Indurain -> Pinarello -> Pegoretti ...
Non dimentichiamo che per la stragrande maggioranza dei ciclisti, riconoscere qualsiasi differenze tra due telai di livello medio alto è del tutto impossibile. Visto i commenti di IspettoreDerick, è probabile che lui faccia parte di questa maggioranza. Non c'è alcun vergogna in questo, è solo un dato di fatto. Questo idea di maggioranza che non sano differenziare spiega anche perche sono in tanti che sono contenti con il "telaio della settimana". Quando mi sono iscritto a questo forum, tutti erano amanti della Scott, e sembrava che ogni decimo post elogiava le bici Scott. Oggigiorno non c'è più quasi nessuno che parla di Scott in quanto è passato la moda del Scott. Poi sono arrivati Cervelo, Ridley; Wilier... Ciascuno ha avuto il momento a brillare... vuoi perche hanno fatto pubblicità od hanno sponsorizzato l'atleta del momento o, si spera, hanno davvero qualcosa di speciale. Io sono dell'avviso che coloro che hanno qualcosa di davvero speciale sono pochi.
Quel speciale, l'ha già dimostrato di averlo Dario, come i vari Dazza, E-Richie, Ugo, Faliero, Bernard, Sante ed altri prima di lui. Purtroppo la possibilità di trovare altri come Dario in futuro è quasi escluso in quanto oggigiorno il sviluppo di bici non è più opera di artigiani, ma di tecnici e programmatori. Così lo merita davvero la sua reputazione Dario e ci sarà sempre un posto per lui anche in futuro.
Colgo anche l'occasione per confermare che proprio oggi ho fatto un giretto su una Pegoretti.
un Pegoretti vince sui monoscocca in carbonio per la grande esperienza di Dario in fatto di geometrie ed il sapiente uso del materiale e delle tecniche di lavorazione: nessuno ha altrettanta esperienza con il carbonio!
L'unico "limite" è che un telaio in acciaio (come pure alluminio e titanio) non può raggiungere l'incredibile leggerezza dei più estremi telai in carbonio senza intollerabili compromessi.
va benissimo e ché casco sempre a. Verona perché il mio cuore e li.
va ben eora voeo basso...un Soave de Pieropan?
Ed il grande Miguel non era solo un grande campione,era anche molto esperto e fine conoscitore della bicicletta e ,di conseguenza,molto selettivo nella scelta dei materiali da usare.
Quindi se Pegoretti ha soddisfatto lui è una credenziale mica da ridere...
Dario non ha mai fatto segreto che era terzista di Pinarello.
Si dice che Merckx ritenga che il suo telaista preferito fosse Tommasini.
Tanto di cappello ad entrambi (Tommasini e Pegoretti), per quanto ne capisco.
Fino alla Radius o ha continuato anche con l'Opera Pinarello (quella con il carro in carbonio)?
Ciao
Francesco
ma piuttosto coloro che cercano un qualcosa di "particolare", ben felici che gli altri non comprendono.
senza confrontare le loro "creature" con la produzione industriale tecnologicamente più avanzata
ciesanova?se passi da bosco passa a trovarmi che facciamo due chiacchere.
andemo al milano a magnar le pastine!!!!anca qua bevemo ben. bollicine solo durello ma se meio el rosso
no, perché ci sono telai in carbonio con geometrie comode e telai in acciaio incredibilmente race (proprio come quelli di Dario!).provo a dire la mia senza aver mai pedalato su un telaio in acciaio
la stragrande maggioranza di ciclisti amatori ovviamente non esprime prestazioni fisiche simili a quelle dei pro però si comprano telai rigidissimi in carbonio (ultimo modello super top di gamma); nella realtà avrebbero bisogno di telai più equilibrati alle loro prestazioni fische più elastici e con geometrie più rilassate...
quindi appena cè uno che si prende un bel telaio in acciaio grida al miracolo... può fare più kilometri stancandosi di meno etc... 2/3 etti in più non sono neanche avvertibili
da questo fatto la fama dei telaisti di cui parliamo
io ho un EP e per filosofia colnago il confort è tenuto molto in considerazione....
certo ci vorrebbe il parere di uno che fa 5000 km all'anno con il carbonio e 5000 all'anno con l'acciaio giusto per capire
pare proprio anche a meHo sempre saputo che il telaista "preferito" di Eddie Merckx fosse Ugo De Rosa.