e poi il talebano sarei io
di materiali contraffatti se ne parla perche' ogni 3 x 2 c'e' qualcuno che posta cose tipo:" che ne dite di questa cipollini a 550 usd?" e allora tocca rispondere
e poi il talebano sarei io
di materiali contraffatti se ne parla perche' ogni 3 x 2 c'e' qualcuno che posta cose tipo:" che ne dite di questa cipollini a 550 usd?" e allora tocca rispondere
Ma da interrompere ci sarebbe anche e soprattutto la produzione ed importazione di prodotti commissionati da ditte Europee. Non solo i piccoli pesci.
E comunque, non per generalizzare, ma se si vuole fare gli ecologici, i puristi, e che dir si voglia, diventiamo vegani, non usiamo più mezzi di trasporto con motore a scoppio, non prendiamo nulla dalla Nestlé, ne dalla Nike, ecc. ecc., la lista è lunga.
Fino a che le pseudo industrie "europee" si riforniscono in Cina, io faccio lo stesso.
Fino a che le pseudo industrie "europee" si riforniscono in Cina, io faccio lo stesso.
perche' ce l'hai con la cina e non dici una parola sugli stati uniti che sono il secondo paese piu' inquinatore al mondo ed inquina da molti piu' anni della cina ?
ecco se questo dovesse succedere sarebbe davvero un disastro x l'economia europea con l'immissione nel nostro mercato di innumerevoli beni (ora soggetti ad antidumping) a bassissimo costo.
Perché in rapporto al PIL o ricchezza prodotta, gli USA inquinano un quarto. E forse inquinano anche meno di noi, per $ prodotto. I numeri assoluti per nazione non hanno senso dato che se non fai nulla non inquini nulla. Non mi risulta comunque che nel Winsconsin ci siano laghi gialli o fiumi fucsia, ne che durante gli eventi sportivi si limiti il traffico per pericolo alla salute o che il cielo azzurro sia un miraggio sopra la cappa di smog.
Un conto è l'etica un altro conto è l'integralismo. E mi pare che qualcuno qui faccia semplice polemica per il gusto di farlo, cercando di negare o travisare la realtà.
Un conto è l'etica un altro conto è l'integralismo. E mi pare che qualcuno qui faccia semplice polemica per il gusto di farlo, cercando di negare o travisare la realtà.
Un Iphone o un IPad è costruito al 90% in Cina e il costo di produzione si aggira sui 70/90$.
Uscito dalla Cina costa 10 volte di più. Chi ci guadagna?
Non il consumatore , non l'operaio. E importato in Italia non si paga l'anti dumping.
Nonostante l' industria elettronica italiana sia stata azzerata, questa si che andava difesa.
Non l'industria dei componenti in carbonio che non è mai esistita.
Uscito dalla Cina costa 10 volte di più. Chi ci guadagna?
Non il consumatore , non l'operaio. E importato in Italia non si paga l'anti dumping.
Nonostante l' industria elettronica italiana sia stata azzerata, questa si che andava difesa.
Non l'industria dei componenti in carbonio che non è mai esistita.
quale sarebbe la realta'? che ditte italiane si fanno produrre i loro materiali in carbonio in cina che inquina ma nessuno dice a queste ditte le stesse cose che dite su questo 3d?
Ultima modifica:
Infatti ho una bici made in Taiwan, che mi risulta un bel po' meglio della repubblica popolare cinese e una made on Chattanooga, Tennessee (dove il sole ti spacca in quattro). L'importante è essere coerenti.
evolux
Apprendista Scalatore
- 7 Agosto 2013
- 2.153
- 176
- Bici
- BIANCHI OLTRE XR1 - Specialized Tarmac SL5 S-Works Team Edition
Che cambia da una bici made in Taiwan ed una made in China? Sicuro che gli standard di produzione siano diversi e meglio in Taiwan?
Inviato dal mio SM-N910F utilizzando Tapatalk
e la coerenza dove sarebbe? anche se non so il brand delle tue bici ti assicuro che anche loro hanno fabbriche in cina, e se monti shimano anche shimano ha fabbriche in cina, il brand delle scarpe da ginnastica che indossi ha fabbriche in cina, il tuo telefonino e' fatto in cina,
tennessee, uno degli stati che non volevano abolire la schiavitu' e dove la pena di morte tramite sedia elettrica e iniezione letale non e' stata abolita ma solo sospesa, pensa che in tennessee hanno fondato il ku klux klan, vedi un po tu da che stato viene la tua bici
Ultima modifica:
Se state scherzando, ditelo.
Il mio Shimano è made in Japan, lo SRAM dell'altra è Taiwanese. Le mie scarpe sono made in Indonesia, il mio cellulare è fornito dall'azienda, il condizionatore e la TV sono made in Repubblica Ceca di aziende giapponesi, lavastoviglie made in Germany, lavatrice made in italy, asciugatrice made in Italy, microonde made in Sweden, TUTTI i mobili made in Italy, automobile made in France.... andesso che mi fai pensare si, forse le WTB Nano sono made in Cina...
Il ku klux klan è un fenomeno di qualche decennio fa, un po' come l'inquinamento di Brescia. Qualche decennio fa in cina c'era Mao. La differenza è che oggi gli americani i miei soldi li vedono, i Cinesi, appena posso, no.
Se Taiwan è differente dalla Cina? Si, e molto anche!
Nella vita si può fortunatamente scegliere, e io, come consumatore e nei limiti del possibile, scelgo.
ecco, e con queste parole il discorso e' chiuso, voi che comprate in cina siete degli incivili sfruttatori e morirete sulla riva dell'Acheronte visto che neanche Caronte vi vorra' trasportare sull'altra sponda per le nefandezze che avete perpetrato in vita
Che poi Shimano, di cui sono felicissimo possessore, produce in giappone, come in cina, le scarpe fatte in indonesia si attengono sicuramente a tutti i dogmi di sicurezza e contro lo sfruttamento del lavoro minorile campo in cui l'indonesia è all'avanguardia e il cellulare, seppur prodotto in Cina da poveri bambini schiavizzati per il solo fatto di essere fornito dall'azienda torna politicamente corretto....
ma invece di star qui a far la morale a 10 sfigati come noi che comprano selle non brand in cina a 20, perchè non ergersi a moralizzatore nei confronti della sua azienda che acquista prodotti made in cina contribuendo a tutto il marcio di quella nefanda terra? Ah già, perche la sua azienda gli paga lo stipendio e come tale viene autorizzata a trasgredire a qualunque etica
matteof93
Scalatore
ma scusa cosa vuol dire "la mia auto è made in France"?
Qualsiasi auto ha talmente tanti componenti che sicuramente determinati di questi arrivano dalla Cina o da altri paesi dove non c'è alcuna regolamentazione del mercato del lavoro e nessuna tutela dei lavoratori. Vuoi sapere per esempio da dove arriva il cobalto per la batteria e da dove arrivano gli altri elementi rari necessari per tutta l'elettronica? ecco qua https://www.washingtonpost.com/grap...alt-mining-for-lithium-ion-battery/?tid=ss_fb
Lo stesso discorso vale per qualsiasi altro prodotto un minimo complicato...il punto non è il DOVE viene fatto un oggetto ma il COME. Per me un'azienda può produrre anche nel posto meno raccomandabile del pianeta ma se rispetta determinati standard di qualità sul processo produttivo e regolamenta in modo dignitoso la condizione dei lavoratori allora il prodotto è sicuramente degno di essere tenuto in considerazione.
Vi ricordate qualche tempo fa quando in Bangladesh scoppiò un incendio in un mega palazzo al cui interno era pieno di lavoratori tessili ammassati in gran numero e nel quale morirono in tantissimi?
Se non ricordo male uno dei marchi per cui lavoravano era Benetton, che dubito abbia tenuto in considerazione il benessere e la tutela dei lavoratori.
Globalizzazione e delocalizzazione hanno avuto (e hanno tuttora) come sponsor principale gli imprenditori/capitalisti che la vedono come una mera possibilità di produzione a bassi costi e di conseguenza aumento dei profitti, e per i quali spesso e volentieri il discorso etico non rientra nelle priorità, se non per questioni di marketing di facciata. Ma io, del resto, al capitalismo etico non ho mai creduto, è una contraddizione in termini.
Questo a mio avviso a prescindere dal fatto che chi produce sia italiano, cinese o americano o che lo faccia in Cina, Taiwan, Indonesia o altrove.
Tra l'altro proprio il governo italiano in questi giorni cerca di attirare investimenti esteri puntando sul fatto che qui il costo dei laureati è più basso che altrove....
Se non ricordo male uno dei marchi per cui lavoravano era Benetton, che dubito abbia tenuto in considerazione il benessere e la tutela dei lavoratori.
Globalizzazione e delocalizzazione hanno avuto (e hanno tuttora) come sponsor principale gli imprenditori/capitalisti che la vedono come una mera possibilità di produzione a bassi costi e di conseguenza aumento dei profitti, e per i quali spesso e volentieri il discorso etico non rientra nelle priorità, se non per questioni di marketing di facciata. Ma io, del resto, al capitalismo etico non ho mai creduto, è una contraddizione in termini.
Questo a mio avviso a prescindere dal fatto che chi produce sia italiano, cinese o americano o che lo faccia in Cina, Taiwan, Indonesia o altrove.
Tra l'altro proprio il governo italiano in questi giorni cerca di attirare investimenti esteri puntando sul fatto che qui il costo dei laureati è più basso che altrove....
---- se siete piccoli.
Il più grande potere lo avete in base a come spendete i soldi che guadagnate. Decidete dove spendere quelli e deciderete da chi farvi comandare e chi premiare.
Io non posso influire sulle scelte aziendali, ma dove posso lo faccio. Voi dove potete, decidete di comprare una cagata fatta chissà come chissà dove. Sono scelte. A voi la vostra, a me la mia.
Voi mi criticate? Io vi critico.
Evidentemente da quello che leggo è vietato perchè secondo voi sono tutti -------- quelli che non comprano le selle da 20$ in Cina ma si comprano una SLR da 150.
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Bianchi Arcadex gravel grx 600 2021 pari al nuovo
Bianchi Arcadex GRX 600, gravel, colorazione gold storm. Del 2021, sostanzialmente inutilizzata. Taglia M. Nessuna modifica rispetto alla produzione originale. Condizioni davvero pari al nuovo. Località: Giussago (PV). Possibile prova. Spedizione da concordare.