Pantani a rischio?

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mach1

Passista
4 Marzo 2010
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Credo che il buon senso debba sempre prevalere...come ha detto Roberto farebbero prima a fare i nomi dei non positivi
io francamente spero vivamente che li facciano. E darei loro d'ufficio degli incarichi all'uci perchè di uno che ha corso in quegli anni e l'ha fatto da pulito mi fido perchè o era l'ultimo degli sfigati e non aveva i soldi e gli agganci per doparsi oppure era uno con dei principi.

Io sono più per un "quel che è stato è stato".
io invece sono per il "cerchiamo di capire cosa è stato". poi del revocare i tour o non revocarli, francamente non me ne frega niente. E anzi sono contento che queste cose vengano fuori con calma perchè quando la giustizia sportiva agisce di fretta per stare al passo con i tempi spesso fa dei gran casini, come con calciopoli quando all'inter vennero assegnati d'ufficio degli scudetti e la juve retrocessa in B, salvo poi scoprire, a prescrizione trascorsa, che l'inter agiva come se non peggio della juve o del milan o delle altre squadre sanzionate ( e sia chiaro non sono juventino ).

Devono lavorare attivamente su tutta la catena.
Esempio: l'endurobol non aveva nemmeno completato la fase sperimentale eppure è stato trovato nelle analisi di alcuni atleti.
Chi produce l'endurobol? chi l'ha fornito? chi ha fatto da tramite?
Il doping non finirà mai perchè è un gran business! 700€ una fiala di epo
daccordo al 1000%. quando beccano un ciclista dopato dovrebbero per prima cosa radiare dallo sport e inibire alla professione medica i medici della squadra coinvolta ( che magari non sono gli esecutori materiali del doping ma facendogli analisi 7 giorni su 7 sicuramente sanno se ha avuto variazioni ematiche anomale ) e imporre la responsabilità dei DS. Vedi che subito le cose iniziano a cambiare.
 
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Pedivella
13 Gennaio 2009
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pochissime
La lettura degli interventi che si susseguono è interessante e piacevole, ma in pochissimi provano a focalizzare su un aspetto che va oltre quella lista, oltre il 18 luglio, oltre le percentuali esatte di ematocrito etc, io ci riprovo e, non avendo avuto fortuna attingendo con gli esempi dalla storia, questa volta provo con un altro campo: ipotizziamo per un attimo di avere le prove per poter dimostrare che Michael Jackson negli ultimi anni non aveva più le tonalità, le estenzioni vocali cui ci aveva abituati, che sul palco faceva salire un sosia, che qualche suo brano celebre lo ha addirittura registrato con la voce di qualcun altro, che nel privato si era macchiato di gravi reati (oltre quelli realmente noti, per ultimo quello di aver comprato il silenzio dei bimbi abusati) contro il patrimonio, che era un usuraio, un colluso con le mafie e quanto altro di peggio ci viene da immaginare.
Il defunto sig. Jackson è arrivato ad avere in un dato momento quasi un miliardo di fans tra gli esseri umani che popolano questo pianeta (per conoscenza battuto solo da Presley e dai Bee-Gees), bene, quanto pensate potrà influire saperlo coinvolto in un processo per quello che ho descritto tra le persone che lo hanno immensamente amato? I suoi dischi finirebbero in discarica e lui verrebbe dimenticato in tutta fretta (come vi apettate succeda per Pantani)? E se (sempre per ipotesi) l'indagato fosse proprio Elvis Aaron Presley? Morrison? Marley? Hendrix? Kobain? eheheh..
Facciamo bene a voler capire come sono andate le cose ma non riusciamo ad accettare che con questo metodo possiamo fare veramente ben poco per il resto. Marco Pantani il Pirata, ha conquistato le folle, milioni di persone che sicuramente avevano già capito come andavano le cose nel 1998, persone che però continueranno a sognare sulle note di certe canzoni, e tante più saranno le maglie gialle annullate tanto maggiore sarà il consenso venerato (e chiaramente non per il presidente Uci!!).
A quel tempo si correva così, è andata bene (anzi, benissimo) ai vertici, è andata bene agli atleti, è andata bene agli spettatori. Con questa cacia ai fantasmi invece prossimamente toccherà a Indurain, poi a Merckx, poi ad Anquetil, poi a Coppi, poi avremo gli esami certi del contenuto della borraccia che gli passò Bartali, e poi sarà la volta di Binda.
Aspettiamo di sapere e intanto nessuno è pronto a giurare che nella centesima edizione del Tour in corsa i corridori sono puliti.
Ma sicuramente le cose cambieranno radicalmente quando finalmente avremo la certezza che Binda già saldato con 22.500 lire per non partecipare al giro del 1930 qualche mese più avanti incassò molto di più per non disturbare troppo Leducq alla Grande Boucle, ci provò invece Guerra, che non aveva percepito nulla.
 
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Gregario
28 Ottobre 2012
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prov di "Beri"
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Rewel titanium + CAAD 10
lasciamo riposare in pace i morti almeno... un saluto a Marco Pantani ed un grazie a tutte le emozioni che ci ha regalato.

Sarà sicuramente un atteggiamento da "tifoso" ma non riesco a parlare di queste cose legate al nome di Pantani. Sicuramente non era diverso dagli altri, anzi, però se ripenso alle sue imprese voglio ricordare il campione... e basta... quando si alzava sui pedali ed iniziava la danza, senza un prima e senza un dopo.
 
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Travis Tygart Fan

Apprendista Scalatore
25 Gennaio 2013
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io invece sono per il "cerchiamo di capire cosa è stato". poi del revocare i tour o non revocarli, francamente non me ne frega niente. E anzi sono contento che queste cose vengano fuori con calma perchè quando la giustizia sportiva agisce di fretta per stare al passo con i tempi spesso fa dei gran casini, come con calciopoli quando all'inter vennero assegnati d'ufficio degli scudetti e la juve retrocessa in B, salvo poi scoprire, a prescrizione trascorsa, che l'inter agiva come se non peggio della juve o del milan o delle altre squadre sanzionate ( e sia chiaro non sono juventino ).
Avrai letto il libro dell'avvocato di Moggi ;)
 

posse

Maglia Iridata
14 Ottobre 2008
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tra bologna e la montagna
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Cervelo R3
io per ragioni anagrafiche ricordo molto bene lo scontro con tafi al processo del dopo tappa al giro
tafi era mapei
mapei era squinzi
squinzi provava a uscire dal sistema conconi con il suo centro mapei
si dice che dopo l'ultima vittoria in rimonta su tutti gliel'abbia giurata "tu hai finito di correre", son voci che girano dal giorno dopo, sentite da gente che era li
magari son tutte panzane pero'..
 

Ludobal

Passista
5 Giugno 2011
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Quattro

C'è tanto di quello di cui si è discusso qui! Comunque quella è la cosa su cui riflettere: 'che senso ha togliere i tour a gente che si dopava'? Pagano Armstrong, Pantani e Ullrich solo perchè il loro fisico reagiva meglio al doping? E quelli che glielo fornivano? E Conconi? E Riis e Vinokourov che sono ancora li'? Non c'è la volontà di cambiare le cose...
 

bdiegoz

Purple Mod
4 Novembre 2007
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Per collettività intendo quei contesti di identità diffusa, dove non si è in un gruppetto di 3, 4, 5 individui che sanno chi sono loro e chi sono gli altri, ma si è in masse che credono di essere tutti, di capire gli altri, di essere gli altri, di sapere quale sarebbe il bene per gli altri. Diciamola così: una società di altruisti dimentichi di sé, che a forza di pensare che i problemi veri siano quelli degli altri, della società eccetera non hanno mai coltivato se stessi, danneggiando così la società nell'unico campo in cui davvero, forse, avrebbero potuto fare qualcosa, cioè su se stessi.

;)


ot -veloce, che altrimenti diventa philoforum.it -: mondo ciccione.

per quanto concerne l'argomento IT ritengo molto importante il testo di donati e di hamilton, tradotto - da cani - in italiano da poco. Molto a malincuore devo rifiutare il parallelo di sobber: sarebbe corretto se nel mondo della musica ci fosse una regola che vietasse il playback nei concerti. Questa regola non c'è, c'è un ethos (che sempre di carattere comunitario) che vede il playback come prassi non consona, ma non c'è una legge; ai tempi di Pantani e Armstrong la legge (abborracciata) c'era, e a maggior ragione c'è adesso.
 
28 Gennaio 2013
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ponte(BN)
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trek
Non capisco come mai la famiglia già si allarmi se affermano da sempre che Pantani non ha mai preso nemmeno una vitamina.

Poi in giro, indipendentemente dal giornale, si continua a leggere della solita retorica e luoghi comuni.
Non è mai stato trovato positivo all'EPO, fu squalificato per prevenzione, che senso ha, etc

Mah
Spero sia malafede(prosciutto sugli occhi) e non ignoranza(che sarebbe grave per chi scrive a cadenza settimanale su questo sport).
Forse son anche i quotidiani stessi a trasmettere la cultura del doping allo spettatore.
perchè si allarmano i familiari?? perchè a me se mi muore un figlio faccio di tutto per impedire che sia infangata la sua memoria, sia che i suoi accusatori abbiano ragione o torto!
 

Travis Tygart Fan

Apprendista Scalatore
25 Gennaio 2013
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.
Egregi Presidente dell’Uci Mc Quaid, Presidente della Fci Di Rocco, monsieur Prudhomme e organi d'informazione, abbiamo letto e in parte già commentato la notizia secondo cui, a seguito dell’inchiesta condotta dal Senato della Repubblica Francese, fra i circa 44 nomi di atleti presumibilmente positivi per Epo al Tour de France del 1998 potrebbe esserci anche quello di Marco Pantani e secondo cui, se questo risultasse vero, la sua vittoria in quel Tour sarebbe passibile di cancellazione. La notizia ci lascia sbigottiti. Dopo consultazione con un legale di nostra fiducia, abbiamo la certezza che, pur trattandosi di analisi condotte anni dopo lo svolgimento della gara in oggetto, debbano sussistere anche per esse tutte le garanzie a tutela dell’atleta: Marco Pantani. Senza entrare nel merito della conservazione dei campioni o di altri mezzi di prova, ci troviamo costretti a farvi notare queste analisi sono state eseguite dopo la morte di Marco e questo lo ha privato del più elementare diritto alla difesa, quale ad esempio quello di richiedere le controanalisi o di nominare un perito di parte per assistervi. Soltanto in caso di positività del campione B, sarebbe superfluo ricordarlo ma giova farlo, è possibile parlare di positività. Come accade anche nel Diritto Penale, la morte interrompe qualsiasi procedura in essere o futura a carico dell’indagato incidendo anche sul reato che viene così dichiarato estinto come estinta è la pena nel caso in cui sia nel frattempo intervenuta la condanna. A maggior ragione nel diritto, sportivo che richiama i principi generali del diritto ordinario nelle fattispecie non espressamente disciplinate, le garanzie difensive per l’incolpato devono essere assolutamente garantite nella loro completezza, senza possibilità di delega. Pertanto vi diffidiamo dall’intraprendere qualsiasi iniziativa che possa spogliare Marco dei titoli da lui conquistati sulla strada e dall’affrontare l’argomento in sedi ufficiali o con gli organi di informazione, giacché parlare di un provvedimento giuridicamente insostenibile può ledere in modo grave l’immagine di nostro figlio. In tutti i paesi civili le norme che regolano l’accertamento dei fatti di rilevanza giuridica presuppongono la salvaguardia del fondamentale ed inviolabile diritto di difesa. Lo stesso principio è posto alla base delle norme regolamentari sportive che reiteratamente e con chiarezza attribuiscono all’incolpato una serie di facoltà tendenti all’accertamento della verità che non può che scaturire dal contraddittorio e dall’esercizio delle garanzie difensive. Nel nostro caso riteniamo ignobile e soprattutto illegittimo che si parli di inchieste e addirittura di sanzioni nei confronti di una persona che purtroppo non può più difendersi né nominare persone che lo possano difendere. Noi però per l’amore che ci lega a lui e per il sentimento di giustizia che ancora ci informa, non intendiamo abdicare al nostro dovere di difendere la sua immagine ed il suo nome. Ed è per tale motivo che vi chiediamo ufficialmente di non parlare ancora di lui come di un qualsiasi altro atleta ancora in vita, ed è per tale motivo che vi diffidiamo ufficialmente ad intraprendere una qualsiasi illegittima azione che, contrastando le più elementari norme di diritto, ne infanghi il nome. Tonina e Paolo Pantani

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/01-...ttorie-marco-non-si-toccano-20694700907.shtml
 
28 Gennaio 2013
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trek
Egregi Presidente dell’Uci Mc Quaid, Presidente della Fci Di Rocco, monsieur Prudhomme e organi d'informazione, abbiamo letto e in parte già commentato la notizia secondo cui, a seguito dell’inchiesta condotta dal Senato della Repubblica Francese, fra i circa 44 nomi di atleti presumibilmente positivi per Epo al Tour de France del 1998 potrebbe esserci anche quello di Marco Pantani e secondo cui, se questo risultasse vero, la sua vittoria in quel Tour sarebbe passibile di cancellazione. La notizia ci lascia sbigottiti. Dopo consultazione con un legale di nostra fiducia, abbiamo la certezza che, pur trattandosi di analisi condotte anni dopo lo svolgimento della gara in oggetto, debbano sussistere anche per esse tutte le garanzie a tutela dell’atleta: Marco Pantani. Senza entrare nel merito della conservazione dei campioni o di altri mezzi di prova, ci troviamo costretti a farvi notare queste analisi sono state eseguite dopo la morte di Marco e questo lo ha privato del più elementare diritto alla difesa, quale ad esempio quello di richiedere le controanalisi o di nominare un perito di parte per assistervi. Soltanto in caso di positività del campione B, sarebbe superfluo ricordarlo ma giova farlo, è possibile parlare di positività. Come accade anche nel Diritto Penale, la morte interrompe qualsiasi procedura in essere o futura a carico dell’indagato incidendo anche sul reato che viene così dichiarato estinto come estinta è la pena nel caso in cui sia nel frattempo intervenuta la condanna. A maggior ragione nel diritto, sportivo che richiama i principi generali del diritto ordinario nelle fattispecie non espressamente disciplinate, le garanzie difensive per l’incolpato devono essere assolutamente garantite nella loro completezza, senza possibilità di delega. Pertanto vi diffidiamo dall’intraprendere qualsiasi iniziativa che possa spogliare Marco dei titoli da lui conquistati sulla strada e dall’affrontare l’argomento in sedi ufficiali o con gli organi di informazione, giacché parlare di un provvedimento giuridicamente insostenibile può ledere in modo grave l’immagine di nostro figlio. In tutti i paesi civili le norme che regolano l’accertamento dei fatti di rilevanza giuridica presuppongono la salvaguardia del fondamentale ed inviolabile diritto di difesa. Lo stesso principio è posto alla base delle norme regolamentari sportive che reiteratamente e con chiarezza attribuiscono all’incolpato una serie di facoltà tendenti all’accertamento della verità che non può che scaturire dal contraddittorio e dall’esercizio delle garanzie difensive. Nel nostro caso riteniamo ignobile e soprattutto illegittimo che si parli di inchieste e addirittura di sanzioni nei confronti di una persona che purtroppo non può più difendersi né nominare persone che lo possano difendere. Noi però per l’amore che ci lega a lui e per il sentimento di giustizia che ancora ci informa, non intendiamo abdicare al nostro dovere di difendere la sua immagine ed il suo nome. Ed è per tale motivo che vi chiediamo ufficialmente di non parlare ancora di lui come di un qualsiasi altro atleta ancora in vita, ed è per tale motivo che vi diffidiamo ufficialmente ad intraprendere una qualsiasi illegittima azione che, contrastando le più elementari norme di diritto, ne infanghi il nome. Tonina e Paolo Pantani

[url]http://www.gazzetta.it/Ciclismo/01-07-2013/pantani-lettera-aperta-genitori-uci-fci-le-vittorie-marco-non-si-toccano-20694700907.shtml[/URL]

la diffida significa che li denunciano se continuano con sta storia??;nonzo%;nonzo%
 
29 Ottobre 2012
57
3
Apulia
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Bici
Trek 1.2
la posizione della famiglia è più che ragionevole, la scelta di ravanare tutto proprio durante il tour un po' meno, nel senso che potevano ricordarsi un po' prima di fare luce sul reale stato dei fatti.
io sono dell'idea che finchè sia possibile associare elementi/prove oggettive ed assolutamente verificate (campioni biologici) a performances di atleti anche di trilioni di anni fa sia più che giusto/doveroso "dare a cesare quel che è di cesare", qualunque esito porti...trattasi semplicemente di coerenza,rispetto e dignità di una larga serie di aspetti che abbraccia il ciclismo nella sua dimensione agonistica (credibilità ed integrità degli eventi organizzati,del risvolto emozionale degli appassionati per i loro beneamini,del etica sul fair play,.. etccc).
ovviamente l'eventuale cancellazione di risultati sportivi conseguiti in barba alle regole del gioco la ritengo parte del "pacchetto verità".

sinceramente mi spiace davvero tanto leggere tutte le bordate che il ciclismo agonistico sta vivendo (o ha sempre vissuto,leggendo le interessanti rubriche su quanto accadeva in passato proprio in questo forum), ma per costrure qualcosa di solido e sano prima o poi bisognerà constatare il reale stato delle fondamenta.
 
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bybike

Pedivella
1 Maggio 2013
493
12
51
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Bici
CANYON ENDURACE CF SLX DISC
perchè si allarmano i familiari?? perchè a me se mi muore un figlio faccio di tutto per impedire che sia infangata la sua memoria, sia che i suoi accusatori abbiano ragione o torto!

sono daccordo
cosa dovrebbero fare? Starsene zitti e fare finta di niente ?
cmq NON sussiste reato perchè Pantani NON si è mai dopato :mrgreen:
 

loiety

Gregario
8 Agosto 2007
672
172
Piemonte
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Ho in parte letto e in parte scorso i più di 300 messaggi ma una cosa ancora non l'ho letta.
Sappiamo tutti che la questione Pantani non è stato solo una vicenda sportiva, come quelle di Riccò o Di Luca, ma una questione nazionale che in qualche modo ha segnato la storia del nostro paese, prima nel bene e poi nel male.
Un italiano che vince il TDF sopratutto in quel modo è malgrado tutto storia.
La vicenda ha avuto poi anche riflessi penali, ci si è tutti interrogati, ma alla fine la verità, che solo oggi affiora con prove definitive, non è mai venuta completamente fuori.
Ma, tutti quelli che erano con lui, che fine hanno fatto ? Il suo ex capitano, i suoi compagni di squadra, i suoi DS, allenatori, medici, massaggiatori, dove sono ? Non avranno nulla da dire nemmeno dopo il 18 ?
Donati dice nell'intervista che sin da ragazzo fu oggetto delle cure di Conconi. Credibile, vista la geografia. In pratica un ragazzo costruito, stando all'intervista, poi abbandonato da un sistema che lo aveva creato, perché il sistema in qualche maniera doveva sopravvivere.
Ma se 15 anni sono tali che praticamente nessuno dai tempi fa il corridore, tutto sommato sono nulla per le mille altre professioni nate al contorno di quei successi. Ma non sarebbe il caso di fare chiarezza fino in fondo, con nomi e cognomi, degli altri, ancora vivi, che collaborarono a quel sistema ?
La realtà delineata da Donati difatti è ancora molto tecnica, ma alla storia di un paese serve la storia vera, quella fatta di nomi. Anche perché sono nomi che verosimilmente ancora oggi mettono la loro faccia.
Ieri sera ho rivisto (anzi visto, ai tempi non c'ero, ero in ferie) la famosa tappa di quel tdf su youtube. Sentire praticamente le stesse voci di oggi che commentavano (salvo ovviamente De Zan) senza nemmeno una mea culpa di oggi, qualcuno che dica anche solo che non ha capito nulla, mi da davvero imbarazzo.
Allora, dove è oggi tutta questa gente ? cosa fanno ? quanti ancora vivono di bici ?
Anche per quel che riguarda la famiglia, io credo che, con gli avvocati, siano davvero nelle mani di cattivi consiglieri (aimè in questo gli avvocati sono campioni). Invece di cercare di capire chi gli ha rovinato un figlio portandolo sulla cattiva strada, dandogli la dipendenza dalla chimica come soluzione ai problemi della vita, cercano improbabili complotti. La verità, fatta però di una vicenda ricostruita sui fatti che si stanno delineando e non sul patetico serial tv, non potrebbe che fare bene anche loro.
 

Ser pecora

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16 Aprile 2004
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98
dove capita
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Ma, tutti quelli che erano con lui, che fine hanno fatto ? Il suo ex capitano, i suoi compagni di squadra, i suoi DS, allenatori, medici, massaggiatori, dove sono ? Non avranno nulla da dire nemmeno dopo il 18 ?

E qui sta l'importanza di sapere o meno. Perché si metterà questa gente di fronte ad un fatto. Invece di dargli sempre il paravento dei complotti o il beneficio del dubbio.
 
Stato
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