ACSI ciclismo, situazione risolta?

lentoluca

Apprendista Velocista
28 Febbraio 2007
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Beh, su questo l'ufficio legale dell'ACSI ha pienamente ragione, perchè si scrivono un sacco di cose, ma poi in Tribunale le cose cambiano e si paga un "dazio" pesantissimo. Non so come sono le tessere dei vari EPS, ma posso dire che le tessera Uisp e Fci (ne sono in possesso) non riportano la data della scadenza della visita Medica e quindi con la sola tessera è impossibile sapere se la stessa è scaduta o no, ergo sapere se si è in regola o no, quindi è indispensabile recarsi al controllo tessere con una copia della visita Medica in corso di validità. Per me non è un problema, forse perchè da molti anni frequento anche le manifestazioni Podistiche ed in molte di queste è obbligatorio presentarsi con la copia della visita Medica, oltre al tesserino o-o
mha, guarda bene la tessera UISP, sotto i tuoi dati e la data del rilascio c'è scritto certificato medico a sinistra e tipo di certificato a destra, nell'ultima riga scritta
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
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Giusto per fare un po' di chiarezza:
http://www.centromedicinadellosport.it/news/35-consigli-al-presidente-delle-societa.html

Responsabilità dei dirigenti delle società sportive

Ultimo aggiornamento Sabato 20 Ottobre 2012 21:58
RESPONSABILITA' DEI DIRIGENTI DI UNA SOCIETA' SPORTIVA

RICHIESTA DI VISITA PER IDONEITA'
La richiesta di visita medico sportiva per il rilascio del certificato d'idoneità agonistico Iin Italia è obbligatoria (D.M.18.2.1982 e Circ. Ministero Sanità 31.1.1983 n.7) e deve essere formulata su appositi moduli forniti dall'IMS e a firma del Presidente della Società.
Nel modulo il Presidente deve indicare i dati della società compreso il codice di affiliazione alla Federazione, i dati personali dell'atleta e se trattasi di prima visita o di rinnovo d'idoneità.
Spetta al Presidente specificare l'età d'inizio dell'attività agonistica: età che viene per legge stabilita dalla singola Federazione d'appartenenza e, successivamente, approvata dalle Regioni.
E' bene ricordare che dall'età d'inizio prevista e fino al compimento di 18 anni la visita è gratuita, in quanto rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Ciò comporta per il presidente una oggettiva responsabilità in caso di dichiarazione mendace.

VISITA D'IDONEITA' NON EFFETTUATA E SOCIETA' SPROVVISTA DI CERTIFICATO.
Le vigenti normative di legge prevedono che l'atleta che intende praticare o pratica un'attività sportiva agonistica deve effettuare una visita medico sportiva che si conclude, in genere, con il rilascio di un certificato d'idoneità specifico per lo sport o gli sport richiesti.
Nel caso che il soggetto svolge o intende svolgere un' attività sportiva a carattere non agonistico viene rilasciato un certificato d'idoneità sportiva non agonistica generico (cioè senza l'indicazione dello sport praticato).
Ovviamente, tale certificato è utilizzabile per praticare una o più attività sportive non agonistiche.
Ne deriva che per l'atleta iscritto o che intende tesserarsi con una Società Sportiva (Associazione Sportiva Dilettantistica, Circoli sportivi, Enti, ecc.) il certificato d'idoneità agonistica o non agonistica è un OBBLIGO LEGALE.
L'assenza del certificato comporta responsabilità civile e/o assicurativa a carico del Presidente e/o degli amministratori della società.
In particolare, in casi di accidente sul campo di gara ad atleta che pratica uno sport agonistico (infortunio con esiti di invalidità, morte improvvisa,...) senza certificato d'idoneità o con certificato non a norma di legge, la responsabilità civile e penale ricade sul Presidente della Società e su tutti coloro che presumibilmente potevano essere al corrente della situazione (dirigenti della società: consiglieri, segretario, direttore sportivo, allenatore).
Responsabile è anche il medico della società che ha l'obbligo di accertare l'avvenuta effettuazione delle visite previste dalla legge del 18/2/82 e successive.

RESPONSABILITA' DEL PRESIDENTE DI UN COMITATO ORGANIZZATORE
La RESPONSABILITA' (civile e penale) nel caso di un soggetto non iscritto ad una società sportiva e che partecipa - a titolo individuale senza certificato o con certificato non a norma di legge - a manifestazione amatoriale (torneo, gara ciclistica o podistica amatoriale, ecc.), nel verificarsi di un incidente, ricade sul Presidente del Comitato Organizzatore, che viene ad assumere gli stessi obblighi di un presidente di una società sportiva.

DECALOGO DI CONSIGLI AL PRESIDENTE ED AI RESPONSABILI DI SOCIETA'

1. Impedire assolutamente l'attività sportiva, sia a gare che ad allenamenti:
agli iscritti in assenza del certificato d'idoneità previsto obbligatoriamente dalla legge,
ai riconosciuti non idonei,
agli atleti temporaneamente sospesi da una struttura di medicina dello sport per un'affezione o per effettuare ulteriori accertamenti clinici e/o strumentali.
2. Controllare la data e la scadenza delle certificazioni.
3. Controllare se sono state effettuate in tempo utile le richieste delle visite
sportive.
3. Controllare la regolarità del certificato che deve recare il codice identificativo
regionale, il timbro e firma del medico dello sport che ha effettuato la visita,
rifiutando certificati rilasciati da specialisti diversi da quelli indicati dalle vigenti
leggi.
4. Conservare (è obbligatorio!) in apposito archivio le certificazioni d'idoneità dei
propri atleti agonisti tesserati.
5. Controllare per gli sport previsti dalla legge l'avvenuta vaccinazione antitetanica
(L.5.3.1963) e/o l'effettuazione del gruppo sanguigno.
6. Controllare il numero d'iscrizione dello specialista o della struttura privata
presso l'albo regionale se il certificato è stato rilasciato da uno specialista
ovvero da una struttura privata.
7. Controllare che il certificato rilasciato da una struttura privata abbia il timbro di
convalida amministrativa dell'ULSS competente per territorio.
8. Verificare i dati anagrafici dell'atleta.
9. Verificarte l'identificazione dell'atleta.
10.Far effettuare all'atleta l'obbligatoria visita sportiva prima del tesseramento alla
Federazione.
 

lentoluca

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La grana c'e' sempre stata, direi piu' materia di governo e CONI che di Consulta... non e' certo specifica del ciclismo e per risolverla in modo serio occorre rivedere alcune scelte politiche (era giusto responsabilizzare il presidente anziche' l'atleta stesso o suo medico?) e mettere mano alle leggi oltre che alle procedure di certificazione e magari di tesseramento.

Gli argomenti di Negri mi sembrano comunque contorti e discutibili.
Scrivere la data del certificato sulla tessera non e' una buona "soluzione", e' poco pratico e non cambia la sostanza del problema. La responsabilita' (nel contesto attuale) e' comunque del presidente del tesserato FCI/EPS e dunque chi accetta quel tesserato in una gara dichiaratemente agonistica non rischia nulla in merito, come non rischia (almeno per questioni di data) il presidente che ha controllato il certificato prima di consegnare la tessera.
Per questo dico che minacciare di chiedere documenti supplementari o di non fare partire tesserati FCI/EPS sembra un'altra provocazione ricercata.
Ti posso garantire per esperienza personale che qualche anno fa i giudici di gara allora UDACE chiedevano spiegazioni anche agli atleti allora UDACE: è successo a me, mi avevano sbagliato la data sul tesserino e sono andato in giro per diversi mesi con copia del certificato per non avere problemi. Comunque non mi sembra abbiano scritto 'non facciamo partire nessuno', ma semplicemente 'presentatevi col certificato'. E comuque quand'anche da organizzatore ti trovassi un giudice (di tribunale) che alla fine ti dichiara esente da colpe (le sentenze da noi anche se indicative non fanno giurisprudenza come nel mondo anglosassone, quindi la cosa è possibile), per arrivare all'assoluzione devi spendere un bel po' di soldini e trovarti un buon avvocato e comunque ti fai un gran sangue marcio (ti ricordo che Tortora è morto dopo l'assoluzione) e d'altra parte se la moglie o i figli di uno di noi che decede denunciano tra gli altri l'organizzatore, o ti sei parato ben bene il di dietro per puntare all'immediata archiviazione o rischi di finire nelle mani delle interpretazioni del sostituto procuratore di turno. Poi se mi si dice che il problema è all'attenzione del Coni che non ha ancora combinato niente, bhe, non mi sembra proprio una scusa decente
 

lentoluca

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La richiesta di visita medico sportiva per il rilascio del certificato d'idoneità agonistico Iin Italia è obbligatoria (D.M.18.2.1982 e Circ. Ministero Sanità 31.1.1983 n.7) e deve essere formulata su appositi moduli forniti dall'IMS e a firma del Presidente della Società.
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Spetta al Presidente specificare l'età d'inizio dell'attività agonistica: età che viene per legge stabilita dalla singola Federazione d'appartenenza e, successivamente, approvata dalle Regioni.
E' bene ricordare che dall'età d'inizio prevista e fino al compimento di 18 anni la visita è gratuita, in quanto rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Ciò comporta per il presidente una oggettiva responsabilità in caso di dichiarazione mendace.

VISITA D'IDONEITA' NON EFFETTUATA E SOCIETA' SPROVVISTA DI CERTIFICATO.
Le vigenti normative di legge prevedono che l'atleta che intende praticare o pratica un'attività sportiva agonistica deve effettuare una visita medico sportiva che si conclude, in genere, con il rilascio di un certificato d'idoneità specifico per lo sport o gli sport richiesti.
Nel caso che il soggetto svolge o intende svolgere un' attività sportiva a carattere non agonistico viene rilasciato un certificato d'idoneità sportiva non agonistica generico (cioè senza l'indicazione dello sport praticato).
Ovviamente, tale certificato è utilizzabile per praticare una o più attività sportive non agonistiche.
Ne deriva che per l'atleta iscritto o che intende tesserarsi con una Società Sportiva (Associazione Sportiva Dilettantistica, Circoli sportivi, Enti, ecc.) il certificato d'idoneità agonistica o non agonistica è un OBBLIGO LEGALE.
L'assenza del certificato comporta responsabilità civile e/o assicurativa a carico del Presidente e/o degli amministratori della società.
In particolare, in casi di accidente sul campo di gara ad atleta che pratica uno sport agonistico (infortunio con esiti di invalidità, morte improvvisa,...) senza certificato d'idoneità o con certificato non a norma di legge, la responsabilità civile e penale ricade sul Presidente della Società e su tutti coloro che presumibilmente potevano essere al corrente della situazione (dirigenti della società: consiglieri, segretario, direttore sportivo, allenatore).
Responsabile è anche il medico della società che ha l'obbligo di accertare l'avvenuta effettuazione delle visite previste dalla legge del 18/2/82 e successive.

RESPONSABILITA' DEL PRESIDENTE DI UN COMITATO ORGANIZZATORE
La RESPONSABILITA' (civile e penale) nel caso di un soggetto non iscritto ad una società sportiva e che partecipa - a titolo individuale senza certificato o con certificato non a norma di legge - a manifestazione amatoriale (torneo, gara ciclistica o podistica amatoriale, ecc.), nel verificarsi di un incidente, ricade sul Presidente del Comitato Organizzatore, che viene ad assumere gli stessi obblighi di un presidente di una società sportiva.

DECALOGO DI CONSIGLI AL PRESIDENTE ED AI RESPONSABILI DI SOCIETA'

1. Impedire assolutamente l'attività sportiva, sia a gare che ad allenamenti:
agli iscritti in assenza del certificato d'idoneità previsto obbligatoriamente dalla legge,
ai riconosciuti non idonei,
agli atleti temporaneamente sospesi da una struttura di medicina dello sport per un'affezione o per effettuare ulteriori accertamenti clinici e/o strumentali.
2. Controllare la data e la scadenza delle certificazioni.
3. Controllare se sono state effettuate in tempo utile le richieste delle visite
sportive.
3. Controllare la regolarità del certificato che deve recare il codice identificativo
regionale, il timbro e firma del medico dello sport che ha effettuato la visita,
rifiutando certificati rilasciati da specialisti diversi da quelli indicati dalle vigenti
leggi.
4. Conservare (è obbligatorio!) in apposito archivio le certificazioni d'idoneità dei
propri atleti agonisti tesserati.
5. Controllare per gli sport previsti dalla legge l'avvenuta vaccinazione antitetanica
(L.5.3.1963) e/o l'effettuazione del gruppo sanguigno.
6. Controllare il numero d'iscrizione dello specialista o della struttura privata
presso l'albo regionale se il certificato è stato rilasciato da uno specialista
ovvero da una struttura privata.
7. Controllare che il certificato rilasciato da una struttura privata abbia il timbro di
convalida amministrativa dell'ULSS competente per territorio.
8. Verificare i dati anagrafici dell'atleta.
9. Verificarte l'identificazione dell'atleta.
10.Far effettuare all'atleta l'obbligatoria visita sportiva prima del tesseramento alla
Federazione.
Ti ho evidenziato dove hai confermato le responsabilità del C.O..
Supponi di essere il presidente di un C.O., se il giudice ti (uso la seconda persona singolare ma quello che segue non è riferito a te ovviamente, perchè sono sicuro che tu manifesti la cosidetta buona diligenza) chiede, "ma lei come si è accertato che l'atleta fosse idoneo?" puoi rispondere in due modi:
- ho visto certificato/tesserino con scadenze (e questo copre anche la situazione rappresentata da Surplace, in cui il tizio dichiara il falso e carpisce la buona fede del C.O)...oppure,
- mha, aveva il tesserino, mi risulta che se ce l'ha sono problemi del suo presidente (detto con una voce alla calimero e magari col guscio d'uovo in testa)
IMHO, nel primo caso molto probabilmente archiviano l'eventuale denuncia, nel secondo caso, ti rimetti al buon cuore della corte (puoi passare, dal fargli pena, alla palese demenza), se il giudice invece si rende conto che sei un f.d.p. che per dieci euro in più di una iscrizione avresti iscritto chiunque magari ti trapana quanto e più del presidente della società dell'atleta, perchè nel tuo caso si può presupporre un interesse economico (i dieci euro dell'iscrizione)

Detto questo, non so sinceramente se l'esternazione è scaturita da una ripicca verso la consulta, da voglia di rompere gli zebedei (ma come detto da altri basta portarsi copia del certificato) o come conseguenza di quanto successo nel torneo calcistico di Alessandria. Il consiglio è: portatevi il certificato, se non vi fanno partire a quel punto avete più che ragione e si capirebbe che era un modo per creare problemi (e avreste buoni motivi per dire male di ACSI), se non ve lo portate (e non siete in grado di garantire per le vostre condizioni fisiche) poi non state a lamentarvi se vi dicono che non siete graditi
 
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Ti ho evidenziato dove hai confermato le responsabilità del C.O..
Supponi di essere il presidente di un C.O., se il giudice ti (uso la seconda persona singolare ma quello che segue non è riferito a te ovviamente, perchè sono sicuro che tu manifesti la cosidetta buona diligenza) chiede, "ma lei come si è accertato che l'atleta fosse idoneo?" puoi rispondere in due modi:
- ho visto certificato/tesserino con scadenze (e questo copre anche la situazione rappresentata da Surplace, in cui il tizio dichiara il falso e carpisce la buona fede del C.O)...oppure,
- mha, aveva il tesserino, mi risulta che se ce l'ha sono problemi del suo presidente (detto con una voce alla calimero e magari col guscio d'uovo in testa)
IMHO, nel primo caso molto probabilmente archiviano l'eventuale denuncia, nel secondo caso, ti rimetti al buon cuore della corte (puoi passare, dal fargli pena, alla palese demenza), se il giudice invece si rende conto che sei un f.d.p. che per dieci euro in più di una iscrizione avresti iscritto chiunque magari ti trapana quanto e più del presidente della società dell'atleta, perchè nel tuo caso si può presupporre un interesse economico (i dieci euro dell'iscrizione)

Detto questo, non so sinceramente se l'esternazione è scaturita da una ripicca verso la consulta, da voglia di rompere gli zebedei (ma come detto da altri basta portarsi copia del certificato) o come conseguenza di quanto successo nel torneo calcistico di Alessandria. Il consiglio è: portatevi il certificato, se non vi fanno partire a quel punto avete più che ragione e si capirebbe che era un modo per creare problemi (e avreste buoni motivi per dire male di ACSI), se non ve lo portate (e non siete in grado di garantire per le vostre condizioni fisiche) poi non state a lamentarvi se vi dicono che non siete graditi

Se e' un giudice che conosce le leggi e il regolamento non dovrebbe farmi questa domanda perche' sono cose che non lo riguardano.
Se me la fa' gli dico che e' idoneo visto che gli consegnato il tesserino solo quando mi ha dato il certificato medico,oppure che io sono il presidente dell'Asd e faccio correre l'atleta sotto mia responsabilita' e glielo metto per iscritto,pero' sarei un folle a farlo sapendo che il tizio non mi ha consegnato il certificato.
In questa discussione forse sfugge che e' il presidente che deve consegnare i tesserini agli atleti a fronte della consegna del certificato medico.o-o
 

Surplace

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12 Ottobre 2006
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Non c'é nessun cane che si morde la coda.
Nessuno puó presentarsi alla società organizzatrice con una tessera non in regola perché un presidente di società non manda uno a correre con la tessera non in regola. Salvo non sia demente.

Andy
 

Iceluke

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Premesso che ora tutto il discorso è chiaro condivisibile per alcuni punti. E di sicuro interesse coni/consulta e non del buon senso (che qui in Italia non esiste...)
Vi siete accorti della mega gabola. del sito udace1?
Il sito ora è diviso in acsi è udace con 2 organigramma diversi.. Notizie messe insieme ma riguardanti le 2 separatamente... La notizia è scritta dal vice presidente udace per le loro gare private... Per la serie se venite e volete correre le nostre privatissime gare...

Mah.. Continuo a non capire la tattica...
 

Surplace

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Triste verità...ma una volta esisteva solo l'amicizia e la passione ed in nome di quella, non esistevano ostacoli...ora sono gli interessi a prevalere ed in nome di quelli, non si guarda in faccia a nessuno o-o

L'Italia é in mano agli avvocati, non ha importanza l'ente a cui sei affiliato.
Due anni fa un allievo che veniva anche da me in pista (16 anni) in allenamento é stato investito da un furgone, fortunatamente non é morto, ma non corre piú.
Errore suo, curva, testa bassa, é andato nell'altra corsia.
Beh, dopo una settimana l'avvocato del padre ha fatto causa al direttore sportivo, al presidente, al comune dove é avvenuto il fatto, alla provincia perché era una strada provinciale e penso anche a quelli che hanno assemblato il furgone.

Andy
 

lentoluca

Apprendista Velocista
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Non c'é nessun cane che si morde la coda.
Nessuno puó presentarsi alla società organizzatrice con una tessera non in regola perché un presidente di società non manda uno a correre con la tessera non in regola. Salvo non sia demente.

Andy
Mhs, io non so come funzioni lì da voi, io faccio attività agonistica da quando avevo 13 anni ancora da compiere, ho fatto ciclismo fino a diciott'anni, ho fatto atletica ed ho rifatto ciclismo.
Dalla maggiore età, quanto sopra l'ho fatto spesso e volentieri lontano dal presidente della mia società.
Tolte l'attività giovanile, io avevo il tesserino e ci facevo i miei cosidetti comodi, e, tali comodi, per motivi contingenti mi hanno portato ad avere la scadenza della visita a metà maggio, con, in atletica l'attività indoor che iniziava a gennaio, quindi solitamente mi davano il tesserino e mi rammentavano che dovevo fare le visite entro scadenza: io ero corretto e cercavo di non sgarrare, le persone che mi gestivano si fidavano. nessuno era in gradio di impedirmi, da tesserato, chessò, del cus pavia, con tesserino rilasciato ad inizio anno, a giugno, di presentarmi ad una gara a Livorno senza aver fatto la visita medica.
Una decina di anni fa ho smesso di fare atletica ed ho iniziato a fare cioclismo, il primo anno avevo la scadenza visita vecchia, quindi a marzo mi hanno fatto il tesserino, poi a maggio ho smesso per motivi lavoro, ed ho dimenticato la bici per diversi mesi, ma nessuno mi ha chiesto indietro la tessera, quando ho ricominciato ad andare in bici, ad ottobre avrei potuto fare qualsiasi cosa, chi me lo impediva? Veramente da voi i presidenti delle società vanno a dare la caccia agli atleti?
Ti aggiungo: in tasca ho un tesserrino FIDAL, non so se con FCI funziona uguale, il tesserino non ha scadenza io ad inizio anno ho portato il certificato alla persona che si occupa delle pratiche per la società ma se non lo avessi fatto, il tesserino rimaneva nelle mie tasche, chi mi impediva di cercarmi una gara master e di correrla?
Poi sei libero di credere che le cose siano belle limpide, va tutto bene fino a che non arriva l'informazione di garanzia, da lì in poi si scoprono altre realtà
 

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Dalla maggiore età, quanto sopra l'ho fatto spesso e volentieri lontano dal presidente della mia società.
Tolte l'attività giovanile, io avevo il tesserino e ci facevo i miei cosidetti comodi, e, tali comodi, per motivi contingenti mi hanno portato ad avere la scadenza della visita a metà maggio, con, in atletica l'attività indoor che iniziava a gennaio, quindi solitamente mi davano il tesserino e mi rammentavano che dovevo fare le visite entro scadenza: io ero corretto e cercavo di non sgarrare, le persone che mi gestivano si fidavano. nessuno era in gradio di impedirmi, da tesserato, chessò, del cus pavia, con tesserino rilasciato ad inizio anno, a giugno, di presentarmi ad una gara a Livorno senza aver fatto la visita medica.
Una decina di anni fa ho smesso di fare atletica ed ho iniziato a fare cioclismo, il primo anno avevo la scadenza visita vecchia, quindi a marzo mi hanno fatto il tesserino, poi a maggio ho smesso per motivi lavoro, ed ho dimenticato la bici per diversi mesi, ma nessuno mi ha chiesto indietro la tessera, quando ho ricominciato ad andare in bici, ad ottobre avrei potuto fare qualsiasi cosa, chi me lo impediva? Veramente da voi i presidenti delle società vanno a dare la caccia agli atleti?
Ti aggiungo: in tasca ho un tesserrino FIDAL, non so se con FCI funziona uguale, il tesserino non ha scadenza io ad inizio anno ho portato il certificato alla persona che si occupa delle pratiche per la società ma se non lo avessi fatto, il tesserino rimaneva nelle mie tasche, chi mi impediva di cercarmi una gara master e di correrla?
Poi sei libero di credere che le cose siano belle limpide, va tutto bene fino a che non arriva l'informazione di garanzia, da lì in poi si scoprono altre realtà

Ribadisco quanto detto prima, Ennio a me il tesserino non lo dà finche non vede il certificato e, se a qualcuno scade durante l'anno (vedi qualche MTB o ciclocross), gli va a suonare il campanello a casa.
Ritengo Ennio non un pignolo, ma semplicemente uno con la testa sulle spalle.
Perchè dovrebbe complicarsi la vita a causa mia ?
Ennio Salvador, vincitore di un Trofeo Matteotti. :mrgreen:

Andy

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Se e' un giudice che conosce le leggi e il regolamento non dovrebbe farmi questa domanda perche' sono cose che non lo riguardano.
Se me la fa' gli dico che e' idoneo visto che gli consegnato il tesserino solo quando mi ha dato il certificato medico,oppure che io sono il presidente dell'Asd e faccio correre l'atleta sotto mia responsabilita' e glielo metto per iscritto,pero' sarei un folle a farlo sapendo che il tizio non mi ha consegnato il certificato.
In questa discussione forse sfugge che e' il presidente che deve consegnare i tesserini agli atleti a fronte della consegna del certificato medico.o-o
Spero sinceramente che tu sia molto giovane e abbia tempo per ripensarci perchè certe affermazioni, di fronte all'autorità inquirente possono pesare come macigni.
Qualche anno fa ad un corso sulla sicurezza nei cantieri, a qualcuno particolarmente sgargiante che cercava i cavilli per disinteressarsi dei controlli applicanto l'anglosassone regola del 'i don't ask, you don't tell', il tecnico dell'ASL che insegnava spiegò in modo semplice come il magistrato inquirente di solito agisce: "non avendo tempo di fare un pre-processo e non potendo rischiare che qualcuno che a prima vista sembra non centrare niente venga poi salvato dalla prescrizione perchè indagato troppo tardi, di solito, prima mandano l'informazione di garanzia e ti indagano, poi, se del caso archiviano la posizione". Se vivi nel limbo del legale-non legale e sei avvezzo a certi ambienti, magari con avvocato a libro paga, la cosa ti può essere indifferente, se sei un normale cittadino non credo tu possa provare molto piacere ad essere coinvolto in situazioni kafkiane...poi la frase sulla responsabilità del C.O. l'hai messa tu in un post e non io, ti faccio una domanda: ma leggi i tuoi post o hai fatto un copia incolla della norma senza leggerla? giusto per sapere con chi sto dialogando
 
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lentoluca

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Ribadisco quanto detto prima, Ennio a me il tesserino non lo dà finche non vede il certificato e, se a qualcuno scade durante l'anno (vedi qualche MTB o ciclocross), gli va a suonare il campanello a casa.
Ritengo Ennio non un pignolo, ma semplicemente uno con la testa sulle spalle.
Perchè dovrebbe complicarsi la vita a causa mia ?
Ennio Salvador, vincitore di un Trofeo Matteotti. :mrgreen:

Andy

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Non posso mettere in dubbio che da voi sia così, come detto, io (ma probabilmente non sono l'unico) non ho casa in cui bussare o almeno possono andare dai miei genitori a Voghera (sono ad un km dalla sede della società) e sentirsi dire che sono in Liguria ed ho gareggiato il giorno prima, ritengo da qui scaturisca la manleva proposta da FCI (la raccomandata AR) per parare i propri presidenti (anche perchè Alberti o Breviario, giusto due che hanno atleti un po' dappertutto, che vanno a cercare la gente a Torino per farsi restituire la tessera non la vedo come una cosa molto easy), ma quella non para il C.O di una gara. A questo punto ti faccio una domanda: il famoso tizio con società farlocca e senza certificato, se si presenta ad una gara che organizzi tu (non so se fai anche l'organizzatore su strada, ma almeno una gara in pista x Amatori l'hai organizzata) lo faresti partire confidando che tanto sono fatti suoi? Io personalmente lo inviterei a levarsi dagli zebedei minacciando di diffondere i suoi raggiri
 

crisso

Novellino
12 Aprile 2012
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canyon
Vedo che ognuno esprime la sua, cerco di esprime anche il mio modesto pensiero.

Dai commenti riportati su questo forum , a proposito di "tutela sanitaria e responsabilità" ... si potrebbe evincere che sia stato raggiunto lo scopo di fare del "sovversivismo" , quanto meno di creare confusione.

Si vuole strumentalizzare una precisazione di carattere pratico mirata all'eventuale uso improprio di altre tessere sportive multidisciplinari degli EPS essendo queste, talvolta, diversificate come copertura assicurativa e non certo per gli imprescindibili requisiti previsti in materia di "tutela sanitaria" unica per tutte le attività sportive. Quindi, appare evidente che la specifica di cui al regolamento di consulta " la tessera associativa dovrà evidenziare l’abilitazione del socio alla specifica pratica dell’attività ciclistica" è chiaramente rapportato, agli aspetti sopra citati.

Come noto , e lo stesso articolista lo dice, in Italia vi è una chiara normativa che disciplina la materia. Difatti non possono essere rilasciate licenze (tessere) per svolgere le attività di carattere sportivo se non in presenza di precisi requisiti di idoneità e su cui, dopo tanto parlarne, è persino banale soffermarci.
La norma prevede che tutti gli organismi riconosciuti CONI, quindi gli affiliati di questi, devono attenersi a tale normativa. La normativa indica in modo inequivocabile che il Presidente della ASD che emette il tesseramento è tenuto a disporre tutti gli adempimenti previsti e, l'associato con il tesseramento, oltre al rispetto delle norme societarie e obbligato al rispetto delle norme statutaria/tecniche/organiche dell'ente affiliante nonchè della normativa Coni. Difatti con il tesseramento, come ben specificato da ogni EPS/FCI, ogni soggetto si assume le responsabilità conseguenti accettate sottoscrivendo il tesseramento. Non a caso per i soggetti minorenni questa responsabilità è assunta dai tutori degli stessi.
In ogni caso, se pur banale lo si ripete: nessuna norma prevede che la scadenza della visita medica debba essere riportata sulla tessera. Altra cosa sono le associazioni private che, non operando sotto egida CONI, non possono quindi rapportarsi alle norme dell'ordinamento sportivo, essendo a loro estranee.

Ciò detto, appare evidente che l'unico soggetto deputato al controllo di cui parliamo è il presidente della ASD che emette il tesseramento, sta a questi stabilire le modalità di autotutela con i mezzi dallo stesso ritenuti efficaci. Pertanto le certificazioni mediche per legge sono custodite dal legale rappresentante della ASD, il quale fra l'altro ne è l'unico soggetto deputato anche in virtù della legge sulla privacy.

Un'ultima banale e spontanea considerazione: come mai luminari sono tanto solerti a questo tipo di "puntualizzazioni" perseverando invece in ben altri atti che hanno portato alle note e ancora non definite determinazioni!!!

Quindi, a mio modesto avviso, queste esternazioni vanno prese per il solo vero motivo per il quale sono prodotte, cioè creare ad arte delle confusione tra i praticanti.
 
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Surplace

Track Coach FCI
12 Ottobre 2006
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Pina & Surplace
Non posso mettere in dubbio che da voi sia così, come detto, io (ma probabilmente non sono l'unico) non ho casa in cui bussare o almeno possono andare dai miei genitori a Voghera (sono ad un km dalla sede della società) e sentirsi dire che sono in Liguria ed ho gareggiato il giorno prima, ritengo da qui scaturisca la manleva proposta da FCI (la raccomandata AR) per parare i propri presidenti (anche perchè Alberti o Breviario, giusto due che hanno atleti un po' dappertutto, che vanno a cercare la gente a Torino per farsi restituire la tessera non la vedo come una cosa molto easy), ma quella non para il C.O di una gara. A questo punto ti faccio una domanda: il famoso tizio con società farlocca e senza certificato, se si presenta ad una gara che organizzi tu (non so se fai anche l'organizzatore su strada, ma almeno una gara in pista x Amatori l'hai organizzata) lo faresti partire confidando che tanto sono fatti suoi? Io personalmente lo inviterei a levarsi dagli zebedei minacciando di diffondere i suoi raggiri

Ti quoto anche se, dopo aver letto crisso, ogni parola è superflua, e lo ringrazio per l'ennesima volta. :mrgreen:
Che tu stia a un metro o dall'altra parte del globo poco importa. Se io, Presidente di ASD non sono in grado di raggiungerti, invio fax o raccomandata a tutti gli enti e federazione e anche CONI (sai mai) dicendo che XY non ha più tessera valida. Che chi lo fa correre lo fa a suo rischio.
Vedrai che se ti va bene per 7 giorni l'ottavo non corri più.
Per il tizio.... beh, il tizio era UDACE, non so se quest'anno corre, l'anno scorso era probabilmente ACSI. Ti dico per certo che sta roba la sanno un pò tutti da queste parti, ma per il fatto che sono comunque affari suoi nessuno gli ha mai impedito di correre.
Tra l'altro a me, come organizzatore, potrebbe anche dirmi di farmi gli affaracci miei visto che una data sul tesserino c'è, oppure obbligarmi a farmi vedere anche quello di tutti gli altri. No, brutto da dire ma affari suoi, lo dice la Legge.

Andy
 

il ds

Novellino
16 Marzo 2012
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AnGUSTA TAURINORUM
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lentoluca,
visto che le cose stanno come hai scritto: "non avendo tempo di fare un pre-processo e non potendo rischiare che qualcuno che a prima vista sembra non centrare niente venga poi salvato dalla prescrizione perchè indagato troppo tardi, di solito, prima mandano l'informazione di garanzia e ti indagano, poi, se del caso archiviano la posizione" che si segua la regola della data sul tesserino, del certificato presentato all'atto dell'iscrizione oppure si continui seguendo il regolamento attuale e cioè che il presidente è l'unico responsabile, nel registro degli indagati ci finisci comunque.
poi ribadisco che il caso del torneo di alessandria usato per scatenare questa confusione non può essere paragonato alle gare e cicloturistiche, perchè là la condanna è avvenuta in quanto il regolamento del torneo non prescriveva la necessità di un certificato medico per i partecipanti, mentre tutte le manifestazioni ciclistiche fanno riferimento ai regolamenti dei vari eps e fci che la certificazione medica la prevedono. (c'è addirittura scritto nella premessa dell'articolo in questione postato da cinelli ieri)

p.s. comunque sempre forza toro
 
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il ds

Novellino
16 Marzo 2012
26
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AnGUSTA TAURINORUM
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Vedo che ognuno esprime la sua, cerco di esprime anche il mio modesto pensiero.

Dai commenti riportati su questo forum , a proposito di "tutela sanitaria e responsabilità" ... si potrebbe evincere che sia stato raggiunto lo scopo di fare del "sovversivismo" , quanto meno di creare confusione.

Si vuole strumentalizzare una precisazione di carattere pratico mirata all'eventuale uso improprio di altre tessere sportive multidisciplinari degli EPS essendo queste, talvolta, diversificate come copertura assicurativa e non certo per gli imprescindibili requisiti previsti in materia di "tutela sanitaria" unica per tutte le attività sportive. Quindi, appare evidente che la specifica di cui al regolamento di consulta " la tessera associativa dovrà evidenziare l’abilitazione del socio alla specifica pratica dell’attività ciclistica" è chiaramente rapportato, agli aspetti sopra citati.

Come noto , e lo stesso articolista lo dice, in Italia vi è una chiara normativa che disciplina la materia. Difatti non possono essere rilasciate licenze (tessere) per svolgere le attività di carattere sportivo se non in presenza di precisi requisiti di idoneità e su cui, dopo tanto parlarne, è persino banale soffermarci.
La norma prevede che tutti gli organismi riconosciuti CONI, quindi gli affiliati di questi, devono attenersi a tale normativa. La normativa indica in modo inequivocabile che il Presidente della ASD che emette il tesseramento è tenuto a disporre tutti gli adempimenti previsti e, l'associato con il tesseramento, oltre al rispetto delle norme societarie e obbligato al rispetto delle norme statutaria/tecniche/organiche dell'ente affiliante nonchè della normativa Coni. Difatti con il tesseramento, come ben specificato da ogni EPS/FCI, ogni soggetto si assume le responsabilità conseguenti accettate sottoscrivendo il tesseramento. Non a caso per i soggetti minorenni questa responsabilità è assunta dai tutori degli stessi.
In ogni caso, se pur banale lo si ripete: nessuna norma prevede che la scadenza della visita medica debba essere riportata sulla tessera. Altra cosa sono le associazioni private che, non operando sotto egida CONI, non possono quindi rapportarsi alle norme dell'ordinamento sportivo, essendo a loro estranee.

Ciò detto, appare evidente che l'unico soggetto deputato al controllo di cui parliamo è il presidente della ASD che emette il tesseramento, sta a questi stabilire le modalità di autotutela con i mezzi dallo stesso ritenuti efficaci. Pertanto le certificazioni mediche per legge sono custodite dal legale rappresentante della ASD, il quale fra l'altro ne è l'unico soggetto deputato anche in virtù della legge sulla privacy.

Un'ultima banale e spontanea considerazione: come mai luminari sono tanto solerti a questo tipo di "puntualizzazioni" perseverando invece in ben altri atti che hanno portato alle note e ancora non definite determinazioni!!!

Quindi, a mio modesto avviso, queste esternazioni vanno prese per il solo vero motivo per il quale sono prodotte, cioè creare ad arte delle confusione tra i praticanti.
straquoto!
commento definitivo, direi "tombale" (sigh).
 

lufrenk

Maglia Amarillo
22 Settembre 2007
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in un angolo della liguria
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super6 evohm
Vedo che ognuno esprime la sua, cerco di esprime anche il mio modesto pensiero.

Dai commenti riportati su questo forum , a proposito di "tutela sanitaria e responsabilità" ... si potrebbe evincere che sia stato raggiunto lo scopo di fare del "sovversivismo" , quanto meno di creare confusione.

Si vuole strumentalizzare una precisazione di carattere pratico mirata all'eventuale uso improprio di altre tessere sportive multidisciplinari degli EPS essendo queste, talvolta, diversificate come copertura assicurativa e non certo per gli imprescindibili requisiti previsti in materia di "tutela sanitaria" unica per tutte le attività sportive. Quindi, appare evidente che la specifica di cui al regolamento di consulta " la tessera associativa dovrà evidenziare l’abilitazione del socio alla specifica pratica dell’attività ciclistica" è chiaramente rapportato, agli aspetti sopra citati.

Come noto , e lo stesso articolista lo dice, in Italia vi è una chiara normativa che disciplina la materia. Difatti non possono essere rilasciate licenze (tessere) per svolgere le attività di carattere sportivo se non in presenza di precisi requisiti di idoneità e su cui, dopo tanto parlarne, è persino banale soffermarci.
La norma prevede che tutti gli organismi riconosciuti CONI, quindi gli affiliati di questi, devono attenersi a tale normativa. La normativa indica in modo inequivocabile che il Presidente della ASD che emette il tesseramento è tenuto a disporre tutti gli adempimenti previsti e, l'associato con il tesseramento, oltre al rispetto delle norme societarie e obbligato al rispetto delle norme statutaria/tecniche/organiche dell'ente affiliante nonchè della normativa Coni. Difatti con il tesseramento, come ben specificato da ogni EPS/FCI, ogni soggetto si assume le responsabilità conseguenti accettate sottoscrivendo il tesseramento. Non a caso per i soggetti minorenni questa responsabilità è assunta dai tutori degli stessi.
In ogni caso, se pur banale lo si ripete: nessuna norma prevede che la scadenza della visita medica debba essere riportata sulla tessera. Altra cosa sono le associazioni private che, non operando sotto egida CONI, non possono quindi rapportarsi alle norme dell'ordinamento sportivo, essendo a loro estranee.

Ciò detto, appare evidente che l'unico soggetto deputato al controllo di cui parliamo è il presidente della ASD che emette il tesseramento, sta a questi stabilire le modalità di autotutela con i mezzi dallo stesso ritenuti efficaci. Pertanto le certificazioni mediche per legge sono custodite dal legale rappresentante della ASD, il quale fra l'altro ne è l'unico soggetto deputato anche in virtù della legge sulla privacy.

Un'ultima banale e spontanea considerazione: come mai luminari sono tanto solerti a questo tipo di "puntualizzazioni" perseverando invece in ben altri atti che hanno portato alle note e ancora non definite determinazioni!!!

Quindi, a mio modesto avviso, queste esternazioni vanno prese per il solo vero motivo per il quale sono prodotte, cioè creare ad arte delle confusione tra i praticanti.
quoto e straquoto......soprattutto la parte in neretto
 

vigorelli 1954

via col vento
2 Novembre 2009
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negrotta
Ringrazio i vari partecipanti a questo 3D per aver fatto un pò di chiarezza sulla " situazione tesserini ". Premetto che stamattina mi sono premurato di telefonare e di spedire raccomandata A/R a tutti i tesserati con visita a scadenza breve, mi pare però che non si parlasse di tessere rilasciate senza visita medica ( ma chi mai lo farebbe? ) ma di scadenza nell'arco dell'anno della visita stessa.
Inoltre sui tesserini ACSI il presidente dell ' ASD scrive nel riquadretto apposito la DATA DI SCADENZA della visita e firma. Sotto c'è un altro riquadretto con scritto RINNOVO VISITA e firma. Mi domando quindi come possa essere responsabile il presidente della società se un tesserato maggiorenne non va a rinnovare la visita medica a lui scaduta, ma se ne va tranquillamente alle gare, dopo aver sottoscritto che la visita scadeva il......
Qualche giorno fa mi sono accorto che mi è scaduta la patente di guida e sono andato all'ACI a rinnovarla, per assurdo sarebbe stata la Motorizzazione a dovermi venire a cercare quale responsabile? Lo dico per assurdo ma ...... la data di validità è scritta e controfirmata .
Qualche anno fa un giudice di una gara non voleva far partire un corridore perchè non aveva firmato il proprio cartellino !! E poi non sono tenuti a controllare la data di scadenza ma........che stranezze.
Buona giornata a tutti. o-o
 

crisso

Novellino
12 Aprile 2012
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canyon
Ringrazio i vari partecipanti a questo 3D per aver fatto un pò di chiarezza sulla " situazione tesserini ". Premetto che stamattina mi sono premurato di telefonare e di spedire raccomandata A/R a tutti i tesserati con visita a scadenza breve, mi pare però che non si parlasse di tessere rilasciate senza visita medica ( ma chi mai lo farebbe? ) ma di scadenza nell'arco dell'anno della visita stessa.
Inoltre sui tesserini ACSI il presidente dell ' ASD scrive nel riquadretto apposito la DATA DI SCADENZA della visita e firma. Sotto c'è un altro riquadretto con scritto RINNOVO VISITA e firma. Mi domando quindi come possa essere responsabile il presidente della società se un tesserato maggiorenne non va a rinnovare la visita medica a lui scaduta, ma se ne va tranquillamente alle gare, dopo aver sottoscritto che la visita scadeva il......
Qualche giorno fa mi sono accorto che mi è scaduta la patente di guida e sono andato all'ACI a rinnovarla, per assurdo sarebbe stata la Motorizzazione a dovermi venire a cercare quale responsabile? Lo dico per assurdo ma ...... la data di validità è scritta e controfirmata .
Qualche anno fa un giudice di una gara non voleva far partire un corridore perchè non aveva firmato il proprio cartellino !! E poi non sono tenuti a controllare la data di scadenza ma........che stranezze.
Buona giornata a tutti. o-o

Se proprio si vuol essere zelanti, a mio avviso basterebbe far firmare, in fase di tesseramento una dichiarazione del tipo:


Il sottoscritto ............................................ nato a.....................................
residente a.........................................via ............................................
Documento di identità n°..................................................................... tesserato per la ASD ...............................................cod........................ affiliata ....................................................................
con tessera n° ............................................................
consapevole delle norme sanitarie previste, nonchè delle norme organiche e tecniche derivanti dall'ordinamento sportivo e che, la tessera associativa personale ha validità per svolgere l'attività sportiva solo con certificazione di idoneità medico sportiva in corso di validità, si impegna quindi al rispetto della normativa e, ad integrare la validità della certificazione medica con scadenza al ........................ entro tale data con nuovo certificato.
Nel caso che per qualunque motivazione non ottemperi in tempo utile a tale obbligo, dichiaro di astenermi da qualunque pratica sportiva e di manlevare il Presidente della suddetta ASD da qualunque responsabilità conseguente e, di assumermi tutte le responsabilità che ne conseguono.

.......................li.........................

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Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
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Dove una volta c'era un lago
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Spero sinceramente che tu sia molto giovane e abbia tempo per ripensarci perchè certe affermazioni, di fronte all'autorità inquirente possono pesare come macigni.
Qualche anno fa ad un corso sulla sicurezza nei cantieri, a qualcuno particolarmente sgargiante che cercava i cavilli per disinteressarsi dei controlli applicanto l'anglosassone regola del 'i don't ask, you don't tell', il tecnico dell'ASL che insegnava spiegò in modo semplice come il magistrato inquirente di solito agisce: "non avendo tempo di fare un pre-processo e non potendo rischiare che qualcuno che a prima vista sembra non centrare niente venga poi salvato dalla prescrizione perchè indagato troppo tardi, di solito, prima mandano l'informazione di garanzia e ti indagano, poi, se del caso archiviano la posizione". Se vivi nel limbo del legale-non legale e sei avvezzo a certi ambienti, magari con avvocato a libro paga, la cosa ti può essere indifferente, se sei un normale cittadino non credo tu possa provare molto piacere ad essere coinvolto in situazioni kafkiane...poi la frase sulla responsabilità del C.O. l'hai messa tu in un post e non io, ti faccio una domanda: ma leggi i tuoi post o hai fatto un copia incolla della norma senza leggerla? giusto per sapere con chi sto dialogando

Forse non ci siamo capiti bene,io per giudice intendevo quello che fa' le verifiche dei tesserini.o-o