambio ruote neutro

Non ho capito la storia del cambio ruote neutro.

In ogni caso l'anteriore mica la puoi mettere dietro e viceversa.



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ibondio

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un cannibale ed un ferro
Non ho capito la storia del cambio ruote neutro.

In ogni caso l'anteriore mica la puoi mettere dietro e viceversa.



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Visto che non hai sempre l'ammiraglia al seguito, per garantire il servizio cambio ruote fornito dall'organizzatore, UCI ha determinato gli standard per le ruote disco, ovvero dischi da 160mm e PP da 12mm per tutti.
 

Ser pecora

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Assolutamente si.
Lo standard sembra essere perni passanti da 12 anteriore 12/100, posteriore 12/142 e dischi da 160.

Personalmente la trovo una scelta ottima e funzionale.

Il 160 al posteriore serve a niente o quasi. Tant'è che nessuna azienda lo propone di primo montaggio.

Faccio notare che lo standard suggerito dall'UCI per il servizio neutro è appunto "suggerito". Ogni squadra può montare quello che gli pare. Chiaro che se vogliono usufruire del servizio neutro devono avere materiale compatibile.
Ad ogni modo con la prossima stagione questo "standard" potrebbe essere rinegoziato (e le aziende chiedono il 140 al post.).
 
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